"The Love I Found In You" di Sabriel_Little Storm con un punteggio complessivo di 26,5/30
Titolo: 1/2
Mi dispiace doverti assegnare un punteggio non tanto alto, ma questo titolo non mi convince fino in fondo – sicuramente per Zhalia è importante l’amore che trova in Dante, è ciò che le dà la forza di perdonarsi e la pace per morire con un peso in meno, ma secondo me non rispecchia tutta la storia. Tutta la prima metà dell’OS si concentra sui pensieri malinconici di Zhalia che si trascina a Venezia senza sapere nemmeno lei il perché, sulla sua paura per come verrà ricevuta. Niente di tutto ciò si ritrova nel titolo, il che è sicuramente una scelta personale (e legittima) ma secondo me non troppo funzionale.
Grammatica e stile: 8,5/10
“nonostante la parte più razionale di sé si ostinava” (-0,5)
Nonostante vuole il congiuntivo: “nonostante … si ostinasse”
“Finalmente, la sua anima aveva trovato la pace” refuso, manca il punto a fine storia.
Tu scrivi bene, ma in questa storia in particolare ho riscontrato quello che definirei un “abuso” di virgole. Ne hai usate veramente tante, in quasi ogni frase. Ti faccio alcuni esempi di punti in cui secondo me la lettura sarebbe filata più liscia con qualche virgola in meno:
“lui riusciva a spogliarla completamente, dalle menzogne in cui era cresciuta, dalla paura che la trafiggeva ogni volta che i loro sguardi si incrociavano.” Secondo me la virgola tra “completamente” e il primo “dalle” non è necessaria, anzi.
“Ed era per questa ragione, in fondo, che si trovava dinanzi a quella porta, in una città a lei estranea, ma capace di rammentarle le proprie origini, come il volto di una madre mai conosciuta.” Sono molte virgole per un solo periodo, personalmente toglierei quella prima del “ma”.
“Esausta, si abbandonò alla forza maggiore che le serrava le palpebre, immaginando lo sguardo di Dante vagare su di sé, tentando di spogliarla delle sue mille identità, come aveva sempre fatto.”
Anche qui, sono veramente tante. Per me dalla seconda all’ultima puoi sceglierne una qualsiasi da rimuovere, la frase filerebbe comunque.
Ti ho segnalato questo fatto perché, sebbene le virgole servano proprio a rendere più scorrevole un discorso, un’abbondanza di queste pause risulta alla lunga quasi fastidiosa.
Tolto questo, comunque, il tuo stile mi è piaciuto: costruisci similitudini con immagini che trovo molto belle, come ad esempio “la velocità di un fulmine che lacera le tenebre”.
Il lessico è curato, ci sono però due punti in cui le tue scelte mi hanno lasciato qualche perplessità.
“il potente afflusso vermiglio”
Non è grave, ma – soprattutto alla prima lettura – mi è sembrato un lessico un po’ troppo elevato per il contesto di questa storia, lì per lì mi ha stonato un po’. Forse perché si discosta abbastanza dai vocaboli medio-alti che compongono il resto del racconto. In ogni caso, alla seconda lettura mi è parso già più integrato – mi sembrava comunque utile segnalartelo.
Ad avermi veramente stonato però, e continua a farlo a ogni lettura, è il seguente segmento:
“Era stata una bambina cattiva”.
Qui il narratore segue il flusso di pensieri di Zhalia, ma io non riesco proprio a vederla definirsi “una bambina cattiva”, nel contesto introspettivo e molto malinconico lo trovo veramente fuori posto.
IC e trama: 9,5/10
Il flusso di pensieri di Zhalia è credibile, con i suoi sensi di colpa e la sua paura per come verrà accolta – all’inizio mi ha un po’ scombussolata il fatto che i fatti dell’episodio 19 sembrino non essere mai avvenuti, ma solo perché leggendo l’introduzione mi ero aspettata che operassi solo sui fatti del 20: l’avvertimento what if?, comunque, rende decisamente accettabile il tutto. Zhalia nel canone per farsi perdonare cerca un modo pratico di riscattarsi, qui non ne ha l’occasione perché lo scontro con l’organizzazione avviene prima, ferendola a morte. Non avevo minimamente capito, leggendo (se non alla fine), che l’avresti lasciata morire! Che colpo, mi hai sorpresa per bene.
A questo proposito però, la descrizione del sangue che sgorga dalla ferita mi è sembrata un po’ esagerata, alla fine – leggendo si ha quasi l’impressione che più passi il tempo più aumenti il flusso, ma non credo questo sia realistico; certo, una spiegazione potrebbe essere che siano le sensazioni erronee di Zhalia a dare questa percezione.
“sentiva il sangue sgorgare dalla ferita come acqua in una cascata” È questa, fondamentalmente, la frase incriminata che mi sembra un po’ esagerata.
Zhalia dopo essere stata ferita riesce ad arrivare a casa di Dante e, sebbene sanguini senza riuscire a fermare l’emorragia, Dante – sicuramente anche perché felicemente sorpreso dalla sua presenza lì – non si accorge di questo sanguinamento se non dopo averla abbracciata.
È un dettaglio che non ha influito sulla comprensione o sulla riuscita della storia, comunque.
Anche Dante è totalmente IC nel suo accoglierla con stupore e amicizia, non rabbia né nient’altro di negativo, e nel suo cercare di salvarla – seppure inutilmente.
Utilizzo Pacchetto: 5/5
L’estratto della canzone è rispettato, utilizzato in modo originale così come un po’ tutto il pacchetto in generale: non so se conosci il musical di riferimento, ma le atmosfere e i sottintesi della tua frase sono cupe e inquietanti: la tua storia ha invece una svolta più malinconica, la “deepest urge” si configura qui come amore e bisogno di sentirsi perdonata.
La paura infatti non è dovuta a un pericolo concreto per sé, non è paura di morire – che sarebbe poi ben giustificata – né di scontare i propri errori: è paura di essere rigettata, odiata da Dante che per Zhalia è ormai la persona più importante, il suo “redentore”.
Volendo poi c’è anche la paura di Dante, questa sì dovuta alla possibilità di morte di Zhalia.
Leggendo il tono della storia mi sembrava vertere più sul malinconico che sul drammatico, ma considerando anche la fine direi che c’è poco da dire: genere decisamente rispettato.
Gradimento personale: 2,5/3 [2+1*]
La storia mi è piaciuta, anche se mi hai un attimino spezzato il cuore (cattiva!).
Non mi sento di darti il punteggio pieno perché la già segnalata abbondanza di virgole ha ostacolato la lettura, influendo anche sul gradimento generale (di poco, naturalmente).
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