Ciao!
Mi sono imbattuta in questa storia per caso e, non so, mi ha emozionata.
Sarà che quando si tratta di Fred e George sono decisamente sensibile, sarà che per un istante ho creduto che la storia fosse ambientata dopo la guerra, sarà che questo momento così quotidiano – sapendo cosa accadrà – è proprio un colpo al cuore.
Qui George non è che un bambino e alla sua urgenza di ricompattarsi al gemello persino la madre reagisce con uno sbuffo – è solo malato, c'è tempo, devi aspettare sembrano dire lo sbuffo e gli schiamazzi dei fratelli. Eppure per George sembra che il tempo già non ci sia, che non possa essere sprecato stando lontani, che è necessario vivere ogni piccolo attimo. Certo, forse questi sono ragionamenti più miei che del tuo George bambino (!), ma mi piace pensare che a livello inconscio lui avesse anche questo piccolo bisogno a spingerlo.
Cercando di non perdermi in un fiume di parole, come ho già detto, ho trovato questa storia emozionante, perché è quotidiana ma al tempo stesso è tutto – tutto ciò che sarà, e quel vuoto che Fred lascerà dietro di sé.
L'ultima drabble (non so se siano effettivamente tre drabble, a occhio mi hanno dato questa impressione) è l'esplosione del loro legame: è così semplice e naturale esserci l'uno per l'altro che non possono fare altrimenti – mentre George voleva andare da lui, Fred non faceva altro che aspettarlo.
Una storia molto bella e uno stile diretto e semplice che mi ha guidata con mano tra le tue parole (ho notato solo qualche piccolissimo refuso, ad esempio un punto fermo mancante a fine frase, ma niente di che!).
Complimenti, sono contenta di aver scovato questa storia tra le tante pubblicazioni!
Rosmary |
