Recensioni per
Mondnacht
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/11/21, ore 09:49
Cap. 1:

Ciao Star_Rover. Mi fa piacere tornare a commentare un tuo scritto. Troviamo il contesto della guerra che mi ha riportata con la mente alla tua storia "Dulce et decorum est", ma questa volta in forma poetica. Parole toccanti dove emerge la tua sensibilità. Mi ha colpita l'espressione riguardante gli sguardi un tempo di sogni e speranze ora spenti in abissi profondi e la follia dei dannati. Ho immaginato questo soldato marciare, da te ben descritto. Suggestivo il finale con la notte di luna, dopo tanto orrore. Ho letto con interesse le note dove hai ben reso un evento realmente accaduto attraverso parole suggestive. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 25/11/2021 - 09:51 am)

Recensore Junior
12/10/21, ore 22:00
Cap. 1:

Ciao, eccomi di nuovo da te.

Molto bello questo frammento. Di quella bellezza che hanno solo le cose tragiche. Non è il mio campo, ma credo che la prima guerra mondiale sia stata peggiore della seconda, sotto molti aspetti. Uno fra tutti i combattimenti con i gas, posso solo immaginare l'orrore, l'angoscia, lo sfinimento fisico, mentale e morale che hanno provato quei poveretti.

So che la mia opinione non conta poi molto ma ti assicuro che il risultato non è stato per nulla terribile, anzi!

A presto!
(Recensione modificata il 12/10/2021 - 10:03 pm)

Recensore Master
19/07/21, ore 08:48
Cap. 1:

Ciao Star_Rover,
eccomi qui a leggere la tua poesia.
Le immagini evocano la tristezza di moltissimi uomini strappati alle loro case e perfino al loro emisfero per combattere in un territorio che per loro non ha alcun valore emotivo se non quello di scenario per un incubo da svegli. Perfino le stelle in cielo, che per alcuni possono essere una vista consolante, rimarcano l'estraneità del luogo.
Il riferimento storico all'imminente attacco coi gas da parte tedesca rende più tragico il finale della vista della luna, che potrebbe essere l'ultima della loro vita.
A presto
MaxT :)

Recensore Junior
11/07/20, ore 19:54
Cap. 1:

Mondnacht. Notte di luna

Chissà come dovevano apparire quelle notti ai soldati logorati dalla guerra di trincea, chissà se avevano il tempo anche solo di darci un'occhiata

Complimenti, un bellissimo componimento!

Recensore Master
25/06/20, ore 16:57
Cap. 1:

Carissima,
come sai amo molto le poesie e i "poeti di guerra".
Questo componimento mi appare inizialmente come un inferno dantesco, quello magistralmente tracciato nelle incisioni del Dorè, per dare un riferimento preciso. L'avanzare verso il baratro, verso l'ultimo girone, verso la morte definitiva dell'anima.
Ma, a differenza del Sommo Poeta, nei pensieri in versi dei soldati non c'è possibilità di redenzione. Non c'è risalita, niente "riveder le stelle", che pur vengono nominate neli versi finali come un'irraggiungibile speranza. Niente Croce del Sud, in questo caso, trattandosi di australiani. Niente punti di riferimento. Solo fango e desolazione.
Lo scritto diventa come una canzone, che ripete il ritornello ossessivo delle marce forzate, quello ipnotico e reificante volto a distogliere gli uomini dall'umana paura. Ha lo stesso effetto di una droga, ma lascia abbastanza coscienza per cogliere l'orrore.
Un diario in versi che, con cantilenante disumanità, racconta di uomini contro uomini.
Molto toccante, sono sincera.
Un bacio! ^^

Recensore Master
02/05/20, ore 12:29
Cap. 1:

Ciao, cara ^^

Avevo in programma qualche giorno fa di passare dal tuo profilo, volevo ringraziarti del tempo che mi hai dedicato nell'unico modo possibile che avevo. Ho fatto brevemente scorrere le tue storie ed ora mi sento ancora più onorata che mi leggi, il mondo bellico è lo sfondo privilegiato delle tue storie.
Volevo iniziare dalla tua long in corso (che inserirò tra le seguite, così cerco di mettermi in pari e riuscirò a seguire i tuoi aggiornamenti passo passo), però ho visto una poesia e non ho potuto fare a me di soffermarmi qualche minuto.

La poesia è sicuramente un componimento che valorizza molto bene le emozioni che ruotano attorno ad un determinato evento o oggetto o soggetto, immerge il lettore nel tema facendogli percepire le sensazioni dei protagonisti, i rumori, i colori... non sono esperta di poesia ma da profana in materia ho trovato tutto questo nella tua opera, sei riuscita ad infondermi tutte le sensazioni di quello specifico contesto di trincea. Un punto a tuo favore è il dettaglio di un preciso momento storico, tu hai scritto pensando ad una notte precisa, hai fermato il tempo su quell'avvenimento storico. Ecco un'altra funzione della poesia, immortalare attimi, periodi storici e sul tema bellico questo viene enfatizzato, ciò che ruota intorno ad un conflitto tra il tangibile e il non tangibile è molteplice.
Tra un verso e l'altro infatti oltrepassi il segno del visibile e del percepibile attraverso i sensi, entri nel mondo della psiche dei soldati senza mezzi termini, non usi metafore, utilizzi la semplicità (nel senso di non artefatto e con significati nascosti non subito intuibili), richiamando alla realtà fatta di cose semplici e basilari con cui i soldati vivono al fronte (ciò che resta loro è la natura, le lacrime e i ricordi, sono stati privati di tutto il resto).

Non ti citerò i grandi poeti maestri della poesia bellica, ma sappi che io qui li ho ritrovati.

Come tuo primo esordio nel mondo della poesia credo proprio tu abbia fatto centro! Ha un forte impatto emotivo, ma non crudo; come dici tu tra i versi, infonde la stessa malinconia e lo stesso rimpianto di quei giorni passati, felici e lontani, in questo è molto eloquente il richiamo alla costellazione.

Spero di averti comunicato tutto ciò che mi è passato in mente mentre leggevo il tuo componimento e di non aver dimenticato nulla. Mi piace molto come affronti il tema bellico, ciò mi porta a leggere con ancora più piacere e curiosità altre tue storie e ad avventurarmi in una tua long ^^.

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
27/04/20, ore 16:04
Cap. 1:

Il risultato non è stato terribile. Pur non essendoci metriche, almeno non classicamente, è la struttura narrativa di fondo e le parole che tengono vivo quello che è stato scritto. Davvero di una potenza formidabile

Saluti.

AP.

Recensore Master
27/04/20, ore 07:29
Cap. 1:

Buongiorno.
Una poesia bellissima e molto sentita.
Noto la tua passione per la guerra... sei come un bardo che ci aiuta a ricordare il passato, che la guerra e i suoi orrori sono lontani e noi dobbiamo credere nella pace, ogni giorno, con fermezza, sempre...

Recensore Master
26/04/20, ore 20:02
Cap. 1:

Ciao carissima^^
Ed eccomi anche qui. Una poesia davvero bella, che - se non nella struttura, almeno nei temi e nell'atmosfera che evoca - mi ha ricordato da vicino i componimenti dei "War Poets".
Le immagini sono forti, dirette, ma al tempo stesso dotate di una forte carica lirica, portano subito il lettore a empatizzare col soldato anonimo di cui parlano i tuoi versi (che, pur essendo un individuo, è anche una figura universale che simboleggia la moltitudine di soldati che presero parte al conflitto, e di cui percepiamo la rassegnazione e la nostalgia di casa): sembra quasi di vederlo mentre marcia nel fango, mentre guarda la luna e nel cielo straniero non riesce a scorgere la Croce del Sud.
Come giustamente fai notare, il componimento non ha rime né metrica, ma ho apprezzato davvero tanto il ritmo meditativo, malinconico, e le immagini che i tuoi versi suggeriscono.
Bravissima come sempre. Alla prossima!^^

Nuovo recensore
26/04/20, ore 18:03
Cap. 1:

Un fronte di guerra in quello spietato 15-18. Ricordo che andavano al fronte anche ragazzi di 18 anni e forse meno.Sentii dire da veterani di quell'epoca che i tedeschi si erano macchiati della colpa di avere lanciato gas proibiti dagli accordi internazionali.Descrive la poesia quei momenti brutali,osservando pero' che il soldato in quella situazione non marcia ma striscia in trincea come un verme purtroppo.Un preludio comunque ad una seconda grande guerra.Benissimo.Un saluto Pasta 26/4/2020