Allora, intanto buonsalve, qui ci sono due punti da mettere subito in chiaro:
– Ramsay è una colossale testa di c***o
– Sono dovuto andare su Google per capire cosa sono i bengalini xD (lo so, sono ignorante in materia)
Fatte le dovute precisazioni, possiamo continuare.
Pare che al nostro agente del traffico, anche se detta così pare di parlare come Ramsay, abbia ricevuto un incarico particolarmente gravoso, da portare a termine prima del pensionamento; e questo sempre che Ramsay cacci alla fine il distintivo del potere a lungo promesso. *momento di breve paresi mentale, si sta immaginando la trama del Signore degli Anelli con Ramsay versione Signore Oscuro/Occhio incazzato che controlla tutti gli altri distintivo con il suo, forgiato nel monte Fato.
Il caso non ha una vera e propria scadenza oggettiva, quanto soggettiva: il riconoscimento tanto agognato in una carriera attende, se sarà capace di afferrarlo; e non è detto che, da pensionato, i suoi ex colleghi non gli facciano nonnismo per aver fallito. Dall’altra parte c’è la figlia di un ex senatore che vuole vendette, e quando metti figlia di un ricco politico e vendetta assieme, fa capire quanto questo povero cristo si troverà sotto il fuoco incrociato.
È proprio vero: più è vicino il traguardo, più il Karma si ribella come un animale in trappola e cerca il sabotaggio estremo.
Non che ad Alex vada meglio. Tra G, S, anziani catarattati che lo scrutano come il demone col gozzo fissava David alla fine del primo (o secondo, non ricordo più) episodio in Legion e chi più ne ha ne metta, si trova circondato.
Facciamo finalmente la conoscenza di G, e soprattutto dell’omosessualità di Alex. Ora, non è che casco dalle nuvole, vista l’intro della storia, ma ero talmente impegnato a guardare il contesto, nei capitoli precedenti, che non ci avevo più pensato. Anche se, logicamente, cosa poteva scatenare sconvolgimento in una persona come Alex se non una cocente delusione d’amore?
Anche se G, più che altro, non riesco proprio a immaginarmelo nei suoi elementi caratteristici di charme ormai seccato. Mi sembra quasi un Corona, non l’ex paparazzo, quale vecchio che ogni notte parla in tv con non so chi, non so in quale canale bazzicano i miei xD Insomma, vecchio, i capelli superricci e lunghissimi, la barba da motociclista vissuto. I denti... lasciamo perdere.
È strana la mia testa, ti basti sapere questo.
Insomma, è chiaro che Alex ci tenga ancora; basta la scena di quando mostra i muscoli, di riflesso, per capirlo, senza abbisogna di pensieri.
*breve intramezzo in cui recensisce e riprende a scrivere la recensione perché Ipad e Efp sono incompatibili.
Allora. Dicevo. È chiaro che c’è un trascorso dalla parte di Alex, è chiaro che è rimasto deluso. È chiaro. In poche righe si capisce cosa pensi Alex della situazione, e sono portato a crederlo; sebbene sia un grande sostenitore che la verità si trova nel mezzo.
E proprio su questo punto, sulla citazione di inizio capitolo in particolare, mi fermo.
Sarò piccolo confronto all’autore citato, ma penso che il suo modo di vedere l’amore sia da rivedersi. O meglio, non è sbagliato, non è corretto.
Sostenere che l’amore esiste se almeno una delle due soffre la separazione la ritengo un’incoerenza. L’amore esiste se entrambi soffrono la separazione, perché l’amore non può mai essere unilaterale. Ci si può dividere, per amore, soffrire, e si può questionare che l’amore dev’essere un gesto disinteressato, ma romanticamente parlando non può esserlo. Chiamiamola per quello che può essere, un’illusione, un istinto di possesso forse, la paura di restare soli, un'attrazione, ma non chiamiamolo amore; così come non dovremmo mai confondere l’odio con il disprezzo o l’esasperazione.
Si può essere felici vivendo nell’illusione dell’amore unilaterale? Sì, se tu hai vissuto un momento della tua vita felice, questo è felice, non importa cosa sia accaduto in seguito, ma non chiamiamolo amore; non lo è.
Un uomo che soffre e uccide la moglie/fidanzata/amante perché ha scoperto che è sempre stata magari una stronza, o magari non lo ama più, era un uomo innamorato davvero? Per niente. La sofferenza nella separazione, se proviene da almeno una parte, significa che qualcosa c’è stato. Senza dubbio. Non si può affermare il contrario.
Ma non è amore.
E sebbene possa sembrare la critica al tuo modo di scrivere questa storia, credimi non lo è ^^ È solo il mio personale punto di vista, tra l’altro molto soggettivo perché non è che abbia avuto chissà quante esperienze in tal senso. È che sono realista.
Credo che il sentimento di Alex sia forte, parecchio, ma a mio avviso è proprio la sua sofferenza a farmi capire che l’attrazione si è fusa a qualcosa d’altro, e che da questa unione è nato il sentimento che lo lega a G.
Ok, direi che tra questo e il capitolo precedente ho filosofeggiato abbastanza xD
Alla prossima
Spettro94 (Recensione modificata il 02/07/2020 - 08:38 am) |