Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95
Ciao e ancora una volta inizio subito col farti i miei più sentiti complimenti per la tua precisione nello scrivere questa storia, non ti lasci abbattere da niente, hai studiato usi e costumi di Kabul, ti sei documentata sulle regole della vita militare e hai addirittura letto un manuale sugli elicotteri per scrivere questo capitolo! Io non riuscirei mai a fare cose del genere, ma ti ammiro per la serietà che dimostri sempre nel preparare al meglio ogni capitolo non solo dal punto di vista della storia, dei personaggi e delle loro vicende, ma anche dai particolari tecnici... che io non saprei mai e poi mai rappresentare! Queste doti sono tipiche di chi scrive davvero delle storie importanti e che meritano di essere conosciute e amate il più possibile. |
Erano mesi che aspettavo questo capitolo, ed eccoci qui, finalmente online e io non riesco a leggerlo subito perché sono obliterata dal lavoro e dagli impegni… |
Carissima^^ |
Ciao, eccomi di nuovo, per fortuna questa volta sono riuscita a tornare un pochino prima e ora che il lavoro sta per finire riuscirò anche a passare più spesso, non vedo l'ora! |
Ciao ed eccomi di nuovo a proseguire la lettura di questa tua straordinaria long! No, non devi preoccuparti per l'atmosfera un po' lugubre, in fondo Katherine è la moglie di un soldato al fronte e non c'è niente di strano che vada al cimitero a prendersi cura della tomba dei suoceri, anzi mi è sembrato un gesto molto bello. Mi ha colpita moltissimo il pensiero di Katherine, che i genitori di Christian sono morti così giovani (più o meno all'età che hanno lei e Chris) e non hanno potuto vivere le tappe più belle della vita del figlio, non l'hanno visto crescere, diventare un uomo coraggioso e generoso, non hanno conosciuto sua moglie né la loro nipotina... mentre i suoi genitori sono vivi e vegeti e se ne fregano della figlia, indignati per il fatto che abbia sposato l'uomo che loro non volevano e che non abbia seguito le orme familiari. La vita è spesso molto ingiusta e questo particolare ha reso la tua storia ancora più reale e vivida. Ho pensato subito che sarebbe stato splendido se avessero potuto conoscere Alisia, sarebbero stati sicuramente dei nonni meravigliosi! Ed è stato molto realistico il pensiero fugace che Katherine ha voluto subito scacciare, ossia che accanto a quella lapide potrebbe esserci anche quella di Christian... credo sia umano e naturale pensare subito ad un'eventualità così tragica e Katherine è davvero molto forte ad affrontare questi pensieri ogni giorno. |
Ciao e innanzitutto grazie per aver inserito le bellissime foto dei miei amatissimi Christian e Katherine, ma lo sai che me li immaginavo più o meno così? Katherine proprio identica, Christian un po' più chiaro di capelli, ma davvero così (mi sa che ho sbirciato qualche tuo aesthetic prima di iniziare a leggere la long e quindi avevo già un'idea di loro... ma sono felice perché mi piace "vedere" fisicamente i personaggi di cui leggo!). |
Ciao, mia cara! |
Ciao! Scusa se è tanto tempo che non passo da questa storia, ma in realtà è colpa tua perché scrivi altre storie che mi attirano e allora finisce che passo prima da quelle, come ho fatto per la drabble su Amos Diggory! XD |
Io ormai sono un caso disperato, e te lo ripeto ogni volta, ma ci tengo davvero a sottolineare che il ritardo con cui arrivo ogni volta su un nuovo capitolo non è minimamente dovuto a mancanza di interesse, è che sto davvero facendo tantissima fatica a organizzarmi, e alla fine quando leggo non ho il tempo di recensire, e quando finalmente ho il tempo di recensire, ho bisogno di rileggere per cercare di fare un lavoro almeno decente, e il circolo infinito ricomincia. |
Ciao Vale, sei stata bravissima anche stavolta, davvero immensa secondo me, sia per tutte le tue ricerche sul World Trade Center che, Ancora di più, per tutti i sentimenti che hai smosso affrontando tematiche difficile ed estremamente toccanti, tra presente e passato (con una certa ansia per il futuro, Chris, o per chi avrà un futuro purtroppo breve, Daniel), tra est coast e west coast, tra Usa e Afghanistan. |
Ciao, finalmente sono riuscita a passare di nuovo dalla tua meravigliosa storia, anche se sono molto indietro con i capitoli, ma devo dirti veramente che ogni nuovo capitolo mi incanta, mi offre tantissimi spunti di riflessione e mi fa capire sempre di più quanto tu sia brava, precisa, attenta, sensibile e molto preparata, ci tieni a fare in modo che la tua storia sia il più verosimile possibile e quindi fai ricerche, ti documenti sulla cultura orientale, citi addirittura un passo del Corano. Lascia che ti dica ancora una volta che, sebbene tu non lo pensi e non ci voglia credere, sei davvero una grandissima scrittrice perché solo i grandi autori si documentano tanto e tengono così alla precisione delle loro storie. Per cui dovrei farti i complimenti anche soltanto per questo! |
Buon giorno donzella mia cara <3 |
Ciao carissima^^ |
Ciao, in un pomeriggio di libertà mi immergo di nuovo nella lettura della tua splendida storia! E subito mi sono immedesimata nell'ansia e nell'angoscia di Katherine, pensa che io sono proprio una persona ansiosa anche quando non ce n'è motivo e penso a quanto possa soffrire questa donna che ha il marito lontano e da due giorni non ha sue notizie o chiamate! Hai reso benissimo la sua angoscia febbrile, la sua paura, il suo cercare ossessivamente delle notizie, chiamare i Navy Seals, guardare il telegiornale (anche se, in genere, le notizie che danno i TG sono sempre negative...) ma anche la tenerezza nel ricordare i momenti più belli trascorsi con Christian, il loro matrimonio voluto nonostante l'opposizione dei genitori. E' stato carino, poi, che in un certo modo le storie di Katherine e di Samuel si siano intrecciate quando la donna ha guardato le notizie riportate dal giovane inviato! Ed è verissimo quello che Katherine ha pensato: certo la situazione dei soldati e dei civili a Kabul è spaventosa, ma non è certo più facile quella delle mogli e dei figli dei soldati che sono laggiù, non rischiano niente ma la paura è una compagna costante, può far impazzire, portare alla depressione. Posso capire anche che Katherine, in quel momento, non riesca a provare empatia per i bambini di Kabul, ma sia troppo immersa nel suo dolore e pensi che, comunque, anche la sua Alisia sta soffrendo tanto e chissà dentro di sé come sta elaborando la lontananza dal padre. Insomma, un'analisi psicologica profonda e attenta come sempre, da quell'autrice sensibile e delicata che sei! |
Ciao, cara! |