Ciao, Rosmary!
Posso, un po’ frivolamente, iniziare questa recensione con un estasiato: “Ma quanto sono carini e coccolosi Basile e AllyKatty!”? Questi due adorabilissimi innamorati, con buona pace di Allison, sono davvero la cura migliore per qualsiasi giornata, e di sicuro lo sono per tutti i timori legati all’Ombra.
L’avrò già ripetuto altre volte, sicuramente in “Echi”, in ogni caso ti rinnovo tutti i miei complimenti anche nella gestione di storie più leggere e distese. Innanzitutto perché sono sì storie spassosissime e comiche, che strappano a ripetizione sorrisi e risate, ma tuttavia non sono mai banali: è un umorismo ben calibrato e sempre raffinato, il tuo, di quelli contagiosi e senza alcuna sbavatura. E, in secondo luogo, perché dedichi una tale cura alla realizzazione di qualsiasi momento e allo stile, che si tratta sempre di piccole perle non meno delle storie più profonde (se dico cose senza senso perdonami, sono ancora stordita da unicorni e cuoricini). Lo stile, poi, riesci sempre ad adattarlo perfettamente al contesto e ai personaggi a cui stai dando voce in quel momento, e qui incarnava al meglio l’adorabile e timida Tassorosso.
L’uso della seconda persona, poi, credo che abbia reso la raccolta ancora più coinvolgente, creando un dialogo diretto con Allison e permettendoci di entrare nella sua mente, tra pensieri irritati e nuovi sentimenti che la scombussolano. Adoro l’uso della seconda persona, credo che da leggere sia la mia preferita, perché permette proprio di incontrare a tu per tu il personaggio ed essere trascinati nel vorticare dei suoi ragionamenti, vivendo sulla propria pelle le sue stesse sensazioni. Allo stesso tempo credo che sia anche molto difficile da gestire in modo brillante, ma non avevo dubbio alcuno sulle tue capacità nell’usarla (anche perché ricordo di aver già letto altre tue meraviglie scritte in questa persona, se non vado errando “Terriccio e sangue”, tra le altre – credo di averla letta poco dopo averti scoperta, qualche anno fa, ma ricordo ancora benissimo quanto mi avesse travolto emotivamente): il tuo stile e abilità nel tratteggiare emozioni e situazioni delle più diverse sono sempre impeccabili.
Ma passiamo ai due adorabili (l’ho già detto? Beh, in questo caso credo sia d’obbligo ripeterlo a oltranza!) protagonisti. Ho adorato tantissimo la tua scelta di suddividere la narrazione in questi tre momenti, così da poter vedere lo sviluppo del loro rapporto lungo gli anni, fino a quell’appuntamento da Madama Piediburro. L’aspetto ancora più bello, di questa frammentazione, sicuramente è l’aver impostato la raccolta di flash su modello di un “manuale di sopravvivenza” per evitare Basile: me la immagino molto bene Allison che si appunta mentalmente tutti i motivi per cui sia così odioso.
Andando con ordine, mi è piaciuto moltissimo poter assistere in prima persona alla nascita del dolcissimo soprannome di AllyKatty. Ormai siamo abituati a sentirla chiamare così e conosciamo tutta la dolcezza che si nasconde dietro quel nomignolo, però ero tanto dispiaciuta per Allison, poverina, che per gli anni seguenti si è sempre sentita chiamare con il nome storpiato (detto questo, credo che ormai sia inevitabile chiamarla a mia volta AllyKatty, spero mi perdoni!). Basile è sicuramente un concentrato di guai, con una grande (e adorabile) impudenza, però mi è piaciuto molto anche vedere il lato pungente di Allison, soprattutto il suo interesse scientifico per la reale discendenza di Zabini.
Ma la cosa più dolce è sicuramente lei che, non appena viene a sapere che qualcuno ha copiato il suo compito, non ha alcun dubbio su chi sia l’artefice del misfatto e va a colpo sicuro dal suo Otello: mi pare il segno del un suo ronzarle continuamente intorno, e poi, dai!, anche il suo pensare così spesso a lui è assai sospetto! Scherzi a parte, anche perché credo che in quella situazione Basile uno schiantesimo se lo sarebbe ben meritato, mi è piaciuto moltissimo come in questa situazione sia emersa ancora più chiaramente l’indole Tassorosso della ragazza, che davanti a un tale “rompi-pluffe”, se mi si concede il termine, continua ad armarsi di pazienza (ammettilo, AllyKatty, in realtà eri già cotta senza saperlo! XD).
L’ultima parte, ovviamente, è quella che mi ha mandata in brodo di giuggiole ogni due parole: ma, davvero, un cuore di ghiaccio davanti a questi due è impossibile averlo! Mi sono piaciuti moltissimo i parallelismi, con il ritorno di quel “sei sorda?”, il rubare i muffin (altro serio motivo per rischiare uno schiantesimo, a mio parere) che diventa rubare il cuore, e la riflessione sulla parola giusta per descrivere Basile, anche se ora non è solo per lui ma per entrambi.
Non posso che ringraziarti per aver sviluppato il suggerimento in una storia tanto bella e frizzante, nonché per tutti i sorrisi che ha regalato: è così bello poterseli godere con tutta calma, questi due, sicuri che, in qualsiasi caso, loro se ne staranno sempre felici e contenti a rubarsi muffin e regalarsi cose.
Ancora una volta meriti tantissimi complimenti, non ci si potrebbe mai stancare di ripeterteli: hai costruito un universo vividissimo, con personaggi tanto belli e umani che ormai sembra di conoscerli da sempre, e ogni nuovo frammento su ciascuno di loro è davvero un bellissimo regalo.
Un abbraccio e a presto,
Maqry |