Valutazione per la partecipazione a "Il contest delle prime volte".
9 (parimerito)- Freya_Melyor (prompt: 5)
Titolo e introduzione: 4/5 Il titolo mi è piaciuto moltissimo, lo trovo intrigante ed è il genere di titolo che mi spingerebbe ad aprire la tua storia per vedere di che parla; tra l’altro io ho sempre paura quando scelgo dei titoli troppo lunghi, ma questo è molto accattivante nonostante la lunghezza. La scelta di utilizzare un estratto della storia come introduzione la comprendo appieno ed è un’ottima vetrina per mostrare il tuo stile ai lettori che ancora non ti conoscono, però pecca in originalità e quindi non ti ho dato il massimo in questo paragrafo — come al resto dei partecipanti che hanno sfruttato lo stesso espediente.
Stile e Lessico: 9/10 Il tuo stile mi ha conquistata, solitamente non amo in maniera particolare le storie prive di dialoghi come la tua, perché mi piace l’alternanza tra discorso diretto e indiretto, ma ho trovato il tuo stile molto coinvolgente e, tra l’altro, mi è piaciuto il fatto che tu abbia utilizzato anche il sottolineato e il corsivo per dare particolare rilievo ad alcune parole. Ho trovato il tuo stile particolarmente evocativo e in grado di suscitare in me le medesime emozioni vissute da Mirtilla, complimenti davvero perché non reputo affatto facile riuscire a mostrare così bene le sensazioni vissute da un personaggio. Ho gradito particolarmente il lessico che hai utilizzato nella storia, composto da parole piuttosto ricercate abbinate ad altre più di uso comune, trovo che si adatti in maniera particolare al periodo storico in cui è ambientata la narrazione.
Di seguito ti segnalo le frasi che meno mi hanno convinto nel testo, che comunque non hanno portato alla sottrazione di punti, in caso tu voglia correggerle quando il contest sarà concluso da abbastanza tempo:
- “Si ammutolì, incapace di compiere il benché minimo movimento” in tutta sincerità non avrei utilizzato il riflessivo, ritengo che la frase sarebbe suonata meglio senza.
- “mi avventai su di lei emettendo un cupo verso, simile allo straziante ululato di un mannaro ferito” trovo che l’inversione tra sostantivo e aggettivo non fosse necessaria nel caso di verso e cupo, mentre invece mette in risalto straziante nel caso della descrizione dell’ululato.
- “gettando un grido talmente acuto” non ho mai sentito dire gettare un grido, quanto piuttosto cacciare un grido, mi rendo conto che la seconda espressione non sia molto elegante, motivo per cui avrei sostituito gettare con emettere.
- L’ultima segnalazione che ti faccio riguarda i trattini da utilizzare per gli incisi, che non sono quelli brevi presenti sulla tastiera, ma questo — che puoi trovare nella finestra inserisci>simboli di Word.
IC / Caratterizzazione dei personaggi: 15/15 Pur non conoscendo a fondo il personaggio di Mirtilla, ma soprattutto ignorando tutto ciò che non è il nome della sua principale persecutrice Olive, ho trovato la tua caratterizzazione molto calzante. Sappiamo che Mirtilla non era molto amata dai suoi coetanei e che Olive, in special modo, la prendeva di mira continuamente, quindi la tua scelta di far sì che fosse proprio lei a trovare il suo cadavere mi è sembrata la scelta migliore per cominciare a mostrare la vendetta di Mirtilla.
Aderenza al bando: 5/5 In questo parametro meriti il massimo, perché siamo stati accanto a Mirtilla sia nei suoi momenti finali che in quelli in cui si è trasformata in un fantasma, per fare in modo di avere la sua vendetta nei confronti di Olive. Immagino che, anche per un fantasma, valga il concetto che la prima volta che spaventi qualcuno non si scordi mai, no? Quindi non solo Olive non scorderà questo momento tragico, ma anche Mirtilla continuerà a rimuginarci sopra per il resto della sua esistenza non terrena.
Gradimento personale: 4/5 La storia mi è piaciuta, come ti accennavo anche sopra le storie prettamente introspettive non sono quelle che sono solita preferire, ma la tua è veramente ben scritta e molto godibile, ho tra l’altro trovato che le tue note aggiungessero dettagli e considerazioni fondamentali sul personaggio che hai scelto. In effetti uno dei limiti della saga di Harry Potter, a mio modesto avviso, è il fatto che Harry sia un personaggio un po’ piatto, che spesso influenza il lettore con la sua scarsa consapevolezza di ciò che lo circonda; vedendo Mirtilla dai suoi occhi si pensa solo a quanto sia lamentosa, scordandoci della sua fine traumatica e del fatto che fosse un’adolescente che aveva tutto il diritto di lagnarsi per essere morta così giovane e non aver avuto la possibilità di sbocciare ed esprimere tutto il suo potenziale. Ben vengano storie come la tua che sono dedicate a personaggi meno popolari del fandom e che riescono a essere interessanti senza snaturarne la personalità magari poco entusiasmante.
Punti bonus: 1/3 Il prompt prescelto era castello e direi che esso ha un’importanza pressoché nulla all’interno del testo, siamo a conoscenza di trovarci a Hogwarts, perché sappiamo che è lì che Mirtilla vive, però non lo hai mai nemmeno citato e non hai praticamente dato alcuna importanza a esso, quindi non ho potuto darti un punteggio più alto di questo.
Vincitrice del premio best angst: Ho deciso di assegnare il premio a questa storia, perché tra tutte quelle partecipanti era quella che più si concentrava sull’angoscia, trattando di un argomento delicato come la morte e la conseguente decisione di trasformarsi in fantasma. Mirtilla ha, sicuramente, compiuto questa scelta con le peggiori intenzioni, e infatti è rimasta sola per molto tempo in quel luogo lugubre in cui ha trovato la morte. Tuttavia mi piace immaginare che, nel corso degli anni, abbia trovato altri studenti pronti a passare un po’ di tempo con lei, dopo la fine della Guerra Magica e che sia riuscita anche a ritrovare il sorriso.
Totale 38/43 |