Recensioni per
Il Limbo dei Bugiardi
di alessandroago_94
La trama si complica, almeno per quanto riguarda Alex, giacché l'agente speciale semplicemente ci dice che vuole ritornare alla clinica psichiatrica, dove qualcosa non gli è chiaro (giustamente!). |
Eccomi! |
Buongiorno Alex! |
Ed eccomi anche qui! |
Ehi Alex, eccomi di nuovo. |
I bengalini *_* |
Buonasera caro Alex, eccomi di nuovo qui a recensire il terzo capitolo. |
Ed eccomi anche qui. |
Ciao Alex, cercavo una storia interessante da leggere e mi sono imbattuta in questa. |
Alex identifica l'umanità con la sofferenza e la cieca obbedienza priva di verifica, identica a quella nazista, con l'eroismo. Senza dubbio capisce tutto al contrario, compresa la parte "avere tutto, a non aver perso niente e ad essere ancora in ottima salute". |
Alla fine la storia di Alex è rimasta un racconto, senza intrecciarsi con la sua. Senz'altro la rappresentazione della società umana è calzante, ma dal punto di vista giallistico non c'è creatività né colpi di scena: chi lavorava nella clinica compiendo efferatezze continua a farlo, Angelina rimane un'egoista spietata e James continua il climax lineare decadente. |
La prima parte è più attinente alla realtà rispetto ai capitoli precedenti. La voce potrebbe essere uno dei pazienti della clinica, uno dei figli o un personaggio della realtà di Alex. Non ci sono molti indizi per stabilirlo. |
La citazione di Gandhi è un tesoro morale che Alex, nel suo dogma che non bagnarsi sia correttezza, non conosce. Oltretutto è molto materialista e superficiale credendo che delle immagini siano gli individui, mentre questi esistono oltre l'abbandono del corpo. Infine i reset non esistono: tutto è collegato, nello spazio-tempo e in qualunque altra dimensione (o maniera, per renderla più colloquiale). |
Prima i formalismi: mancano alcune virgole e hai scritto "finne". |
Ed ecco il finale. |