Recensioni per
We shall not cross into an unfamiliar land
di Ruta

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/04/20, ore 16:39

Bellissima.
(Avevo già scritto una recensione ma è andata persa perchè la mia connessione è a dir poco terribile. Ma era una fic troppo bella per non lasciare neanche un commento.)
Inizio col dire che io AMO elementi sovrannaturali messi in un universo che alla lunga è "normale" - per non parlare che tutto il trope di vedere i fantasmi mi ha sempre affascinata.
Quindi, far vedere i fantasmi a Clarke dev'essere stato qualcosa di dolorosissima per lie e credo abbastanza difficile per te - intendo, tutte quelle morti. Ormai non me le ricordo quasi più. (Tipo Atom. Ma chi era?)
Il personaggio di Aurora è stato gestito magistralmente. Da poche informazione che si sono prese dai flashback dei fratelli Blake - immagine, comportamento severo, amorevole, forte, sarta - sei riuscita a creare un personaggio ICissimo. Diventa una madre per Clarke (anzi, fa quasi più di quanto non abbia fatto Abby), continua a tenere d'ccchio i propri figli, rimane sconvolta davanti a Bloodreina e alla Becho (sì, mi è scappata una risata lì). Anche il modo in cui descrive la sensazione dei fantasmi e come li percepisce Clarke mi è sembrata bellissima. Come li senta pietra e foresta, freddi e lontani ma confortanti, impalpabili e luminosi come stelle prima di morire, come se non ci fossero e ci fossero allo stesso tempo. Tutta la storia è stata una discesa per Clarke, che segue passo passo le stagioni della serie con un'attenzione scrupolosissima: prima suo padre, poi Wells, Atom (penso di ricordarmelo adesso), Costia, la mancanza di Lexa e come faccia ancora più male, Maya, Lincoln (il fatto che il suo fantasma sia luminosissimo mi ha fatto scendere una lacrimuccia), la vera Echo, il villaggio di Madi.
Poi, ci sono tantissimi discorsi e considerazioni che mi hanno fatto riflettere sulla vita, le persone. Come per esempio l'idea che una persona circondata di fantasmi è stata molto amata e anche altri.

Sei riuscita a immedesimarti in questa Clarke (che non è diversa dall'originale in niente, tranne per il vedere troppo) meravigliosamente. Concordo pienamente con Aurora: Clarke non è cambiata durante tutto il suo percorso, di base è rimasta fedele a se stessa. Ritengo che sia Bellamy (insieme a Octavia ovviamente) quello che è cambiato, che si è spezzato e ricomposto senza alcune parti. (Ho trovato particolarmente azzeccata la citazione sulle montagne che si dovevano scalare e non trasportare.)
Mi ha spezzato il cuore il momento in cui Clarke ammette con una semplicità assoluta che aveva sempre amato Bellamy e perdonarlo.
Questa fic è stata una sorpresa bellissima da trovare sul fandom!

Spero che la quarantena stia procedendo tranquillamente, neanche qui al sud è semplice.
Un bacio
little_psycho

Recensore Master
28/03/20, ore 13:12

Ciao!
Non so come ti sia venuta in mente questa idea ma una Clarke alla Melinda Gordon non mi è dispiaciuta affatto. Tutt'altro.
Pensavo sarebbe stata una storia bizzarra, e in effetti un po' lo è, ma è credibile, ha fascino, è incalzante e fa male. Hai un modo di scrivere che rapisce.
Hai rielaborato l'intera storia in modo talmente plausibile che non vedo crepe nella narrazione. E' talmente intensa che vorrei abbracciare Clarke costantemente, già mi succede nella serie ma qui tocca livelli ancora superiori. La presenza di Aurora, un personaggio che c'è stato poco sullo schermo ma cui le scelte hanno dato un peso a tutta la vita dei suoi figli. E nella tua storia ce l'hai fatta conoscere, amare e nemmeno io volevo che lasciasse Clarke. Sei stata molto brava.
Ti dico una cosa, ho perso il mio cane qualche giorno fa e fa tremendamente male, non so se questa storia mi ha fatto bene o male in questo momento, e non so nemmeno se abbia effettivamente senso quello che sto scrivendo ma c'è una frase che ha detto Clarke, che tu le hai fatto dire, che mi ha costretta a fermarmi un attimo causa appannaggio occhi. ''Vuole che rimanga sua ancora per un po'. Solo così potrà cullarsi nell'illusione di non averla persa, che sia ancora con lei.''
Magari è stupido quello che sto scrivendo, in confronto all'emergenza sanitaria può risultare insulso, però io la sto vivendo così, e con il fattore quarantena che mi obbliga a stare a casa è una tortura ancora maggiore, la rivedo in ogni angolo della casa. Ma tornando alla frase, è così, a dispetto di ciò che dice il cervello il cuore mi impedisce di dire il suo nome, e a volte penso sia perché so che nel momento in cui lo farò vorrà dire che sono andata avanti.
Va be, non so se l'hai capito ma questa storia mi è entrata dentro, e sono molto contenta che tu l'abbia conclusa così, certo vorrei sempre più Bellarke ma non mi lamento, sono grata solo per il fatto di aver trovato questa storia.
Spero tu e la tua famiglia stiate bene, in un modo o nell'altro ne usciremo spero il prima possibile.
Un abbraccio anche a te e spero di non essere stata troppo prolissa e noiosa.
Alla prossima
Gio