Recensioni per
Figli di padri rinnegati
di Evali
Prima di tutto: Blake è un fratello maggiore strepitoso, che non cerca solo do curare il fratellino fisicamente, dalla sua malattia, ma anche 'moralmente', dalla mentalità chiusa che i genitori cercano di imporre loro. |
Davvero molto interessante l'excursus sulle tradizioni nuziali dei Satanisti; e ancor più suggestiva la descrizione del rituale, che mescola toni mistici con altri molto più fisici ed inquietanti. E mi interessano anche le interazioni tra Judith e Blake, che sembrano amici e complici. |
Quindi, ecco spiegata la differenza tra magia nera e magia bianca. E a quanto pare gli intrugli non hanno sempre lo stesso effetto, ci vuole un certo livello di apprezzamento demoniaco perché funzionino. Certo che quanto è intelligente Blake, per riuscire a creare quella pozione da qualche informazione che aveva sentito, senza alcuna preparazione formale? |
Interessante questa cosa dei roghi: sembra ne facciano più i satanisti che i normali cristiani. E la gente non sa nemmeno per cosa rischia la pelle, stando a quanto dice Blake! |
Bene, la storia si apre su un allegro tripudio di ignoranza, in cui la naturale curiosità e intelligenza di un bambino sono frustrate per la gloriosa prospettiva di sgobbare in miniera. |
Un prologo sicuramente d'effetto: una ragazza che prega ossessivamente perché Dio le perdoni un non meglio precisato peccato. Intanto la legge umana l'ha già condannata, a prescindere da cosa intenda quella divina. Chissà qual'era quella che interessava davvero alla ragazza? |