Recensioni per
I want to lay you down in a bed of Roses
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/05/20, ore 11:40

Sesto Posto
I want to lay you down in a bed of Roses
di Setsy





Grammatica: 4.2/5

La grammatica è perfetta, ho trovato solo due errori sintattici. Capitano, soprattutto quando si ha a che fare con la nostra lingua, che nasconde diavoli dietro anche ai più piccoli dettagli pur di esprimere anche la più piccola sfumatura.
Di seguito, gli errori trovati:

La verità è che mentre siamo insieme sei la cura della mia solitudine → -0.3 (“alla mia solitudine” credo sia la forma corretta)
Per me è più facile non credere di essere amato, non raggiungere qualcosa per temere di perderla→ -0.3 (Il complemento di causa in questo caso richiede il sostantivo, quindi “per timore”)
Il legno che affonda nel tuo cuore, sta trapassando anche il mio → -0.2 (O metti una virgola dopo “legno” per chiudere l’inciso o togli la virgola che in questo momento separa soggetto dal predicato)


Stile: 17/20

Lo stile è immersivo, prettamente introspettivo, tiene l’asticella del coinvolgimento alta dall’inizio alla fine. È uno stile definito, sicuro, denso. Ha la capacità di esaltare al meglio ogni più piccolo sentimento, ogni più piccola percezione. Inoltre si sa arricchire senza strafare di figure retoriche – metafore nello specifico – ma arricchendosi di immagini che nascondono più di un significato.
Ad esempio:

- la tua pelle di burro e gli occhi di fiordaliso→ Ci sono tre diversi livelli di lettura per questa frase. Il primo è quello cromatico, per caratterizzare il colore della pelle e degli occhi; l’altro è la metafora tra il burro e la sua pelle, entrambi si scioglierebbero al sole; l’altro è un riferimento alla vita precedente di Rose, e al suo “posto preferito”. I rimandi a elementi agresti è un tocco di raffinatezza.

La scelta di utilizzare frasi lunghe, ricche di subordinate nel complesso funziona, grazie alla capacità di saperle alternare a una struttura sintattica mai uguale a se stessa. L’unico punto più debole si trova nella seconda drabble:

- Mi regali sorrisi che conservano il calore del sole ― che non può baciare la tua pelle di burro e gli occhi di fiordaliso ―, che scavano ferite che non fanno male. → L’uso prolungato del “che”, usato anche per rendere le subordinate di secondo grado, tende a ridondare in tutta la frase in maniera un po’ sgraziata.

Comunque, trovo la scelta di uno stile ricco di subordinate perfettamente coerente con l’utilizzo di un narratore in prima persona, rafforzando maggiormente il carattere introspettivo della raccolta. Inoltre, hai ben gestito soprattutto l’utilizzo di frasi asindetiche, che in questo caso, unite a una prima persona, riescono a dare un tocco di eleganza che ben si addice all’anima “vecchia” di Damon. Nel suo insieme la punteggiatura è usata con maestria, dando le giuste pause alla raccolta, e ho apprezzato anche l’effetto personale che hai saputo dare con i vari punto-virgola, i quali sono un ottimo intermezzo tra una virgola e i due punti nello specifico delle tue drabble: smorzano la lunghezza della frase senza slegare in maniera netta la seconda parte che le riguarda. Anche la parentetica ha uno scopo ben preciso, che è quello di evidenziare quanto straordinario sia l’effetto che Rose ha su Damon: riesce a dargli quel calore che lei per prima non può sentire sulla sua pelle.
L’uso della prima persona ti ha permesso di dare profondità e corpo all’introspezione, ma sai bene che quando si usa la prima persona si deve far in modo di adattarla anche al personaggio. In questo caso, la “voce” di Damon è priva di quei demoni che la rendono graffiante, suadente anche quando vuole auto-ferirsi. In alcuni passaggi si mantiene troppo dolce, troppo musicale. Da parte sua avrei immaginato più un attacco frontale, ricco di pugnalate, come domande ironiche, espressioni più salaci che si andassero a mischiare a quella voce vellutata con cui avvolgi tutta la narrazione, soprattutto perché la prima persona non si riferisce al lettore, ma parla direttamente con il personaggio (cosa che trovo di gran classe: dona al narratore piena potenza). Inoltre il tempo presente dà un senso di vicinanza e immediatezza con gli eventi che avrebbero giustificato un tono e un’espressività meno analitica, ma più istintiva.
Per esempio, nella prima drabble:

- A volte sospetto di prendermi in giro da solo, ma in fondo va bene così: sono l’ultimo che può giudicare qualcuno, persino me stesso. → È bella la frase, intendiamoci, soprattutto l’attacco ha molto dell’ironia di Damon. Io però avrei reso più amaro la parte finale, per rendere quella tipica amarezza/sarcasmo che gli è propria.

In alternativa, per lasciare campo libero alla sua coscienza più “buona” e romantica avresti potuto equilibrare questa mancanza con l’inserimento di qualche dialogo, in modo che comunque ci fosse la sua controparte più “sfacciata”.
Per esempio:

- Una risata arrogante mi storce la bocca mentre pronuncio parole velate di scherno, cercando di allontanarti senza riuscirci. → Avresti potuto rendere questa non frase passiva, ma inserire un dialogo al suo posto che mostrasse con quali parole avesse cercato di allontanarla.

L’immagine del letto è metafora ma si fa anche evocatrice della scena, poiché Rose muore davvero stesa sul letto di Damon, così come quando dici “il mio letto freddo si è riempito di rose” è sia un rimando alla scena sia una metafora del fatto che il letto di Damon – e quindi il luogo che gli è più proprio e dove si sente maggiormente la solitudine – si sia riempito dell’amore, della delicatezza e di tutte quelle qualità che Rose sa offrirgli. In questo senso quest’immagine è impregnata di un erotismo sottile ed elegante.
Non ho nulla da eccepire per quanto riguarda i generi che hai inserito. Trovo il tuo “what if?” più che coinvolgente, ben inserito nel contesto dell’opera originale e reso in maniera tanto credibile da renderlo del tutto fruibile all’interno di quella che è l’evoluzione di Damon Salvatore nel macro argomento “donne”. Per quanto riguarda il drammatico, credo che tu abbia saputo raggiungere altissimi livelli di struggimento con la terza drabble (senza nulla togliere al dramma che segue un po’ la vita amorosa di questo personaggio maschile e che tu hai richiamato nella prima drabble), dove tanto è l’amore che prova Damon, tanto è la dolcezza che c’è dentro il suo gesto, tanto più drammatica riesci a rendere la separazione. Per poter invece parlare del romanticismo dovrei citare l’intera raccolta, ma il culmine lo si raggiunge proprio nella parte centrale:

- Quello che abbiamo fatto è amore, e il mio letto freddo si è riempito di rose. → Dove lo trovi un uomo che non si nasconde dietro a parole come “sesso”, “amplesso” e compagni? Non solo c’è l’ammissione candida e diretta “abbiamo fatto l’amore” ma tu la potenzi con un’immagine che ha del visionario. Soprattutto potente è l’antitesi tra il “letto freddo” e le “rose” che richiamano alla mente del lettore colori più caldi e vivaci.

Infine devo assolutamente lodare il lessico vario, pieno, potente, per nulla semplice ma non per questo artificioso o ridondante. Non una sola parola è usata senza cognizione di causa, non c’è una sola frase di passaggio o di “riempimento”. Le parole hanno potere, e tu hai saputo usare questo potere. Complimenti davvero.


Sviluppo del tema: 15/15

La tua raccolta ha centrato in pieno il cuore del contest, soprattutto perché dall’inizio alla fine l’emozione più forte che si percepisce è proprio lo struggimento del personaggio POV, Damon Salvatore. Uno struggimento che diventa lui per primo protagonista delle tre drabble.
La lotta interiore che si percepisce nella prima drabble rende perfettamente l’idea di quanto, ancor prima della separazione, sia l’esistenza di questo amore stesso a far struggere il personaggio POV. La lotta di Damon contro i suoi stessi sentimenti e l’arresa nella seconda drabble è esattamente quello che avevo chiesto nel tema “rivelazione”, dove alla consapevolezza si susseguono prima la lotta e poi l’accettazione. Trovo che l’accenno agli altri due “amori” di Damon non smorzi affatto il sentimento per Rose, ma che ne “giustifichino” la volontà di resistervi. Le ferite nel cuore di Damon sono tante e il lettore può ben capire così per quale motivo il personaggio si ostini a voler sopprimere sul nascere questo sentimento.
Va lodata sicuramente la separazione interna al tema della “rivelazione”. Nella prima drabble infatti l’amore viene combattuto, viene nascosto, in qualche modo ostacolato sul nascere. Nella seconda drabble, invece, il gioco diventa l’arma subdola con cui l’amore entra in sordina e si pianta nel letto – nel cuore – di Damon. A questo proposito, trovo significativo proprio questo “inganno” che la personificazione di Eros compie, ovvero se l’amore bussa e viene lasciato fuori, allora lui si traveste di “amicizia speciale”. Trovo ironico che Damon sia stato battuto al suo stesso “gioco di maschere” da un sentimento.
A questo punto, quindi, il tema della “separazione” diventa quanto mai violento e doloroso, perché segue immediatamente l’onestà con cui Damon si guarda dentro di sé. La scelta di rendere la separazione totalmente definitiva, con la morte della persona amata, si accende grazie al modo come essa avviene: per mano dell’amato. Non ci poteva essere struggimento più forte. Complimenti.


Titolo, Introduzione e impaginazione: 4.5/5

Allora partiamo fin da subito da quello che tu stessa hai specificato nelle note: il riferimento nel titolo alle “rose” non solo intese come fiori ma come chiaro rimando al nome di Rose, che in qualche modo riesce – in sordina, un po’ – a riempire gli spazi vuoti del cuore di Damon (e anche il suo letto, certo). La dolcezza del titolo riesce a ricalcare tutto lo struggimento e il romanticismo che impregnano le tre drabble, e – non so se sia nato prima il titolo o la storia – ma sono perfettamente in simbiosi, inscindibili; e questo rende il titolo semplicemente perfetto, come se fosse allo stesso tempo la pelle e il cuore della raccolta. La premura poi che rispecchia è la stessa che in qualche modo si evince dal finale: “voglio sdraiarti in un letto di rose”, implica delicatezza, premura, voglia di darle il meglio, cosa che Damon crea, avvolgendo la fine di Rose in un sogno dolce e premuroso. Penso che anche la scelta di riprendere il titolo della raccolta come sottotitolo della seconda drabble sia ben ponderata, perché innanzitutto mette in evidenzia la mancanza della maiuscola in “roses”, cosa che in un qualche modo riesce a cambiare totalmente di significato il sottotitolo, in secondo luogo crea una sorta di centralità, di focus sulla seconda drabble che evidenzia come sia proprio la consapevolezza e l’accettazione onesta dell’amore a legare primo e terzo momento, portando a una fine così tragica.
Anche gli altri due sottotitoli sono stati scelti con cura e sono perfettamente calzanti con le drabble. Il primo è una chiara affermazione e ribaltamento di quello che dice il testo: lui devia i suoi sentimenti, afferma di averne abbastanza, ma il titolo risponde a tutto questo: la verità – che Damon nega anche a se stesso – è che lei è tutto ciò di cui ha bisogno. Il terzo titolo, oltre a riprendere la frase conclusiva del testo racchiude il dolore della perdita in maniera molto vivida.
L’impaginazione è pulita, molto compatta. Ho apprezzato il font del titolo e delle lettere che aprono il paragrafo: conferiscono al testo un tocco di eleganza e di raffinatezza e richiamano un po’ l’idea generale che segue da sempre il mondo dei vampiri, secondo me, ovvero danno un tocco di “antico” e prezioso.
Unico suggerimento: le drabble hanno un’impaginazione e un’impostazione di paragrafo molto compatta, formati quasi tutt’e tre dallo stesso numero di righe. La prima e la terza, ho notato poi, sono formate da due paragrafi e sarebbe bello dare la stessa divisione anche alla seconda drabble, portando a capo questa parte di testo:

- Ci siamo spogliati con malizia, come per gioco, ma non ho potuto ingannarmi. Quello che abbiamo fatto è amore, e il mio letto freddo si è riempito di rose. → Questo ti permetterebbe anche di far esaltare quella che io reputo una delle parti più belle e profonde e dense di romanticismo dell’intera raccolta (e forse che io abbia letto finora, in generale).

Trovo che l’introduzione abbia il tono corretto, ovvero quello di parlare al lettore e di attirarlo, di spingerlo a “comprare” la storia, a leggerla insomma. Forse ho trovato superfluo, anche se caratterizzante, il riferimento a Stefan poiché fuorviante e non inerente al contesto della raccolta (non credo ci siano riferimenti al rapporto fraterno). Mentre ben fatto è il modo in cui hai contestualizzato il momento “psicologico” di Damon, la sua relazione con Katherine ed Elena, dando peculiarità a quella poi con Rose, facendola distinguere. Tocco di classe le due metafore che chiudono, sia il sorso di vino – chiaro riferimento a tutte le scene che nella storia sono presenti con Damon che si fa un goccetto – sia la rosa, che richiama perfettamente la metafora più grande di titolo e testo.


Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

Rose è una presenza che non diventa mai veramente attiva. La scelta di non soffermarti mai su una scena – tranne alla fine – ma di presentare tutto come flusso di coscienza di Damon, attraverso le sue percezioni, fa sembrare Rose quasi e solo pensiero di Damon, e questo rende l’amore più profondo, più graffiante, quasi come sangue che scorre nelle vene, indelebile per il personaggio POV.
Nonostante il componimento breve, ho notato i piccoli accenni che caratterizzano “esteriormente” il personaggio femminile, quelli alla vita semplice che conduceva da umana Rose. Ho apprezzato tantissimo il riferimento al sole, che per Rose è uno degli elementi che più le mancano, lei che in tutti i secoli in cui è vissuta non ha potuto contare su un anello solare, lei che invece ha la dolcezza e il sole dentro di sé costretta a una vita di oscurità e fuga. A una non-vita.

- Ci siamo spogliati con malizia, come per gioco → È una scelta molto azzeccata non solo per evidenziare l’elemento molto sensuale che ha sempre caratterizzato il personaggio di Damon, ma anche per enfatizzare un aspetto non di poco conto di Rose. Lei è una donna consapevole, sincera con se stessa, e rispetta troppo se stessa per amare un uomo che ama un’altra. Il “gioco” e la “malizia” sottolineano il modo in cui lei si presenta a lui: amica speciale.

E poi c’è la caratterizzazione comportamentale e caratteriale: i sorrisi che lei gli regala, quei sorrisi spontanei che costellano tutte le scena in cui sono presenti loro due; il suo sapergli stare a fianco in maniera discreta, senza pretendere amore, senza compatirlo, ma vivendo la “gioia”, la compagnia. L’IC di Rose, quindi, è stato rispettato
Per quanto riguarda il personaggio di Damon, che te lo dico a fare, è perfettamente IC. Hai saputo metterlo a nudo, sviscerare la parte più fragile, più essenziale del personaggio, che è proprio la sua mancanza di difesa di fronte all’amore.
A partire dalla prima drabble, dove emerge tutta una retrospettiva amorosa che lo riguarda e che mette in evidenzia come questo personaggio si dà completamente quando ama, senza difese, nonostante il sarcasmo e l’arroganza con cui si avvolge. Soprattutto quello che emerge è la sua schiettezza, la sfacciata onestà con cui parla a se stesso. È vero che lui mente – e mente anche a se stesso – ma credo che i suoi sentimenti non possano essere celati, perché le ferite le porta disegnata sulla pelle. E a questo proposito, ottimo anche al modo in cui hai saputo descrivere questo amore per Rose, qualcosa che lascia il segno senza fare male, perfettamente in contrasto con gli amori travagliata e più corrosivi con Katherine ed Elena.
Non posso non notare anche che hai saputo mettere a nudo la sua più grande paura: la paura di perdere l’amore. Ha avuto talmente tante delusioni nella vita da non poter sopportare l’idea di mettersi di nuovo in gioco. E questa ritrosia la si ritrova sempre, sia nel rapporto con Stefan ma anche nel modo in cui a un certo punto “scappa” dal suo amore per Elena.
Infine è stato perfetto il modo in cui hai saputo equilibrare nell’ultima drabble il suo dolore e la sua “spietatezza”? No, non credo che renda bene questo termine, ma mi riferisco alla capacità di dare un colpo secco, di saper rinunciare con dolore a quello a cui tiene. Lo si vede anche quando restituisce la collana ad Elena, per esempio: quella confessione che poi cancella dalla sua mente. Lui sa soffrire in silenzio, sa dare una certa mostra di sé quando invece dentro prova un turbine di emozioni. Ecco, quella stessa sensazione l’hai saputa ritrasportare nella terza drabble, dove da una parte lui addolcisce la separazione con questo bellissimo sogno, dalle sue parole si evince la dolcezza, il tentativo di apparire spensierato, gioioso, ma dall’introspezione si sente tutta l’amarezza e il dolore che invece prova.
In questo parametro come vedi non ha influito la questione del narratore POV, perché trovo che invece la battuta di dialogo – l’unica – sia perfettamente in linea con il personaggio, si adegua perfettamente al suo parlato ma soprattutto alla scena, ed è imbevuta di una dolcezza così straziante da fare male tanto quanto fa male a Damon fingere e “stare al suo stesso gioco”. Complimenti.


Gradimento personale: 5/5

Devo vietarti di partecipare con Damon Salvatore al mio prossimo contest. Prometti che sceglierai un altro soggetto, o anche un altro fandom. Tu rischi di spezzarmi il cuore, davvero.
Damon merita amore, e nella sua vita ha sofferto tantissimo. È stato crudele da parte tua dagli tutto ciò di cui aveva bisogno e poi toglierglielo nella maniera peggiore. Il fatto che sia la sua mano a infliggere, in una maniera poi così dolce, il colpo fatale non ha soltanto trapassato il cuore di Rose e quello di Damon, ma anche il mio.
Ho tremato ascoltando la canzone (cerco di ascoltare o leggere sempre ogni più piccolo dettaglio che concorre alla creazione della storia, quindi non potevo esimermi dall’ascoltare la voce di Bon Jovi). Non c’entra niente, ma voglio dirtelo lo stesso. La canzone mi ha fatto pensare tantissimo ad Arthur e Morgaine de “Le nebbie di Avalon”, libro che ho appena finito di leggere, amare e odiare per la sua voluttuosa verità. E sì, credo che sia anche ironico il testo della canzone visto il “what if’” che hai scelto, quasi come se la canzone facesse beffe all’amore confessato da Damon nella raccolta, perché – e spero di non aver preso un grossissimo, ma grossissimo granchio – la canzone parla proprio di un uomo che si rifugia in false storie, tra le braccia di altre donne, mentre il pensiero va a un’altra, al suo unico amore, a quell’amore che ha quasi del divino (e nel caso di Damon, nella serie è Elena). Niente, mi ha impressionato, e trovo che sia un tocco geniale – non so se involontario o voluto – che mi ha fatto letteralmente tremare (per entrambe le ragioni qui dette). Senza saperlo, hai colpito dove faceva più male.
La raccolta è molto bella, ed è ricca di quello struggimento che tanto desideravo leggere. Non potevi farmi regalo più bello. Grazie.

Punteggio: 65.7/70

Recensore Junior
20/04/20, ore 23:58

Gli anni passano e tu resti un mito, mia cara setsuna! 
In questi giorni un po' vuoti, ho appunto rivisto alcune puntate di tvd ( le prime stagioni, le più belle!) ed è stata una piacevole sopresa ritrovarti qui, sempre più brava!!! Sai sempre riuscire a sviscerare il personaggio di Damon con una maestria invidiabile! E il tuo stile è sempre più raffinato. 
Non hai bisogno di super dilungamenti: tu arrivi dritta al cuore con poche, indovinatissime, parole.
Sempre la numero 1 per me! la costante del fandom!
Un abbraccio fortissimo!

Recensore Master
15/04/20, ore 13:54

Approfitto della rilettura per la seconda votazione, per lasciare anche un segno del mio passaggio, visto che vorrei riuscire a recensire tutte le raccolte partecipanti.
Purtroppo di Vampire Diary avrò visto due episodi per sbaglio, quindi non conosco affatto i personaggi, se non per i nomi dei vampiri e della tipa… no, ok, solo i due vampiri fratelli ricordo come si chiamano, lei no. ANYWAY XD
Mi piace innanzitutto il titolo che hai scelto e che, ancor prima di leggere la raccolta, mi ha dato proprio l’idea di una storia romantica e drammatica sui vampiri. È un tema che viene poi ripreso anche nelle drabble e che dà quindi un senso di completezza – e ho trovato carina anche l’idea di usare frasi della canzone come titoletti; anche se il titoletto della prima drabble mi ha lasciata un po’ perplessa. Ma probabilmente è colpa del fatto che non conosco la serie e non riesco a cogliere qualche dettaglio importante.
Non sono una gran fan della prima persona, ma ho trovato le drabble una lettura piacevole e scorrevole. Per quanto certe metafore mi abbiano lasciato qualche dubbio (tipo “pelle di burro”, sono quasi sicura che la mia interpretazione sia totalmente cannata ç_ç), ho semplicemente adorato la frase: “Quello che abbiamo fatto è amore, e il mio letto freddo si è riempito di rose.” Che bella che è, molto dolce e romantica e la trovo perfetta per concludere la seconda parte della flashfic.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest.

Recensore Veterano
12/04/20, ore 12:23

Ciao!
Sto passando a leggere tutte le storie del contest e volevo lasciarti un pensiero! Anche se purtroppo, ahimè, non conosco bene il fandom - avrò visto qualche episodio sparso, anche se so di dover recuperare.
Innanzitutto complimenti per la grafica del testo; il form che hai utilizzato, il titolo della canzone e della storia s'intrecciano perfettamente.
Noto che anche il testo è ben curato, la prima persona è ben gestita così come l'introspezione. Ho percepito perfettamente il tema del contest fino alla morte di lei, l'angoscia di ciò che lui è costretto a compiere.
Complimenti, mi è piaciuta!
Ile

Recensore Master
09/04/20, ore 16:17

Ciao Setsy!!
Stamattina ho letto tutte le storie, e ora che sto facendo il giro di recensioni non potevo non passare subito da te^^ anche se, va detto, prima di mettermi a scrivere mi sono dovuto fermare a riascoltare la canzone dei Bon Jovi, bellissima!!
Non so niente di TVD, solo che ci sono due fratelli vampiri, ma sono riuscito ad apprezzare comunque la vicenda: lo stile non è particolarmente elaborato, è lineare, ma secondo me in questo caso è una scelta vincente perché permette di far sentire davvero le emozioni del protagonista. Inoltre l'hai arricchito con delle immagini molto belle, tra cui spicca quella che chiude la seconda drabble. Il finale... insomma, non sono riuscito a contestualizzarlo benissimo, ma c'è quello che serve a farlo capire molto bene: lei si sacrifica per salvare lui, e lui la deve uccidere per... evitare che si trasformi in lupo mannaro (??)
In ogni caso, il finale è emozione allo stato puro, non trovo altre parole per descriverlo. La canzone è inserita perfettamente, le hai davvero costruito la tripla drabble intorno, forse solo la prima è leggermente più slegata e avrebbe avuto bisogna di una paio di frasi in più, peccato davvero per il limite delle 300.
Inutile, lo ripeto sempre, sei bravissima e sulle fanfiction non hai rivali!
A prestissimo, spero che la situazione migliori :)
Bacio, :*
mystery_koopa

Recensore Master
05/04/20, ore 12:00

Ciao cara Setsy, eccomi a leggere anche la tua raccolta di drabble per il contest! Premetto che non ho seguito The Vampire Diares e, se conosco pochissimo damon, non ho idea di chi sia Rose ahah
L'immagine che emerge è quella di un amore potenziale, che sa di speranza (perchè è in qualche modo diverso dalle "ombre" di Elena e Katherine) ma che viene spezzato troppo presto. La rivelazione tra loro manca, ma è innagabile che nella seconda drabble è quello il sentimento su cui Damon si interroga. Mi è piaciuto moltissimo il gioco con il titolo - che ho trovato perfetto con quel Roses in maiuscolo - e l'uso della canzone, i cui versi seguono lo sviluppo dei momenti. In particolare è quell'enfatizzare il concetto del letto a marcare stilisticamente la raccolta e a donare, infine, l'affondo di angst con quel "tornare a stendersi sul letto di chiodi".
Sulla terza drabble credo di non aver compreso appieno il significato del "gioco" (forse perchè non conosco il fandom e non so apputno la storia dei personaggi) ma anche qui l'idea di regalare un'illusoria felicità negli ultimi istanti di vita è sicuramente un'immagine che evoca dolore. Insomma, pur essendo aliena al fandom l'emozione è arrivata.
Sei stata brava e hai centrato il tema del contest. Complimenti davvero e in bocca al lupo!
Baci!

Recensore Veterano
03/04/20, ore 23:07

Buonasera! Partecipo anch'io al contest in questione e quindi eccomi qui a recensire la tua storia!
Ammetto spudoratamente che non mi ricordavo minimamente chi fosse questa Rose, ma una piccola ricerca sul web mi ha rinfrescato la memoria. E, sebbene io shippi Delena da sempre e per sempre, queste tre drabbles mi hanno coinvolta, in quanto hai delineato perfettamente Damon e i suoi sentimenti contrastanti verso Katherine ed Elena, e il confronto e le differenze con il rapporto che invece ha con Rose.
Sono ancora molto lontana dal considerarli una coppia da tenere d'occhio – lei è un personaggio veramente secondario a cui non ho prestato la minima attenzione nel canon –, ma la storia è stata una boccata d'aria, nonostante i toni assai angst e un addio che non può che rattristare chiunque abbia guardato la serie. L'originalità della situazione trattata, poi, è stata un punto a tuo favore, così come l'introspezione spot-on del protagonista assoluto.
Non posso dunque che farti i miei complimenti e augurarti un in bocca al lupo per il contest!
Un bacio,
Federica ♛