Ci ho messo solo millemila anni, ma eccomi qui! Ti avevo detto che piano piano le leggerò tutte queste IwaOi, le trame mi incuriosiscono un casino e questa storia è stata stupenda!
Oikawa e il ginocchio è una situazione vista in tantissimi modi differenti, belli e strazianti. Il tuo non è da meno (mi è preso un magone pazzesco leggendo).
La prima parte è stata un pugno nello stomaco, perché hai fatto vedere quelli che, alla fine, sono ragazzi delle superiori, neanche diciassette anni.
Iwaizumi sa che qualcosa non va, lo sa con tutto sé stesso, lo vede perfettamente, ma nonostante questo sprona Oikawa ad alzarsi, lo spinge a mettersi in piedi, a reagire, perché non deve finire in quel modo. Non accetta la realtà, si rifiuta totalmente di vederla e penso sia di un IC impressionante, sia per il personaggio che per l’età che rappresentano.
E quell’ammissione di Oikawa, quel “Non ci riesco. Fa troppo male, Iwa-chan” che, giuro, l’ho sentito dritto nelle orecchie, rotto e spezzato, un fil di voce disperato. Ho avuto i brividi, quindi ti faccio già tantissimi complimenti per questo.
La seconda parte è più morbida, superato lo shock c’è la realtà, l’accettazione. E mi sono anche intenerita a vedere il loro rapporto, Iwaizumi sempre burbero che gli va a prendere il ghiaccio e che, lo sappiamo tutti, alla fine gli andrà anche a preparare il tè.
E Oikawa che è quanto di più IC possa venirti, diviso tra la voglia di sdrammatizzare e il non riuscire a mentire ad Iwaizumi, alternando momenti di serietà con tentativi di battute. E la parte finale è stata un gioiellino, con quelle piccole provocazioni che volevano essere uno scherzo, ma anche qua, chi vuole prendere il giro? La manina di Iwaizumi durante la visita eccome se la vuole!
Bellissima, seriamente. Va dritta nei preferiti e mi spiace solo non averla letta prima!
Un bacione!!! |