Recensione Premio per il contest "3 Drabble, solo 3 Drabble per parlarti di me (e dirsi addio)
Eccomi, maritina.
Quando mi hai detto di scegliere tra le storie di questo fandom, l'occhio è caduto stranamente su questa storia (e dico stranamente perché certi avvertimenti li evito come la pesteXD), ma c'era Napoleon alle prese non solo con Illya ma anche con Gaby, e a quanto pareva con entrambi nello stesso momento.
Dovrei scrivere una recensione seria - è un premio, e quindi dovrei impegnarmi a essere "professionale" - ma sono ancora arrabbiata per quello che hai detto su Heric, e quindi ti becchi questo sfogo è.é
La prima cosa che mi è saltata all'occhio è il fatto che, sì, si sente il tuo amore per la Napollya. Preme prepotente sin dall'inizio, si fa spazio tra le dita di Illya ed esplode nel finale. Sono cattiva ma onesta, quindi dirti che comunque Gaby non risulta il terzo incomodo è praticamente dovuto.
Il titolo l'ho trovato, sin da prima di leggere la storia, perfetto nel suo richiamo immediato al numero tre e al triangolo ovviamente. Nella sua semplicità, si veste di un lato erotico ma anche ironico che, unito al POV di Napoleon, lo rende perfetto. Non so perché ma lo immagino detto dalla voce scherzosa e un po' arrogante raffinato di Solo, conferendoli un tono seducente e allo stesso tempo giocoso.
E stile e trama sono praticamente accoppiati con esso, giocano, stuzzicano, si arricchiscono di scene e metafore seducenti, altre invece più ironiche, che alleggeriscono la tensione sessuale e che fanno sentire la bellissima intesa che c'è tra questi tre, che va oltre il puro sentimento, è un amore che trascende il corpo secondo me, quel legame che si instaura solamente tra anime pure, candide, un candore che non ha paura di lasciarsi andare con naturalezza agli impulsi e al desiderio. A tutto questo si unisce poi la tua cura (ma non dovevo essere cattiva? accidenti!) per i dettagli e un'introspezione che, giocando con sguardi, sottintesi e interazioni dei personaggi, mette i brividi.
Del tuo stile mi piace la freschezza (no, non sto parlando di frutta estiva u.u) la cura che metti nei dettagli per caratterizzare i personaggi (Napoleon, scena finale, con grembiule mi ha steso, sappilo) le metafore e similitudini che usi, ma anche la cura con cui dai peso ai loro movimenti, alle loro espressioni. La storia è praticamente portava avanti attraverso queste ultime, e mi piace. Rende l'introspezione dinamica, non solo riflessiva.
Già soltanto nella frase di apertura c'è riassunto tutto questo: un paragone che è divertente, un caratterizzazione non solo di Napoleon e dei suoi gusti raffinati ma anche del suo rapporto con Illya, un contrasto di personalità tra loro che fa da base a un rapporto sempre vivace. Usi termini più particolari, raffinati, che ben si adattano al POV di Napoleon, termini che richiamano anche i suoi interessi (vedi i quadri e i pittori più sotto, ma anche la cucina).
La scenetta di Napoleon che dimostra di saper contare fino a tre è esilarante. Ho riso, mi ha emozionato e mi ha fatto palpitare il cuore, e il tutto contemporaneamente. C'è nella parte iniziale una complicità che trova spazio persino in mezzo a battute sarcastiche, punzecchiature da "bambini", comportamenti innocenti (Gaby che si alza sulla punta dei piedi mi ha trasmesso un senso di tenerezza che non posso spiegare) e che ricalca quelle tonalità di eleganza e buongusto che mi ha trasmesso il film (l'ho rivisto l'altra sera, sai? Lo hanno trasmesso in tv. Quando, facendo zapping, l'ho scorto mi ci sono fiondata).
Il massimo della passione - manco a dirloXD - lo raggiungi con questa frase, secondo me:
Ha la sensazione di poterla toccare, di sentirla colare su di sé e incollarsi a lui come una seconda pelle. -> Ho percepito... forse perché ormai mi hai traviato verso la Napollya... un leggero profumo di gelosia, quando qualche battuta più sopra Napoleon nota con quanta dolcezza Illya tratta Gaby. A questo aggiungici l'impressione qualche battuta più sotto, quando tra le mani di Illya, Gaby sembra un uccellino piccolo e fragile, e posso dire che hai caratterizzato alla perfezione non soltanto tutti e tre i personaggi ma anche le dinamiche dei loro rapporti, tra loro tre ma anche tra le diverse coppie, Napoleon/Illya, Napoleon/Gaby, Gaby/Illya.
Gaby non è indifesa né tantomeno si concede lasciando il comando agli altri, e questo mi è piaciuto vederlo in quell' "inganno" in cui le unghie di lei graffiano la schiena a Illya, ma anche quando costringe Napoleon a piegarsi alla sua altezza o dà il pizzicotto a Illya o ancora afferra la camicia di Napoleon. Lei sembra distratta, innocente, sottomessa e indifesa, ma in realtà è molto brava a manipolarli, e lo fa mentre loro litigano e si battibeccano, lo fa in silenzio, sotto i loro occhi, passando QUASI inosservata. E questo atteggiamento che porti avanti di lei mi ricorda tantissimo il suo ruolo all'interno del film. Sembra che lei lasci fare il lavoro sporco a loro, godendosi spettacolo e prendendosi il premio, prendendosi entrambi con quella sfacciataggine e quei modi un po' da "meccanico" e un po' da "santarellina innocente, io non ne so niente, mi avete trascinato voi in questo inghippo". La soddisfazione con cui si rilassa nel sonno e lascia a loro le chiacchiere del risveglio mi dà tanto l'idea non solo di uccelletto come hai detto tu, ma di gatto che fa le fusa tutto soddisfatto.
Di Illya sono presenti tutte e due le facce: quella tenera, da comunista che stride sotto le bacchettate di Gaby, che si ammorbidisce per suo volere; e quella violenta che risveglia Solo, quella rude, sarcastica, orgogliosa e forse anche un po' "conservatrice". Napoleon tira fuori il suo lato più fragile, più indifeso, nonostante sia con Gaby che lui mostra tutta la sua delicatezza e premura. Napoleon che lo definisce "principessa" è stato un altro momento che ho semplicemente adorato. E questo anche per come hai gestito il ritmo delle battute brevi, il susseguirsi di dialogo e reazione calzante, eppure disteso.
La parte più bella di lui è quando cerca di trattenere la risata (e a renderla tanto bella è il POV di Napoleon, sia chiaro, lui che riesce a descrivere quella risata particolare attraverso pennellate di elegante ironia... Napoleon rende bello Illya).
Mentre quella più bella di Napoleon è sicuramente quando tenta di aggiustarsi i capelli di gatto randagio. E prima di parlare di lui mi riaggancio a questo per dire che trovo perfetto i due paragoni - Gaby, aquilotto e Napoleon, gatto randagio - mi hai fatto immaginare Gaby piccola ma già fiera e destinata a volare, a controllare tutto dall'alto, mentre ho immaginato un Napoleon/gatto nero che soffia e si lecca la faccia per lucidare il pelo per poi correre in qualche vicolo a sgraffignare qualcosa, perché a Napoleon non piace mostrare la sua debolezza, il suo bisogno di dare affetto, il mostrarsi veramente legato a qualcosa, preferisce mostrarsi superiore, esibire il suo lato di canaglia.
Napoleon è protagonista indiscusso, lui è il cucciolo di questa storia, lui è quello con il buongusto, le maniere da "intenditore", lui è quello che sa cucinare, è quello che sa come pungere, lui è vincente, è fantastico, è fondamentale per gli altri due. (HAI CAPITO????)
Mi piace la gentilezza e l'apprezzamento che mostra per Gaby, sia mentre la spoglia, sia quando la guarda tra le braccia di Illya... e sembra quasi impossibile, ma per la prima volta Napoleon Solo si sente a disagio ad ammirare un capolavoro di siffatta seduzione.
Mi è piaciuta la premura che mostra verso Illya, poi, quel suo intenerirsi davanti ai suoi modi bruschi, che devono ancora essere dosati. Napoleon c'è nel suo modo pungente in cui si tira fuori dall'imbarazzo, nel modo in cui guarda e si intenerisce e s'ingelosisce di Gaby tra le braccia di Illya, ma anche nell'affetto che le dimostra. Napoleon c'è nella sua arroganza di credersi il primo svegliarsi, c'è nei pensieri, nel modo in cui parla (come sempre adoro la tua cura per i dialoghi... sono loro, senza dubbio, dovrebbero ingaggiarsi per preparare il copione del sequel) e quell' "articola, per gli americani che non parlano comunista" è esattamente lui quando fa quell'aria da superiore insegnante snob con Illya. Napoleon, infine, c'è nel modo in cui ride davanti al pericolo, in cui lo blocca, passa dall'ironico al sentimentale con la naturalezza di chi sa essere questo e altro. Lui è la perfezione.
Concludo dicendoti che ho apprezzato la raffinatezza con cui hai raccontato i tre momenti, in cui l'erotismo si è mischiato al candore del loro rapporto così aperto, con equilibri che si snodano su più livelli, le descrizioni sono raffinate, perfette, l'introspezione è il tuo cavallo di battaglia, e questi tre nelle tue mani brillano come tre dive. La terza persona e il tempo presente, poi, sono semplicemente sublimi, si adattano alla freschezza del tuo stile concorrendo a esaltarlo.
Ormai non lo abbandono più questo treno, questi tre sono angeli che non hanno paura di sporcarsi. Bellissimi.
A presto! |