Ciao!
Eccomi qui: devo dire di essere molto soddisfatta di aver accettato questo scambio, perché la storia mi è piaciuta molto e mi ha lasciato con la voglia di conoscerti meglio, come autrice.
Mentre sbirciavo sul tuo profilo, avevo adocchiato diverse storie originali che mi sembravano interessanti, ma alla fine mi sono decisa per questa attirata, soprattutto, dal titolo: di solito non amo particolarmente i titoli che richiamano solamente i nomi dei protagonisti, perché mi sembrano un po' "sterili" (passami il termine), ma in questo caso "Alba" è un termine ambiguo, che può avere anche un significato altro rispetto al solo nome proprio, quindi ero curiosa di vedede se ci fosse anche qualche altro rimando. E, ecco, sono stata molto contenta che in effetti ci fosse qualche richiamo del genere: in effetti, questa storia rappresenta un po' la nascita di qualcosa di nuovo, un nuovo inizio, una nuova fase per la relazione di Alba e Richard.
Ho molto apprezzato lo stile con cui hai affrontato la narrazione: mi è sembrato uno stile pulito, semplice e molto scorrevole, ma sempre molto curato ed efficace nel descrivere al meglio le atmosfere della storia (soprattutto, l'ho trovato particolarmente efficace nella seconda parte, dove ti approcci alla scena di sesso in maniera molto delicata, senza mai essere volgare o graficamente esplicita, ma senza neanche nasconderti dietro giri di parole e metafore astruse che spesso hanno quasi l'effetto di ridicolizzare il tutto, rendendo l'evento narrato molto distante e irreale).
Il testo scorre in maniera molto fluida: non ho trovato errori o frasi poco chiare, solo due o tre refusi (che, da persona cronicamente distratta, io sinceramente reputo quasi fisiologici in un testo lunghetto, e non hanno minimamente influito sull'apprezzamento della storia). Ad esempio, all'inizio scrivi "colei in grado di afferrarlo a scuoterlo", o "m di Richard non si sorprendeva, era dotato di una sensibilità notevole".
Di solito, con le storie romantiche io vado un po' con i piedi di piombo, nel senso che il timore di cadere in una trama un po' abusata e che si basa su cliché c'è sempre. In questo caso, ho apprezzato molto l'approccio al tema: la storia non parte forse dalle premesse più originali possibili (non che l'originalità a tutti i costi sia per forza simbolo di una storia più riuscita, anzi), con l'amica gelosa che cerca di mettersi in mezzo, la ragazza che è stata tradita e ora fatica a fidarsi e poi la prima volta sulla spiaggia, ma credo che tu abbia gestito tutto molto bene, dando ampio spazio all'introspezione dei personaggi (e, tra l'altro, ho molto apprezzato come hai bilanciato il focus su entrambi, dando spazio alle motivazioni di entrambi) e inserendo dei tocchi personali che sono stati in grado di dare concretezza alla storia. In particolare, ho apprezzato che, al contrario di quanto si legge spesso, questa volta il personaggio con meno esperienza sessuale fosse Richard: credo che tu abbia raccontato con molta delicatezza e rispetto il loro primo rapporto, e ho particolarmente apprezzato che non ci fosse nemmeno un po' di condiscendeza nei confronti di lui, né alcun giudizio nei confronti di lei (che, lo so, dovrebbe essere scontato, ma purtroppo mi rendo conto chr spesso, in storie di questo tipo, non è così).
I personaggi mi sono sembrati molto solidi, costruiti a tutto tondo: pur essendo la storia non lunghissima, e concentrata soprattutto su un episodio specifico e una determinata tematica, si sono colti comunque molti aspetti complessi e concreti della loro personalità, segno che il lavoro di costruzione è stato accurato e profondo.
Insomma, l'ho trovata davvero una lettura molto piacevole, di quelle che un po' scaldano il cuore e ti lasciano con un sorriso addosso.
Spero davvero di avere presto occasione di leggerti di nuovo! |