Recensioni per
I respiri della notte
di Estel_naMar

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/10/20, ore 11:28

Ciao, Estel, sono qui per l’Abc delle recensioni indetto sul gruppo giardino di Efp. Felice di leggere di nuovo qualcosa di tuo. Allora, ho scelto questa storia più che le altre per il titolo, che mi ha ispirato molto, anche se l’introduzione non fa intendere quanto ci sia nella storia.
Trovo i dialoghi migliori di altre tue storie già lette, anche se di tanto in tanto escono fuori termini un po' troppo forbiti per un dialogo informale tra due personaggi. Non ho riscontrato errori grammaticali, e il tuo stile è abbastanza leggero anche nel descrive scene crude. Felice di non essermi ritrovata a leggere una storia troppo smielata. Di certo, in questa storia ci sono molti sentimenti in ballo, insicurezza, timore, amore, e vengono tutti ben espressi. La trama e lo svolgimento sono delineati con precisione, sebbene l’80% della storia riguardi i flashback del festino nella pineta. Non ho critiche da farti sulla struttura.
Parlando dei personaggi, ho apprezzato molto il dualismo tra Leonardo e Luca, il modo in cui sono contrapposti l’un l’altro. Certo, alcuni personaggi ispirano antipatia, dando per scontato Luca, un personaggio che davvero ho trovato irritante è stato Matilde, ma più per un fatto personale che per altro. Leonardo, invece, mi è piaciuto forse più di Elisa, ha un carattere molto più sensibile di quanto sembri, mentre Elisa è un personaggio che non sono riuscita a capire bene, un po' indecisa, un po' sicura, “altalenante” come dice Leonardo. La descrizione della pineta mi è piaciuta molto e a mio avviso ha reso più vivida la vicenda avventa in seguito.
Alcune frasi nel testo mi hanno colpito:
“Avevano scelto di non imporsi limiti, non si erano dati definizioni; non erano assolutamente niente, eppure erano anche tutto.”
Semplice ma efficace per intendere i rapporto sospeso tra Leonardo ed Elisa.
Ho apprezzato poi, il desiderio insistente di Leonardo nel dire “voglio restare”.
Una lettura che mi ha molto interessato e trascinato, ben scritta, che anche se non perfetta, non credo necessiti di migliorie, è giusto ora continuare con altre storie.
Spero che la mia recensione ti sia utile.
A presto!

Recensore Veterano
25/10/20, ore 12:33

Ed eccomi qui.
In perenne ritardo come al solito.
Colgo l'occasione per ringraziarti della recensione che mi hai lasciato ma, soprattutto, per la pazienza che hai avuto attendendo questa (ho sforato un po' con il tempo e te ne chiedo di nuovo scusa ma trovare un po' di tempo libero durante la settimana non è mai abbastanza semplice).
Allora.
Ho scelto questa storia perché ho visto che è uscita vincitrice di un contest, per di più con una bella scena Lemon che adoro sempre leggere, specie se ben scritta.
Non sono rimasto deluso. Te lo dico subito.
La storia mi è piaciuta.
Il titolo è abbastanza calzante. Il giusto equilibrio per rendere curioso il lettore. La descrizione, invece, è semplicemente una citazione del testo. Ci sta. Forse con un pizzico in più di impegno sarebbe risultata più accattivante.
La trama è piuttosto lineare, procede sciolta in tutto il racconto e mi è piaciuto come hai alternato i tempi della storia generando un po' di confusione nel lettore e spingendolo a concentrarsi di più. Spezzare la narrazione così è giusto, almeno secondo me, arricchisce la storia di dettagli che altrimenti sarebbero andati persi.
Il tuo stile mi è piaciuto ma, se posso permettermi, ti farei un paio di appunti.
Ovviamente tutto ciò che leggerai è semplicemente a mio gusto, ci tengo a precisarlo perché non voglio venir qua a fare il critico di sta beata cippa.
Nella prima parte, quella in cui facciamo conoscenza di Elisa e Leonardo, ho notato che utilizzi molti pronomi (lei, lui) e questo appesantisce un pochino il testo. È un dialogo tra due personaggi, si capirebbe comunque anche in base al contesto dei loro dialoghi e ti consiglio di leggerlo nuovamente anche perché, più avanti nel testo, sei riuscita a destreggiarti molto meglio e ad evitare questo genere di ripetizioni.
Secondo appunto. Ho notato una discrepanza tra i registri nei vari dialoghi. Mi spiego meglio. Specialmente quando parlano Elisa e Leonardo, non riesco a vedere differenze tra il linguaggio che utilizzi come narratrice per descrivere il tutto e i loro dialoghi. Eppure sono ragazzi giovani, poco più che ventenni, ma parlano un bel po' aulico, altisonante e ciò rende i loro dialoghi un po' "finti", non so se mi spiego. Insomma, si vede poco il distacco tra autrice e personaggi.
E ci sono dei passaggi a registri completamente diversi che un pochino mi hanno fatto strano durante la lettura.
Ad esempio:

[...] «No, non hai ragione», rispose lui un poco contrariato ed anche lievemente seccato «Perché sei convinta che non me ne freghi assolutamente nulla? Che fastidio quando fai così. Sarei davvero curioso di sapere cosa pensi di essere tu per me e, soprattutto, che genere di persona ritieni che io sia se mi credi capace di smollarti in una pineta a una cinquantina di metri da più di un centinaio di persone ubriache, in piena notte e con chissà quanti vecchietti arrapati appostati qua dentro che se ne vanno in giro sulle loro biciclette» [...]

[...] «E preoccuparsi per te non sarebbe una motivazione sufficientemente valevole? Per quale ragione ce l’hai con me? Ti ho seguita fin qui perché tu me lo chiesto – e con questo non voglio assolutamente dire che non ne avessi voglia, eh, ma ciò nonostante continuo a non capire cosa vuoi da me. Io avrò spesso quell’atteggiamento “altalenante”, come ti piace definirlo, ma spero tu sia consapevole del fatto che valga lo stesso anche per te» [...]

Sono due dialoghi dello stesso personaggio, ma nel primo Leonardo utilizza un tono e un registro più calzante rispetto all'età e al modo di esprimersi che dovrebbe avere un ragazzo della sua età, mentre nel secondo mi sembra un pochino troppo forzato.
Per carità, non conosco molto di questo personaggio e magari utilizza entrambi i registri di norma, ma per quel poco che ho letto di lui (e anche di Elisa) ci sono momenti in cui sembrano un po' fuori contesto, cosa che ho notato sempre meno nei momenti con altri personaggi. Assumono questo tono più "romanzo" solo quando sono insieme.

Okay, questo è tutto. Spero di non beccarmi scarpate per questo.

Mi è piaciuto come hai saputo trattare una tematica delicata come quella della violenza, dell'omertà che Elisa porta con sé ritenendosi (forse) un po' complice, e il modo in cui poi Leonardo cerchi di aiutarla tendendole la mano.

L'ultimo periodo, in particolare, è stato quello che ho preferito.

Una lettura gradevole, davvero. Che non esiterei a rileggere e ciò la dice lunga su quanto mi sia piaciuta.

Riagganciandomi al filo di inizio recensione, era la prima volta che leggevo qualcosa di tuo e ne sono rimasto colpito.
Mi piace.

Spero di tornare a scambiare presto con te.
Intanto ti saluto,

ci leggiamo presto.

Recensore Master
30/05/20, ore 14:21

Ho apprezzato questa storia per i sentimenti dei personaggi, hai trasmesso benissimo la sensazione che si tratti di adolescenti a volte avventati e con tutta la vita davanti che non si rendono magari conto di alcune sciocchezze. Ci hai mostrato diverse situazioni dalla festa in spiaggia alla paura di attraversare la pineta, al riguardo ogni tanto sei riuscita a farmi credere che la storia sarebbe virata sul horror. Ho apprezzato molto la leggenda degli uomini della pineta, ma sicuramente di più il comportamento delle protagoniste che ho trovato più che credibile e spontaneo.
Elisa ha un carattere che non sono sicuro di essere riuscito a capire, da un lato pare sicura di se e capace mentre in alcune situazioni la sua sicurezza mi è sembrata svanire. Ma d'altronde Leonardo parla del suo carattere a volte lunatico quindi secondo me ci sta che il lettore possa non riuscire a inquadrarla l meglio.
Ho molto apprezzato il romanticismo della parte iniziale, mentre non sono sicuro di aver capito il finale. L'ultima frase ci riporta all'inizio, quindi tranne l'inizio il resto della storia avviene al passato mostrandoci cosa hanno fatto prima di trovarsi sotto la pineta a chiedersi se pioverà?
Sulle scene erotiche nulla da ridire, ti sono venute bene e non sei mai stata volgare. Per quello che mi riguarda ho inteso dubito che quanto avveniva a Elisa con Lucca non era stupro. Tranne l'esperienza di sesso anale lei era consenziente, non del tutto convinta della sua scelta e contrariata da come si è conclusa. Il titolo è studiato bene dato che tutte le vicende avvengono in una notte estiva, riempita dei "sospiri" dei giovani. Una storia scritta bene che ho letto con piacere.

Recensore Master
27/05/20, ore 10:52

Eccomi qui per lo scambio a catena!
Una storia molto bella, che si concentra non tanto sulla trama quanto, piuttosto, sullo sviluppo psicologico e caratteriale della protagonista, e sulle interazioni che sviluppa con i vari personaggi.
In particolare Leonardo, con cui ha instaurato un rapporto quasi disfunzionale, eppure molto onesto. Sebbene Elisa non sia davvero sicura di cosa voglia da lui, non si fa problemi ad esternare i propri pensieri e convinzioni, sfidandolo a controbattere e a smentirla. è quasi come se lo stesse mettendo alla prova, come se stesse cercando di capire se era degno o meno dei suoi affetti.
Questo perchè la vita amorosa della ragazza, fino a quel momento, non era stata poi così stellare, basata quasi esclusivamente su rapporti sessuali occasionali. Non era davvero sicura che il concetto di "amore" fosse reale, o almeno è così che l'ho intesa io.
Leonardo era diverso, con lui si sentiva molto più a suo agio, sicuramente più che con Luca. E Leonardo non era certo da meno, attirato a questa insolita ragazza come una falena alla fiamma.
Il momento in cui raggiungono la catarsi del loro rapporto è stato molto dolce, per nulla spinto, e pervaso da un senso di realismo che ha reso il tutto più coinvolgente.

Nuovo recensore
16/05/20, ore 14:10

Ciao, eccomi qui!
Avevo letto il bando del Contest al quale partecipa la One Shot diverso tempo fa, quindi mi fa piacere sapere che partecipi, ti faccio un grande in bocca al lupo per il Contest.
Amo i Rammstein, la canzone che hai scelto come pacchetto la adoro e penso che tu l'abbia sviluppata bene raccontandoci questa storia/non storia tra Elisa e Leonardo.
È una storia perché è vissuta da due persone che sono consapevoli di ciò che fanno, il loro è stato un accordo presto tempo addietro e questo accordo li vede coinvolti in una relazione prettamente fisica.
È una non storia perché il loro rapporto si basa proprio su questo e nonostante Leonardo sia molto attento alle esigenze di Elisa e nonostante lei provi qualcosa di più nei suoi confronti, non si sono mai avvicinati emotivamente al punto tale da superare quel limite.
Quando si sono confrontati, per esempio, cioè quando l'atto fisico è stato sostituito dalle parole e dai gesti, è stato più uno scontro che un vero e proprio confronto.
Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto la pineta, in particolare per la differenza massiccia che vede questo paesaggio mutare tra giorno e notte.
Di giorno è decisamente più godibile, mentre di notte incute un certo timore nel quale si fanno strada anche tante leggende o superstizioni legate al luogo.
Ed è proprio in questo posto pieno di alberi, rami spezzati, alcool e droghe che Elisa vive un'esperienza che la segnerà per tutta la vita.
Leggendo del suo rapporto fisico con Luca, ammetto che in un primo momento avevo pensato al peggio – in ogni caso, leggendo anche le note finali mi sono un po' rassicurata.
Diciamo che anche quando ho letto dell'autoconvincimento di Elisa ho continuato a pensare al peggio in ogni caso, ma non è una critica, sia chiaro, è che quando si affrontano tematiche del genere tendo sempre a empatizzare coi personaggi – in questo caso solo Elisa, a Luca vorrei tirare un ceffone dietro l'altro – e a volere il loro bene.
Quando poi ho letto anche le altre parti e ho realizzato che le stesse cose che Elisa ha fatto con Luca – o meglio, Luca gliele ha imposte – le fa con naturalezza con Leonardo, ho capito di quanto una persona possa fare la differenza, che certe esperienze sono belle perché le vivi con qualcuno in particolare e non con persone che non hanno nulla da spartire con te.
Il messaggio è arrivato forte e chiaro, sei stata molto brava in questo.
Il colpo di grazia arriva quando Leonardo le chiede cosa sia successo l'anno addietro: penso che quella domanda mi sia precipitata addosso con la forza di un meteorite.
Praticamente un fulmine che squarcia il cielo e ammetto che non me la sarei mai aspettata, anche se ciò mette in evidenza ancora una volta di quanto Leonardo sia attento nei confronti di Elisa, di come noti ogni suo cambiamento e di come riesca a percepire il suo stato d'animo.
È stata sicuramente una lettura intensa e che mi ha particolarmente scossa – non in negativo.
Mi è piaciuta, complimenti.

Harriet;

Recensore Veterano
13/05/20, ore 11:01

Ciao! So che avrei i Racconti di Eccezionale Ordinarietà da continuare, ma questa one-shot mi incuriosiva già da un po', e così ho deciso di mettere un attimo da parte la raccolta per leggerla.
Mi è piaciuto il modo in cui si apre la storia. C'è un'atmosfera che mi ha ricordato un po' le serate lente tipiche delle vacanze, forse un po' per colpa della località marittima in cui si svolge la scena. La calma è rotta solo dalle chiacchiere di Elisa e Leonardo, ed è chiaro sin da subito che c'è qualcosa che non va, tra i due.
Elisa è chiaramente stanca dal trascinarsi di questa relazione indefinita, scontenta per quel poco che le è concesso e che lei vorrebbe fosse molto di più. Sono amici, ma hanno aggiunto il sesso al loro rapporto, e credo che questo sia un binomio rischioso quando una delle parti comincia a nutrire sentimenti romantici.
Leonardo è sicuramente un amante più dolce e rispettoso, meno irruento di Luca, che qui conosciamo nel ricordo. E sono gli eventi di questo ricordo sembrano essere la causa scatenante del rapporto tra Elisa e il suo amico, almeno per come l'ho intesa.
Come Leonardo le rammenta, loro due nemmeno si parlavano all'epoca della festa nella pineta, eppure poi è successo, portando rapidamente la loro relazione su un livello fisico; oltretutto lui si ricorda della ragazza quella sera, di come è tornata sulla pista con l'aria un po' stravolta e le ginocchia sbucciate, e tanto mi è bastato per sospettare che per Leonardo quella sera sia stata la svolta che gli ha fatto balzare Elisa agli occhi, che gli ha fatto desiderare di conoscerla meglio.
Mi ha colpito come lei cerchi di replicare il rapporto avuto con Luca, nelle azioni e nei gesti; mi ha dato un po' l'impressione che, così facendo, volesse sovrapporre qualcosa di più bello e sentito a un rapporto consumato un po' alla svelta e senza grossi coinvolgimenti emotivi.
In ultimo, ho apprezzato moltissimo come la storia si chiuda con le stesse parole della scena di apertura, quasi a creare una cornice che racchiusa le vicende raccontate.
E' stata davvero una bella storia, dolorosa al punto giusto e scritta come sempre benissimo.
Complimenti davvero, e a presto! ^^

Recensore Master
12/05/20, ore 23:36

Ciao Estel!
Anzitutto perdonami per il ritardo, ma una shot così corposa meritava una serata libera per poterla apprezzare appieno. Ho apprezzato la cornice: la storia inizia e finisce pressoché con le stesse battute, muovendosi tra un presente amaro e un passato ancora più amaro. Elisa e Leonardo hanno una relazione basata unicamente sul sesso, sebbene lui sia attentissimo alle sue richieste e al suo piacere. D’altro canto, Elisa ha un atteggiamento particolare. Decidere di avere una relazione unicamente fisica è una mezza fregatura, a parare mio. Lo è perché le due persone coinvolte devono non avere alcun legame sentimentale e nessuna aspettativa. Sono scopamici e i loro incontri dovrebbero avere il valore di un’uscita con un’amica per andare da Sephora a prendersi una nuova palette prima del Covid.

Elisa però è innamorata di Leonardo e gli fa pesare il loro avere una relazione consumata all’addiaccio. È scortese, fredda, persino un po’ perfida. Trapela evidentemente il fatto che la situazione non le sta bene, tanto che ho quasi percepito una sfida in lei – lasciami e convincimi che non te ne frega niente. E dice una cosa giusta sulla motivazione che è tutto (è una frase che vale l’intera storia). Abitando non distante da una pineta e avendo vissuto più o meno il mix spiaggia e falò ho trovato le righe dedicate a questo aspetto perfette: hai reso benissimo l’atmosfera, hai descritto le sensazioni (anche se di notte nella pineta neanche un metro, farei mai: per carità. È spaventosa e spesso non prendono nemmeno i telefoni – in più oltre ai pazzi e ai maniaci ci stanno anche i cinghiali). Tuttavia, c’è effettivamente chi lo fa e, ripeto, al netto delle mie paure la scena è scritta magnificamente. I rapporti che descrivi sono due e sono speculari. Luca è un disgraziato. Elisa è brilla e anche se specifichi che c’è il consenso e che le sue rimostranze sono debolissime e non sono il no senza appello (perché no è no, specifichiamolo). È interessante però come i due rapporti siano speculari.

Con Leonardo Elisa replica le posizioni vissute con l’altro, quasi il rapporto con Luca fosse un esempio – qui azzardo e casomai correggi la mia interpretazione – faccia da modello a tutti gli altri e il modo di farsi trattare da Luca ricalchi quello con Leonardo che non sta con lei nonostante lei lo ami. Insomma, avevo tante cose da dire, ma con te ne ho sempre, quindi tanti complimenti per questa storia e in bocca al lupo per il contest ♥.
Shilyss

Recensore Veterano
08/05/20, ore 18:06

Ciao!
Ricordavo di aver trovato molto piacevole leggere un tuo racconto e per questo ho voluto approfondire la conoscenza della tua scrittura. Inanzitutto credo che questa one shot abbia qualsa di più rispetto all'altra, ma ho trovato anche un sacco di un punti in comune tra le due, e credo derivino dall'attenzione che poni su certi elementi narrativi che sembrano starti a cuore: i rapporti umani, il paesaggio (in particolare il mare), i ricordi.
A tal proposito, ho apprezzato particolarmente la tua descrizione della pineta, poiché ho potuto immaginarla in maniera vividissima e perché le hai dato un significato: la pineta è solo un luogo, ma sembra importante quanto un personaggio.
Un personaggio alla stregua di Leonardo ed Elisa che ci presenti da subito come due "amici di letto"; il rapporto che li lega è, di primo acchito, già sul punto di incrinarsi, perché evidentemente non si parlano chiaro e perché il sesso non sembra essere più il solo interesse che li lega. E di questa loro relazione che all'inizio ci appre fumosa, ce ne dai poi completa visione attraverso dei riuscitissimi salti temporali che se fatti bene sono una delle cose che amo di più in una storia. Un espediente che, peraltro, ci consente di conoscere profondamente Elisa e quell' episodio tremendo del passato di cui sente ancora gli strascichi  e come potrebbe essere altrimenti?

Lorenzo, invece, incarna un presente di premure e consolazione e l'esperienza erotica, con lui, ha un sapore del tutto diverso ed è capace di lavare via il tormento. Tuttavia, i due protagonisti rimango perennemente in un limbo e per motivi differenti e perfettamente umani non riescono a decifrare questo rapporto sempre in bilico, eppure paradossalmente funzionante. E forse sta in questo il segreto, in questo indecifrabile ed instabile equilibrio. 
Ti faccio i complimenti perché sai raccontare con delicatezza e cura dei dettagli, senza perdere mai di vista quello che rende formidabile un personaggio: l'introspezione.
Un caro saluto,
W.

Recensore Master
25/04/20, ore 02:22

Ciao!
A questa storia non manca nulla. Okay, esordisco con questa frase che devo spiegare bene, ma che riassume, con un abile rasoio di Occam, il mio pensiero riguardo a quello che hai scritto. Partiamo dallo sfondo: da questo mare che ho già trovato nelle tue shot e di questa pineta che è presente, presentissima, di cui sembra, dalle tue brevi ma efficaci descrizioni, di sentire quasi il sapore, mescolato a quello dello iodio del mare. Questo è il primo aspetto che mi ha colpito: la cura che ci hai messo, in ogni singolo dettaglio, partendo anche da questa pineta di cui ci hai descritto anche gli aspetti più folkloristici, come quelli legati alle leggende che vi girano intorno, riguardo al mostro della pineta, una cosa che mi è capitato di sentire in diverse località di mare e che rende, questo posto così scuro e dannunziano nel suo essere bagnato dalla pioggia, ancora più cupo.
Poi, ho apprezzato anche il modo in cui hai caratterizzato i due personaggi, Leonardo ed Elisa: la dinamica fra loro sembra molto simile a quella di due friends with benefits, ma diventa chiaro, dalla premura di lui, che l'espressione è senz'altro riduttiva. All'inizio, ti dirò, non avevo affatto compreso le reazioni scostanti e persino eccessive della protagonista femminile riguardo all'atteggiamento premuroso di Leonardo nei suoi confronti, nel suo non volerla lasciare sola, ma poi - attraverso un suggestivo, duro ma equilibrato gioco temporale - ci sei riuscita benissimo, con grande maestria.
Ecco, io amo le storie through the years, quindi da questo lato parti in vantaggio con me, ma non amo le rosse quando si limitano alla descrizione dell'atto sessuale in sé, mentre tu sei andata molto altre. Questo giostrarti fra due lassi temporali, fra l'atto del presente con Leonardo e quello di un passato, impregnato da arroganza e violenza oltre che da un consenso molto più che dubbio, con Luca ti ha permesso di caratterizzare ancora meglio i due protagonisti, in particolare le angosce di Elisa. Hai reso inoltre evidente la differenza fra il piacere dell presente e il dolore del passato, così quelle ginocchia sbucciate che Leonardo ha avuto il tatto di notare diventano l'emblema della violenza perpetrata ai danni della protagonista.
Complimenti davvero, è tutto studiato e misurato, in tutti i dettagli: dall'ambientazione alla caratterizzazione a davvero tutto.
Complimenti ancora.
Desy

Recensore Master
24/04/20, ore 17:37

Eccomi qua ^^
Se inserisci una citazione dei Rammstein all'inizio dell'OS non posso fare a meno di amarti **
Le storie drammatiche mi piacciono molto, e trovo che il titolo di questo racconto sia bellissimo, sicuramente anche adatto al genere e alla storia che hai scritto.
Dunque, questa volta mi presenti Leonardo e Elisa. Il primo mi è sembrato sin da subito più attaccato al loro rapporto, rispetto a Elisa, che dal principio appare sfuggente, fredda, scostante. Mi ha un po' ricordato il rapporto che si era sviluppato fra i personaggi dell'OS che ho letto la volta precedente. C'era Max parecchio preso dalla situazione e la ragazza che invece sembrava più sfuggente, poi è stato chiaro il perché, e anche qui è così perché Elisa viene fuori più lentamente ed è possibile comprenderla solo arrivando fino alla fine della storia, non ci si può fare da subito un'idea chiara di lei. Sicuramente, però, le due storie sono totalmente diverse, e questo si nota benissimo man mano che si va avanti, così come le due protagoniste sono opposte. 
La descrizione della pineta, dettagliata e precisa, mi è piaciuta tantissimo, è scritta molto bene. Non capivo dove tu volessi andare a parare, finché non vediamo lo scambio di dialoghi fra Matilde e Elisa, che parlano di una festa. Qua viene fuori che la prima ha bisogno di pochissimo alcool per partire (anche io sono così ahaha) mentre Elisa come minimo deve svuotare tutto il portafoglio per ubriacarsi. 
Mi è piaciuto molto il veloce riepilogo del rave illegale a cui hanno preso parte, hai mostrato molto bene lo stato di confusione delle due. Stato che poi viene spiegato meglio man mano che si va avanti e vengono fuori i demoni. In ogni caso le due raggiungono la festa, visto che non sembra rischiare di degenerare come l'ultima, e infatti non lo fa. 
Il resto l'ho letto tutto senza fermarmi per commentare perché mi aveva presa a tal punto che dovevo sapere, dovevo capire dove saresti andata a parare. E così l'os si divide in due archi temporali, la prima festa, quella orribile, quella in cui Elisa si ritrova in bilico fra un rapporto consensuale e uno stupro con Luca, uno stronzo menefreghista e che se ne frega del piacere degli altri per pensare solo al proprio, e quelle della festa più tranquilla che arriva dopo, dove l'esperienza che ha con Leonardo è totalmente diversa, così come lo è il loro rapporto - così come lo è Leonardo stesso, che ho naturalmente preferito a Luca e che come personaggio mi è piaciuto davvero tanto.
Non avrei mai detto che non hai mai scritto storie erotiche perché questa ti è venuta molto bene!
La tematica è affrontata con la giusta dose d'introspezioni e anche in modo piuttosto originale; è un tema di cui si parla spesso, ma mi è piaciuto come lo hai fatto tu in questa storia. 
Une one-shot profonda e piena di frasi e passaggi qua e là che mi sono piaciuti davvero tanto. **
Quanto a errori, ho trovato solo due piccole sviste: Ti ho seguita fin qui perché tu me lo chiesto -> hai saltato "hai" 
e anche qui: le piaceva il buio pecie quando -> penso sia "specie", altrimenti è "pece", ma propendo più per la prima. 
Ah, quasi dimenticavo, anche a me piace la psytrance **
Complimenti per questo lavoro ^^
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
23/04/20, ore 22:47

Ciao!
Eccomi finalmente per lo scambio del giardino! Chiedo scusa per il ritardo, ma ieri le lezioni telematiche delll'università sono andate avanti un po' più del dovuto. 
Ma ora sono qui, sperando che internet non mi giochi uno dei suoi classici scherzetti!
Conosco il contest a cui hai deciso di far partecipare questa storia e devo dire che è stata davvero una storia molto interessante da leggere!
Non ho troppa familiarità con il genere drammatico nè tantomeno con quello erotico, ma ho trovato interessantissimo il modo in cui hai affrontato delle tematiche anche un po' più delicate.
Innanzitutto, mi è piaciuta l'ambientazione e, soprattutto, l'attenzione che hai dedicato ai dettagli, alle descrizioni in ogni momento: si capisce perfettamente che la storia è curata dall'inizio alla fine, che sei stata attenta alla scelta di ogni singola parola. Non posso, dunque, che farti i complimenti!
Allo stesso tempo, hai usato uno stile semplice ma non per questo inadatto. Da un certo punto di vista, anche se mi ha sorpreso, non mi sono dispiaciute nemmeno quelle piccole colloquialità in alcuni discorsi diretti. Anzi, da un certo punto di vista, sono serviti a rendere più veritiera la situazione, il contesto e i personaggi.
A proposito di questi, ammetterò che forse mi sarebbe piaciuto conoscerli un po' meglio, ma anche solo così è stato davvero interessante seguire le loro vicende, cominciando a conoscerli.
Trovo che tu sia stata brava a gestire i tempi della storia, alternando passato e presente, vicenda attuale e ricordo... 
Infine, voglio farti i complimenti per come hai descritto le scene erotiche perché molto spesso ho trovato autori scegliere uno stile troppo diretto o troppo volgare; nel tuo caso, invece, emergono i sentimenti e le emozioni dei personaggi e allo stesso tempo non hai lasciato in secondo piano le azioni e il genere erotico. Insomma, non sono sicurissima di essere riuscita a spiegarmi, ma, di nuovo, complimenti! 
Ti segnalo solo una piccola svista che mi è saltata all'occhio: nel primo paragrafo della storia, più precisamente nella frase "Pioverà, se non stanotte, domattina, ma in ogni caso lo succederà".
Per il resto non ho trovato niente altro, quindi, considerando anche la lunghezza della storia, non posso che farti di nuovo i complimenti! ^^
Faccio il tifo per te al contest! ^^
Ti mando un abbraccione! :)
A prestooo!
Carmaux

Recensore Master
23/04/20, ore 19:25

Ciao, cara!
Ho letto la storia ieri, tutta d'un fiato, ma solo ora ho trovato il tempo per recensirti con calma.
Dunque, adoro il genere drammatico e le storie forti come questa, pertanto ho trovato pane per i miei denti e questa tua storia mi è piaciuta davvero tantissimo, mi ha coinvolta, mi ha tenuta attaccate alle righe, anche grazie al supporto del tuo stile impeccabile e di quell'impronta fortemente introspettiva che dai ai tuoi scritti e che io amo.
I personaggi che hai descritto in questo racconto sono forti, potenti, ben caratterizzati, bucano la pagina (anzi, lo schermo) ed entrano dentro la mente e l'emotività del lettore con potenza, coinvolgendolo, rendendolo partecipe del dramma che si sta consumando, dentro e fuori. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui si apre la storia, con una scena tranquilla, quasi idilliaca, ma anche molto malinconica: essa lascia intravedere il dramma, la tristezza, lascia intravederlo tra le righe, tra i gesti, le parole e i pensieri di Elisa e Lorenzo. S'intuisce subito che il loro non è un amore "normale", che è tutto molto complicato, soprattutto per via di Tris, la ragazza con cui Leonardo si fidanza e si lascia ripetutamente. C'è un sentimento molto profondo tra Elisa e Leonardo, e questo emerge chiaramente sin dalle prime battute, ma non è comunque sufficiente per farli stare insieme. Non nel senso canonico del termine.
Elisa è un personaggio complesso e complicato, è piena di sfaccettature, di lati nascosti e bui, di fragilità e insicurezze. Mi ha dato l'impressione di essere una persona che non riesce a dire di no: non dice di no a Matilde per partecipare al rave sulla spiaggia, nonostante non voglia farlo e non si senta per nulla sicura, e non dice di no neppure a Luca, anche se non ha alcuna voglia di concedersi a lui. Elisa è contraddittoria, è sempre in bilico tra due opzioni, tra due scelte che non sa - non vuole fare -, lei sa di volere qualcosa, ma non sa esattamente cosa o se è davvero così, e questo la porta a rimanere in bilico, sospesa, e a lasciare che, in un certo senso, siano gli altri a scegliere per lei. Inquadrare Elisa all'inizio è stato difficile, perché s'intuisce che sia una persona tormentata, in un certo modo triste, ma non se ne capisce il motivo. Non si capisce da dove viene quella melanconia che l'avvolge e che nasconde nei comportamenti tipici di un'età spensierata. Ma lei non è spensierata, la sua anima pesa e questo si sente e si percepisce lungo tutto il racconto.
È solamente da un certo punto in poi che ci viene disvelato, pian piano e man a mano, il reale motivo per cui Elisa non è del tutto serena. C'è un'esperienza nella sua vita, un'esperienza passata che l'ha segnata profondamente, più di quanto voglia ammettere o rendersi conto, più di quanto sia capace di comprendere. Un'esperienza che ha intristito il suo sguardo e che l'accompagna come un'ombra.
Ho amato il modo in cui hai costruito il racconto, quel parallelismo tra l'esperienza sessuale negativa che ha avuto con Luca, e quella diametralmente opposta che ha con Lorenzo. Lorenzo e Luca sono due personaggi completamente opposti e la loro maggiore diversità sta nel modo in cui si approcciano a Elisa. Per Luca lei è poco meno che una sconosciuta, qualcuno da utilizzare per il proprio piacere personale e null'altro; per Lorenzo, invece, è la persona di cui è innamorato, una donna da rispettare e da trattare con riguardo, una donna con la quale ricercare il piacere insieme, perché altrimenti non avrebbe alcun significato.
Hai saputo rendere benissimo questa dicotomia nella descrizione dei due diversi atti sessuali: quello brutale, concitato e irrispettoso di Luca, e quello invece pieno di coinvolgimento, di sentimenti e di amore di Lorenzo. Hai saputo narrare in maniera diretta, cruda (ma non per questo priva di tatto o maturità) l'esperienza negativa che Elisa ha passato con Luca, quel sentirsi usata, quel tentare di estraniarsi, di aggrapparsi a quel poco piacere per rendere il tutto più sopportabile, quella delusione nell'aver pensato che alla fine potesse valerne la pena: Luca ed Elisa non si conoscono, non sono nulla, e lui non ha alcun interesse a farla sentire a suo agio, a rispettare il suo volere. Lei non gli si è opposta, ha lasciato che lui facesse ciò che voleva e tanto gli basta per arrogarsi il diritto di non ascoltare neppure quello che lei gli dice dopo, nemmeno le sue richieste. Leggere quest'esperienza è stato molto triste, ed è triste perché purtroppo è vero, e succede molto più spesso di quanto crediamo.
per contro, c'è la dolcezza di Lorenzo, che conosce bene Elisa e sa cosa le piace e vuole farglielo avere. Vuole che lei stia bene e che sia appagata, perché solo così lo sarà anche lui. Vuole farla sentire a suo agio e non vuole fare nulla che lei non voglia. Hai descritto in maniera davvero magnifica ed efficace quella che è la sostanziale differenza, per dirla in termini poetici, tra fare sesso e fare l'amore. Eppure, nonostante l'intensità del reciproco sentimento, nonostante tutto, Lorenzo ed Elisa non riescono a concretizzare la loro relazione: anche Lorenzo, in un certo senso, è bloccato a metà tra Elisa e Tris e non riesce a prendere una strada univoca.
Forse, però, in un certo senso è meglio così: alcune relazioni funzionano solo se rimangono sospese e indefinite, come la loro. Forse, se andassero oltre, rovinerebbero tutto, intaccando un delicato equilibrio che pure funziona. Amo il modo in cui racconti l'amore, presentandoci sempre la sua faccia più triste e tragica, la sua faccia più cruda e vera e reale, e che pure riesce a rimanere delicata, struggente e coinvolgente.
Ti faccio davvero tanti, tantissimi complimenti per questa storia: l'ho davvero amata, e te lo dice una che non gradisce particolarmente le tematiche amorose. Hai scritto una storia intensa e piena di sentimento, che non può che colpire il lettore, entrargli dentro e lasciargli una marea di emozioni. Leggerti è sempre un piacere immenso.
In bocca al lupo per il contest e alla prossima ♥

Recensore Master
23/04/20, ore 00:39

Ciao, cara!
Ci ho messo due ore a leggere questa OS perché è stato emotivamente forte da leggere, è la prima volta che passo da te e non mi aspettavo nulla di così potente, amo il genere drammatico e penso che tu abbia raccontato una storia che più drammatica non si può, è terribilmente realistica, tanto che i personaggi sembrano uscire dallo schermo del pc per quanto sono caratterizzati bene. 
Il capitolo è stato lungo ma ben strutturato, ho apprezzato praticamente tutto, dallo stile fortemente introspettivo e diretto alla rappresentazione di Elisa, una ragazza non facile da inquadrare subito e che si inizia a comprendere solo andando avanti con la lettura. Elisa e Leonardo sono due personaggi complessi, ho apprezzato tanto come tu abbia raccontato il loro rapporto perché fin da subito si capisce che non è nulla di semplice, c'è un sentimento tra loro (all'inizio è più chiaro da parte di Leonardo che dimostra di essere più attento a lei, mentre quest'ultima appare più fredda e sfuggente), l'amore non è facile ed entrambi dimostrano di non essere in grado di accoglierlo completamente. 

«Pioverà», confermò Leonardo, riferendosi più a ciò che stava avvenendo dentro ciascuno di loro piuttosto che ad altro.
«Sta già piovendo; come possiamo non essercene accorti finora?»

Ho voluto riportare questa frase perché racchiude perfettamente ciò che Leonardo ed Elisa sentono, lo stile che usi per descrivere la loro storia è pieno di verità, non saprei come altro definirlo. 
Molto bella anche la descrizione approfondita che hai dato del pineta, il modo in cui hai saputo gestire i flashback alternandoli con le parti che raccontavano il presente ha reso la caratterizzazione di Elisa ancora più potente perché lei è un personaggio non facile da comprendere, ma penso che attraverso i suoi modi di fare si possano capire tante cose di lei. 

"Aveva provato, timidamente, a sussurrarglielo in un paio di occasioni, ma lui si era dimostrato totalmente indifferente rispetto alla sua posizione. Dedusse che l’unico modo che aveva per non sentirsi violata era quello di prendere quella situazione con divertimento."

Allora, ho riportato anche questa frase perché mi ha colpita tantissimo, dimostra quanto per Elisa quell'esperienza sia stata traumatica, talmente tanto che ha voluto plasmare lei stessa i ricordi di quella notte come un qualcosa di divertente, ha quasi imposto a se stessa di essere pienamente soddisfatta di quella situazione, io so che nelle note finali hai sottolineato che per Elisa non si tratta di stupro, ma da persona esterna ho fatto fatica ad accettare l'atteggiamento di Luca come un qualcosa di consenziente, lui si è approfittato di Elisa che non era completamente cosciente di ciò che faceva, è vero che lei inizialmente poteva andarsene via ma soprattutto durante i flashback finali, lui non ha ascoltato le sue deboli parole e non si è interessato minimamente a vedere come stava lei, ho dovuto respirare più volte perché mi ha fatto male vedere Elisa usata in quel modo. 
Mi è piaciuto come attraverso l'esperienza passata con Luca e quella presente con Leonardo tu abbia voluto sottolineare le differenze dei due momenti erotici, la cosa che mi è piaciuta di più è sicuramente la caratterizzazione di Elisa, soprattutto nel finale, il modo in cui hai concluso questa storia è stata parecchio emotiva. 
Complimenti per il lavoro fatto!

Alla prossima!
Shakana

Recensore Veterano
22/04/20, ore 11:28

Ciao cara, finalmente riesco a passare da te! Ho iniziato a leggere il capitolo ieri sera, ma dato che é parecchio lungo e ricco e le cose di cui parlare sono tante, ho deciso di riprenderlo con più calma stamattina ed eccomi qua! Parto subito col dire che cominciare una storia con un pezzo dei Rammstein per me è sempre cosa buona e giusta , perciò già l'inizio promette benissimo! In più trovo che questi versi siano bellissimi e che calzino a pennello con la situazione rappresentata. Elisa. All'inizio confesso di averla presa un po' in antipatia, ma giusto nelle prime righe col suo fare un po' arrogante. Andando avanti con la lettura però in me è scattato un campanello e mi sono detta "no aspé, qua è successo qualcosa" Apprezzo moltissimo le storie con un andamento circolare, invogliano ad andare avanti con la lettura e creano quel senso di suspense che si addice perfettamente ad un racconto drammatico. Ci troviamo quindi catapultati nel mondo di Elisa, un mondo fatto di feste scatenare sulla spiaggia, amici, alcol, droghe e musica. Devo ammettere che io le discoteche e i rave li ho sempre detestati ahahahah troppa gente sudata e accalcata, mado mi vien l'ansia solo a pensarci XD però ho apprezzato molto il modo in cui hai reso l'atmosfera: la musica trascinante, la danza come modo per liberarsi di ogni preoccupazione, quasi fosse un rito catartico. Bello bello bello. Ho adorato anche la breve e suggestiva descrizione della pineta, un luogo dal sapore quasi magico, eccitante e allo stesso tempo oscuro e pericoloso. Qui, tra arbusti e aghi di pino e in un luogo neanche troppo appartato, avviene il rapporto tra Elisa e Luca. Ho intuito immediatamente le intenzioni di Luca e subito in me è salita l'ansia: per quanto lei non lo consideri uno stupro, leggendo non ho potuto fare a meno di pensare che Elisa non fosse nelle condizioni di capire effettivamente cosa volesse e quindi di opporsi in modo perentorio. Lui se ne è approfittato senza esitazione e questo é stato altamente irrispettoso. Hai sollevato un argomento molto delicato ed attualissimo, quello del consenso durante un rapporto. Elisa, annebbiata prima dall'alcool e poi dagli inevitabili impulsi fisici (eh già, perché, come per gli uomini, anche per le donne il desiderio sessuale prende il sopravvento) e cede alle insistenti pressioni di Luca. È interessante notare che anche con Leonardo, Elisa decida di assumere un atteggiamento passivo, consapevolmente stavolta: si evince in lei un forte desiderio di compiacere il partner, con cui ha instaurato un legame (apparentemente) solo sessuale. L'insicurezza, il bisogno di piacere, di essere accettata e amata la rende inerme e sottomessa a quella situazione, nonostante si percepisca il bisogno di entrambi di avere qualcosa di più. Leonardo in realtà è molto più sensibile di quello che sembrava all'inizio, è in grado di capire il suo stato d'animo addirittura dal suo modo di ballare. Eppure in due continuano a respingersi, ad allontanarsi, per paura di soffrire. Mi è piaciuta molto la dicotomia tra il brutale e irrispettoso atteggiamento di Luca e quello cauto e premuroso di Leonardo, questa stridente contrapposizione tra due modi di vivere non solo il sesso, ma in generale il rapporto tra uomo e donna. Il primo é basato sulla sopraffazione, il secondo sul rispetto, espresso magnificamente da quell'ultima frase con cui si conclude il racconto, quel "resterò se me lo consentirai". Bello, intenso e ricco di spunti di riflessione , davvero i miei complimenti, cara e alla prossima! Zob

Recensore Master
20/04/20, ore 15:47

Ciao, eccomi qui! Scusami, ma non sono riuscita a passare prima di adesso perché, come dici spesso tuo, la vita ci attanaglia le viscere.

E' la prima volta che mi trovo nella sezione "Drammatico" ed è la prima volta che leggo di scene erotiche esplicite in italiano (parrà strano, ma è più facile che io le trovi e le legga in inglese in fanfiction più o meno discutibili riguardo anime e manga per cui sto in fissa); eppure lo stile è assolutamente tuo, tanto che mi sembra di leggere qualcosa di tratto dalla tua raccolta "Racconti di eccezionale ordinarietà", forse meno introspettivo e decisamente più fisico, ma è indiscutibilmente il tuo stile.

Ritengo che esistano diversi modi di descrivere scene erotiche, che vanno dal pwp (porn without plot/plot what plot) al poetico; il tuo è nel mezzo, perché qui abbiamo il nostro plot, la nostra trama, indubbiamente legata a Elisa e Leonardo (e al flashback con Luca), ed è poetico, ma non troppo - cerchi comunque di andare a fondo nel carattere del personaggio principale, cercando di mostrare le incertezze, la paure e le voglie. Per quello che mi riguarda, quello tra Luca ed Elisa non mi è sembrata la descrizione di un rapporto non consensuale, nel senso che credo sia chiaro che sebbene Elisa avesse tentato di tracciare un limite, comunque voleva in qualche modo ciò che stava avvenendo con Luca (pur troppo brusco nei modi, a mio parere). Mi piace da morire l'inserimento della canzone dei Rammstein e il significato profondo che quelle poche parole hanno per la storia e il suo sviluppo.
Inoltre, ho trovato artistico il ricongiungersi della prima parte del racconto con l'ultima, in quella frase "Resterò, se me lo consentirai", che forse è ciò che lo rende drammatico, perché il lettore rimane con il dubbio se Elisa abbia permesso a Leonardo di restare o meno, in questo tira e molla che va avanti da tre anni.

Una piccola nota sull'ambientazione della pineta e del mare, che per quanto non è certamente ciò che intendo io, mi ha permesso di immergermi nella narrazione: io ho frequentato la scuola a Ostia (il mare di Roma) e la descrizione che hai dato della pineta, del canale che la attraversa, della spiaggia e del mare è così verosimile da far sembrare il rave party una delle feste sulla spiaggia organizzate lì quando io ero al liceo; questa cosa mi inquieta e mi emoziona, perché sono ricordi vividi del mio passato che difficilmente se ne vanno e ancora non riesco a capire come sia possibile o come tu ci riesca (vedi le mie altre recensioni, dove c'è sempre qualcosa della mia vita che vedo rispecchiata nei tuoi racconti, un nome, una sensazione e ne sono sinceramente strabiliata).

Un appuntino te lo lascio su due sviste: la prima sulla frase "Pioverà: se non stanotte, domattina, ma in ogni caso lo succederà", dove c'è un "lo" di troppo credo; la seconda sul nome di Elisa, che un paio di volte ti è sfuggito ed è stato scritto come Elise.

Per il resto complimenti, davvero, e alla prossima.

Saeko

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