In un esiguo spazio, hai espresso le caratteristiche principali della complessa personalità di Jim, il "Napoleone del crimine". Indimenticabile la scena di TRF, cui fai riferimento in questa ff, della sua teatrale impresa di farsi trovare con i gioielli della Corona, il tutto in una sequenza travolgente, chiaramente pianificata, di gesti ed azioni sulle note trascinanti della “Gazza ladra” di Rossini, rappresentata in modo magistrale dai Mofftiss.
Ed è importante sottolineare, come fai tu, che non si è trattato di un furto, per quanto clamoroso potesse essere, ma di una rappresentazione pianificata e progettata nei minimi particolari al solo scopo di far accendere i riflettori della popolarità su di sé. A Jim, infatti, non interessa il valore del tesoro di cui ha violato l’inaccessibilità, ma l’entrare prepotentemente in scena e sfidare apertamente l’unico uomo in grado, intellettualmente, di tenergli testa, cioè Sh. Sh che ha molti punti in comune con lui, a cominciare dalla noia che suscita la banalità della vita quotidiana o il disprezzo per le menti incapaci di raggiungere i livelli più alti di ragionamento. La teatralità, il sentirsi al di fuori delle normali relazioni umane, il gioco pericoloso in cui, chi perde, muore ma non fisicamente, in quanto viene distrutto nella sua interiorità. Basti pensare alle scene allucinanti di TFP, in cui Eurus conduce una “danza” infernale, per permettere a Moriarty di realizzare la sua vendetta postuma su Holmes.
Questo ed altro è Jim ed è Sh, su due fronti opposti ma simili.
Efficace e coerente con il resto, la scelta della cella più angusta che “il genio del crimine” compie durante la sua incarcerazione. Più difficile è la strada, più soddisfacente è il raggiungimento del traguardo, certo, ma qui si sta ragionando di un criminale senza il minimo senso morale e, e qui sta il peggio, dall’intelligenza strepitosa, dunque, più letale.
Come ho scritto all’inizio, hai costruito un pezzo in cui sei riuscita a farci stare tante cose, anche e soprattutto mediante la scelta ragionata delle parole da usare. Inoltre la sequenza delle frasi che si susseguono è veloce, priva di soste, tesa unicamente a rappresentare la velocità e l’efficienza criminale della mente di Moriarty. Brava. |