Recensioni per
Il Limbo dei Bugiardi
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 309 recensioni.
Positive : 296
Neutre o critiche: 13 (guarda)


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Recensore Master
30/06/20, ore 10:33

Buongiorno carissimo!
E mentre Alex continua le sue riflessioni sull'amore e sul sesso, che lui usa semplicemente come surrogato per lenire la mancanza di G, l'agente Barley nel frattempo fa una sorta di viaggio all'inferno. Naturalmente deve essere terribile visitare una clinica psichiatrica, ma a mio parere il dottore lo accompagna volutamente dai pazienti in condizioni peggiori appunto per impressionarlo e spaventarlo maggiormente. E poi, perché continuava a ripetere che la loro cura fa "tanto, tanto bene"?. Sembrava quasi uno spot pubblicitario e di sicuro dovrebbe far drizzare le orecchie.
Ma il nostro eroe pare davvero giunto al capolinea: anche se forse qualcosa potrebbe essere successo lui non si sente in grado di continuare, e preferisce rinunciare facendo la figura del fesso, magari, invece di stringere i denti e andare avanti. O questo almeno per ora, chissà che qualcosa non lo convinca a cambiare idea :-)
La storia prosegue e si fa sempre più interessante, almeno per me :-)
A presto!

Recensore Master
29/06/20, ore 22:20

L'agente si sente sconfitto e quella clinica degli orrori ha sconvolto lui quanto me.
Ma credo proprio che non sia affatto finita qui.

Alex viene spiazzato dalle parole di Alice, ma sembra proprio che il suo cinismo (posso definirlo tale?) abbia la meglio su di lui.
Non vuole credere che per lei lui possa essere qualcosa di più di un corpo da possedere.
Ma Alice sarà sincera?
I dubbi di Alex saranno legittimi?
Sarebbe bello se si innamorassero, ed è la mia parte romantica che te lo chiede.
Ma siccome il regista sei tu, io mi metto comoda in poltrona e attendo gli sviluppi, non senza sognare un po'.

Recensore Master
28/06/20, ore 21:29

Eccomi eccomi, ce l'ho fatta a recuperare anche questo capitolo!
Vedo che Barley sta facendo di tutto per mantenere il caso ancora aperto, anche se il suo capo insiste per chiuderlo. Da una parte si potrebbe pensare che lo fa per egoismo - in fondo è il primo grande caso che gli è stato assegnato - ma sotto sotto secondo me sta cominciando a crederci, lui stesso ha capito che c'è qualcosa di strano e non si fida. Pian piano, senza nemmeno rendersene conto, si sta interessando al caso.
Alex invece sembra che si stia dando una svegliata, finalmente! Insomma, ha capito che in realtà tutto dipende da lui e che non ha assolutamente niente che gli impedisca di cambiare le cose. È vero che questo mondo è fatto di maschere, è vero che nessuno è mai come appare, ma questo non ci deve impedire di vivere con gli altri, non ci deve limitare. Perché in fondo noi stessi siamo una maschera, anzi, siamo le migliaia di maschere che indossiamo e non lo sappiamo nemmeno noi come siamo; l'unico modo per capirci davvero secondo me è il confronto con gli altri.
Se non sappiamo chi siamo e chi vogliamo essere, possiamo quantomeno vedere gli altri e decidere ciò che non vogliamo essere.
Comunque ho notato anch'io che Alex va sempre in cerca di uomini maturi, e no, non è un caso: è una cosa che capita spesso a coloro che hanno avuto carenze affettive da parte di un genitore, cercano una figura che possa in qualche modo "sostituire" quel padre/quella madre che è mancata; quella figura che, oltre che dare amore, rappresenta anche una protezione, un appiglio a cui aggrapparsi, a volte anche morbosamente. Forse da questo punto di vista Alex fa bene a non legarsi affettivamente a nessuno, perché se riponesse tutta la sua fiducia in una persona identificandola come "paterna", e poi questa persona la deludesse, sarebbe come rivivere il suo trauma legato al padre.
Ahhh, che grande groviglio la mente umana! Più ne so e più mi affascina *-*
Comunque sono molto curiosa di vedere se questa presa di coscienza da parte di Alex porterà a qualcosa. Io spero di sì per lui, mi farebbe piacere vederlo prendere in mano la sua vita!
Grazie per avermi fatto riflettere anche stavolta e al prossimo capitolo :)

Recensore Master
28/06/20, ore 10:27

Ciao Alessandro. Sempre interessante leggere le citazioni all'inizio. Alex è un tuo personaggio, si può ben percepire la differenza però rispetto ad altri dei quali hai scritto. Leggendoti da un pò posso percepire che è come se fosse del tutto dentro di te, conoscendolo molto bene. E Alex è folle e, come dici nelle note finali, rabbioso. Continua intanto la storia nella toria e vedremo cosa succederà. Un saluto. :)

Recensore Master
27/06/20, ore 21:26
Cap. 3:

Eccomi ^^
Devo ammettere che ho faticato un attimino a identificare il Pov, stavolta. Non so, mi sembrava un personaggio diverso; sebbene questo Pov rimanga fedele a ciò che abbiamo appena visto.
Questa introspezione "spacca" il capitolo uno. L'ho trovata più profonda, in particolare la metafora delle persone in crisi come bambini che fissano da una vetrina desideri che sono "lontani", senza prestare attenzione a quello che possiedono. Confesso di aver provato una puntina d'invidia: non credo che riuscirei mai a tirar fuori dal cilindro un periodo del genere. Complimenti ^^
Sono argomenti che comprendo e che condivido. Se ogni tanto ci fermassimo e ragionassimo su noi stessi con onestà mentale, scopriremmo che la metà delle cose che facciamo sono assolutamente illogiche. Ci lamentiamo di non essere popolari, ma la verità è che cediamo alla paura e alla suadente, grigia limitazione; l'abitudine, come tu stesso sottolinei, è uno dei mali tra i peggiori con cui la vita ci può punire; verso noi stessi o verso gli altri. A poco a poco spegne il piacere della novità e ci blocca in un cerchio che non ha fine; appunto la routine, come di un serpente che si mangia la coda. Alla fine si riduce tutto a una lotta tra volontà e istinto, ed è spesso il secondo a prendere il sopravvento; l'esempio di S è quantomai emblematico. La volontà più forte alla fine si logora, a questo ci pensa l'abitudine, e la nostra incapacità cronica di evolverci fa sì che raramente riusciamo a uscire dal personaggio che ci siamo "costruiti". A volte ci si può sentire dentro una gabbia, piena di ruggine: appena guardiamo fuori, e capiamo che possiamo romperla ma non lo facciamo, diventa un peso. 
Da chiedersi se alla fine quello che pensiamo, quello che siamo, a livello di volontà, valga poi qualcosa. 
Io credo che, per accettare noi stessi, la nostra volontà e l'istinto devono trovare il modo di miscelarsi, smussarsi a vicenda, ma è un percorso che richiede tempo e volontà. La quale, seppur misera, è la forza più importante che possediamo, ci differenzia dagli animali, ci permette di evolvere. Alzarsi. Ma è più facile a dirsi che a farsi, o saremmo tutti un'umanità sola.
Tornando alle avventure del nostro detective, beh, non è successo molto. Si scoprirà nel prossimo capitolo, ma che stesse per affrontare una giornata di M (fratello gemello di S?) si era già capito.
Alla prossima
Spettro94
(Recensione modificata il 27/06/2020 - 09:31 pm)

Recensore Veterano
27/06/20, ore 14:15

Ottime riflessioni iniziali: il tema del'attenzione al passato è antichissima e se ne trovano documentazioni antiche oltre 2000 anni sia in Grecia che in Cina. Certo, una volta che si comprende che ogni minimo evento ha un significato connesso a quello di qualunque altro, si smette di credere a qualcosa di soggettivo come gli errori, inventati dall'istinto per spingere a comportarsi in un determinato modo.
Il caso non è andato avanti, avrei voluto almeno una pista da seguire.
Formalmente non ho trovato neanche una virgola fuori posto e il testo è scorrevole: tutto sommato un buon capitolo.

Recensore Master
25/06/20, ore 18:44

Carissimo, scusami se sono rimasta uh pochino indietro con la lettura di questa storia (e lo rimarrò ancora, non faccio a tempo oggi a recuperare anche l'altro capitolo), quando consegnerò i risultati del mio contest cercherò di essere più puntuale, promesso!
Alloooora, cos'abbiamo qui? Stavolta la parte di Alex è stata molto breve es soprattutto non mi ha fatto saltare i nervi, perché per una volta sembra dare segnali di miglioramenti, sembra esserci una piccola speranza per lui… perché forse si sta rendendo conto che non ha senso stare fermo ad aspettare che qualcuno scenda dal treno e rimanga sulla panchina con lui, ma è lui a dover salire sul treno, uno qualsiasi, che lo porterà da qualche altra parte!
Ciò che mi fa più innervosire di lui in genere è che non si rende conto di quanto sia fortunato. Ok, è solo nella sua stazione in cui i treni vanno e vengono… ma, appunto, ci sono treni che vanno e vengono e a cui si può aggrappare, mentre ci sono persone nel mondo la cui stazione è sempre vuota, in cui i treni non passano e non si fermano, e tutti i loro sforzi di andare avanti e partire sono vani. Queste persone senza futuro (o comunque dal futuro difficile) esistono, eccome!, e sono molto meno fortunate di lui, che invece è bloccato solo mentalmente e in realtà potrebbe fare tutto.
Passando alla parte di Barley, immaginavo che anche la visita all'ospedale sarebbe stata infruttuosa. In effetti questo caso sembra davvero non esistere, anche se secondo me c'è qulacosa di non detto, perché tutte le persone con cui lui ha parlato - e sottolineo tutte - sono state sfuggenti e hanno cercando di non affrontare l'argomento in maniera troppo dettagliata.
E, per quanto non mi stia simpatica, se la figlia del senatore è così sicura che sia successo qualcosa, non se lo starà inventando, non ne avrebbe motivo. Però certo che anche lei è strana, mi dà l'impressione che non stia dicendo tutto.
Insomma, ma quand'è che in questo posto qualcuno si deciderà a dire qualcosa? XD
Bene, ora sembra quasi che la storia sia giunta a un punto "morto", quindi sono curiosissima di scoprire quali svolte ci saranno nel prossimo capitolo! Spero di riuscire a ritagliarmi presto il tempo per passare a leggerlo :)
Alla prossima e ancora complimenti per la trama intrigante!

Recensore Master
24/06/20, ore 20:58

Ciao Ale, eccomi ^^
Mmh... per quanto riguarda James, non so dove andrà a finire, ora che praticamente quella tizia l'ha minacciato di tenerlo sempre d'occhio e di non chiudere il caso prima di scoprire la verità che lei dice di sospettare... chissà che questa non si dimostri solo una psicopatica visionaria, vedremo!
Per quanto riguarda Alex, invece, io credo che sia bisessuale, a questo punto. Altrimenti non sarebbe riuscito a concludere con una donna, a parer mio... non ce l'avrebbe fatta fisicamente, non so se mi spiego XD
Però non sono d'accordo con lui quando dice che non può cambiare ciò che è e la sua situazione, sai perfettamente come la penso al riguardo. Ognuno di noi può lavorare su se stesso e cambiare, migliorare, anche se ci vuole molto impegno e molta determinazione.
La parola "impossibile" non deve neanche comparire nel vocabolario di chi vuole veramente fare qualcosa!
Quest'Alice è uguale e precisa a Mario, solo al femminile... si dovrebbero mettere insieme, ahahahah!
Ci sentiamo al prossimo capitolo, voglio vedere cos'è che deve fare Alex per migliorarsi, ho già paura, conoscendo l'esemplare giurassico che è in tutte le storie in cui compare :D
A presto ♥

Recensore Veterano
24/06/20, ore 18:35

Che tipo questo Alex! Effettivamente ha proprio una vita sregolata almeno dal punto di vista sessuale. Però da questa sua ultima riflessione si capisce che in fondo non si accetta, che vorrebbe cambiare. E speriamo ci riesca! A volte bisogna arrivare a toccare il fondo per risalire.

Recensore Master
23/06/20, ore 23:43

Mi piace questo Alex, perso e smarrito.
È un'anima che grida, urla, ma non trova ascolto, non trova conforto, solo silenzio.
Solo sesso, con una qualunque. Non un'unione di anime, solo di corpi. E un corpo vale l'altro.
Ed ecco il motivo di quella frase: l'amore non esiste.
Io ne so qualcosa, ricordi? 😅
Alex cerca la luce.
La troverà?
Mi ci sto affezionando. Sento molta affinità.
Mi piace tantissimo l'introspezione che fai di lui.
Sei bravissimo.

Recensore Master
23/06/20, ore 18:47

Ciao Ale! Eccomi qua!
Anche in questo capitolo, come avevo già notato in precedenza, Alex non trae nessuna gioia neanche dal sesso, che vede solo come un mero atto di accoppiamento al pari degli animali. Anzi, ancora meno visto che gli animali si accoppiano con lo scopo di procreare, mentre lui non ne ha nessuno, se non quello forse di far passare il tempo.
E, per quanto riguarda la sua passione per gli uomini maturi, credo che sia una cosa abbastanza normale. O quanto meno mi baso sulla mia esperienza perché anch'io, da ragazzina, perdevo spesso la testa per uomini che avrebbero potuto essere mio padre. Ora che ho 40 anni, invece, mi sto rendendo conto che comincio a prediligere i più giovani... Mi sa che sto invecchiando XD.
Comunque, l'importante è che Alex si rende pienamente conto delle sue azioni, e pare intenzionato a dare quel nuovo inizio che cerca disperatamente. Vedremo...
Bacioni e a presto!

Recensore Master
23/06/20, ore 11:50

Il riferimento a Fromm l'ho apprezzato. Ho un libro di lui che parla proprio della differenza dell'essere mercificato e l'essere ''nell'essere'', facendo riferimenti all'Amore puro e non falso e mercantilistico, un concetto che dico spessissimo nelle mie recensioni perché credo che ognuno è capace di provarlo, ma nessuno o pochi ci riescono (di fatti pure io mi trovo in quel limbo, eh, chiariamo). Ma, come dice Alex, è tutta una mascherata. La gente vive su monorotaie fatte di noia esistenziale perché abituati a marcire nel nulla che li propelle ad altro nulla.

E' triste, davvero. Quest'Alice è il simbolo di ciò: persone che vivono ma in realtà non vivono. Il loro sangue pompa nelle vene, i neuroni scoppiettano nei loro cervelli, ma l'Anima viene repressa e stuprata. Ed eccoli qui, gli esseri umani non umani dell'ennesimo secolo.

Dio sarà pure morto, ma non ci sarà nessuna redenzione. E ripeto che ognuno di noi è il Dio della nostra esistenza. Basta con queste etichette inutili dove religione, che deriva proprio da ''religere'' ovvero ''confinare, rinchiudere'', ha fottuto la gente per milleni con i peggiori crimini dell'umanità. Gli Dei non sono mai esistiti.

Ma si continua a vivere, dopotutto, no? Togliamoci la maschera e vedi come ballano tutti sul bordo del baratro, non sapendolo. E' ridicolo ed estremamente depressivo quando ci penso, ma è la Condizione Umana.

Recensore Master
22/06/20, ore 16:20

Buongiorno.
Alex è pronto a mettersi davvero in discussione, a tentare di scoprire dove lo potrebbero portare quei "i sentimenti che ancora vivono dentro di me, sepolti dalla noia di vivere.".
Alex sa riflettere, provare emozioni e pentirsi. E' in grado di analizzare se stesso ed essere empatico. Mi piace il suo carattere, attento, nonostante il temperamento alle volte scontroso, con sé e con gli altri.

Complimenti, come sempre!

-Bigin

Recensore Master
22/06/20, ore 12:17
Cap. 3:

Ciao Alessandro. Molto bella la frase di Schopenhauer a inizio capitolo, ma anche quella di Wilde. Hai scelto due grandi letterati, che mi piacciono molto. Qui Alex è sempre più folle e non è facile seguirlo, perché forse non c'è davvero un filo logico. Segue i suoi pensieri che ho letto con interesse e fa delle considerazioni condivisibili riguardo la scrittura. Chissà dove porterà questa storia, dove al tempo stesso seguiamo la storia al suo interno. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 22/06/2020 - 12:17 pm)

Recensore Master
21/06/20, ore 17:43

Barley inizia le indagini, e prontamente si ritrova alle prese con un bel po' di contraddizioni. Almeno il suo carattere e la sua esperienza gli stanno effettivamente tornando utili.
Interessante il saliscendi di Alex: passa da riflessioni filosofiche su come anche da persine 'piccole' si possa avere una vita felice e rendere gli altri felici, a lamentarsi perché non gli mettono i like sui social. Risolve dicendo che la società è materialista e puo andare a quel paese, che fa un pochino da volpe e uva.
Altro capitolo interessante, complimenti!