Recensioni per
Dove non ci sono i lupi cattivi
di Soul Mancini

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/08/20, ore 16:53

Terzo posto

Dove non ci sono i lupi cattivi di Soul Shine

Titolo: 2/2
Lo trovo adatto alla storia. Dove non ci sono i lupi cattivi è a casa, che Aelita definisce “sua unica ancora di salvezza”. Ma è anche, e soprattutto, il posto speciale di cui parla Waldo nella seconda parte della storia.
Oltre a rispecchiare la storia, credo che possa incuriosire un eventuale lettore – agli amanti della serie fornisce anche un indizio in più, dato il collegamento abbastanza evidente con Aelita.
Non mi fa impazzire il font che hai scelto, ma questo è secondario.
Grammatica e stile: 7,5/10 [4,5+3]
“la illudevano di suoni”
Non mi risulta che il verbo illudere regga “di”, ma “su” e “con”. Nel caso specifico, la forma corretta è “la illudevano con suoni”. (-0,3)
“le lasciò una carezza tra i capelli scompigliati.”
Ho verificato i significati di “lasciare” sulla Treccani e ho cercato proprio l’espressione “lasciare una carezza”, ma non ho trovato nulla. Non sottraggo molto dal momento che il senso della frase è chiaro, ma mi sembra un uso improprio del termine: opterei per un più diretto “le carezzò i capelli…”, ma le possibilità sono varie. (-0,2)
 
In tutta onestà non sono riuscita ad apprezzare molto lo stile elaborato che hai adottato in questa storia: considerando il contenuto e soprattutto la protagonista, avrei preferito delle scelte un po’ più semplici. Non che non si possa cercare uno stile alto per una storia di bambini, ma questo – a meno che non ci sia una ragione specifica dipendente dai personaggi scelti – comporta un certo effetto. In questo caso, alcune scelte mi sono sembrate troppo, suscitandomi un effetto straniante.
Alcuni esempi sono: “guance arrossate dal tepore del pomeriggio primaverile” (tra l’altro, tepore non è la parola giusta per esprimere caldo, se era questa la tua intenzione: è un vocabolo associato a un’idea di ristoro, sa di confortevole) e “aria pregna di polline”, ma più che a singoli vocaboli mi riferisco un po’ in generale al tono della storia, soprattutto nella prima parte.
Un’altra scelta che ho trovato un po’ straniante, ma per motivi in un certo senso opposti, è la seguente: “col muso sporco di crema”. “Muso” si può, sì, usare per indicare il volto umano, ma in contesti generalmente spregianti o scherzosi. Me l’aspetterei magari in una storia comica, ma non è questo il caso.
Ho trovato invece l’uso della punteggiatura perlopiù corretto e anche un po’ variato. Non sono del tutto d’accordo giusto con i seguenti esempi:
“sembrava dimenticarsi della sua esistenza. Ma lei non si arrabbiava mai.” Un punto fermo mi sembra una pausa un po’ troppo forte, in questo caso.
“Lui ricambiò la stretta. “Sarà pieno di musica e pianoforti ovunque, te lo prometto.”
Ma Aelita, presa dalla sua improvvisa gioia da bambina, era troppo impegnata a perdere lo sguardo nella primavera che esplodeva fuori dalla finestra per accorgersi del lampo di dolore che attraversò gli occhi di suo padre.”
Qui in realtà non è tanto la punteggiatura il problema, ma quel ma iniziale: in generale non è consigliatissimo iniziare una frase con un’avversativa, ma non è questo il problema. Semplicemente, mi sembra che non c’entri molto; non vedo un legame che giustifichi un “ma” tra queste due frasi. Il padre di Aelita le rivolge una frase rassicurante, ma viene attraversato da un lampo di dolore che la figlia non scorge. Va benissimo, ma hai ribaltato l’ordine della frase: se avessi fatto prima presente il lampo di dolore e poi che Aelita non se ne avvede, mi sarebbe andato benissimo. Messo così invece, il valore avversativo del “ma” sembra più rivolto all’affermazione di Waldo Schaeffer.
Per me potresti o modificare più “drasticamente” l’ordine della frase, tipo: “Ma mentre lo diceva, un lampo di dolore attraversò i suoi occhi; Aelita, presa dalla sua improvvisa […]”.
Oppure, più semplicemente, sostituire il “ma” con una congiunzione copulativa: “E Aelita, […]”.
IC: 9,5/10
Ho trovato i tuoi personaggi molto convincenti, per lo più coerenti con gli originali.
C’è solo un aspetto che mi ha un po’ stonato, ovvero il fatto – su cui insisti abbastanza – di Waldo che a volte “si dimentica dell’esistenza” di Aelita. È vero che di lui sappiamo poco, ed evidentemente ne abbiamo una percezione diversa, ma mi sembra che uno dei pochissimi tratti canonici d questo personaggio sia proprio l’immenso amore per la figlia – non credo che potrebbe mai “dimenticare la sua esistenza” (o darne l’impressione), soprattutto non dopo aver perso la moglie.
C’è inoltre una piccolissima imprecisione riguardo ad Aelita, stando almeno a quanto ho trovato: fai riferimento al suo andare a scuola, ma lei non la frequentava, studiava da autodidatta (con suo padre, immagino). Questo ovviamente è un dettaglio che non conta ai fini della valutazione, ma mi sembrava corretto fartelo presente.
Per il resto, l’IC è rispettato: ho apprezzato molto i vari riferimenti alla serie (ho appositamente riguardato alcuni episodi), a partire dall’approfondimento dell’associazione lupi cattivi/uomini in nero arrivando a Waldo che suona il piano e talvolta le insegna (Ascolta, Aelita, la musica è matematica…). Davvero, l’idea stessa della storia – ovvero l’origine dei “lupi cattivi” che (in un primo momento) popoleranno le visioni di Aelita al posto degli uomini in nero – è stata davvero interessante, e così anche l’idea di legare musica e lupi (in opposizione), due elementi molto importanti per Aelita.
Il riferimento al fatto che Aelita da grande voglia fare la pianista, per quanto legato più che altro al fatto che suo padre suona il piano, è interessante pensando all’interesse che dimostra per la musica più avanti nella serie, sebbene lì questo prenda una piega ben diversa.

Resa bambini: 3/3
La resa della piccola Aelita, con il timore infantile (ma non poi così tanto, come sappiamo) dei lupi cattivi nel bosco e la passione per il gelato, mi ha convinta. I dialoghi sono ottimi, “semplici” al punto giusto.
Nel mondo di Aelita ci sono i lupi cattivi contro cui combatte il padre e c’è la musica per tenerli lontani; nel momento in cui il padre le dice che la porterà in un posto speciale dove vivranno per sempre, la sua prima preoccupazione è per la presenza dei gelati. Sì, questa resa mi è proprio piaciuta; peccato per il tono alto della narrazione che un po’ stride con tutto ciò.
Bonus: 2/2
Per Code Lyoko avevo specificato un solo personaggio, Aelita, e l’ho decisamente avuta.
Totale: 24/27

Nuovo recensore
26/05/20, ore 12:14

Non sono certo che leggerai, ma è davvero una bella storia. Senza dubbio a partire dalla seconda stagione è pieno di misteri irrisolti.

Recensore Master
28/04/20, ore 14:10

Ciao Soul! *^*
Perdona l'immenso ritardo nel passare su questa fanfiction su Code Lyoko. Io ricordo poco e niente del cartone, tranne i personaggi (a proposito, Yumi e Ulrich li shippavo come se non ci fosse un domani) e a grandi linee l'universo generale, ma Aelita mi piaceva un casino! Ho adorato questo scorcio sulla sua infanzia, come dici tu è tanto introspettivo ma per me resta comunque molto dinamico! Poi sono debole al rapporto padre/figlia (nelle ff, almeno AHAHH), quindi sono davvero felice che tu abbia scelto di approfondire tutto ciò. Mi è piaciuta tantissimo la parte di suo padre in cui dice che sconfigge i lupi cattivi, traspare tutto l'affetto che prova per sua figlia e viceversa, Aelita lo stima da morire e si sente al sicuro con lui, soprattutto quando suona! Non so, mi sono piaciute moltissimo come immagini, mi hai subito trasportato lì con loro, l'introspezione poi così curata aiuta il lettore ancora di più a immergersi nelle tue righe. Come dici tu, sapendo ciò che succede e come si evolve poi la storia, sicuramente è uno scritto abbastanza malinconico, ma ti arriva dritto nel cuore! Insomma, con la tua sensibilità (aumentata poi dal fatto che la protagonista fosse una bambina, e di solito bambini = debolezza AHHA) sei riuscita sicuramente a toccarmi e farmi provare un sentimento dolceamaro (più amaro, però, sob T_T) e quindi ecco spero di ritrovarti nuovamente su questo fandom! Un abbraccio fortissimo! <3
(Recensione modificata il 28/04/2020 - 02:11 pm)

Recensore Master
27/04/20, ore 21:29

SOOOOOOOOOUL!!!!
Ma potevo non CORRERE a leggere una storia su Code Lyoko tipo IMMEDIATAMENTE?
(Non proprio, dato che sono già in ritardo di diverse ore, AHAHAHAHAH, ma fa lo stesso, spero ^^")
Oddio, una storia su Aelita!!!!
Sai che anche io durante la prima stagione la trovavo parecchio inutile, non capivo perché mai Jeremy e gli altri abbiano messo in pericolo l'intera umanità per lei, ma immagino che abbiano capito fin da subito che lei aveva bisogno di aiuto e che meritava di riprendere in mano la sua vita!
Quella vita che Franz Hopper le ha strappato perché era una specie di scienziato pazzo con idee megalomani che poi gli sono sfuggite decisamente di mano… vorrò vedere come poi andranno a finire le cose, visto che siamo solo a un terzo della quarta stagione e abbiamo anche Lyoko Evoiution da divorare!
Mi è piaciuto tantissimo come hai trattato l'introspezione della bambina, le sue innocenti paure e il suo modo semplice e puerile di interpretare le parole e le promesse del padre; come tutti i bambini che si rispettino, lei non si pone troppi dubbi e ripone ogni tipo di fiducia in suo padre, perché è la persona che ama e di cui si fida di più al mondo.
E soprattutto ancora non sa cosa la aspetta, dato che anche Franz stesso non poteva sapere esattamente come le cose si sarebbero evolute.
Ho apprezzato tantissimo anche tutti i riferimenti che hai disseminato durante tutta la narrazione, sei stata veramente bravissima a condensare tutti questi elementi in una storia così breve! Bravissima, davvero, l'ho adorata dalla prima all'ultima parola, non devi assolutamente sentirti insoddisfatta :3
Complimenti, davvero, e buona fortuna per il contest di Lita, sono certa che la storia le piacerà un sacco *___*
Alla prossima, e spero che scriverai ancora in questo fandom (sì, MAGARI sulla Yulrich, dato che questi due sono peggio della Rosilla XDDD) <3

Recensore Master
27/04/20, ore 19:28

Eccomi anche qui! *^*
Come potevo perdermi una tua fanfiction su questo fandom??? *____* E se non sbaglio è anche la prima, o ce ne sono altre che non ho visto? XD
Premetto che sto cominciando questa recensione dalla seconda riga che ho letto, solo perché volevo farti presente che a "sottobosco" (...ma esiste? HAHAHAHA ignoranza galoppante) ho letto tipo fantabosco e stavo morendo HAHAHAHA e qui si vedono i risultati delle tue drabbles! XD
Ora torno seria e continuo a leggere XD
Ed eccomi back! Credo di avere talmente tante cose da dirti che sicuramente me ne dimenticherò qualcuna, come al solito, e al massimo te la dirò random per messaggi, perché ci tengo che tu sappia quanto apprezzo ogni tua singola parola!
Come sai, non ricordo molto di questo cartone e non ho ancora iniziato a riguardarlo a causa dei giga, che sono il solito problema! (E magicamente finiscono anche se non guardo niente, ma com'è possibile? XD), però mentre leggevo ho proprio percepito che non fosse ambientata a Lyoko (ed è un complimento, perché ho la memoria di un criceto e sei riuscita a farmi ricordare alcuni fatti - ad esempio che Aelita viveva nel mondo "normale", se non sbaglio - semplicemente attraverso le tue parole! *^*), poi ho letto le note e un enorme "AAAAAHHHH" si è stampato sulla mia fronte XD
L'aneddoto del pianoforte proprio non lo ricordo, ma lo trovo dolcissimo e meraviglioso, dato che lo adoro! E poi, dici che non sai scrivere di personaggi bambini, ma questa storia è esattamente la sua rappresentazione: i lupi cattivi, il rapporto padre-figlia (che mi ricorda troppo Sindy&Jan, sono dolcissimi e me li ricordavo proprio così!), lei che mangia il gelato, sono tutti elementi perfettamente adatti a un bambino.
Giuro che vorrei poter ricordare meglio la serie, o averla rivista di recente, perché ci sono troppi aneddoti riguardanti il cartone che so che sono esattamente al posto giusto al momento giusto, eppure non sono in grado di commentarli, appunto perché un lombrico ha sicuramente una memoria migliore della mia XD E il bello è che li sento, sono lì e sono perfetti, ma per me è come se fossero celati dalla nebbia ed è una cosa che mi fa infuriare, perché questa storia meriterebbe più di un commento del genere.
La consapevolezza, come sottolinei nelle note, che quello che Aelita sogna in realtà non sarà poi possibile, è qualcosa che ti spezza e rappresenta esattamente quello che è sostanzialmente il mio obiettivo nelle storie drammatiche: sognare qualcosa senza sapere che non l'avrai è qualcosa di estremamente angst e triste... per le persone normali. Per me, che non sono affatto normale e tu lo sai (XD), è qualcosa di meravigliosa, qualcosa che non posso che adorare perché evidentemente trovo la mia gioia nel dolore XD
Ed è qualcosa che ho percepito per tutto il testo, non solo alla fine, perché almeno quello me lo ricordo HAHAHA ed è forse la caratteristica che ho adorato di più! *_____*
Credo tu abbia fatto un ottimo lavoro con Aelita versione bambina, sai che adoro le storie con protagonisti dei bambini (finché rimangono nelle storie mi piacciono XD) e si vede che hai fatto un gran lavoro, anche se so che è uscito di getto, ma si vede che c'è una "preparazione", anche per quanto riguarda la serie, dietro.
Il titolo, poi, l'ho amato con tutta me stessa e non fa altro che ribadire la bellezza di questa storia! *^*
Davvero, tantissimi complimenti anche in questo "esperimento" o quello che è, hai fatto un lavoro meraviglioso! <3