Recensioni per
Il silenzioso assenso della solitudine interiore
di Nexys

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Carissima Nexys,
ho visto che hai recuperato SW e da fan sfegatata non potevo che cominciare dalla prima opera che tu abbia deciso di scrivere, e proprio su uno dei miei personaggi preferiti in assoluto della saga. Anakin. Un personaggio complesso, intricato, bloccato, ribelle ma anche spezzato in due. Spezzato da un amore e da un logoramento interiore che hai descritto con una malinconia, ripercorrendo un po' la sua vita, la perdita, il ritrovamento, il senso di tradimento, le imposizioni mai comprese da parte di Obi-Wan e questa storia è come un imbuto. Un imbuto colmo di emozioni, di sensazioni e sentimenti scritti su carta con una lama, durissimi. Le mille verità di Anakin e le sue altrettanto mille bugie.

È l'amore la rovina di Anakin. Mentre lo sente crescere dentro di sé, accanto alla donna che ama, questo accoglie anche il seme dell'oscurità, della vendetta, della rabbia... e invece di bilanciare le due cose, come dovrebbe, le fonde. Fonde l'amore e l'odio. La pietà con la vendetta. L'ossessione per questa donna che sovrasta ogni cosa, logora il resto del mondo e lo contamina di nero. Non c'è più fiducia in nient'altro che il suo cuore, sebbene questo sia un recipiente del lato oscuro, pronto a straripare e soffocarlo. Anzi, bruciarlo.
Questa è la storia di un Anakin che perde se stesso, ma cerca un punto fermo a cui aggrapparsi: Padme. Finché potrà resistere, rimarrà attaccato a lei e, se non sapessi come finisce, quasi ci posso credere che ci riuscirà. Che resisterà.
Una bellissima introspezione, come sempre ♥
Spero di passare presto a leggere le altre, sono veramente curiosa di approfondire questa tua nuova passione. intanto con questa mi hai già conquistata.
Miry

Recensore Master

Cara Nexys, <3

come sono felice che tu sia approdata su questo fandom! ** Ha accompagnato la mia infanzia, quindi mi fa sempre molto piacere poter approdare da autori validi che ne trattino. Anakin è un personaggio drammatico perché noi sappiamo destinato a tradire gli jedi, a uccidere le promesse di quest’ordine e a tradirne il senso. Lo vediamo bambino, poi affascinante uomo e non riusciamo a non pensare alla sua trasformazione ultima e al retaggio che lui e la splendida Padme lasceranno alla Galassia. Ecco perché vederne la genesi risulta doppiamente interessante: sembra che la vita di Skywalker possa ricalcare il classico proverbio “la via verso l’inferno è lastricata di buone intenzioni.” Quando si fa animare dalla vendetta, quando abbraccia il lato oscuro, lo fa sempre in nome di qualcosa di più. Anche l’amore per Padme, qui ancora limitato a un bacio, assume una connotazione tragica; amandola e varcando la soglia delle sue labbra, Anakin è contravvenuto alle rigide regole dei jedi, regole che vengono messe in discussione dallo spirito critico e terribilmente umano del futuro Darth Vader: ecco perché ho apprezzato il riferimento al carme catulliano dell’Odi et Amo, che sintetizza la dualità dell’amore e del sempre oscillante baratro tra luce e buio.

Non hai dimenticato di menzionare neanche il rapporto con Obi Wan: un rapporto amicale che però si vela di ombre perché se Obi Wan non contesta nulla di quello che circonda Anakin, invece, lo fa, perdendo l’aplomb necessario per essere un ascetico cavaliere jedi, vendicandosi sebbene sappia che dopo si sentirà colpevole, corrotto. Ecco allora che ritorna l’umanità di Anakin, il suo peccare e sentirsi indelebilmente macchiato: è l’inizio della discesa, o forse questa è già iniziata per mezzo proprio del suo allievo più brillante, che arriva a rivedere in chiave critica il sogno di una vita di diventare jedi. Il concetto chiave della shot è come Anakin si senta irrimediabilmente sporco e indegno, lontano dai suoi correligionari, incompreso perché spinto da pulsioni che sente indegne, ma che non riesce ad allontanare da sé.

Per concludere, trovo veramente molto bella questa tua analisi e sappi che se ho iniziato da qui non è per avversione verso la Reylo, che è una ship che leggo super volentieri, ma per vedere da dove hai iniziato a scrivere su questo fandom e leggerti con ordine. **
Un caro saluto e tanti, tanti complimenti,
Shilyss

Recensore Master

Allora cara, mi avevi accennato al tuo rewacht di Star Wars, ma non mi aspettavo di vedere una OS così presto. Quindi ben approddata sul Fandom di SW... e sono ben lieta di leggere cose sulla triologia Prequel... perchè, sai il mio astio verso la conclusione della Saga Cinematografica. Quindi quindi... ben venga questa particolare introspezione di Anny in episodio II, uno dei momenti che meglio ha caratterizzato il personaggio e che ben segnano il seme di quello che sarà in futuro Darth Vader; ma non è solo la morte della madre a essere sottolineata; qui tu citi altre due senzazioni che, in equal modo a mio avviso, hanno sancito la nascita del Signore dei Sith. Il legame con Padme e la mancanza, in quel momento così importante, della vicinanza del suo Maestro Obi-wan Kenobi. Sensazioni che uno Jedi non dovrebbe provare, ma che ben efatizzano le speranze distrutte di quel bambino che partì da Tatooine con la speranza di liberare sua madre. <br>
La scrittura poi è stata efficace, è basta la descrione della nave a rendere ancora più concrete le sensazioni di Anny. <br> 
Un saluto e alla prossima ( non prima di aver inserito la storia nelle ricordate ) <3 <br> 

Elgas

Recensore Master

Ciao!
All'interno della saga di Star Wars, la trilogia "prequel" è senza dubbio quella che mi ha appassionato di più.
La discesa nel buio di Anakin Skywalker avviene in maniera lenta, ma inesorabile, come se quella verso le tenebre fosse una strada che egli era destinato a percorrere sin dalla nascita. 
Nella tua storia si intravedono le prime avvisaglie di ciò che sarà, le quali si presentano sotto forma di rimorso e senso di inadeguatezza: Anakin si sente doppiamente in colpa, sia per aver ceduto al proprio desiderio di vendetta, sia per i sentimenti che prova verso Padmé. 
Il giovane sa benissimo che tali pulsioni contrastano apertamente con l'atarassia propugnata dalla dottrina Jedi, e tuttavia non può fare a meno di cedervi; una simile debolezza gli fa persino dubitare di essere davvero in grado di inseguire il suo sogno, giacché si è già reso conto di non riuscire a mettere il Dovere innanzi a tutto il resto. 
La precarietà della sua condizione, del resto, è resa benissimo dall'espressione che hai inserito in chiusura: "sicuro di star camminando sulla lama di un affilato coltello."
Trovo che tu abbia sviluppato in modo coerente le riflessioni del protagonista, il cui pensiero lascia quasi presagire la direzione che alla fine prenderà. 
È stata una lettura piacevole :)
A presto!
Irene 

 

Recensore Master

Come anticipato nelle nostre conversazioni, eccomi qui a recensire per la prima volta nel fandom e non poteva che essere qualcosa di tuo.

Mi è piaciuta la descrizione di Tatooine, che dà luogo alla desolazione che Anakin prova e vede davanti a sé; il contrasto dei suoi sentimenti, un turbolento miscuglio di sensazioni che sono sempre andati in contrasto con quanto un Jedi deve essere e che, secondo me, mette in evidenza la falla del sistema.
Anakin prova tutto ciò che di umano si può provare e si sente perso, ancora non sa dove è la strada.

Lo stile è piacevole, le immagini vivide.

Ti leggerò ancora, come sempre.

Saeko