Recensioni per
Death comes from above
di Lumos and Nox

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/05/20, ore 23:01

Ciao, Nox!
Eccomi qui. È la prima volta che ti leggo, credo; mi ha fatto piacere trovare una storia sulla Marvel, su personaggi che vedo poco trattati poi! Ho amato Agents of SHIELD, le prime stagioni almeno, e mi piace in generale vedere trattato lo SHIELD. Saltando nelle note: come sarebbe facciamo che Coulson è morto? Mi oppongo!
Scherzo, naturalmente capisco che per descrivere il crollo di Nick collegato alla perdita di tutti gli agenti a cui è, diciamo così, più affezionato Coulson non possa essere vivo. Va bene così. (Non che serva la mia approvazione, ma insomma capisco ahahah.)
Allora, procediamo con ordine.
Per il titolo: probabilmente è un limite mio, ma non l'ho trovato particolarmente calzante. Forse anche perché non conosco la canzone e non mi rimanda all'atmosfera che magari chi conosce invece coglie leggendolo (già leggere che il titolo della canzone è "I'm so sorry", per dire, mi ha colpita).
L'introduzione invece la trovo molto attinente: non tanto per l'estratto, che comunque va benissimo (quasi tutte le mie introduzioni sono praticamente solo estratti, rip), ma soprattutto per l'incisiva frase finale: Tutte le menti possono spezzarsi, ed è proprio vero oltre che perfetto per rendere che persino Nick Fury possa avere un crollo emotivo. Anche l'invincibile direttore dello SHIELD, non solo Wanda Maximoff (come magari potrebbe sembrare all'inizio, anche se un sentore di ciò che non va in Nick c'è da subito).
Ti segnalo alcuni errori/sviste che ho trovato (non tantissimi, considerando la lunghezza della storia):
"bè" Non sono sicura che si possa parlare di errori per la resa grafica di un'interiezione, comunque io sono abituata a vederlo o come beh o come be', mai con l'accento, e mi sembrava giusto segnalartelo.
"Nick stava tenendo la testa dalla sua scrivania"
Non ho capito cosa intendi. In che senso teneva la testa dalla scrivania?
"affianco" scritto così è la prima persona del verbo affiancare, nel contesto tu intendevi "a fianco".
"Per quello che gli riguardava," lo riguardava
"Avrebbe dovuto qualcosa, probabilmente un rimprovero," Hai saltato una parola tra dovuto e qualcosa, immagino "dire"
"«Non ho intenzione di provarlo in tempi recenti»."
Cosa intendi dire è chiaro, ma recenti significa "avvenuti da poco", letteralmente. Potresti sostituirlo con "a breve", o "in tempi brevi" o qualcosa di simile.
"alzò spostò a fatica lo sguardo"
"sveglia, svegliai, Hill"
"le altre prossime sei ore" Non suona proprio bene, è ridondante, direi o "le prossime sei ore" o "altre sei ore"
"c’erano stati un bel po’ di facce" *state
Non credo di aver notato altre sviste! :)
La trama mi ha colpita perché, appunto, veder crollare Nick Fury non è proprio usuale. In più, i segni c'erano tutti ma ho capito che la donna di cui continuava a rivivere la morte fosse lei soltanto quando diviene più o meno palese, cioè quando gli viene fatto notare che "ha detto Hill".
Come hai sviluppato e raccontato il tutto mi è piaciuto molto; i rapporti con la Hill-fantasma sono molto dolci, se mi passi il termine, e scoprire che è tutto parte della sua immaginazione è abbastanza straziante. Davvero, non è un tema banale e tu l'hai gestito bene a mio parere.
I personaggi sono IC; vedere Fury così pronto a uccidere Wanda ha fatto male, ma in realtà so benissimo che se ce ne fosse bisogno non esiterebbe ad eliminarla. Ho apprezzato invece l'opposizione di Peter (è un ragazzo con una morale!) e Banner: non lo dice esplicitamente, ma non ho potuto fare a meno di pensare che la tematica "Possiamo davvero uccidere qualcuno prima che compia un crimine?" lo riguardi molto da vicino.
La fine, con la visita alla tomba e il nome che finalmente pronuncia, è molto toccante -- non mi convince fino in fondo quel "Ciao", avrei preferito un "Addio", ma mi rendo conto che si tratti di scelte completamente diverse ed evidentemente quel che volevi trasmettere tu è diverso.
In sostanza, la storia mi è piaciuta: l'ho trovata molto interessante e ben gestita. La forma, purtroppo, mi ha convinta meno: a parte le sviste già segnalate, in generale non ho trovato lo stile molto scorrevole, in alcuni punti mi è sembrato un po' forzato. Si tratta naturalmente di un mio gusto personale: preferisco narrazioni fluide e scorrevoli, praticamente sempre.
In ogni caso, è un buon lavoro.
Un bacio, alla prossima!

Mari