Recensioni per
I respiri della notte
di Estel_naMar
Ciao, Estel, sono qui per l’Abc delle recensioni indetto sul gruppo giardino di Efp. Felice di leggere di nuovo qualcosa di tuo. Allora, ho scelto questa storia più che le altre per il titolo, che mi ha ispirato molto, anche se l’introduzione non fa intendere quanto ci sia nella storia. |
Ed eccomi qui. |
Ho apprezzato questa storia per i sentimenti dei personaggi, hai trasmesso benissimo la sensazione che si tratti di adolescenti a volte avventati e con tutta la vita davanti che non si rendono magari conto di alcune sciocchezze. Ci hai mostrato diverse situazioni dalla festa in spiaggia alla paura di attraversare la pineta, al riguardo ogni tanto sei riuscita a farmi credere che la storia sarebbe virata sul horror. Ho apprezzato molto la leggenda degli uomini della pineta, ma sicuramente di più il comportamento delle protagoniste che ho trovato più che credibile e spontaneo. |
Eccomi qui per lo scambio a catena! |
Ciao, eccomi qui! |
Ciao! So che avrei i Racconti di Eccezionale Ordinarietà da continuare, ma questa one-shot mi incuriosiva già da un po', e così ho deciso di mettere un attimo da parte la raccolta per leggerla. |
Ciao Estel! |
Ciao! |
Ciao! |
Eccomi qua ^^ |
Ciao! |
Ciao, cara! |
Ciao, cara! |
Ciao cara, finalmente riesco a passare da te! Ho iniziato a leggere il capitolo ieri sera, ma dato che é parecchio lungo e ricco e le cose di cui parlare sono tante, ho deciso di riprenderlo con più calma stamattina ed eccomi qua! Parto subito col dire che cominciare una storia con un pezzo dei Rammstein per me è sempre cosa buona e giusta , perciò già l'inizio promette benissimo! In più trovo che questi versi siano bellissimi e che calzino a pennello con la situazione rappresentata. Elisa. All'inizio confesso di averla presa un po' in antipatia, ma giusto nelle prime righe col suo fare un po' arrogante. Andando avanti con la lettura però in me è scattato un campanello e mi sono detta "no aspé, qua è successo qualcosa" Apprezzo moltissimo le storie con un andamento circolare, invogliano ad andare avanti con la lettura e creano quel senso di suspense che si addice perfettamente ad un racconto drammatico. Ci troviamo quindi catapultati nel mondo di Elisa, un mondo fatto di feste scatenare sulla spiaggia, amici, alcol, droghe e musica. Devo ammettere che io le discoteche e i rave li ho sempre detestati ahahahah troppa gente sudata e accalcata, mado mi vien l'ansia solo a pensarci XD però ho apprezzato molto il modo in cui hai reso l'atmosfera: la musica trascinante, la danza come modo per liberarsi di ogni preoccupazione, quasi fosse un rito catartico. Bello bello bello. Ho adorato anche la breve e suggestiva descrizione della pineta, un luogo dal sapore quasi magico, eccitante e allo stesso tempo oscuro e pericoloso. Qui, tra arbusti e aghi di pino e in un luogo neanche troppo appartato, avviene il rapporto tra Elisa e Luca. Ho intuito immediatamente le intenzioni di Luca e subito in me è salita l'ansia: per quanto lei non lo consideri uno stupro, leggendo non ho potuto fare a meno di pensare che Elisa non fosse nelle condizioni di capire effettivamente cosa volesse e quindi di opporsi in modo perentorio. Lui se ne è approfittato senza esitazione e questo é stato altamente irrispettoso. Hai sollevato un argomento molto delicato ed attualissimo, quello del consenso durante un rapporto. Elisa, annebbiata prima dall'alcool e poi dagli inevitabili impulsi fisici (eh già, perché, come per gli uomini, anche per le donne il desiderio sessuale prende il sopravvento) e cede alle insistenti pressioni di Luca. È interessante notare che anche con Leonardo, Elisa decida di assumere un atteggiamento passivo, consapevolmente stavolta: si evince in lei un forte desiderio di compiacere il partner, con cui ha instaurato un legame (apparentemente) solo sessuale. L'insicurezza, il bisogno di piacere, di essere accettata e amata la rende inerme e sottomessa a quella situazione, nonostante si percepisca il bisogno di entrambi di avere qualcosa di più. Leonardo in realtà è molto più sensibile di quello che sembrava all'inizio, è in grado di capire il suo stato d'animo addirittura dal suo modo di ballare. Eppure in due continuano a respingersi, ad allontanarsi, per paura di soffrire. Mi è piaciuta molto la dicotomia tra il brutale e irrispettoso atteggiamento di Luca e quello cauto e premuroso di Leonardo, questa stridente contrapposizione tra due modi di vivere non solo il sesso, ma in generale il rapporto tra uomo e donna. Il primo é basato sulla sopraffazione, il secondo sul rispetto, espresso magnificamente da quell'ultima frase con cui si conclude il racconto, quel "resterò se me lo consentirai". Bello, intenso e ricco di spunti di riflessione , davvero i miei complimenti, cara e alla prossima! Zob |
Ciao, eccomi qui! Scusami, ma non sono riuscita a passare prima di adesso perché, come dici spesso tuo, la vita ci attanaglia le viscere. |