Sono imperdonabile, non solo faccio la mia ricomparsa sui tuoi lidi dopo secoli, ma decido pure di buttarmi su fic completamente a caso, quando ho una serie intera ad aspettarmi (e ho anche una fic con Rodhey che mi chiama e di cui no, di certo non ho dimenticato l’esistenza… questo MAI!).
Ma noi faremo finta di niente e confideremo che prima o poi passerò un po’ ovunque, vero? Bene. Perché è arrivato il momento di parlare di questa piccola fic!
È passato così tanto tempo, che quasi avevo dimenticato con quanta bravura tu riuscissi ad infilarti nella testa di Tony Stark e aprirla a noi, mostrando sempre con così precisione non solo i suoi pensieri ma anche – soprattutto – i suoi difetti e tutta la sua vulnerabilità, senza mai stroppiare, ma con un realismo che fa male.
In questo caso già la dualità del titolo sembra dire tutto quello che c’è da sapere e che poi risalta nella flashfic. È straordinario come tu riesca a tirare fuori un concetto che, con Tony, non è affatto nuovo, e comunque dargli una veste tutta nuova, originale e mai banale – neppure nel parlare di waffle e mirtilli!
E sì, qui la guest d’onore è mamma Stark, ma anche Howard gioca il suo ruolo fondamentale, perché, come scrivi Tony rimane Oscurato da se stesso e da un'ombra che non ha chiesto attaccata ai piedi, che si allunga dietro di lui risalendo spalle troppo larghe e distanti.
È un’immagine che mi ha colpito molto, anche la scelta tra l’altro di piazzare l’ombra dietro di lui e non davanti, quasi a ricalcare la distanza tra lui e il padre che diventa un’ombra che Tony non vede, ma che non per questo non gli pesa addosso, da dietro.
Tutto il gioco tra luci e ombre, giusto o sbagliato, dentro o fuori fa parte del Tony adolescente (ma anche di quello che sarà poi), perché in fondo è un personaggio estremo (che probabilmente Howard ha contribuito a crescere a quel modo, coff), ma è l’arrivo della madre a scaldare l’animo. Il mio!
Appare immersa nella luce all’inizio, come qualcosa di bello e caldo, che però il ragazzo non riesce a distinguere ed è solo quando lei sceglie di entrare nell’ombra insieme a lui, che la vede bene. Awww, adoro il simbolismo che hai creato, la profondità dell’affetto materno che si respira, che è così palese in così poche righe, in quell’unico gesto che è quello di andare in contro al figlio, di scendere nella sua ombra e aiutarlo a tirarsene fuori e a rientrare nel calore della loro casa con poche battute e tanta comprensione. E quel momento in cui lui vorrebbe ancora essere bambino e farsi portare in braccio? Awww, un’altra immagine che mi ha intenerito come poche cose.
Come al solito a me basta scegliere a caso una tua qualsiasi fic e tu non deludi, ma sai regalare così tante emozioni che non riesco a capire come tu ci sia riuscita in così poco spazio e con così tanta precisione.
E ora, oltre al tuo Tony, non posso non amare anche mamma Stark ed essere contentissima di aver trovato questa fic in cui le regali un posto d’onore.
Alla prossima, dearie! <3 |