Recensioni per
Il Limbo dei Bugiardi
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 309 recensioni.
Positive : 296
Neutre o critiche: 13 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/05/20, ore 23:15

L' importante è buttare fuori quello che senti. Non c'è bisogno che ti giustifichi con nessuno, davvero. Basta che tu sia soddisfatto, e va bene così. Probabile che Alex sia il tuo Inconscio (non Freudiano) che sale e lascia che sia lui a scrivere, perciò ti senti collegato a lui in questo senso.

Ma alla fine solo tu puoi saperlo. Però io amo leggere opere brutali come queste, perché so che sono scritte con sincerità. E che tu alla fine lo fai per te stesso. Come il resto di noi, presumo. Almeno anche per me così.

Continua così, che si sta rivelando qualcosa di veramente molto introspettivo ed interessante. E butta tutto fuori, no problem, capo.

Devi essere tu il primo ad amare ciò che scrivi.

Un saluto,

AP.

Nuovo recensore
16/05/20, ore 22:15

Be', stavolta ho fatto presto, direi! Ciao caro, questo capitolo si è rivelato sorprendente. Nel suo turbine di rabbia, Alex tocca corde di tenerezza e intimità. In qualche modo, quando scrivi di lui, anche se "ti sta su, decisamente", riesci a trasmettere una diversa intensità... di solito succede quando si descrive un personaggio con cui si ha un rapporto davvero deciso - se fosse così ti auguro di trovare presto un soggetto da scrivere e da apprezzare con lo stesso fervore con cui detesti Alex - o quando si parla di sé in terza persona. E' possibile? In ogni caso spero di poter continuare a leggere ed appassionarmi ai capitoli, come stavolta, Sì, sarà così, ne sono sicura. ⇛RH

Recensore Junior
16/05/20, ore 00:39
Cap. 3:

Rieccomi.
Penso che Alex e James siano due volti di due generazioni diverse, entrambi uomini del loro tempo. Alex sente distintamente l’egoismo dilagante in questa società, il che è vero perché a volte sembra che ci faccia comodo seguire caparbiamente un’opinione imposta da qualcuno un pelino più importante di noi, piuttosto che aprire un dibattito serio e costruttivo. Fa comodo perché parlare con gli altri spesso annoia, quindi ognuno se ne sta nella propria nicchia. Questi tempi, ad esempio, non fanno che portare a galla la sporcizia che sta sul fondo, quando diventa più importante riempirsi la bocca di parole riguardo agli interessi del popolo, quando alla fine alcuni di noi lascerebbero a morire volentieri parte di questo popolo. Purché ci siano ancora gli interessi.
James invece, che, se non ricordo male, si avvia ai sessant’anni, è il ritratto dei miei genitori, gente che voleva cambiare il mondo, sognatrice. Forse c’è riuscita, ma dall’insoddisfazione che regna in James e in molti di loro pare che non tutto sia andato per il verso giusto. Ma, alla fine, va bene così, non hanno più l’età o la forza. Oppure non ce l’hanno mai avuta.
Una storia che mi avvince sempre di più, perdonami se sono stata prolissa, ma, effettivamente, il tuo “progettino strano” mi sta facendo riflettere tanto. Alla prossima.
AF

Recensore Junior
16/05/20, ore 00:11
Cap. 2:

Buonasera!
Alex mi piace sempre di più perché è molto sincero con sé stesso e, nonostante la nebbia che si porta dietro, riesce comunque a conoscersi meglio di quanto riescano a fare gli altri. Anche il suo “non sentire” il proprio corpo per darsi completamente ai personaggi che crea nei suoi racconti è molto simbolico, potendo noi essere chi vogliamo nella nostra immaginazione. Quella di Alex non sarà mai una completa inerzia per quanto mi riguarda. Proseguo con la lettura!
AF

Nuovo recensore
15/05/20, ore 23:22
Cap. 3:

Al solito, sono in ritardo! Le citazioni azzeccatissime e così potenti... mi sembra di percepire per ciascun pov uno stile differente e questa, secondo me, è una grandissima capacità. Di nuovo ti voglio ringraziare per le emozioni che riesci a trasmettermi: stavolta le riflessioni sono risultate una sorpresa mozzafiato. Ah, e se può essere d'aiuto, - in realtà non è detto che stessi parlando di esperienze personali, ma abbi pazienza con me, mi spingo sempre con queste azzardate ipotesi da psicologa ;) - anche io sospetto a volte che qualcuno "se n’è andato con una parte della mia anima, addirittura la metà, e non è più tornato." Adorato quella frase. Dici che assomiglio più ai tuoi personaggi, a te o che sono almeno un po' visionaria? XD
P.S. immagino che avrai capito che sarò anche per il prossimo capitolo in ritardo, ma giuro che sono curiosa di continuare a leggere. ⇝RH

Recensore Veterano
15/05/20, ore 02:45

"ho anche un cognome, un’interiorità e un’anima, se qualcuno lo ricorda"
Esatto noi non siamo il nostro lavoro, noi siamo un mondo, infinitamente e infinatamente grande per chi vuole conoscerlo. Ho adorato questo prologo.Sono giunta qui perchè tu sei stato il primo a recensire il mio racconto che poi ho deciso di cambiare di categoria e passare da "Introspettivo " a "Romantico" mi è spiaciuto moltissimo perdere le tue recensioni, e ora mi inchino di fronte alla tua bravura! Seguirò questa storia con estrema curiosità ! Grazie :)

Recensore Junior
12/05/20, ore 16:12
Cap. 3:

Ri-ciao
Ho trovato la prima parte molto riflessiva.
Alcuni passaggi in particolare, mi sono davvero davvero piaciuti.
C'è della ricerca nei termini.
La parte di S mi è piaciuta più di tutte. Così egoista e vero.
S: il buco nero che ti risucchia la luce interiore. Una voragine di oggetti e sentimenti accatastati, dimenticati e rotti.
Non importa cosa prende, basta che lo prende.
E ho pensato a quanti S ci sono nel mondo. Ma poi... S sta per Stronz*? (Riflessioni non richieste, ma soprattutto... si possono dire le parolacce?)
Poi, ho trovato del parallelismo tra il personaggio del poliziotto e il personaggio di Alex.
Se è Alex che lo scrive (se ho capito bene) ha ripreso il suo stato di "passivo" e lo ha trasportato al suo personaggio. Passivo alla vita, che non fa nulla per emergere o semplicemente per reagire agli eventi che gli succedono.
E COMUNQUE pensavo di scoprire qui che diamine vuole il capo Ramsey (che mi ricorda Ramsey Bolton e il pipino di Theon, insomma mi aspetto dei mastini sulla soglia del suo ufficio), ma hai interrotto proprio lì.
Attenderò il prossimo capitolo, curiosa sia per Alex che per Barley.
A presto!

EDIT: Mi stavo dimenticando la riflessione sulla solitudine, che ho trovato azzeccatissima ma anche "a metà".
Come è giusto che sia, in fondo. Ho qui la visione che ha Alex della solitudine, che non coincide però con la mia.
Lo ritiene un male della società, ma penso che se invece lo esorcizziamo dalla negatività con cui viene descritto può diventare la chiave di volta.
La risposta suprema a questo continuò bisogno di essere sociali. Questo continuò bisogno di avere persone accanto le quali, la maggior parte delle volte, ti fanno sentire ancora più solo di quando sei solo.
Se esseri soli non fosse visto come un male supremo, forse riusciremmo davvero ad apprezzare di più il prossimo. Non so se mi sono spiegata, o se è confuso esattamente come è confuso nella mia testa.
Quindi, ovviamente concordo con la visione di Alex, ma rispondo che se si cambiasse chiave di lettura forse non sarebbe male.
Detto ciò mi dileguo nella mia caverna buia e sola.
(Recensione modificata il 12/05/2020 - 04:17 pm)

Recensore Master
12/05/20, ore 16:10
Cap. 3:

Buongiorno, caro!
Devo dire che mi ha colpito questo capitolo, ho apprezzato i pensieri del protagonista che riconosce le sue fortune, spesso misurabili e quantificabili nelle piccole cose, quelle cose essenziali che tutti noi dei "Paesi ricchi" tendiamo a dare per scontato, infatti nei pochi momenti in cui mi fermo a ringraziare per le cose di cui sono grata, ringrazio sia per le cose che non do per scontato e sia per quelle che do per scontato perché di solito solo le più importanti, ma non riusciamo più a vederle per abitudine.
Il tuo protagonista ha dato grande prova di consapevolezza, è magnifico perché è come assistere "sulla carta" ad uno di quei momenti in cui tutto si ferma, il mondo, i rumori, e restano solo i tuoi pensieri e all'improvviso ti compaiono chiare verità che fino a due secondi prima di "rumore" non vedevi.
Molto intrigante, come al solito, la parte in corsivo, che ancora una volta percepisco così simile e allo stesso tempo così diversa da Alex.
Ti faccio i miei complimenti perché riesci a rendere "sulla carta" quei pensieri intimi che spesso si hanno nei momenti bui ma che non si vogliono ammettere.
Un bacio,
Karen.

Recensore Junior
12/05/20, ore 15:49
Cap. 2:

Rieccomi qui.
Sempre interessante e sempre che tieni sulle spine.
Ho trovato il racconto nel racconto un'idea diversa nella sua classicità.
Se non ho capito male questa è "una delle storie che gli frullano in testa" ad Alex.
Che l'amore da cui è circondato il poliziotto sia in realtà l'amore che Alex desidera o di cui inconsciamente ha bisogno?
Anche chi dice che non vuole essere amato ha bisogno di un po' di affetto.
Alex sembra una costante bomba ad orologeria, che può esplodere da un momento all'altro.
Innescato da uno sguardo di troppo, da un commento sussurrato alle sue spalle, da un consiglio non richiesto.
La storia del poliziotto invece, così carica di pensieri tutto sommato positivi, è in contrasto con i pensieri quasi fatalisti del vero protagonista.
Non so dove vuoi andare a parare e non so dove tutto ciò ci porterà, ma hai la mia più completa fiducia.
Ti seguirò con interesse, cercando di interpretare una storia che forse nemmeno lo ha chiesto.
A presto!

Recensore Master
12/05/20, ore 13:14
Cap. 3:

Non lo chiamerei progettino strano. Io leggo tra queste parole che stai scarnificando te stesso per far brillare la tua luce. E non intendo solo quella creativa. Io percepisco il cuore e l'anima scritta in ogni singola parola e frase.

Vuoi che la tua luce brilli, dopotutto, chi di noi non lo desidera? Anche il protagonista credo lo voglia. Dopotutto, egli è autocosciente dei suoi difetti e questo lo rende rispettabile perché essendo autocoscienti ci si può assicurare di cambiare e diventare persone migliori. Viviamo tutti sotto le illusioni dei nostri stessi stati d'animo.

Poi quando le illusioni scompaiono, vedi la Vita. La senti, e sentendoti parte di essa, ti sciogli in un crogiolo di auto accettazione che chissà, potrebbe essere la tua personale apoteosi.

Ottimo lavoro, Alessandro.

AP.

Recensore Veterano
11/05/20, ore 12:59
Cap. 3:

E' un capitolo che fa riflettere eccome.
Sai, spesso e volentieri anch'io mi fermo e comincio a pensare a quanto sia fortunata e a quanto, contemporaneamente, non me ne renda conto; anzi, il più delle volte mi comporto come una stupida, come un'egoista che tutto vuole, senza accorgermi di quello che già posseggo ma soffermandomi su quello che non ho e che vorrei - cose e situazioni delle quali, in verità, non necessito affatto. E quando la lucidità prende il sopravvento mostrandomi, invece, la fortuna che ho, che molti altri non hanno e che invece vorrebbero, mi sento stupida il doppio perché mi assale la consapevolezza: la consapevolezza di come non sia accettabile che io mi renda conto delle mie fortune solo quando mi trovo davanti a persone più sfortunate di me. Dovrei tenerlo a mente sempre, non farci caso solo quando è inevitabile non rifletterci su.
Quindi sì, certo che il tuo testo fa ragionare. E' molto vero, molto pesante e al tempo stesso molto bello quello che stai scrivendo. Una storia che invita al miglioramento di ognuno di noi e, di conseguenza, al miglioramento dell'essere umano.
Per quanto riguarda l'agente Barley, sono davvero curiosa di scoprire quale sarà la morale della sua vicenda.

Nuovo recensore
11/05/20, ore 10:30
Cap. 3:

Eccomi pronta per la recensione! Mi piace molto il lato introspettivo di entrambi i personaggi, ma non puoi lasciarci tutti così sulle spine! Aspetto il prossimo capitolo, sono curiosa!!!

Recensore Master
10/05/20, ore 18:56
Cap. 3:

Ciao Ale, eccomi anche qui!
Mmh, ma questo poliziotto perché è così simile ad Alex?
Dico, possibile che nessuno dei due si possa sentire qualcosa di diverso da una nullità?
Insomma: anche lui crede di non essere fortunato, anche se ha una moglie e due figli che lo amano? Solo perché non ha fatto carriera… ma mica tutti l'hanno fatta, e mica tutti quelli che non hanno fatto carriera sono nullità! Andiamo, James, non fare il dinosauro! XDD
So che il capo avrà qualcosa di importante da affidarti, me lo sento, anche se è un po' brusco e burbero!
Ma passando ad Alex… ovviamente quel cartellone gli avrà cambiato la giornata, ma non la vita. Mi sembra piuttosto radicato nelle sue convinzioni, quindi non è che possa cambiare tutto così di punto in bianco. E nemmeno gradualmente. E nemmeno tra cent'anni, mi sa! XD
Con "agente Taylor" mi hai spezzato, ahahahahahahahah!! Mi hai fatto tornare in mente l'agente che, insieme a Patton, era protagonista della mia storia a quattro mani con Evelyn! Che meraviglioso delirio *___*
Beh, vedremo, direi che non ci resta che aspettare per scoprire cosa succederà al poliziotto e ad Alex… e chissà cos'hanno a che fare questi due, mmh… hanno similitudini caratteriali, però forse la storia di James è solo una creazione di Alex, di quando scrive i suoi racconti?
Chissà, la faccenda si infittisce sempre più!
Attendo il prossimo aggiornamento, a presto <3

Recensore Master
10/05/20, ore 17:41
Cap. 2:

Ciao Ale, eccomi, anche se un po' in ritardo ^^
Oh, oddio, la parte in corsivo dedicata al poliziotto mi ha fatto subito riflettere: lui che fa parte di questa specie di famiglia del Mulino Bianco, con il figlio Leonardo che mi lascia con diversi punti di domanda in testa… chissà cosa vorrà affidargli il suo capo?
Lo vedremo presto, spero ^^
Perché è davvero intrigante, sai? Voglio proprio capire cosa succederà anche ad Alex, ma l'ingresso di quest'altra "trama" mi intriga ancora di più.
Ehh, Alex che deve avere a che fare con la gente del paese, una cosa che più o meno tutti abbiamo provato nella nostra vita… ma ecco, alla fine il punta sta nell'ingorarli, tanto qualsiasi cosa una persona faccia, ci sarà sempre qualcuno pronto a criticarla per un motivo o per un altro.
Mi piace molto l'ironia di Alex, il modo in cui alla fin fine non si prende mai troppo sul serio, almeno per il momento, anche se a parer mio si svilisce troppo, segno che si lascia troppo condizionare dal parere altrui.
Il poliziotto, invece… mmh, ha la sua famiglia, spero soltanto che non capiti qualcosa che spezzi quest'idillio…
Vedremo!
Corro a leggere il prossimo capitolo, sono molto curiosa!
A dopo e complimenti <3

Recensore Veterano
10/05/20, ore 12:50
Cap. 3:

Ciao! Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo!!! Soprattutto le riflessioni di Alex. Quante volte mi è capitato di sentirmi dire "c'è chi sta peggio". Però ho sempre pensato che ognuno combatte la sua di battaglia e deve comunque metterci tutta la sua energia, quindi non è facile lo stesso. È vero, siamo fortunati a vivere in un contesto non disagiato, ma non per questo il nostro percorso è privo di difficoltà. Sminuire i nostri sforzi non può che buttarci giù, non ci sprona a fare di meglio.
E S ... oh se ne conosco di persone così! Vogliono tutto solo per avere e non danno valore a niente. Una piaga 🙈
Finalmente stiamo anche per scoprire cosa attende il nostro poliziotto poco competitivo!
Attendo con ansia il seguito!!!