Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 258 recensioni.
Positive : 258
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/04/22, ore 19:19

Ciao, ecco che approfitto di un altro pomeriggio più rilassato per andare avanti con la tua long (e aspetto anche quella su Sissi!).
Christian e Beatriz sono entrati nell'ospedale e sei stata molto brava a descrivere tutto quello che hanno provato, sono stati momenti molto angoscianti quelli in cui i talebani li hanno trattati con durezza e sembrava proprio che non si fidassero di loro, per fortuna è andato tutto bene, almeno per adesso. Christian è riuscito a parlare con il dottore che si occupa dei pazienti e io ho avuto la grandissima sorpresa di scoprire che Beatriz ha un bambino piccolo che l'aspetta a casa, quindi non è più una "minaccia" per la stabilità del matrimonio di Christian, questo mi ha fatto molto piacere. Peccato, però, che il suo carattere un po' troppo arrogante la porti a non accettare con tanta facilità di essere guidata in questa missione da Christian, che invece ne sa certamente più di lei soprattutto per quanto riguarda i rapporti umani e il modo di relazionarsi con le persone, spero proprio che Beatriz non faccia qualche colpo di testa che faccia fallire l'evacuazione!
Tenerissimo il modo in cui Christian ha ripensato alla nascita della sua Alisia quando ha visto il neonato afghano, è proprio per questa sua capacità di amare e di mettersi nei panni degli altri che penso che lui sia la persona più adatta per salvare i pazienti e sarebbe bene che Beatriz lo capisse in fretta.
Molto interessante anche l'approfondimento su Maryam mentre va a parlare con il padre. Lei non ha quasi conosciuto la madre, ma si è resa conto del fatto che i suoi genitori, nonostante si siano sposati per un matrimonio combinato, alla fine avevano imparato a rispettarsi e stimarsi, tanto che l'uomo dopo la morte della moglie è rimasto perduto. Maryam non sarebbe stata altrettanto fortunata, Aamir è un uomo duro e crudele, non l'avrebbe mai rispettata e forse alla fine per lei è stato un bene essere rimasta incinta, anche se in quel modo brutale, sfuggendo così ad un matrimonio che l'avrebbe resa molto infelice. Posso comprendere che lei si senta frustrata, nessuno chiede il suo parere e sono sempre gli altri a decidere per lei, il padre, adesso Karim, anche se lo fa solo per il suo bene. Bisogna però considerare che in Afghanistan in particolare, ma comunque anche da noi, le donne partono sempre da una posizione svantaggiata, questo non è giusto ma è la verità. Temo che Maryam si sia lasciata illudere dalle parole di Samuel, perché non è che in Occidente, alla fine, la condizione della donna sia così perfetta, magari non indosserà il burqa, ma non è davvero libera come vorrebbe Maryam. Per una donna decidere per se stessa è sempre molto più complicato che per un uomo, deve lottare il doppio e anche il triplo per raggiungere quello che per gli uomini è così semplice (penso alle donne poliziotto, o nell'esercito, o in altri mestieri considerati "maschili", non tutti i colleghi sono così aperti e comprensivi come Christian). Karim le sta donando una possibilità insperata per una donna afghana e sono stata molto felice che alla fine Maryam abbia ricordato che Karim si è sempre occupato di lei, come promesso a sua madre, e abbia capito che lui la vuole davvero aiutare. Mi dispiaceva che Maryam si mostrasse fredda con quel medico tanto gentile e coraggioso e per fortuna alla fine lei è riuscita a vederlo per ciò che realmente è. Molto bello e commovente anche il fatto del ciondolo che lega spiritualmente Maryam alla madre e anche a Karim e che simboleggia questo loro legame che non potrà mai spezzarsi.
Il capitolo mi è piaciuto molto, ma è anche rimasto aperto e mi ha lasciato tante domande, sono preoccupata per la missione di Christian e Beatriz, mi chiedo come Karim riuscirà a salvare Maryam e se stesso dalla rabbia di Aamir e poi ci sono le tante altre storie lasciate in sospeso, Samuel, Delilah, Katherine, la vicenda dell'aereo caduto... insomma, spero davvero che tu riesca a trovare presto il tempo per proseguire la storia, tra poco anch'io sarò in pari con la lettura e allora... insomma, sono preoccupata per la sorte di tutti i tuoi meravigliosi personaggi!
Un abbraccio fortissimo e a presto!
Abby

Recensore Master
12/04/22, ore 08:55
Cap. 1:

ciao cara Paige,
con immenso ritardo arrivo a recensirti almeno il prologo della storia che hai deciso di scrivere. Ti dirò: non sono abituato a leggere qualcosa riguardante argomenti realmente accaduti, come nel caso della guerra in Afganistan. Più che altro perchè temo che le mie vedute non siano pienamente concordi con quelle degli altri utenti qui presenti e, oggi, purtroppo in un senso o nell'altro, bisogna fare parecchia attenzione a ciò che si dice, perchè è un attimo che si viene fraintesi.
E questo lo stiamo vedendo tutt'oggi, con l'Ucraina...veniamo da un epoca decennale in cui ci è stato raccontato che guerre come quella irachena, in Afganistan, in Jugoslavia e nel Kuwait, senza dimenticare la Libia, erano guerre buone, con bombe buone, solo perchè riguardavano gli interessi degli USA e della NATO... e oggi gli stessi carnefici si indignano (o perlomeno sembrano farlo) per quello che accade in Ucraina. Io penso che le guerre TUTTE siano da condannare!! Non ci sono guerre buone e guerre malvagie!! Sia che riguardino una sponda o l'altra.
E nessuno dava diritto agli USA e alla NATO di distruggere quei paesi che ho elencato sopra, provocando centinaia di migliaia di morti.
Scusami, ma come sempre davanti a certe ingiustizie non posso tacere! Riguardo quello che hai scritto, prometto che dopo questo preambolo generale, parlerò solo della tua storia e niente altro.
Questo prologo mi è piaciuto molto! :) mi piace sempre moltissimo come riesci a descrivere e a far calare noi lettori immediatamente nell'atmosfera della storia, davvero! credo sia forse la cosa che ti riesce meglio più di tutto! e fidati è una gran cosa.
Il protagonista, credo sia Daniel Clarke, mi sembra uno molto dedito al giornalismo e credo faccia il suo lavoro cercando di far risultare il suo giornale, il più possibile credibile e veritiero. Mi sembra uno molto affidabile da questo punto di vista e non è una cosa scontata!
Allo stesso tempo, però si nota come nella sua dedizione lavorativa, non abbia un rapporto esattamente idillico con il proprio figlio. Anche se quest'ultimo, magari per abitudine, non ci fa caso più di tanto. Ecco credo che una parte della storia che proponi sia l'evoluzione di questo rapporto padre-figlio che magari migliorerà con l'andare dei capitoli! :)
Paige cara, mi scuso ancora per lo sfogo di prima, e ti rinnovo i complimenti anche questa volta. Sono certo che proseguendo, anche questa mi prenderà moltissimo!! :D
A presto, cara.
Dani

Recensore Master
14/03/22, ore 19:21

Ciao, era tanto che non passavo dalla tua storia, ma come ti ho scritto ieri nel post mi prendo un pomeriggio libero ogni volta che voglio andare avanti, perché le recensioni alla tua storia mi vengono sempre lunghissime e dettagliate! E oggi sono libera! :)
Ero rimasta al ferimento di Samuel, ma la parte che hai dedicato ai sentimenti che Christian prova pensando al rischio corso dal giovane amico e alla possibilità che muoia è forse ancora più straziante. Sei stata bravissima e profonda come sempre ad analizzare con cura e delicatezza tutto ciò che Christian prova e sembra di poter condividere la sua sofferenza. Il Seal si sente in colpa perché Samuel era affidato a lui e lui non è stato in grado di tenerlo al sicuro, peggio ancora, lo ha sottovalutato, lo ha lasciato indietro pensando che così non avrebbe rischiato e invece non ha tenuto conto del fatto che un giornalista coraggioso e determinato come lui non avrebbe accettato di farsi da parte. Si sente in colpa ancora di più perché è lui quello più adulto, quello che dovrebbe avere esperienza, e invece pensa di aver sbagliato tutto e che se Samuel muore sarà solo per i suoi errori. Ovviamente io non la penso affatto così, ma tanta lacerazione dimostra ancora una volta quanto Christian sia un uomo dal cuore grande, uno che vorrebbe salvare tutto il mondo, che soffre quando vede gli altri soffrire, una persona meravigliosa come ce ne sono poche al mondo. Lui non si perdona mai niente mentre è disposto a giustificare qualsiasi errore degli altri. Mi è piaciuto moltissimo quando, pur ancora pieno di dolore e preoccupazione per le sorti di Samuel e stanco per non aver quasi chiuso occhio, si è comunque preso a cuore la situazione di Alexander e lo ha difeso davanti a Beatriz che avrebbe voluto mandarlo subito davanti alla Corte Marziale; inoltre ha anche progettato un piano per evacuare l'ospedale prima che ci sia lo scontro a fuoco per poter salvare i pazienti e, ancora una volta, si oppone a Beatriz pur di ottenere il permesso di portare a termine il suo piano. Devo ammettere che, al contrario di Christian, Beatriz non mi piace per niente e continua a non piacermi. Pur essendo una donna, la sua posizione di comando l'ha resa dura e insensibile, a lei non importa veramente dei pazienti dell'ospedale e alla fine accetta di tentare il piano di Christian solo perché si fida di lui come militare. E a dirla tutta ho anche la sensazione che il suo modo di fare con Christian sia ambiguo e mi infastidisce molto, lei sa benissimo che Christian è sposato e ha una figlia ma non gliene importa, così come non le importa delle vittime, mi dà l'idea di pensare che tanto moglie e figlia sono lontane e che in una situazione precaria come la loro Christian potrebbe anche lasciarsi andare con lei. Insomma, è un personaggio duro, freddo ed egoista e forse mi infastidisce ancora di più perché è una donna e si pensa spesso che le donne, se fossero al potere, sarebbero più giuste e meno aggressive degli uomini, ci sarebbero meno conflitti... Beatriz ha abbandonato la sua parte migliore per diventare come i comandanti uomini, se non ancora peggio di loro. Infatti anche Gwen, che è molto sensibile e legata a Christian, si rende conto che tra lui e Beatriz c'è una confidenza insolita e la cosa non le piace affatto, è una persona leale e mi viene anche da pensare che sia per questo, oltre che per il rischio che corre, che non vorrebbe che Christian intraprendesse il piano che ha pensato fingendo che Beatriz sia sua moglie. Gwen è diretta, a volte sfacciata, per lei tutto è bianco o nero (e questo si vede anche nel suo conflitto con Alexander), ma proprio per questo non può tollerare atteggiamenti ambigui o situazioni poco chiare, vorrebbe parlare con Christian di Beatriz non per curiosità o per spettegolare, ma come se lo facesse per conto di Katherine, mettendosi nei suoi panni e pensando che non merita certo di essere ingannata (non che Christian abbia questa intenzione, ma la Reyes potrebbe indurlo a cedere).
Del resto anche la situazione tra Gwen e Alexander è molto complessa. Posso capire che la ragazza non riesca più a fidarsi di lui, che lo veda come una persona diversa dal ragazzo che amava e che tema che la lunga prigionia abbia potuto avvicinarlo alla parte più oscura (come ho scritto prima Gwen è giovane e schietta, non riesce ad accettare che una persona possa trovarsi in una "zona grigia", per lei è tutto bene o male). E del resto di fatti simili ne sono accaduti, i sospetti della giovane non sono per forza di cose ingiusti. Però devo ammettere che le cose mi sono sembrate diverse quando Gwen ha messo il piede su una mina e Alex le è stato subito vicino, ha fatto tutto il possibile per aiutarla ed è arrivato anche al punto di sostituirsi a lei, rischiando magari non la vita ma la perdita di un arto. In quel momento Gwen ha gridato di amarlo, ma poi, quando entrambi sono stati in salvo, si è ritratta di nuovo e ha spiegato di averlo detto perché era spaventata per lui e voleva che non rischiasse. Devo ammettere che un po' sono dispiaciuta per Alexander, ma penso anche che sia giusto lasciare le cose tra loro ancora incerte, almeno finché non si saprà con certezza se di Alex ci si può fidare o meno. Penso comunque che, in questo caso, Gwen sia vittima della sua giovinezza che per molti versi la rende una persona stupenda, sincera e schietta, per altri però non la aiuta a mettersi nei panni di Alex, lei lo giudica perché è cambiato, ma se avesse avuto la sua stessa esperienza estrema lei come avrebbe reagito? Non è sempre così facile tracciare una linea netta tra il bene e il male, soprattutto se sei sotto copertura e rischi la vita ogni momento...
Il capitolo si conclude con Nathan e Delilah che lavorano di nuovo insieme (e questo mi ha fatta felice, spero veramente che tornino insieme!), ma la cosa che mi ha sorpresa è stata vedere che lavorano proprio sul caso dell'aereo precipitato su cui si trovavano i genitori di Christian! Sono contenta che siano proprio loro a studiare questo caso perché sono entrambe persone capaci e serie nel loro lavoro, ma anche molto sensibili ed empatiche, riescono a calarsi nel vissuto delle vittime e quindi vogliono rendere loro giustizia. In effetti anche in questo dimostrano di essere proprio fatti l'uno per l'altra! Mi dispiace che, nel finale, Delilah si mostri così decisa nel voler chiudere i rapporti con l'ex-marito, che parli con tanta determinazione di una nuova vita e un futuro diverso per entrambi. Si capisce che Nathan ha commesso degli errori, ma anche che è molto innamorato di Delilah e che, qualsiasi cosa abbia fatto, vorrebbe potervi rimediare... e io devo ammettere che faccio il tifo per lui!
Un capitolo intensissimo, denso di avvenimenti ma soprattutto di emozioni, un caleidoscopio di sentimenti, rimorsi, paure e dubbi che tu gestisci sempre in modo perfetto, verosimile e appassionato. Sei davvero sempre più brava e io ti faccio tantissimi complimenti, ogni volta mi porti nel cuore delle vicende e dei personaggi e mi fai vivere tutto ciò che loro provano.
Spero di ritrovare presto un pomeriggio libero per un'altra lunghissima recensione al prossimo capitolo della tua splendida storia, un grande abbraccio e a presto!
Abby

Recensore Master
08/03/22, ore 17:46

Ciao!
Eccomi qui a recensire questo tuo nuovo capitolo! Prima di iniziare però voglio fare questo piccolo prequel perché so quanto sia importante: stai scrivendo di una storia che vuole combattere la guerra e denunciare tutto ciò che di terribile essa crea, non ti devi sentire in difetto per scriverla perché ricordati che la tua storia contiene un livello di umanità impressionante, qualcosa che va ben oltre a un semplice scritto. Non dimenticarti che la tua vuole essere una denuncia a chi muove guerra e non un inno a farla. <3
Ammetto ora che non vedevo l’ora di poter leggere questo nuovo capitolo quindi corro a leggere che sono felicissima, sì, nonostante i tuoi dubbi, non vedevo l’ora!
Riprendiamo la lettura di questa storia e ci ributti direttamente nel pieno dell’operazione e con Chris in difficoltà, e adoro come tu abbia rimarcato l’estrema fiducia che l’uomo ha in Gwen perché lo rende umano oltre ogni misura.
Beatriz cerca di essere distaccata ma tramite le tue parole mi ritrovo a sentirla preoccupata, quasi in colpa per dover lasciare lì quell’uomo in quella situazione e l’obbligarlo a tenere la pistola è solo un modo come un altro per “mettere” l’anima a posto.
Chris riesce a sentire tramite una telefonata inaspettata sua moglie è toccante e sentita come non so cosa. Sei riuscita a infondere coraggio a un uomo che non sapeva nemmeno di averne bisogno, hai dato sicurezze a una donna che ha chiamato pensando che il suo amore nemmeno gli rispondesse. Questa chiamata è stata un’àncora di salvezza sotto molti punti di vista ed è stata bellissima da leggere, toccante e satura di quei sentimenti che aleggiano tra loro, rispetto, amore e onore.
Anche il medico che torna e si accorge di quanto quell’uomo sia provato da una “semplice” chiamata e le tue parole sono così vere da avermi fatto emozionare sopra ogni cosa:
“Lo vide stropicciarsi le palpebre, manifestava la fragilità umana di un civile comune, soldato o meno non era nulla più che un uomo, esattamente come i pazienti di cui si occupava ogni giorno il dottor Smith.”
Perché fondamentalmente un uomo sia che indossi una divisa o meno, rimane un essere umano e ciò non cambierà mai nel corso della storia e queste parole sono così attuali e perfette da essere magnifiche.
Cambi scena e ci porti a Gwen e Beatriz, adoro come tu riesca a far crescere i personaggi a livello umano, sì perché Gwen è una ragazzina ma riesce a sfruttare quello che Chris le ha insegnato e a metterlo in campo in un momento “difficile”, è una cosa molto importante dal mio punto di vista mostrare questa sua bravura nel crescere come donna e come soldato nello stesso tempo, complimenti.
Salti tutta la parte dell’azione per farmi saltare un battito del cuore e mettermi Chris — ancora una volta — su un letto d’ospedale e davvero, povera anima pia, facciamo una colletta perché l’autrice non gli faccia accadere ancora qualcosa, suvvia povero!
Mi hai fatto saltare il cuore in gola e poi per fortuna Gwen lo fa riprendere ed era in salvo,  insomma poi mi sono calmata ma c’è stato un momento che ti stavo quasi per maledire, sappilo.
Comunque ho trovato questa tua trovata della botta in testa e della mezza amnesia molto carina e molto piena di angst per una persona intonsa come Chris, qualcuno che si fa scrupoli a uccidere anche un nemico. Un soldato che non vuole uccidere e che si preoccupa per come farà a guardare in volto sua figlia è una cosa surreale ma così umana e magnifica da mettere i brividi, bravissima per il modo con cui ce lo mostri, senza elevarlo a eroe o altro, brava.
E qui si tocca un altro brutto tema più odierno che mai: l’affidamento dei figli di soldati.
Non è la prima volta che mi ritrovo a scontrarmi con questa “realtà”, ma la vedo sempre come una cosa terribile, soprattutto da parte di un giudice che deve guardare un soldato che combatte per la patria, per l’America e dirgli che è incostante come presenza, insomma, non è presente per un motivo più che valido, dannazione.
Mi piace leggere storie che toccano “temi caldi” e la tua storia ne è sempre ricca, a piccoli sprazzi qui e là, senza fare una vera e propria denuncia sociale ma sei sempre bravissima in ciò che fai perché porti le persone a riflettere il motivo per cui una madre, un soldato donna, è obbligata a non vedere il figlio per colpa di persone che non capiscono quanto sia difficile stare al fronte, eseguire ordini quando in realtà si vorrebbe solo correre a casa.
Questo scontro tra Bea e Chris è la dimostrazione di quanto sia difficile prendere delle buone decisioni in tempo di guerra, quanto ogni testa sia formata da un piccolo universo e da esso escano idee e concetti che vadano a cozzare con quelli di altri.
Passiamo a Daniel.
Quel “diplomatico” dovrebbe essere licenziato, lo sai vero? Quanta indelicatezza…
Mi risponde uno così scendo e lo massacro di botte, bastava che gli dicesse che non era al momento reperibile o cose del genere, altro che infarto, povero uomo. Che colpo.
Comunque la sorella sempre pronta ad apparire, così che le vogliamo le donne! 
Mi piace come Delilah passi dalla preoccupazione data dalla sua professione al totale menefreghismo perché consapevole che l’uomo che dovrebbe chiamare padre è anche l’uomo che ha mandato suo fratello in guerra a rischiare la vita.
È un ottimo scorcio di umanità ed è magnifico da leggere, sappilo.
E la cosa mi ha messo più curiosità possibile su ciò che Daniel discuterà con il console…
Cambiamo scena e ci butti in Coronado in una scena che di per sé tutta l’angoscia possibile, questa donna che vuole parlare con il marito ma che viene continuamente interrotta insieme alla sua voglia di fuggire, è toccante.
Questa notizia che lei gli dice è terribile e nello stesso tempo utile alla ricerca di una mezza verità… è un elemento molto fondamentale per conto mio.
Detto ciò devo ammettere che è stata una bella botta per l’uomo sentire quelle parole da parte della donna che ama, un colpo al cuore proprio in tutti i sensi, anche le parole che escono furiose dalla sua bocca sono più che comprensibili e le condivido tutte nel momento della rabbia.
Il finale è magnifico e ora ho l’ansia e voglio sapere che diavolo accade, esigo di saperlo e di sapere il motivo per cui Chris chiama Fabian. Ne ho la necessità assoluta!
Per concludere sto mappazzone di parole mi ritrovo a doverti dire che le tue paure erano più che insensate e campate in aria, il tuo stile è sempre perfettamente neutro e limpido, riesci a trasmettere parole e sensazioni di ogni genere e misura.
Mi fai penare ed empatizzare con i personaggi ogni singola volta e io amo sempre di più loro e le loro vicissitudini.
Nonostante il tema della guerra ci mostri ancora una volta quanto ogni soldato abbia le sue guerre e che stia a lui decidere come affrontarle in base a come è stato cresciuto e in base anche alla sua mentalità.
Per concludere, non farti alcun problema, il tuo capitolo non ha alcun problema, è perfetto così <3 



PS: comunque sia sì, ti prego, affianchiamogli Void che almeno uccide per lui, meno ferite e meno problemi xD Gli si vuole bene sia chiaro, ma cucciolo mio combatti!

Recensore Master
07/03/22, ore 20:08

Carissima^^
Bentornata! Che bella sorpresa trovare il nuovo capitolo di questo splendido racconto!
Non devi preoccuparti per gli aggiornamenti, prenditi il tempo che ti serve, noi lettori saremo sempre qui ad attenderti ❤️
Comprendo perfettamente quanto sia difficile trattare certi argomenti in questo periodo, ma penso anche che il silenzio o una sorta di "censura" sulla guerra non sia la soluzione. Il tuo racconto è impegnativo e presenta temi complessi e delicati, ma tu sei una scrittrice che sa come trattare questi argomenti. Inoltre la tua empatia e la tua sensibilità riescono a mostrare l'umanità in ogni contesto, anche quello più crudele della guerra. Questo è davvero importante.
Detto ciò, inizio a commentare il capitolo^^
Christian è sempre determinato a portare a termine la sua missione per salvare i civili senza mettere in pericolo i suoi compagni. Lo dimostra la sua preoccupazione per il bambino, sua madre e il dottor Smith...e anche quella per i suoi sottoposti e Beatriz.
In questo capitolo impariamo a conoscere qualcosa di più su Beatriz, la donna è legata a Chris non solo dalla relazione passata, ma anche da una profonda e sincera amicizia. Ancora una volta questioni private e legami personali interferiscono in questa missione. Ma Beatriz non è solo una donna che ricopre un ruolo importante nell'esercito, è anche una madre che a causa del lavoro è stata assente nella vita del figlio, e una moglie che il marito non ha amato abbastanza per sopportare la sua lontananza. E' stata meno fortunata di Chris, il quale ha trovato un amore puro, solido e sincero con Katherine. E' stato molto significativo questo paragone tra i due militari.
Ed è questa conversazione che porta Chris a provare ancora più sensi di colpa per essere lontano dalla famiglia. La telefonata con Katherine è di conforto per il tenente. I ricordi della loro unione sono stati intensi e malinconici, nonostante le difficoltà i due sono disposti a sopportare anche questo sacrificio con la consapevolezza che il loro amore è più forte di quella guerra.
Christian però deve tornare alla realtà del conflitto, è un ufficiale esperto e competente, ma nonostante l'esperienza non può abituarsi all'idea di uccidere, anche nel caso in cui non abbia altra scelta. Considera se stesso come un assassino, seppur in guerra per un soldato uccidere un nemico non sia un crimine, non ha perso l'umanità che lo porta a vedere nell'avversario un altro uomo come lui.
Gwen rivede se stessa nelle preoccupazioni di Beatriz per il tenente, sappiamo anche il motivo per cui riesce a comprendere la sua superiore in modo così empatico. Il povero generale Flores dona buoni consigli ai suoi sottoposti e nessuno lo ascolta...
Cambiando argomento, torniamo dal rigido e severo padre di famiglia Daniel. Sembra che le condizioni fisiche lo abbiano costretto a fare i conti con se stesso e con la sua coscienza. Finalmente ha voluto riconoscere quel che prova realmente per il figlio. Per tutta la vita non ha mai dimostrato sincero affetto nei suoi confronti, ma in fondo è davvero orgoglioso di lui. Questa volta riconosce i suoi doveri di padre, si preoccupa per il figlio e soprattutto dopo aver appreso che egli ha rischiato la pelle desidera riportarlo al sicuro. Spero che il rapporto padre-figlio possa riconsolidarsi e che i due riescano a riappacificarsi.
La questione tra Sophie e Fabian è sempre più complesso, questa storia ha aperto una grossa ferita e le distanze tra loro stanno aumentando sempre di più. Sophie confida al marito che Brian aveva delle responsabilità per quel che è successo, ma il suo giudizio è annebbiato dall'amore che provava per lui, e che ancora dopo tanto tempo continua a difendere. Fabian ha le sue ragioni per sentirsi tradito. Questa è davvero un'ardua sfida per i due coniugi, ma al momento la priorità è scoprire la verità. La figura di Brian è ancora avvolta dal mistero, sono davvero curiosa di scoprire qualcosa di più su di lui e su questa vicenda. Anche Chris merita di avere pace e scoprire la verità sulla morte dei suoi amati genitori.
Un capitolo intenso e coinvolgente sia sul fronte di guerra sia per qual che riguarda i rapporti umani che legano tutti i tuoi personaggi.
Complimenti, sei sempre bravissima! ❤️❤️
Un abbraccio e alla prossima! ❤️

Recensore Master
21/02/22, ore 19:14

Ciao, mi dispiace moltissimo non essere riuscita a passare prima, ma come sai questa tua storia è sempre così piena di spunti e di momenti di riflessione e così per poter leggere e commentare adeguatamente un capitolo devo avere più tempo del solito e tranquillità... e purtroppo non è sempre così facile!
Il capitolo si apre con una scena di grande impatto emotivo: Christian va a trovare il comandante Flores ferito. Ho amato moltissimo come hai saputo analizzare i sentimenti di entrambi gli uomini, Christian vede per la prima volta il suo superiore come un uomo vulnerabile, non più solo una macchina per combattere, e si rende conto che anche lui ha le sue debolezze, ricorda fin troppo bene le sue parole, la sua speranza di morire per ritrovare una persona perduta e amata e si rende conto forse per la prima volta di considerare il suo superiore un mentore e non solo un uomo che ordina e comanda senza interessarsi a nient'altro. Dal canto suo Flores è deluso, avrebbe preferito morire per rivedere la sua amata Isabel e odia sentirsi dipendente dagli altri, inutile per i suoi uomini. Eppure sono convinta che le parole di stima e rispetto di Christian lo abbiano colpito al cuore, che si renda conto di essere importante per la sua squadra e che proprio per questo, cercando di nascondere l'emozione che prova, svia subito il discorso parlando di quello che dovranno fare adesso senza di lui, di come dovranno seguire senza discutere gli ordini di Reyes (che continua a rimanermi antipatica!), anche il modo quasi ironico di trattare Christian ("dovrebbe fare il missionario") mi è sembrato un modo per mantenere le distanze dal seal che lo ha salvato e che gli ha dimostrato tanta stima. Flores non vuole più affezionarsi a nessuno, ha già sofferto troppo, ma io spero che non debba finire così. Intanto, però, Christian riceve una "visita a sorpresa" e non per un buon motivo: è Maryam che lo avverte che Samuel è stato gravemente ferito. Ed è meraviglioso come Christian accorre subito al capezzale dell'amico, come si prodighi per lui, lui sa benissimo come ci si sente, è stato ferito gravemente molte volte e quindi è la persona più adatta per stargli vicino, incoraggiarlo e consigliarlo, aiutarlo a resistere al dolore. Infatti per distrarlo cerca di farlo parlare di Margaret, di come si sono conosciuti: Christian sa per esperienza che pensare alle persone che si amano è il modo migliore per lottare contro il dolore e le ferite, chissà quante volte lui stesso ha superato traumi gravissimi pensando alla sua Katherine e ad Alisia che lo aspettano a casa, quanto questo pensiero gli avrà dato la forza di combattere per vivere, per guarire e tornare dalla sua famiglia. E trovo molto bello che Christian usi la sua esperienza personale per aiutare Samuel.
Ho letteralmente adorato la scena tra Maryam e Karim, non solo tutta la parte in cui lui cerca di convincerla a fare la scelta giusta e a sposarlo, che lui la aiuterà e che la renderà libera... mi è piaciuto soprattutto il momento in cui i due vedono aerei americani in volo verso Herat e, per la prima volta, vediamo Karim fragile, vulnerabile e spaventato, perché là c'è la sua famiglia e lui non può fare niente per raggiungerli o per proteggerli. Meraviglioso il gesto di Maryam che abbraccia Karim e in quel momento i ruoli si capovolgono, non è più lui che deve aiutare e proteggere lei, è Maryam che con la sua presenza e il suo affetto cerca di rassicurare e rincuorare il suo amico. E forse proprio qui sta il problema, che probabilmente Karim comprende solo ora: lui ha sempre trattato Maryam come una bambina da tenere al sicuro, come una figlia, invece di trattarla come una persona pari a lui, una giovane donna che può fare le sue scelte e che può essergli di conforto quanto lui lo è per lei. Magari è anche per questo che Maryam non vuole accettare la sua offerta, non vuole essere ancora una volta "protetta" da un uomo, sebbene in questo caso sia a fin di bene e per vero affetto, lei vuole poter camminare sulle sue gambe e vivere la sua vita senza dipendere da qualcuno. E in questo posso capirla, anche se, come ti ho ripetuto mille volte, mi piacerebbe che lei e Karim potessero innamorarsi davvero e che vorrei che Karim trovasse una persona che lo ama e lo rende felice, se lo merita tantissimo!
Nel finale di capitolo cambiamo del tutto scena, siamo a San Diego e ritorniamo al ritrovamento dell'aereo sul quale sono morti i genitori di Christian (anche questa è una parte che mi incuriosisce tantissimo e della quale non vedo l'ora di sapere di più!). Mi è piaciuto molto il modo in cui hai rappresentato il fatto, da una parte ci sono le persone coinvolte in questo ritrovamento e che rivivono il dolore di ventitré anni prima (e per fortuna che almeno a Christian questo trauma è momentaneamente risparmiato), dall'altra ci sono i giornalisti che, molto diversi da Samuel, pensano solo allo scoop e anzi calpestano il dolore dei parenti delle vittime, cercando solo un'intervista sensazionale. Questa, purtroppo, è una realtà che vediamo tutti i giorni e tu sei stata bravissima a descriverla in tutto il suo squallore. Per fortuna Fabian è riuscito a tenere Sophie lontana dai giornalisti che volevano chiederle del marito perduto, quando succedono queste cose mi arrabbio moltissimo, come si può non avere rispetto di persone che stanno già soffrendo? La povera Sophie non ha solo perduto il marito giovanissima, ma ha anche vissuto in prima persona il terribile dramma dell'aereo che precipitava, ha sentito la voce dell'uomo che amava mentre andava verso la morte, bisogna essere peggio delle bestie per volerle rinnovare un dolore così atroce. Fabian è molto tenero e coraggioso nel restare accanto a Sophie nonostante la sua ostilità, io posso capire anche le resistenze della donna, quello che ha vissuto è il peggiore degli incubi e neanche Fabian, con tutto il suo amore, può capire quanto possa essere stato terribile. Oltretutto lei continua a torturarsi pensando a cosa può aver sbagliato, a sentirsi in colpa, anche se sono sicura che non avrebbe potuto fare niente e che non sia colpa sua né di Brian, penso che ci sia qualcosa dietro, ma che nessuno dei due avrebbe potuto fare niente per evitare la tragedia. Fabian lascia che Sophie sfoghi su di lui la sua frustrazione e il suo dolore, non pretende niente da lei, sa quanto soffra e alla fine anche la donna deve riconoscere che, nonostante la terribile disgrazia vissuta, è stata ripagata trovando un marito come lui che non la forza, non è geloso del suo passato e rispetta il suo dolore. Fabian è un personaggio che hai inserito solo in questi ultimi capitoli, ma già mi sono affezionata a lui e ammiro la sua tenacia e il suo amore per Sophie, come ha detto lei chiunque altro l'avrebbe lasciata, avrebbe annullato il matrimonio, lui invece vuole starle accanto nonostante, forse, sappia anche che Sophie non lo ama quanto ha amato Brian.
Come vedi ogni volta che mi immergo nella tua storia poi resto avvinta dalle emozioni e dall'intrecciarsi delle vite dei tanti personaggi che hai creato, per questo non riesco a passare spesso quanto vorrei, questa tua storia necessita di tempo per essere letta e per tutti i commenti che voglio fare, sei davvero bravissima a creare tante trame e sottotrame e a far vivere le emozioni dei tuoi personaggi al lettore. È una storia sempre più affascinante e intensa e io spero sia di poter passare presto dal prossimo capitolo sia che tu possa aggiornarla il prima possibile.
Complimenti di cuore, sei una scrittrice sensibilissima e riesci sempre a emozionarmi!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
21/02/22, ore 18:21

Ciao Vale! Eccomi finalmente tornato dopo tanto tempo su questo tuo piccolo capolavoro! 😁 Scusa il ritardo, capisco le difficoltà a scrivere e a star dietro a tutto, qui e altrove, però sei stata bravissima a tenere duro per riuscire a creare questo capitolo così bello ed emozionante! 👏 Come sempre c'è una profonda umanità dietro i tuoi scritti e una delicatezza non da tutti nel trattare certe tematiche, oltre alla consueta attenzione ai dettagli per la quale non mi stancherò mai di complimentarmi con te!
Parto da Samuel, sono felice che ce l'abbia fatta a scamparla! Anche se immagino che adesso la sua vita sarà diversa, forse lui stesso diventerà più umano 😉.
Passo poi subito a quella che è per me la parte più bella, anche se molto ansiogena 😱, e cioè la missione di Chris e Beatriz. È molto toccante il loro parallelismo, il loro essere genitori e coinuigi, il loro dover portare a termine la missione senza perdere la propria umanità e senza perdere la vita, perché a caso hanno persone che rappresentano tutto per loro da cui vogliono tornare!
E poi è stato estremamente toccante leggere di Maryam... Per fortuna c'è Karim, che è davvero una persona d'oro, perché ha attraversato qualcosa di orribile e da cui non è talvolta possibile riprendersi, figurarsi in una società come quella. Per fortuna anche il padre, pur tradizionalista ecc ecc, si dimostra umano!
Niente Vale, sei stata super come al solito, sono certo che i dovuti tempi e la giusta dose di energia e talento saprai portare a termine questa splendida long! Anche io pubblico a rilento ormai, ma sappi che mi dà forza sapere che un altro baluardo di efp come te non molla 💪😁
A presto!
Teo

Recensore Junior
18/02/22, ore 18:49
Cap. 1:

Buonasera Paige, sono Eryn :)
Dopo aver letto la tua fanfic sul fandom Harry Potter (Vuoto di luci) ero incuriosita nel leggere una tua storia originale!
Hai scelto un tema molto particolare e delicato da scrivere ma dalla trama e soprattutto dal prologo hai catturata la mia attenzione!
Mi piace molto come lo hai scritto, dettagliato e mi piace come hai introdotto il personaggio di Daniel. Sono curiosissima di leggere i tuoi capitoli!
A presto :)

Recensore Veterano
25/01/22, ore 20:20
Cap. 1:

Ciao Paige, eccomi di nuovo qua.
È fin dalla prima volta che sono approdata sulla tua pagina che voglio leggere questa storia, ma per cominciare a conoscerti ho poi optato per OS a tema HP, quindi cose che conosco.
Ora però avevo davvero voglia di leggere una tua long e oltretutto ORIGINAL!
Complimenti per il coraggio su più fronti, non solo perché le originali sono complicate, ma anche per il tema è lo scenario in sé.
Come prologo funziona benissimo, cattura l'attenzione e ci porta nei fatti iniziali, mostrandoci qualcosa, qualcuno, ma non tutto.
Si resta con la curiosità di andare avanti, e infatti proseguo nella lettura, a presto!!

Recensore Master
24/01/22, ore 20:12

Ciao, era da molto tempo che volevo tornare a leggere la tua storia, finalmente stasera ce l'ho fatta! E ho fatto bene perché questo capitolo, nella sua straziante attualità e nel suo cupo realismo, è semplicemente perfetto e meraviglioso. Ho adorato come hai reso verosimile e vivida la povera Katherine, oppressa dal terrore dopo aver saputo di un attentato gravissimo a Kabul e senza più notizie di Christian, dev'essere un'angoscia insopportabile e per lei ancora più difficile da gestire visto che non può lasciarsi andare troppo davanti alla piccola Alisia. Per fortuna le viene in soccorso questo amico, un quasi fratello, William, che da una parte si occupa di Alisia e cerca di coccolarla e rassicurarla e dall'altra lascia sfogare Katherine, comprende il suo bisogno di parlare di Christian e la ascolta premuroso. Potrebbe sembrare quasi surreale che Katherine, in un momento come quello in cui non sa neanche se Christian stia bene, si mostri gelosa del suo passato e preoccupata per la vecchia foto che ha trovato di un Christian molto più giovane e abbracciato a un'altra donna, invece a me è parso del tutto comprensibile. Katherine ovviamente è preoccupata per l'incolumità dell'uomo che ama, ma ha anche paura che Christian possa tornare cambiato dall'Afghanistan, non sarebbe la prima volta che accade nella realtà. I pericoli che il suo matrimonio corre sono molti, non soltanto la più ovvia e immediata paura che il marito possa rimanere ucciso, ci sono soldati che tornano devastati con il disturbo post-traumatico da stress e non sono più quelli di prima e c'è anche chi, in mezzo all'orrore, trova conforto in una nuova compagna, magari una donna che combatte al suo fianco. L'angoscia di poter perdere il marito si somma alla paura di trovare un uomo diverso, di sentirsi, proprio come hai scritto tu, "estranea" al suo mondo fatto di commilitoni, di guerra e di momenti violenti ed estremi. Posso capire la sua insicurezza, è stata forte e ammirevole finora ma adesso anche lei sta cedendo, è umana ed è bellissimo come tu sia riuscita a tratteggiare tutte le sue emozioni con tanta sensibilità. Comunque William cerca in ogni modo di rassicurarla almeno sulla solidità del suo legame con Christian e a quel punto è Katherine stessa a preoccuparsi per l'amico, a notare che anche lui è nervoso e agitato e a cercare di aiutarlo... è proprio da lei. Si è sfogata, ma ora ritorna ad essere la donna generosa e coraggiosa che ammiro tanto.
E dopo tanti capitoli rivediamo anche Margaret! Fin dal principio ho provato una speciale empatia per lei, mi è sembrato ingiusto ciò che Samuel ha fatto, partire quando dovevano sposarsi, e anche se Samuel poi ha dimostrato di essere davvero cresciuto e maturato grazie a questa esperienza, comunque Margaret non può esserne consolata, lei è da sola. Mi ha fatto molta tristezza vederla nella casa in cui sarebbe dovuta andare a vivere dopo il matrimonio con Samuel e anche durante il colloquio con il padre. Devo ammettere che il discorso del padre di Margaret mi trova abbastanza d'accordo, anche perché lui stesso è un giornalista ma dice che non sarebbe mai partito se per farlo avesse dovuto sacrificare la sua famiglia. Non è lì per parlar male di Samuel, altrimenti non avrebbe detto che sa che lui e la figlia si amano (avrebbe potuto approfittarne per mettere in dubbio il suo amore o la sua fedeltà), però sottolinea il fatto che a volte l'amore non basta e io ho avuto la sensazione che il suo fosse un tentativo di spingere Margaret a reagire. La vede depressa, triste, scoraggiata e forse vuole dirle, in qualche modo, che anche lei deve pensare alla sua vita, che forse il suo destino non è quello di sposare Samuel, che non può vivere solo aspettando che lui ritorni. Almeno io l'ho vista così, spero che davvero Margaret riesca a reagire perché non so se il legame con Samuel sopravvivrà a questa esperienza.
Infine la parte dedicata proprio a Samuel mi ha lasciata sconvolta per più motivi. Già mi aveva turbata la decisione di Maryam di rinunciare alla proposta di Karim, di voler addirittura morire perché non vuole quel bambino figlio di una violenza, soprattutto quando poi ha ammesso di provare qualcosa per il medico... insomma, va bene che potrebbe essere un matrimonio di convenienza, ma se lei ne è anche innamorata ancora meglio, no? Purtroppo però non c'è stato modo di chiarire la situazione perché i talebani, con un attacco a sorpresa, hanno cercato di uccidere la ragazza che si è salvata solo grazie al coraggio di Samuel. Lui ha rischiato la vita, ma sembra che Karim sia riuscito ad intervenire in tempo, anche se il capitolo si chiude qui... Immagino che Samuel si salverà, però rimango sempre un po' rattristata perché io vorrei davvero che Karim e Maryam potessero sposarsi e vivere davvero come marito e moglie, tra l'altro lei sembra anche molto legata a lui, io li vedrei benissimo insieme!
Il capitolo è molto lungo, è vero, ma non ci si accorge della lunghezza perché si rimane coinvolti dalla storia dei personaggi e dalle loro emozioni, me ne accorgo solo alla fine perché vedo che ti ho scritto una recensione lunghissima e che nel frattempo si è fatta ora di cena, ma la tua storia è così bella che non ci si accorge neanche del tempo che passa!
Sono molto felice di aver ritrovato tutti i personaggi che amo e spero di poter passare di nuovo molto presto, un grande abbraccio!
Abby

Recensore Master
09/01/22, ore 12:56

Ciao, finalmente ritorno su questa storia, anche se le tue note mi hanno messo tristezza... quando hai scritto questo capitolo sembrava davvero che tutto potesse cambiare in meglio in Afghanistan e invece le cose sono peggiorate, sono tornate com'erano prima e non ci sono più soldati come Christian a proteggere quella povera gente... :(
E sembra proprio in tema con quello che è accaduto in Afghanistan la riflessione di Christian, così profonda e piena di preoccupazione. Lui non vorrebbe mai sparare contro nessuno, nemmeno contro un integralista islamico armato, e si rammarica del fatto che in quel Paese la democrazia debba essere in un certo senso "imposta" con le armi, eppure come abbiamo potuto vedere il pensiero di Christian è terribilmente attuale, perché non appena gli eserciti si sono ritirati lo Stato islamico è tornato immediatamente a portare la sua legge di repressione e morte. Al contrario Gwendoline, alla sua prima visita al consolato americano, è emozionatissima e in questo si vede quanto sia vero questo personaggio, in battaglia è coraggiosa fino a diventare temeraria, ma in momenti come questo dimostra di essere ancora una ragazzina!
Mi ha colpita molto l'incontro di Christian con il vecchio amico Elijah, un commilitone che purtroppo ha perso una gamba e che quindi adesso lavora dietro una scrivania al consolato. Si scopre così che l'uomo è rimasto ferito in una missione di nove anni prima guidata da Christian ed è per questo che il Seal si sente in colpa, pensando di essere responsabile del ferimento dell'amico, anche se in quei momenti non puoi tenere tutto sotto controllo e infatti Elijah non vuole che si incolpi, ma anzi cerca di minimizzare. Invece sono rimasta colpita dal pensiero di Gwen, che avrebbe preferito riavere Alexander ferito come Elijah, magari invalido, ma integro nello spirito, senza alcun coinvolgimento con il nemico. Devo ammettere che non riesco a giudicare Alexander, non so nemmeno se davvero abbia tradito o se, ancora peggio, si sia lasciato proprio convincere dalle argomentazioni dei talebani (che, oltre alla violenza, sanno trovare sempre il modo di plagiare i loro seguaci), ma è anche vero che di fronte a un uomo che ha preferito perdere l'integrità fisica piuttosto che quella morale il confronto viene spontaneo...
In questo capitolo introduci anche un nuovo personaggio, Beatriz Reyes, che a quanto pare ha un passato molto importante condiviso con Christian... e devo ammettere che mi è rimasta subito antipatica! XD Non so come procederanno le vicende e di certo non c'è niente di male se Christian è stato con lei prima di conoscere Katherine, ma mi ha fatto rabbia che questa Beatriz se ne freghi del fatto che Christian sia sposato e abbia una figlia, sembra quasi portargli rancore per questo, e poi quello è un momento drammatico e non mi sembra proprio il caso di fare la povera vittima "sedotta e abbandonata", c'è ben altro a cui pensare, però lei stessa dice che la guerra ormai la lascia indifferente... Insomma, l'ho trovata proprio antipatica! XD
Intanto Christian è costretto a collaborare con lei per cercare di recuperare la base americana distrutta, chissà se questa Beatriz sarà davvero affidabile, io per adesso ne dubito ma spero di sbagliarmi.
Tantissimi complimenti per il capitolo, spero di tornare presto a leggere il prossimo perché ci sono tanti personaggi che mi mancano e voglio sapere cosa gli sta succedendo!
Buona domenica, un abbraccio!
Abby

Recensore Master
05/01/22, ore 21:07

Ciao :*
Ooh, che capitolo triste e malinconico T_T La mancanza di una persona fa davvero andare fuori di testa, mista all'ansia e preoccupazione poi anche peggio. E da brava ansiosa cronica quale sono, come non capire Katherine? Eh, Christian è stato messo alle strette, lo avevamo visto nello scorso capitolo, e ne sta soffrendo un sacco. Terribile poi per Katherine stare nella loro casa, dove, ovunque si giri, c'è qualcosa che le ricorda Christian. Poi lei e Christian, che ship. Hanno una bellissima storia e si vede che sono molto uniti. Almeno Katherine può contare sul sostegno di Wialliam, in questi casi gli amici sono più preziosi del solito. E siccome in questa storia tutti i personaggi sono tra loro intrecciati, ritroviamo Samuel, che mi piace, mi da vibes che potrebbe diventare il mio preferito, così a pelle, ma è ancora presto per dirlo. E poi c'è Daniel, anche lui è un personaggio interessante, sicuramente con un carattere con cui è difficile avere a che fare... ne so qualche cosa ahahah. È sempre un piacere tornate a leggere questa storia così ben strutturata. Alla prossima :*

Nao

Recensore Master
28/12/21, ore 18:19

Ciao tesoro <3
Io voglio bene a Chris, non voglio che soffra, ma miseriaccia (tanto per citare qualcuno) soffrirà tantissimo se davvero non potrà sentire la sua famiglia, già che la situazione è tremenda, ora pure questa. Certo che comunque ha una forza, io al suo posto non ce la farei ma a vivere così, ma lui sa che deve e tutto quello che fa (il suo impegno, dedizione, ecc) lo fa per poter tornare dalla sua famiglia che lo aspetta a casa. Poi c'è Gwendoline e per me già è nata la BROTP tra lei e Chris, mi hanno dato le vibes di quelli che possono costruire una bella amicizia e possono sostenersi sia dal punto di vista militare che emotivo. Sicuramente è un capitolo "duro", ma il pensiero che Chris possa aver trovato un sostegno mi da un po' di speranza.
A presto :*

Nao

Recensore Master
16/12/21, ore 20:44

Ciao cara <3
Sono due giorni che voglio passare a lasciarti almeno due righe e finalmente ne ho la possibilità. È un capitolo molto denso e si vede che ti stai impegnando tanto per far sì che la storia risulti accurata e realistica. Sono abbastanza ignorante circa questo periodo storico, però so che significa fare ricerche su ricerche, è impegnativo e talvolta anche frustrante. Poi c'è anche l'introspezione accuratissima dei personaggi, in questo caso il focus è tutto su Samuel che si ritrova in una terra che poco ha a che fare con la sua, così come la situazione in cui si trova. Un bel cambiamento, insomma. In tutto ciò fa la sua comparsa il personaggio di Karim, buono e generoso anche verso Samuel, uno "straniero" che però è sperduto tanto quanto chi lo circonda. Quando il bambino viene ferito poi T_T è terribile da dire, ma questo purtroppo è niente, c' pure di peggio. Ma sono felice ovviamente che si sia salvato <3 Insomma, questa è una storia impegnativa, sia a livello di stesura che a livello emotivo, perché stai andando a descrivere situazioni reali e noi posiamo vivere la storia grazia ai tuoi personaggi...
A presto :*

Nao

Recensore Master
11/12/21, ore 23:37

Ciao carissima!
In ritardo sulla tabella di marcia, ma eccomi qui, con calma che arrivo a leggere questo nuovo capitolo della tua storia - non vedevo l’ora di leggerlo -.
È bellissimo tornare a leggere tra le righe questi personaggi e questi luoghi da te trattati, ammetto che in questi mesi mi erano mancati assai, riesci sempre a farmi immergere completamente in ciò che accade e non appena ho iniziato a leggere, mi sono tornate alla mente ogni singolo avvenimento perché tu hai questa capacità: stamparmi gli avvenimenti con poche e significative parole.
Questa missione da parte di Chris e Beatriz è difficile, è rischiosa, ma nessuno di loro si tira indietro, vogliono solo fare la cosa giusta ed è bellissimo!
Questo inizio di capitolo è molto ben fatto, ci catapulti nell’azione fredda e diplomatica di militari qualsiasi che devono a tutti i costi cercare di far funzionare quella missione delicata. Mi piace come tu abbia mostrato le loro paure e le loro fragilità, insomma sei riuscita a creare un contesto umano dietro a tutto, sia dalla parte di Chris che dalla parte della donna, bravissima.
Questa cosa che tutti e due i nostri protagonisti siano genitori è una cosa carinissima e dolcissima, una cosa che ci si poteva aspettare da te perché ami troppo i bambini per non mettere nelle tue storie questa sfaccettatura di te.
Hai bilanciato in maniera molto precisa azione e preoccupazione, qualcosa che ho trovato bellissimo e molto particolare ed emozionante perché si preoccupano l’uno per l’altro in un cerchio protettivo che è fortissimo a livello emotivo!
Con questo pezzo mi hai sciolto il cuore, un bambino che vede solo la madre come fonte di vita e di mondo, un neonato che non conosce guerra o altro è un pensiero atroce nella testa di Chris, un pensiero che anche lui sa di non poter portare serenità in quel piccolo fagotto ed è terribile… Terribile perché, purtroppo, la vita in tempo di guerra non è semplice e non è sicura per nessuno e tu sei riuscita a toccarne le corde in maniera magnifica, complimenti.
Questo flashback della famiglia è perfetto, ogni sfumatura è magnifica e dorata, si vede anzi passa tutto l’amore che hanno i due coniugi e che si condensa nella figura della figlia. Insomma per quei due il loro mondo è Alisia e come biasimarli <3
Ci hai finito questo primo paragrafo con maestria, ci hai portato a capire che nella testa del nostro Chris c’è una mezza tattica di fuga, qualcosa che porterà in salvo un po’ di gente ed è bellissimo il pensiero che la sua forza sia la sua famiglia, che il pensiero sia sempre tornato a loro perché è giusto così. Adoro.
Passiamo a Maryam e al suo dolore che si divide tra perdita e violenza, qualcosa che fa male al solo pensiero e tu sei riuscita a giostrarti in questa sofferenza con dimestichezza, senza pesare troppo su una o l’altra, hai bilanciato il tutto ed è meraviglioso e che mi ha portato a provare pietà per lei insieme a una grande stima per riuscire ad affrontare tutto quello.
Questo secondo flashback è intenso e ci mostri un momento d’alta tensione, immagino l’attimo prima dell’attacco terroristico, ma riesci a renderlo meno cupo e crudo grazie all’umanità di Karim e alla dolcezza di una madre e di una figlia, sei sempre bravissima in questo genere di scene, ma penso che qui tu sia andata ben oltre l’empatia, bravissima.
La forza di una donna che sa di non potersi ribellare ma che ci prova con lo sguardo e con tutta sé stessa, una ragazzina che porta su di sé un peso immenso e importabile per lei.
Karim è un sant’uomo che si addossa tutte le colpe per lei, che le chiede scusa tramite un semplice sguardo ed è meraviglioso, nonostante tutto è un uomo d’un pezzo integro in ciò che dice e fa ciò che promette. 
Anche il mullà per assurdo l’ho trovato ragionevole, una persona che teme davvero per la vita della propria figlia, qualcuno che nonostante la religione e la sua rigidità vuole solo il bene per la sua prole ed è meraviglioso.
Questo pezzo finale dedicato a Karim e a Maryam è profondo e delicato, tocchi sensazioni oltre che temi molto delicati ma tu come sempre riesci a giostrarti in tutto con calma e con disinvoltura.
Ho letto che avevo le lacrime agli occhi, forza avanti come si può pensare a un amore più grande di quello di Karim? Un amore che va oltre al fisico o alla mente, qualcosa che parte da una promessa fatta alla madre della bimba, è un amore paterno e unico, qualcosa che è stupendo e meraviglioso e che ha una forza unica e tutta sua.
Come sempre mi sono ritrovata a leggere un capitolo saturo di umanità ben scritta, qualcosa che no in tutti i testi si può trovare quindi è sempre un piacere passare da te quando aggiorni, riesci in qualche modo a farmi capire che nell'umanità c’è ancora una fiamma di speranza, che non tutto è perduto e che non tutto è così scontato nello stesso modo.
È un capitolo abbastanza “pesante” perché c’è un livello di ansia - soprattutto dove c’è Chris e Beatriz - che non è cosa poco, ma scorre sotto gli occhi del lettore con rapidità perché scrivi in un modo che ti porta a leggere sempre di più, a voler sapere che cosa accadrà ad ogni modo, che sia in bene o in male.
Il tuo testo mette curiosità ed è una cosa positiva secondo me perché invogli il lettore a leggere ancora e ancora.
Mi erano mancati i tuoi personaggi, le tue frasi delicate e ricercate, lì dove non c’è una sola parola fuori posto, dove nulla è messo a caso ma con un motivo alle spalle, dove ogni singola scena è scritta e staziona lì con coscienza, in poche parole: è tutto meraviglioso ciò che ci proponi tra queste tue pagine.
Mi mancava leggere qualcosa di così bello e umano e sono felice di averti dedicato del tempo =)
Ciao carissima,
al prossimo aggiornamento <3