Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 258 recensioni.
Positive : 258
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/23, ore 13:50

Carissima^^
Attendo sempre con ansia gli aggiornamenti di questa storia ❤️
Questo capitolo dedicato all'approfondimento di personaggi che fino ad ora erano rimasti più marginali ha permesso a noi lettori di conoscere più a fondo ragioni e sentimenti dietro alle loro decisioni. Tutti si ritrovano ad affrontare situazioni difficili, ed ognuno ha le sue forze e le sue debolezze, sei riuscita ad esplorare a fondo l'animo di ciascun personaggio senza dare nulla per scontato.
La prima parte è dedicata a Fabian, un uomo che ha dedicato la sua vita alla fedeltà, prima all'America come soldato e poi alla famiglia come marito e padre. Scoprire la verità sul passato della moglie è stato qualcosa di inaspettato, ma ciò non ha cambiato quel che continua a provare per le persone amate. Nonostante stia passando un periodo di crisi, non mette mai in dubbio il suo amore ed è abbastanza forte da tenere unita la famiglia, rassicurando la figlia e la moglie con il suo supporto.
Per Sophie invece è stato doloroso riportare alla luce un lutto che in realtà non aveva mai affrontato. I sentimenti che prova per il primo marito sono rimasti invariati nel tempo e questo ha le sue conseguenze nel presente. La consapevolezza di avere a fianco un uomo come Fabian è rassicurante, ma forse potrebbe non essere sufficiente.
Mi piace molto il modo in cui le storie dei vari personaggi proseguono intrecciandosi tra loro. Così scopriamo che Nathan è l'avvocato che seguirà il caso dell'incidente aereo.
La conversazione iniziale tra Nathan e Miranda è molto sentita, l'avvocato non è pronto a metter fine al suo matrimonio. Purtroppo non è mai semplice accettare compromessi.
Per quel che riguarda il caso, trovare la causa dell'incidente è sicuramente più importante di trovare un colpevole. Vedremo se l'avvocato riuscirà a risolvere il caso. Sophie è sempre convinta dell'innocenza del suo amato, le sue buone intenzioni però potrebbero non scagionarlo dalle sue responsabilità.
Infine torniamo da Karim e Maryam, pronti a sposarsi. Il primo è un uomo maturo e responsabile, consapevole di quel che sta accadendo al suo popolo e del dolore causato dalla guerra. Lei invece è una ragazza piena di sogni e speranze, che ha sofferto, ma che non ha rinunciato a sperare in un futuro migliore. Credo che i due abbiano bisogno l'uno dell'altra, e che loro unione possa essere positiva per entrambi.
Complimenti, è sempre un piacere seguire questa storia.
Adesso sono curiosa di vedere cosa accadrà durante la missione di Christian^^
Bravissima e alla prossima ❤️❤️❤️❤️

Recensore Master
26/07/23, ore 12:35

Ciao Vale,
rieccomi finalmente qui tra queste meravigliose pagine che mi fanno vivere sulle montagne russe delle emozioni che riesci a mescolare con sapiente maestria.
E' bello come tu alterni momenti di vita quotidiana ambientati nella parte fortunata del mondo, a momenti di quella che non dovrebbe essere la quotidianità di nessuno, ma che purtroppo lo è in tante, troppe, parti di questo mondo infame.
Sono stata contenta di conoscere un po' meglio Margaret e di scoprire come la lontananza di Samuel, e la paura per la sua incolumità, stia modificando un aspetto tanto importante della sua vita come la fede che da sempre ne ha fatto parte; hai davvero un dono e riesci a farci entrare in contatto con gli aspetti più umani di ogni personaggio: le sue fragilità, i suoi sogni, i suoi momenti più duri e quelli più felici.
Assistere alla crisi di Karim, che è servita ancor di più a Samuel per aprire gli occhi su questa situazione, è stato tanto difficile, perché ha ricordato anche a noi lettori come una guerra non possa mai essere la risposta giusta a nulla. Karim dopo quel maledetto 11 settembre ha detto addio a tante cose, eppure non si abbatte e continua a cercare di fare del proprio meglio e io posso solo sperare che abbia salvato la donna che ha operato, perché sua figlia merita un lieto fine, almeno piccolo.
Leggere della chiamata, anche se brevissima, tra Samuel e Margaret ha mostrato, se ce ne fosse stato bisogno, quando forte sia il loro legame e che il futuro che li attende rimane fondamentale per entrambi, io me l'immagino proprio, abbracciati e sorridenti sulla ruota del Santa Monica Pier.❤❤
Ora sono qui a temere per la vita di Christian, ma spero che non vorrai farci questo e rendere la piccola Alisia orfana, proprio come era capitato al suo valoroso papà. Sono fiduciosa sul suo recupero, anche perchè ha una missione da portare a termine e non mi sembra certo il tipo che si arrende.
Spero di saperne presto di più anche sul passato di Padre Ralph, nonostante quella a cui ha preso parte sia stata sicuramente una delle guerre più inutili e distruttive che ci siano mai state che ha mietuto troppe vittime e scritto pagine ignobili della storia dell'esercito americano.
Ammiro sempre di più il lavoro di ricerca che hai fatto per dar vita a questa storia e ti abbraccio fortissimo.
A presto,
Francy
PS trovo i presta volto praticamente perfetti per la descrizione che ci avevi dato di Christian e Kathe.

Recensore Master
27/06/23, ore 18:56

Carissima Vale,
perdonami per la latitanza delle ultime settimane ma, tra il lavoro e la scrittura, sono rimasta un po' indietro sulle letture e quindi ho ancora tanti capitoli da recuperare...
Finalmente ritorno qui e ritrovo Christian e Samuel e, dettaglio ancora più fondamentale, anche loro si incontrano nuovamente tra le pagine della tua storia, in una Kabul martoriata, sotto a un cielo polveroso che pare offuscare ogni speranza.
Ho amato tantissimo il momento in cui Chrstian, riguardando il disegno di Alisia, inizia a delineare un piano per compiere la missione che gli hanno affidato: a dimostrazione che non si può fare nulla da soli e che, molto spesso, il consiglio che cercavamo arriva da qualcuno di totalmente inaspettato. Mi ha fatto tanto piacere rivedere Gwen e il suo spirito battagliero, anche se mi sembra palese che Christian non sia maschilista, quanto piuttosto preoccupato di mettere in pericolo una giovane recluta alla prima missione.
In ogni caso non hanno avuto alcun tempo per discutere, perché ben due bombe sono esplose e sono dovuti correre all'azione e mostrare tutto il loro coraggio. Ho apprezzato tanto la tua scelta di riunire Karim e Samuel a Christian e Gwen, dando l'occasione ai due americani di rivedersi, dopo il viaggio insieme; oltre che a Samuel la possibilità di salvare la vita di un valoroso SEAL. Non riesco a spiegarti il magone che ho provato all'idea di un soldato-bambino, qualcosa che mio figlio non dovrà mai vivere (spero) ma che tanti, troppi, bambini invece sono costretti a fare... in questa storia stai trattando tematiche difficilissime con una delicatezza e un'attenzione speciali e io mi auguro di poter continuare nella lettura con più costanza.
Spero che Karim riuscirà a salvare la donna ferita, oltre ovviamente ad augurarmi che Christian si riprenda presto e possa chiamare Kathe e Alisia per rassicurarle.
Ti abbraccio forte e ti do appuntamento a domani, spero.
Un bacio,
Francy

Recensore Master
06/05/23, ore 00:40

Ciao Vale, finalmente dopo giorni davvero incasinati, ho tempo di tornare da te e di mettere nero su bianco la mia sensazione dopo aver letto questo nuovo capitolo (che in realtà avevo già letto da un po').
Abbiamo fatto passi avanti o meglio, Samuel li ha fatti, perché in questo capitolo lo vediamo alle prese con Maryam e Karim in un vero e proprio scontro di civiltà che sicuramente servirà per mettere tutto ciò a cui assisterà nella giusta prospettiva.
Il personaggio di Maryam è veramente ben costruito, non ha un ruolo facile, visto il destino che la attende, eppure ha una compostezza e una forza d'animo davvero invidiabili. Samuel vorrebbe salvarla, in tipico stile americano oserei aggiungere, ma Karim ha fatto bene a mettere le cose in chiaro con lui: in questo momento il velo imposto alle donne è davvero l'ultimo dei problemi.
Capisco bene ciò che prova Samuel, lui è un idealista e gli sembra impossibile che una giovane donna intelligente come Maryam sia costretta a una simile vita, così come la donna incontrata nella moschea, ma troppo spesso gli ideali finiscono con l'oscurare il resto e, per fortuna, c'è Karim che gli ricorda per cosa il suo popolo sta combattendo.
Sai Vale, trovo che tu sia stata bravissima a descrivere i luoghi visitati, mi è davvero parso di essere lì, a camminare tra il bazar e la moschea, con i piedi nudi che calpestavano i tappeti e gli occhi che si riempivano di meraviglia, ovunque guardassi.
Sono piuttosto impaziente di ritrovare Christian, e di scoprire se è riuscito a contattare Kathe e Alisia, ma anche di vederlo entrare in azione... chissà che non sia proprio grazie alle sue gesta che lui e Samuel si incontreranno nuovamente? Non vedo davvero l'ora di scoprire come le loro due storie finiranno con l'intrecciarsi sotto al cielo afghano e come i due uomini riusciranno a influenzarsi a vicenda - perché è impossibile che ciò non accada, visto e considerate le personalità di entrambi. Per ora credo di preferire, almeno leggermente, Christian, ma anche Samuel è un personaggio meraviglioso, ricco di sfaccettature, che non vedo l'ora di approfondire ancora meglio di quanto tu non abbia già fatto.
Grazie per le emozioni che riesci a condividere con noi lettori, hai decisamente un dono con le parole e una delicatezza che ti contraddistingue in ogni storia..
Un grande abbraccio e a presto,
Francy
(Recensione modificata il 06/05/2023 - 12:43 am)

Recensore Master
01/05/23, ore 22:14

ciao, Paige cara! :)
dopo tanto tempo rieccomi qui. E' un periodo in cui non entro su efp da una vita, ma quando ci entro una delle mie priorità è leggerti questa storia che per me è un vero e proprio documentario sulla guerra afghana.
Parto col farti solo un piccolo appunto su questo capitolo, in particolare: ho letto due volte che hai sostituito la parola "Afghanistan" con la parola "Israele" e "popolo afghano" con "popolo israeliano". E' un lapsus che non modifica alcunchè in fin dei conti :)
Ad ogni modo il capitolo è stato intenso e pieno di suspance. Lo dividerei appunto in due parti: la prima parte decisamente più tranquilla, troviamo Christian che ripensa ancora al rimprovero ricevuto dal suo superiore che gli aveva impedito di risentire la famiglia, ed entra in scena anche Gwen. A me, ti ho detto, piace molto lei come personaggio, la trovo senza dubbio piena di talento e credo che anche Christian coll'andare della storia se ne renderà sempre più conto. E magari la scelta di non metterla troppo in pericolo, per timore che potesse essere la scelta peggiore, credo che avrà modo di cambiarla più avanti nelle successive missioni.
Poi credo che in fondo Christian apprezzi di lei il fatto che sarà pure un soldato alla diretta dipendenza di lui, ma non si lascia comunque mettere troppo i piedi in testa, diciamo xD. Non credo che il Neavy Seal lo consideri una ribelle indisciplinata con questo suo atteggiamento forte e per certi versi orgoglioso. Se sei soldato, bisogna avere un temperamento forte. Credo sia la prima cosa che ti insegnano agli addestramenti...
Quando poi avviene l'esplosione temevo davvero che uno dei due riportasse ferite gravi, fortunatamente ciò non è avvenuto anche se purtroppo una donna è rimasta colpita e la bimba che la cercava e la chiamava mi ha quasi straziato!
Così come è stato straziante leggere del ragazzino soldato che ferisce Christian con un'arma. E' inammissibile più di ogni altra cosa che ci siano persino bambini e ragazzini a combattere (non solo questa, ma tutte le guerre che si combattono oggigiorno e anche quelle combattute in passato). E' la cosa più atroce, assurda e ingiusta!!
Sono comunque sicuro che l'esperienza di Karim riuscirà a salvare la donna e anche Christian se la caverà (certamente il suo caso è meno problematico rispetto a quell'altro, essendo una ferita alla spalla, prodotta da un'arma da fuoco e non da una bomba).
Ti rinnovo i complimenti Paige cara, scusami ancora per non passare spesso ma ti prometto che presto o tardi passerò e ho in programma di finirtela (o quantomeno arrivare al punto in cui avrai aggiornato)! :D
A parte quella piccola svista, tutto il resto è pressochè perfetto, anche dal punto di vista stilistico/grammaticale e anche da quel lato ti faccio davvero i complimenti, perchè si vede che questa storia (come anche tutte le altre che ti ho letto) ci hai messo cuore e passione. E il risultato è visibilissimo e ti premia!! Complimenti, davvero carissima!! *-*
Dani

Recensore Master
30/04/23, ore 20:11

Ciao, ho cercato di aspettare il più possibile per leggere questo capitolo che per adesso è l'ultimo, ma alla fine non ce l'ho fatta più! Mi consola leggere che hai diviso il capitolo in tre parti, quindi forse il prossimo arriverà presto... almeno spero!
Hai raccontato in modo splendido la devastazione della base militare distrutta dai bombardamenti, i sentimenti di Christian di fronte alla brutalità della guerra che non ha rispetto di niente, che semina solo morte; l'unico modo per resistere in una situazione simile è la coesione e lo spirito di squadra tra i soldati e per Christian è molto importante ritrovare accanto Gwendoline (ora che sto scrivendo con tanto affetto la mia storia su Salvate il soldato Ryan sento ancora più forte il legame con questa tua storia e i suoi personaggi, le tematiche sono spesso simili e mi ci ritrovo tantissimo!), finalmente ristabilita. Mi ha fatto piacere anche ritrovare il generale Flores e mi ha emozionata tantissimo il modo spontaneo in cui Gwen lo ha accolto, nonostante lui sia sempre stato un uomo distaccato e severo che di sicuro non invita alla confidenza e agli slanci affettuosi, ma Gwen è così felice di rivederlo sano e salvo che non riesce a trattenersi. Mi sono preoccupata anch'io, però, quando lui ha chiesto a Christian di parlare in privato... però, anche se Flores vuole rimproverare Christian, non lo fa con la durezza con la quale era sempre stato solito trattare i suoi soldati. Hai scritto benissimo, è sembrato più simile ad un padre che, seppur severo con il figlio, vuole fargli capire dove ha sbagliato per il suo bene. E confesso di essermi anche commossa quando Flores ha nominato Isabel e la sua tragica morte davanti a Christian, in genere lui non vuole mostrare il suo dolore con altri, ma è come se in questo caso lo avesse fatto per giustificare una scelta che sa che Christian non condividerà. E Christian si rende conto che, in effetti, Flores è un uomo di buon cuore che ha perduto l'amore della sua vita e che forse si rimprovera tuttora per questo, e per quanto non trovi giusto il suo ordine non può fare a meno di provare empatia per lui.
Purtroppo, però, l'irruzione che Flores ha deciso, guidata da Beatriz e da Christian, è un salto nel buio, forse inevitabile, ma Christian è consapevole della ingente perdita di vite umane che porterà e nel suo cuore non può accettarlo, vorrebbe che potesse esserci un'altra strada, ma in guerra non è sempre possibile. Ho trovato comunque bello e nobile il fatto che Flores, seppur convalescente, abbia deciso di prendere parte all'azione, non vuole che i suoi uomini rischino da soli, ma non è una cosa così scontata, anzi, spesso i generali restano indietro e lasciano che siano le reclute a giocarsi la vita. Lui si rivede nei giovani soldati, rivede il ragazzo che era quando ancora sperava e sognava una vita felice con Isabel (in questo mi sono emozionata moltissimo perché Flores mi ha ricordato tantissimo il capitano Miller della mia storia!), e comunque in un certo senso si "riscatta" anche dando a Christian il comando dell'operazione, perché sa che lui farà in modo di preservare più vite possibili. E che bellezza la scena in cui Christian gli fa il saluto, ma Flores non lo accetta e invece gli stringe la mano, per fargli capire che in quel momento i gradi non contano, che lui è un suo pari e che anzi si sta mettendo nelle sue mani perché si fida di lui e delle sue capacità strategiche. L'uomo che aveva mantenuto il distacco con tutti fino a quel momento adesso sembra cambiato e non teme più di mostrare quello che prova e che pensa, ammira Christian, ha fiducia in lui e glielo dimostra con quella stretta di mano.
Davvero un capitolo pieno di emozione, nonostante l'amarezza delle scene di devastazione e l'ansia per l'operazione militare, ci regali comunque dei momenti intensi, di calore umano, di affetto e legami di stima, solidarietà e collaborazione tra i soldati.
Bravissima come sempre, spero davvero che il prossimo capitolo arriverà molto presto!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
28/03/23, ore 18:25

Ciao carissima Vale,
avevo già letto questo capitolo nel weekend, ma non sono riuscita a trovare un attimo da dedicare alla storia e quindi eccomi qui - solo ora.
Mi è piaciuto moltissimo questo capitolo in cui facciamo ritorno sulla costa dell'Oceano Pacifico, durante un violento temporale, e cominciamo ad approfondire meglio il personaggio di Kathe, che è in trepidante attesa di una chiamata da parte di Christian e che si strugge all'idea che possa essergli successo qualcosa. Credo che tu sia stata meravigliosa nella descrizione delle sensazioni che la ragazza prova: il senso di smarrimento che solo un cellulare che suona a vuoto riesce a darti, l'ansia che ti divora dall'interno e ti lascia presagire il peggio, il temporale che infuria e che ti porta a farti ancora più domande... Mi è piaciuto come, anche solo indirettamente, lei e Samuel siano entrati in contatto e non vedo l'ora che il giovane e Christian possano conoscersi, perché sono impaziente di scoprire di più del giovane reporter tanto ansioso di compiacere un padre burbero come Daniel Clark deve essere.
William è un amico davvero fantastico, su questo non ci piove, e Christian ha fatto bene ad affidare a lui la moglie e la figlioletta, sapere che Kathe ha qualcuno da chiamare - anche nel cuore della notte - deve aver aiutato Christian a sentirsi meno in colpa dopo aver ricevuto l'ordine di spegnere il proprio telefono. Si capisce già da qui quanto siano amici i due uomini, così come lo si evince dalla presenza di William a quelle nozze così intime - e così sentite dai due coniugi... che meraviglia, la scelta di dirsi sì proprio nella notte di Natale.
La sorella di Samuel mi ha colpita moltissimo, è davvero una tipa tosta, non tanto diversa dal padre a parer mio, ecco perché i due non riescono ad andare d'accordo, sono tanto troppoi simili.
Spero che il direttore non cada vittima di qualche brutta malattia, credo che, anche se non lo da a vedere, soffre sapendo il figlio così lontano e in zona di guerra.
Complimenti davvero, tesoro, si vede quanto tu abbia studiato per scrivere questa storia, ogni capitolo che passa l'intreccio diventa più completo e ricco di sfumature.
Non vedo davvero l'ora di proseguire.
Un abbraccio grande,
Francy

Recensore Master
27/03/23, ore 10:44

Arrivo anche al secondo capitolo approfittando del fatto che ho ancora la connessione (che temo salterà presto a causa di tutte queste gallerie).
Così da Chris passiamo a Sam. E da Kathe a Margaret.
Ero rimasta impressionata nel prologo quando Sam era comparso nell'ufficio del padre, perché tra loro c'era un rapporto che non credo di aver compreso del tutto. Quindi vorrei capire se la distanza tra i due sia dovuta perché si trovavano entrambi in redazione o c'è altro da scoprire.
Effettivamente più avanti dici che Sam non era soddisfatto di quello che aveva ottenuto e mi chiedo se questa frustrazione - questo non essere appagato dai risultati ottenuti - non sia frutto di un sentimento di inadeguatezza nei confronti del padre.
Però non credo che Daniel sia un cattivo genitore. Penso invece che sia un tipo molto abbottonato, poco incline a lasciarsi andare per natura.
Non ho potuto fare a meno di osservare quanto le storie delle due coppie siano differenti. Tra Chris e Kathe è scattato qualcosa, si è capito immediatamente che non c'era spazio per i fraintendimenti, mentre tra Sam e Margaret sembra che le cose siano ingranare poco per volta, che si sia partiti dell'amicizia per andare oltre.
"Lo stavano spaventando le sue stesse reazioni, nell’ultimo periodo stava diventando sempre più simile a suo padre: irruento, menefreghista e anaffettivo."
C'è da dire che già il fatto che si renda conto di star cambiando - che sia vero o meno - e di aver un problema, è il primo passo per risolverlo. Comunque non penso che sia così, credo che semplicemente sotto stress.
Mi sono resa conto che patteggio per entrambe le ragazze delle coppie. Se non avevo apprezzato il modo di fare di Chris e avevo incoraggiato Kathe a dargli una craniata, posso dire che speravo che Margaret gli lasciasse cinque dita stampate sulla guancia?
Perché, okay essere nervosi, ma non avere la testa altrove non è una scusa per trattare male gli altri.
E poi le dice pure che è meglio rimandare!
Fate una statua a questa ragazza perché, se non si guadagna lei la santità, non so chi ne sia degna!
NO, MA CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO?
Mi spiace ma sto dalla parte di Margaret. Posso capire la sua delusione e non posso che biasimare Sam, perché sganciare una bomba a pochi giorni dell'altare sa tanto di presa in giro. Doveva parlarne prima.
Poi anche Daniel, dai cavolo. Capisco tutto ma trovo assurdo mettere una pressione assurda al figlio. Sembra quasi che lo consideri più un suo sottoposto che carne della sua carne.
Ci credo che Margaret stia mettendo in dubbio tutto, chiedendosi se lui è davvero la persona con la quale vuole passare il resto della sua vita.
Vale, tre capitoli e già mi hai messo in crisi. Tremo come mi ridurrai quando arriverò alla fine.
Ti mando un grosso abbraccio,
Eli

Recensore Master
27/03/23, ore 09:00

Ciao Vale,
Perdonami se ieri non sono riuscita a passare ❤
Mi aspettavo che avresti approfondito il personaggio di Christian. Certo, non pensavo che fin dall'inizio ci avresti bombardato con un lutto ma è anche vero che tu sei la regina dell'angst e hai una reputazione da difendere sulla nostra pelle.
A parte gli scherzi, è stato rincuorante sapere che, nonostante la tragedia vissuta da ragazzo, Christian sia riuscito ad andare avanti e a crearsi una famiglia. Non è qualcosa di così scontato perché un simile evento è devastante e posso solo immaginare il trauma subito e tutte le conseguenze che ne sono derivate.
Questa Katherine sembra un tipino interessante e già mi sta simpatica per il fatto che non sia fatta incantare semplicemente dall'aspetto di lui.
Ho apprezzato come tu sia riuscita a legare entrambi questi capitoli, facendo riferimento alla notizia riportata dal giornale di Daniel nel prologo per mostrarci un altro personaggio. E poi devo dire che la parte introspettiva è sempre il tuo forte perché sei riuscita a coniugare il senso del dovere di quest'uomo, pronto a servire la patria, e la devozione verso la propria famiglia, mischiato al desiderio di essere un padre oltre che un soldato
Il rapporto tra Chris - mi prendo la confidenza di chiamarlo così - e Kathe si vede che è solido e basato su una fiducia reciproca e totale. Mi sono emozionata quando ho scoperto della festa a sorpresa perché questi piccoli gesti, specie dopo quindici anni di relazione, sono belli da togliere il fiato e sottolineano ancora una volta quando l'amore sia vivido e vero.
Tuttavia non ho potuto fare a meno di inquietarmi per quella missione che pende sulla testa di lui come la spada di Damocle.
«Davvero? Non lo avrei mai detto»
Allora, qui ammetto che ho inarcato le sopracciglia e assunto un'aria di rimprovero. Perché sono la prima a ironizzare per cercare di smorzare la tensione ma, no, Chris, questa uscita te la potevi risparmiare. Hai già rivelato una notizia che non sarà facile da metabolizzare e accettare, questi modi antipatici anche no!
Però poi è riuscito a recuperare punti perché, nonostante si sentisse in dovere di compiere quella missione, mi sembrava di percepire che l'amore per le donne della sua vita fosse più forte di tutto.
Alisia è semplicemente adorabile nel candore e nella semplicità dei suoi sei anni. E il desiderio che ha espresso, visto dove andrà presto il padre, strazia il cuore.
«Cos’hai detto? Nove mesi??»
Comunque Chris deve imparare a dare le notizie perché per poco non ci rimanevo secca. Non avevo capito che sarebbe stato via per un periodo così lungo. Hai il tatto di un Troll!
«Tu starai via quasi un anno?»
«Nove mesi … a fine maggio sono a casa. Eh dai, Kathe, hai già dimenticato i nove mesi della gravidanza? Cosa sono questi in confronto?»
Cioè, mi prendi pure in giro? No, davvero, Kathe è una santa per non avergli tirato una testata. Io non avrei avuto lo stesso autocontrollo.
Vale, io ho davvero paura. Mi hai parlato tante volte di questa storia, della tua incertezza a trattare di una guerra e dei suoi effetti sulle persone. Ora ho anch'io il terrore ma per un motivo diverso: temo che mi distruggerai pezzo per pezzo.
Mi sa che mi tocca preparare la scorta di fazzoletti perché ti conosco e prevedo dolori.
Un bacione,
Eli

Recensore Master
25/03/23, ore 18:44
Cap. 1:

Buonasera Vale,
finalmente arrivo a leggere Congiunzione. So di essere terribilmente in ritardo - come sempre, purtroppo - ma ora sono qui <3
Posso dirti che ho notato immediatamente una grande e radicale differenza tra questa tua storia e le altre che ho letto fino ad oggi. Forse perché sono solita a leggere le storie su Harry Potter - ad eccezione di quella di Sissi, però di questo ne parliamo dopo - ma mi è sembrato che questa fosse scritta da un’altra persona. 
Fin dalle prime righe c’è una grande differenza tra Congiunzione e la raccolta dedicata a Sissi e ai suoi familiari. Credo che dipenda dal fatto che qui hai creato tutto da zero, non hai avuto delle linee guida se non quelle di creare una storia credibile (forse è anche perché hai deciso di sperimentare un genere complesso e delicato). Però per quanto riguarda personaggi, caratterizzazioni, trama, hai avuto completa carta bianca. 
All’inizio avevo la sensazione che Daniel fosse un uomo sì pignolo e dedito al lavoro ma anche uno di quelli che, a furia di mettere per iscritto tragedie, avesse raggiunto un certo grado di insensibilità. Invece, proseguendo con la lettura, ho notato che non è affatto così. Certamente mette il lavoro al primo posto e pretende il meglio dai suoi sottoposti ma ho notato che non considera l’azione di Christian solo un mezzo per vendere più copie. Ha ragionato sul fatto che non è un gesto così scontato - nemmeno per un militare - e che probabilmente la gente, passato qualche giorno, non si ricorderà di questo Christian Richardson e di quello che ha fatto.
Sono rimasta molto sorpresa per come si è concluso questo capitolo, perché non mi immaginavo questo dietrofront da parte di Daniel. Capisco il perché lo abbia fatto, del tutto comprensibile, ma non mi aspettavo questo slancio di empatia verso gli americani. Questo conferma quanto ho scritto sopra.
Ti dico che questo capitolo mi ha molto incuriosita e, come mi hai detto, effettivamente siamo partiti alla grande.
Un abbraccio,
Eli 

Recensore Master
25/03/23, ore 14:30

Ciao, come promesso sono tornata da questa storia che mi mancava moltissimo, ma che ho visto che non aggiorni quasi più e per questo ho cercato di far "durare" di più i due capitoli che avevo a disposizione!
Spero che troverai il tempo per andare presto avanti, così potrò riprendere a leggere con più regolarità!
Tra l'altro, ora che ho ripreso in mano la storia che avevo iniziato a immaginare e amare più di vent'anni fa su Salvate il soldato Ryan, mi sento ancora più coinvolta da questa tua storia, anche se i tempi sono diversi purtroppo la guerra è sempre terribile e le decisioni da prendere difficili e dolorose. E quello su cui devono decidere Christian e Beatriz è davvero difficilissimo. Christian ha ragione sul fatto che salvare i civili è una priorità, ma purtroppo ha ragione anche Beatriz dicendo che lei con i talebani non ci tratta, e non è una questione di razzismo o cosa, i talebani, proprio per definizione, non vanno a un tavolo a parlare, sei tu che devi fare quello che vogliono loro (e ne abbiamo purtroppo tragici esempi anche nell' Afghanistan attuale). Mi ha fatto comunque piacere che Christian sia stato chiaro con Beatriz almeno sulla loro relazione privata, si è scusato per essere sparito senza motivo e averla fatta soffrire, anche se per lui era un periodo in cui era confuso e addolorato, ma un chiarimento ci voleva ed era giusto per Beatriz.
Poi accade un altro episodio atroce, che purtroppo non fa che dare ragione a Beatriz: non si tratta con i talebani, loro non hanno pietà. Una bomba viene fatta esplodere in un orfanotrofio e per fortuna Christian interviene in tempo e c'è un solo neonato in pericolo, altrimenti sarebbe stata una strage. Ho trovato molto poetico che Christian, nel gettarsi per salvare il bambino, abbia ricordato la nascita di Alisia e che poi abbia usato il metodo giusto con cui doveva tenerla in braccio per aiutare il piccolo a respirare. Ancora una volta questo dimostra che l'amore che prova per la moglie e la figlia lo aiutano a superare anche le difficoltà più terribili e le situazioni più atroci.
Ho trovato molto bello il colloquio tra Samuel e Karim in cui, finalmente, conosciamo qualcosa in più sul personaggio del coraggioso medico: lui e Samuel hanno molto in comune, perché anche Karim si è allontanato dalla sua famiglia che ora lo disprezza perché non ha accettato le loro regole, un matrimonio combinato e altri doveri che non gli avrebbero permesso di seguire la strada che sentiva più giusta per lui. Credo che proprio per questo Karim e Samuel possano comprendersi bene, anche se nel caso di Samuel ci sta soffrendo anche Margaret che di certo non ha alcuna colpa e che avrebbe meritato forse di essere coinvolta di più nelle decisioni del fidanzato.
Intanto a San Diego Sophie decide di dire addio per sempre all'uomo che ha amato veramente, il primo marito Brian morto nell'incidente aereo che è costato la vita anche ai genitori di Christian. I misteri sono ancora molti anche se lei è sempre convinta che non sia stata colpa di Brian e che lotterà fino alla fine cercando le prove che lo dimostrino. Fabian le è comunque vicino, anche se sa di non essere al primo posto nel cuore della donna che ama (e comunque è molto difficile competere con chi non c'è più, che non può più sbagliare o deludere la persona amata, mentre convivere tutti i giorni è molto più difficile). Ho trovato molto commovente quando Sophie ha mormorato alla foto del marito morto che è stato lui a mettere Fabian sulla sua strada perché non fosse sola. È stata una cosa molto commovente e dolce e in effetti anch'io credo che le persone che non ci sono più ci siano comunque vicine e ci mandino altre persone per aiutarci e sostenerci nei momenti di dolore e difficoltà.
Sono stata davvero felicissima di riprendere a leggere questa storia che mi era mancata tantissimo e spero che anche tu potrai riprendere a scriverla, perché è davvero speciale e piena di profondità, momenti di riflessione, tenerezza, dolore, insomma una storia bellissima e completa che merita tutti i miei complimenti.
A presto!
Abby

Recensore Master
16/03/23, ore 14:29

Ciao Vale,
rieccomi finalmente tra le pagine di quest'avventura che è già riuscita ad emozionarmi - anche se sono appena all'inizio.
È impossibile infatti, non emozionarsi con un personaggio come quello di Christian che porta con sé un bagaglio emotivo così pesante e che non ha paura di dimostrarsi vulnerabile con le persone che ama - e neppure con gli sconosciuti, anche se per caso. L'immagine di lui, insonne, accaldato e sconfitto mi ha veramente fatto stringere il cuore e sono stata felice dell'arrivo di Gwendoline, perché la ragazza si è rivelata un diversivo particolarmente utile. Certo, avere a che fare con una recluta fresca di diploma all'accademia e particolarmente ferrata in un ambito in cui invece Christian non lo è, all'inizio è sembrato semplicemente un'ulteriore fonte di negatività, ma il legame con il passato di Chrstian si è rivelato poi particolarmente degno di nota.
Che bel personaggio che è Gwendoline, so bene che è appena apparsa, ma mi ha fatta sorridere con la sua irruenza e poi commuovere con le sue similitudini con Christian: anche lei orfana, anche lei ansiosa di dimostrare il proprio valore, anche lei fiera del proprio ruolo nelle forze armate. Il dettaglio della perdita della mamma in tenera età, in particolare, mi ha portata a riflettere su come questo possa aver influito sul suo sviluppo e su come l'abbia in qualche modo portata a legarsi ancor di più a un padre che già era un eroe ai suoi occhi di bambina.♥♥ Che tristezza profonda quindi, scoprire che il destino le aveva portato via anche questo meraviglioso papà, dopo la madre a causa degli orribili attentati dell'11 settembre. Lo hai detto nelle note, è vero, è una storia drammatica, ma io mi intristisco comunque per i tuoi personaggi.
Il faccia a faccia con il generale Flores mi ha lasciato l'amaro in bocca; certo, sappiamo bene che Christian è lì per una missione, ma impedirgli di comunicare giornalmente con la sua famiglia è qualcosa di oltremodo crudele e spero che, in qualche modo, riuscirà comunque a parlare con Kathe e Alisia.
Tra l'altro, quasi dimenticavo, l'accenno a come la voce di Alisia lo avesse cullato nella notte afghana è stato di una dolcezza infinita.
Sei davvero una scrittrice speciale, sai emozionare il lettore, e non vedo l'ora di proseguire nella lettura e scoprire cosa ci riserverà la tua penna.
Un abbraccio e a prestissimo!♥
Francy

Recensore Master
11/02/23, ore 11:00

ciao Paige cara,
ho voluto passare a leggerti quest'altro capitolo, che ho letto, è incentrato su Samuel. Chissà se davvero saprà a breve dalla sorella ciò che suo padre le ha fatto intendere, riguardo alla presunta malattia.
In ogni caso trovo che (a differenza di Gwendoline con Christian e William con Katherine), Maryam e Samuel starebbero bene insieme e spero che Samuel riesca a far comprendere a Maryam che il rispetto e le buone azioni di una ragazza verso un genitore o un marito possono ben combaciarsi con la libertà e l'eliminazione di un velo che ricopre il volto. Poi, se vuoi, ti dico invece in privato ciò che reputo sbagliato nella società occidentale odierna, se ti va... come si dice: non esistono parti nel mondo totalmente malvagie e, di controcanto, totalmente libere, buone e giuste, purtroppo...
Ad ogni modo anche Karim dimostra di essere ben consapevole di ciò che Samuel volesse da lei, che fosse un'anima libera senza estenuanti sottomissioni che tanto sembravano oltre che sensate agli occhi suoi.
Ho notato anche l'enorme differenza che sussiste tra Maryam e una comune ragazza nostrana: Maryam quando ha sorpreso Samuel a fissarla lo ha rimproverato, da noi questo non sarebbe mai successo, anzi... questo anche fa capire quanto le due società siano lontane tra loro.
Per ciò che riguarda il passo del Corano, ovviamente lo ignoravo, però non l'ho trovato poi così diverso dalla nostra Bibbia, se ci pensi. Ricalca un po' i dieci comandamenti, in un certo senso. Grazie mille per avermi fatto conoscere anche questo, cara! :)
Trovo poi che secondo il mio parere Maryam in fondo desideri moltissimo avere quella sorta di libertà nel decidere come nella società occidentale, altrimenti non avrebbe preso lezioni da parte di Karim sulla cultura americana e chissà se davvero alla fine riuscirà a far ottenere dal padre quantomeno una piccola concessione di libertà, magari non determinante ma già qualcosa. Questo lo vedremo...
Infine l'attentato inaspettato: temo da come l'abbia descritto Karim che si tratta di un kamikaze, anche perchè ha accennato a morte di nemici. Fa piuttosto riflettere comunque che gli ideatori di questo orrido modo di ammazzare le persone, in realtà sia stata invenzione dei giapponesi nella seconda guerra mondiale, che oggigiorno sono alleati americani. Concedimelo ^^'
Ad ogni modo cara, vedremo nei prossimi capitoli cosa è davvero accaduto, nel frattempo come sempre ti rinnovo i miei più calorosi complimenti anche per questo capitolo stupendo! davvero la tua capacità di descrivere scene così realistiche è assolutamente incredibile!! brava, veramente, tanto brava!!! *-*
a prestissimo carissima, con una nuova lettura!
Dani

Recensore Master
10/02/23, ore 22:52

eccomi qui a recensirti quest'altro bellissimo capitolo! :D
allora, innanzitutto mi è piaciuta l'idea che tu non abbia dimenticato nè Samuel, e neanche Daniel che sebbene non sia un personaggio primario, però credo che anche lui avrà una sua evoluzione all'interno della storia: da padre del tutto indifferente nei confronti del figlio, tanto da mandarlo in guerra senza batter ciglio soltanto per la gloria del quotidiano che gestisce, credo che con il passare dei capitoli si mostrerà per ciò che è: un padre che come tutti gli altri non può che voler bene ai propri figli e desiderare per essi il meglio. Già in questo capitolo lo troviamo in qualche modo più "umano" rispetto alla sua prima comparsa. Ha avuto persino qualche battuta sarcastica con la figlia, soprattutto verso la fine. Dimmi un po': ho pensato per un attimo che il suo comportamento fosse legato in qualche modo al dolore alla testa. Non è che è consapevole di avere un male e fa finta di essere un pessimo padre per non far sentire troppo la mancanza ai figli, nel caso morisse? Sai, di solito tra figli e genitori quando si è così distanti, molto spesso centra la salute in uno delle due parti...
Ad ogni modo, con la figlia medico, di sicuro ne sapremo di più...
Ad ogni modo, Katherine, passando a lei, capisco quello che sta passando: non ricevere più notizie dal proprio marito non dev'essere il massimo. Inoltre anche ci si mette il temporale di mezzo (bella idea tra l'altro ad associare la tempesta meteorologica alla tempesta di ansia in lei per ciò che stava subendo in quelle quarantotto ore di totale silenzio). Ad ogni modo sono certo che non dovrà di nuovo subire il brutto momento della precedente spedizione, quando temeva che Christian fosse morto...
Ad ogni modo, spero che anche William possa esserle d'aiuto (di nuovo, mi vedo costretto a ripetermi DA AMICO!). Lo so, per questa storia non amerei molto i colpi di scena sentimentali ma solo perchè quei due sono PERFETTI insieme *-*
Ad ogni modo mi assocerò ad ogni idea che verrà fuori su eventuali scappatelle, chiamiamole così ahahah
Cara, ti rinnovo di nuovo i complimenti anche per questo bellissimo capitolo. Penso che domani avrò abbastanza tempo per leggertene almeno un altro e ovviamente farti sapere il mio parere! scusa ancora se a volte non passo con costanza, ma sappi che appena ho voglia di leggere qualcosa su efp tu sei una delle mie autrici preferite e da te ho sempre in testa di passare a leggerti!! *_*
Anche perchè sei talmente brava che è praticamente impossibile non apprezzare ciò che scrivi! *-*
A domani, allora, Paige carissima!
Dani

Recensore Master
10/02/23, ore 21:59

ciaoo Paige cara,
ancora scusami per il lungo tempo trascorso, ma non ho mai dimenticato che dovevo passare a continuare questa bellissima storia che sembra talmente reale per come l'hai descritta, che quasi sembra essere davvero accaduta!! *-*
non sei un mostro ad esser stata costretta a dover togliere il telefono a Christian, purtroppo in guerra tra soldati il tempo libero è quello che è e piuttosto che morire sul campo, per una chiamata, è meglio non farla. Purtroppo l'orrido della guerra è anche questo, non sarebbe così male altrimenti...
Magari il suo vecchio sergente Barcklay avrebbe soprasseduto ma non tutti sono fatti allo stesso modo ahahah
Comunque sono sicuro che Christian riuscirà a risentire presto Katherine e sua figlia, anche perchè sennò la storia vorrebbe dire si conclude in modo tragico e questo non voglio proprio pensarlo. Comunque te lo dico già qui: spero che Gwen non si innamori di Christian e se dovesse farlo, spero che Christian faccia valere le sue ragioni di uomo già sposato felicemente con sua moglie. Nulla contro Gwen, sia chiaro: mi sta anche simpatica la sua allegria in un contesto così serio quale essi sono. Certamente il buon umore aiuta sempre, e anche Christian sicuramente ne beneficerà nei momenti più cupi, che sicuramente ci saranno... però l'amore è altra cosa!
Fintanto che gli insegnerà il tocco dell'angelo, credo non dovrebbe succede nulla, anzi l'idea che ha avuto Christian è stata senza alcun dubbio molto buona e porterà i suoi frutti (visto anche la sua totale mancanza di precisione al tiro a segno ^^'). Gwen dal canto suo sembra comunque una ragazza che riesce a metabolizzare abbastanza bene il lutto e questo senza dubbio, per un soldato, è cosa molto importante. Mi dispiace soltanto che magari il sergente Barcklay quando è morto, non era poi così vecchio, anche vista la giovane età di Gwen e considerando che in genere i soldati non possono partecipare alle missioni di guerra sopra i 50 anni, ne deduco che Barcklay di anni quando è deceduto ne avesse 57 o giù di lì... quindi comunque ancora giovane, dopotutto...
Ad ogni modo cara Paige questo capitolo, come anche i precedenti, mi è piaciuto molto. Noto anche che hai ingrandito la scritta seguendo il mio consiglio e questo senza dubbio facilita anche chi, come me, legge da pc! grazie mille, davvero!! *-*
vado avanti a leggerti un altro capitolo, ci risentiamo più tardi! intanto ti rinnovo i complimenti ancora per questo bellissimo capitolo, bravissima davvero!!! *-*
A dopo,
Dani