Bellissima.
(Avevo già scritto una recensione ma è andata persa perchè la mia connessione è a dir poco terribile. Ma era una fic troppo bella per non lasciare neanche un commento.)
Inizio col dire che io AMO elementi sovrannaturali messi in un universo che alla lunga è "normale" - per non parlare che tutto il trope di vedere i fantasmi mi ha sempre affascinata.
Quindi, far vedere i fantasmi a Clarke dev'essere stato qualcosa di dolorosissima per lie e credo abbastanza difficile per te - intendo, tutte quelle morti. Ormai non me le ricordo quasi più. (Tipo Atom. Ma chi era?)
Il personaggio di Aurora è stato gestito magistralmente. Da poche informazione che si sono prese dai flashback dei fratelli Blake - immagine, comportamento severo, amorevole, forte, sarta - sei riuscita a creare un personaggio ICissimo. Diventa una madre per Clarke (anzi, fa quasi più di quanto non abbia fatto Abby), continua a tenere d'ccchio i propri figli, rimane sconvolta davanti a Bloodreina e alla Becho (sì, mi è scappata una risata lì). Anche il modo in cui descrive la sensazione dei fantasmi e come li percepisce Clarke mi è sembrata bellissima. Come li senta pietra e foresta, freddi e lontani ma confortanti, impalpabili e luminosi come stelle prima di morire, come se non ci fossero e ci fossero allo stesso tempo. Tutta la storia è stata una discesa per Clarke, che segue passo passo le stagioni della serie con un'attenzione scrupolosissima: prima suo padre, poi Wells, Atom (penso di ricordarmelo adesso), Costia, la mancanza di Lexa e come faccia ancora più male, Maya, Lincoln (il fatto che il suo fantasma sia luminosissimo mi ha fatto scendere una lacrimuccia), la vera Echo, il villaggio di Madi.
Poi, ci sono tantissimi discorsi e considerazioni che mi hanno fatto riflettere sulla vita, le persone. Come per esempio l'idea che una persona circondata di fantasmi è stata molto amata e anche altri.
Sei riuscita a immedesimarti in questa Clarke (che non è diversa dall'originale in niente, tranne per il vedere troppo) meravigliosamente. Concordo pienamente con Aurora: Clarke non è cambiata durante tutto il suo percorso, di base è rimasta fedele a se stessa. Ritengo che sia Bellamy (insieme a Octavia ovviamente) quello che è cambiato, che si è spezzato e ricomposto senza alcune parti. (Ho trovato particolarmente azzeccata la citazione sulle montagne che si dovevano scalare e non trasportare.)
Mi ha spezzato il cuore il momento in cui Clarke ammette con una semplicità assoluta che aveva sempre amato Bellamy e perdonarlo.
Questa fic è stata una sorpresa bellissima da trovare sul fandom!
Spero che la quarantena stia procedendo tranquillamente, neanche qui al sud è semplice.
Un bacio
little_psycho |