Recensioni per
And in the end, she wasn't the one
di bacinaru

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/05/20, ore 01:40

Carissima bacinaru,
torno sui lidi di operazione zio, e ne rimango ancora una volta ammaliata. Hai questa capacità di catturare le espressioni facciali dei personaggi e imprimerle su carta che mi lascia spiazzata; non è difficile immaginare Napoleon che si lecca le labbra e che ingoia il sapore fantasma di quel bacio e, davvero, ho amato questo modo di descrivere la sensazione di un sapore addosso, che non è più lì ma che si è registrato.
La shot è un insieme di non detti, che esplodono fuori attraverso dei dialoghi che hanno una traiettoria, una metà, fatta solo di gesti. Ci racconti di un dispetto, di un infantile tentativo di imbarazzare Illya con quelle riviste porno poppate nella sua valigia quasi per magia – con l'ilarità e trionfo di Napoleon nel constatare che le ha trovate – fino al capovolgimento completo dei ruoli. L'arroganza di Napoleon, la sua premura divertita, che è un tentativo di spronare Peril a muovere un passo con Gaby, si specchia nell'altro, e diventa coraggio. Un coraggio sino a quel momento mancato, ma un'occasione presa al vole di sottolineare quali sono le sue priorità, quali sono le sue necessità... e se quel bacio con Gaby era a senso unico, perché non era la persona a cui avrebbe voluto rubarlo, cogliere di sorpresa Napoleon sembra quasi la stessa situazione, ma capovolta. Illya si sente come Gaby, ovvero la persona sbagliata, il cui bacio non viene ricambiato ed è un errore. Un altro errore, che non è tale. È solo un momento di svolta, la cui preparazione non esiste, se si è sempre pensato che il tuo soggetto di interesse in realtà sia interessato ad altro. A un'altra.

L'incredulità rende statue di cera, ma quando poi si scioglie il nodo, la consapevolezza esplode e quel bacio senza risposta, è solo l'inizio di qualcos'altro: sono quei non detti che vanno studiati, elaborati, e poi accettati. E dunque poi è un bacio dato da due persone, quello che segue, pregno di troppe cose, tra cui l'ironia che cela un cuore che esplode e un sogno che si realizza e che li mette sullo stesso piano.
Una shot breve, il che è il suo unico difetto, siccome il tuo stile mi piace moltissimo, in grado sempre di raccontare storie fresche, innovative, e quelle che ho letto racchiudono piccoli momenti, che però sono step indimenticabili e che mutano la vita e la visione della stessa, specie se si parla di un rapporto con altri esseri umani, che l'hanno resa di certo imprevedibile.
Complimenti come sempre, leggerti è un vero piacere.
Alla prossima,
Miry

Recensore Master
04/05/20, ore 22:47

Ma ciao Bacinaru!
Dopo aver scoperto che operazione Uncle l’avevo visto, come ben sai me lo sono rivisto godendomi ognuna delle sue inquadrature così glam e ispirate alla dolce vita. Hai ricreato benissimo l’atmosfera propria del film e anche la tensione esistente tra Ilya e Solo, due uomini diversi per fazione e modi di pensare, due spie eccellenti e pericolose che sanno valutare ogni gesto del loro interlocutore. Una delle caratteristiche fondamentali del rapporto esistente tra i due è il sabotaggio reciproco, il controllo, il danneggiamento che inizia quando Ilya rimane appeso in mezzo al muro di Berlino e prosegue per tutto il film a fasi alterne: Napoleon compie l’ennesimo dispetto che però ha il sapore della goliardia (e io amo il cameratismo e la goliardia), ma questo gesto volto a scalfire l’imperturbabile morale di Ilya e a canzonarlo suscita un risultato che potremmo ben definire inatteso perché sorprende entrambi. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è che Napoleon non si aspettava nulla, non era un tentativo per sedurre l’alleato, ma per canzonarlo in quell’eterna lotta tra noi e loro, tra capitalisti e sovietici che mi ha fatto ricordare i film di quando piccola, molto piccola, alla Danko.

Li ho trovati molto IC (e che bello poterlo dire con cognizione di causa) dato che la mia visione è freschissima: nel disagio con cui Ilya parla di sé e di quello che (non) c’è stato con Gaby l’ho visto fare uno sforzo per rivelarsi, lui che come agente brillante del KGB non può permettersi nessun tipo di cedimento e che, pure, cede. Il bacio improvviso azzera il tempo e questo è un leitmotiv che mi piace sempre moltissimo riscontrare nelle storie. Questo è condito dal giusto imbarazzo, da un istinto che Ilya vorrebbe cancellare per paura di aver offeso con un’attenzione non gradita l’altro (e lascia che ti dica che ho amato quella semplicità con cui ha chiesto scusa a Solo per essersi lasciato andare), ma che in realtà svela semplicemente qualcosa che c’è, è nato, è improvviso e va approfondito. Sono due spie che si punzecchiano, consapevoli del loro ruolo e di quello che sono e che fanno e ho gradito moltissimo fare un primo salto (cui seguiranno senz’altro altri **) in questo fandom magari piccolo, ma ricchissimo di un’infinità di perle proprio come questa!
Un caro saluto e a presto **, stai diventando una piacevolissima abitudine.
Shilyss ^^

Recensore Master
02/05/20, ore 01:22

Ciao!
Ho visto questo film, ma passo per la prima volta a recensire qualcosa nel fandom e ammetto candidamente di apprezzare Illya e Napoleon soprattutto come brothership. Comunque, I don't mind anche perché la shot che hai scritto è molto introspettiva, nel suo essere breve. Ho trovato in particolare molta coerenza fra quello che è il titolo e quello che è il testo: vediamo infatti Illya scoprire che Gaby non era "the one" e ciò che scatta è un bacio molto bello, che hai descritto con una particolare attenzione al rapporto anima e corpo (ovvero dando uguale peso a sentimenti e movimenti). Ho partecipato anche io all'event e ho apprezzato il modo in cui hai usato il prompt, che ha sì quel qualcosa di ironico, che ci sta e ha senso, ma al tempo stesso è anche una chiave di volta, che conduce a quella che è la confessione di Illya rispetto a quanto successo con Gaby e alla sua conseguente presa di coraggio.
Mi piace come quel lieve filo di ironia di Napoleon ritorna anche alla fine, con questo passaggio molto bello: "«Quindi, con piccolo avviso, ti trovo preparato?» gli chiede, sfacciato, più di quanto si sarebbe mai aspettato da parte sua. E questa volta, stizzito dal fatto che gli è stata rubata la scena da protagonista, è Napoleon ad alzare il capo e a catturargli le labbra in un bacio."
Mi piace anche la leggera esitazione e insicurezza che consegue in Illya, dopo il bacio, nel suo non vederlo rispondere: è una reazione che ci sta, una reazione che è lecita e che è normale per lui interpretare come disinteresse in virtù soprattutto della sua reazione al bacio di Gaby.
Ho apprezzato davvero tanto dunque, dallo stile alla caratterizzazione. La cura che ci hai messo si vede nella descrizione delle introspezione e nel fatto che nessun dettaglio - nemmeno il titolo - è lasciato a caso.
Davvero un ottimo lavoro, dunque !
Alla prossima.
Desy
(Recensione modificata il 02/05/2020 - 01:27 am)