Recensioni per
Take me gently
di Kim WinterNight
7° POSTO: Kim Winternight – Take me gently
- […] Stai attento ai battiti del tuo cuore, alle sensazioni che provi, a ogni singola cosa. sii scrupoloso come quando fai musica […], (-0,03 pt); - Non mosse un muscolò […], refuso (-0,01 pt); - […] sistemarsi nuovamene su di lui […], refuso (-0,01 pt); - Mike, con gesti lenti e delicati, cominciò a penetrarlo con un dito, facendo scivolare tra i suoi muscoli caldi e stretti […], “facendolo” (-0,01 pt); - Poi si mise a sua volte su un fianco […], “a sua volta” (-0,01 pt); - […] che li aveva uniti durante qualla bizzarra serata […], “quella” (-0,01 pt); - «Beh, sarebbe bello stare con te. ma tutto assumerebbe quel sapore dolciastro di ruotine […], (-0,03 pt). Per quanto riguarda la punteggiatura, molto ma molto curata anche quella. Ci sono stati solamente pochissimi punti in cui è mancata, a mio parere, qualche virgola; ma nulla che creasse grande scompiglio (-0,50 pt). Stile e Lessico: 8/10 Amo il tuo stile, ma questo non è un mistero! Benché questa OneShot sia una drammatica/erotica/introspettiva, impazzisco per il romanticismo innato che sgorga dalle tue righe e che riesce a farmi apprezzare il genere, trasformandomi gli occhi a cuoricino senza che io possa rendermene conto. Hai un modo di esprimerti che – sebbene il dramma, percepito forte e chiaro – è molto dolce, introspettivo, riflessivo; nonostante tutto, rendi i dialoghi e l'intreccio più “duri” quando serve, sfoderando qualche parolaccia che non guasta nel contesto, anzi!, sottolinea il concetto che in quel momento vuoi esprimere. Tanto per farti un esempio, ho adorato il cambio repentino di Mike all'inizio della storia, notando una bella differenza tra la confusione/ansia provata mentre rimuginava su cosa fossero lui e Roddy, e la scontrosità con la quale ha risposto al tastierista quando quest'ultimo ha richiamato la sua attenzione. Stesso discorso è valso per Roddy: prima “A Roddy si mozzò il respiro ed ebbe voglia di gettarsi tra le sue braccia e lanciare un grido di gioia. Davvero Mike si era preoccupato per lui?”; poco dopo, invece, ha solo voglia di andarsene a casa e inizialmente rifiuta di dare un passaggio al cantante, consigliandogli di farsi accompagnare da qualcun altro o di chiamare un taxi (il fatto che alla fine ceda è un dettaglio a parte!). Insomma, stile e lessico si sposano alla perfezione, alternandosi in base alle emozioni provate dal personaggio protagonista di quel dato momento. Ed eccoci a un altro complimento che ti spetta: speravi di non aver creato confusione col continuo cambio del punto di vista. Bene! Ti dico che non solo non c'è stata confusione (e da qui si deduce la grande attenzione e devozione che hai impiegato nello scrivere la storia), ma ho apprezzato da morire il tuo rendere protagonisti entrambi allo stesso modo; non c'è uno che prevale sull'altro, hai donato a entrambi la stessa importanza. L'ho amato! L'unico appunto che ho da fare, e che vorrei notassi in modo da stare più attenta in futuro, è la ripetizione di alcune parole/espressioni che hanno creato un effetto cacofonico (-2 pt). Li ho riportati tutti qui sotto, affiancando degli esempi coi quali non voglio assolutamente dirti come scrivere le tue storie, sono solo dei semplici suggerimenti per farti vedere come sarebbe stato diverso l'effetto prodotto se non ti fossi ripetuta: - Poco prima, mentre beveva il suo caffè, (Mike) era arrivato a una conclusione: Roddy meritava una spiegazione, anche se lui non aveva idea di quale fosse quella giusta. Anche lui ne aveva bisogno […] → “Poco prima, mentre beveva il suo caffè, era arrivato a una conclusione: Roddy meritava una spiegazione, anche se lui non aveva idea di quale fosse quella giusta. Anch'esso ne aveva bisogno […]”. - Con la coda dell’occhio vide il cantante riscuotersi appena e voltarsi a guardarlo, distogliendo lo sguardo dalla strada buia che stavano percorrendo […]; → “Con la coda dell’occhio vide il cantante riscuotersi appena e voltarsi a guardarlo, distogliendo la vista dalla strada buia che stavano percorrendo […]”; - «Questo sono io, dovresti saperlo. Ho capito che io e te abbiamo priorità diverse» lo interruppe bruscamente il cantante. Roddy sentì il cuore spezzarsi. Ecco, stavano arrivando alla fine di ogni cosa, stavolta era vero. Sapeva che lui e Mike avevano priorità diverse, era consapevole che loro due fossero molto diversi […] → “«Questo sono io, dovresti saperlo. Ho capito che io e te abbiamo priorità diverse» lo interruppe bruscamente il cantante. Roddy sentì il cuore spezzarsi. Ecco, stavano arrivando alla fine di ogni cosa, stavolta era vero. Sapeva che lui e Mike avevano priorità differenti, era consapevole che loro due fossero molto dissimili […]”; - Roddy lo conosceva troppo bene, sapeva esattamente cosa avrebbe fatto e come si sarebbe comportato una volta sceso dalla sua auto. glielo aveva sbattuto in faccia senza mezzi termini, proprio come lui senza mezzi termini aveva sempre prevalso su di lui, trattandolo come un oggetto […] → qui non solo ti sei ripetuta, ma, non differenziando le due parti, hai creato anche un pochetto di confusione: “Roddy lo conosceva troppo bene, sapeva esattamente cosa avrebbe fatto e come si sarebbe comportato una volta sceso dalla sua auto. glielo aveva sbattuto in faccia senza mezzi termini, proprio come Mike/il cantante senza mezzi termini aveva sempre prevalso su di lui, trattandolo come un oggetto […]”; - Voleva che Roddy fosse sincero con lui, che gli dicesse cosa provava davvero. E solo incrociando i suoi occhi sarebbe stato in grado di comprenderlo appieno. Il biondo si scrollò di dosso la sua mano e si voltò completamente verso di lui, piantando gli occhi nei suoi […] → considerando che poco dopo ripeti nuovamente la parola “occhi”, tuttavia appropriata per il contesto (Rimase semplicemente a scrutare quella vena furiosa che velava i bellissimi occhi del suo Roddy), magari avresti potuto sostituirla – in modo da non ripeterti eccessivamente – la seconda volta in cui l'hai utilizzata, dicendo, per esempio: “piantando lo sguardo nel suo”; - Parlare di certe cose lo metteva a disagio, era uno che preferiva dimostrare le cose, se mai ci fosse stato qualcosa da dimostrare […] → “Parlare di certi argomenti lo metteva a disagio, era uno che preferiva dimostrare le cose, se mai ci fosse stato qualcosa da dimostrare […]”; - Mike sussultò e abbandonò le braccia lungo il corpo, non voleva toccarlo o compiere qualche gesto equivoco. Tuttavia era molto difficile rimanere calmo e immobile mentre il corpo di Roddy era steso sul suo e il suo volto era così vicino […] → “Mike sussultò e abbandonò le braccia lungo il corpo, non voleva toccarlo o compiere qualche gesto equivoco. Tuttavia era molto difficile rimanere calmo e immobile mentre il corpo di Roddy era steso sul proprio e il suo volto (il volto di Roddy) era così vicino […]”; - Non mosse un muscolò e aspettò finché Mike non si sollevò per poi chinarsi e sostituire con le labbra i suoi polpastrelli, lasciando che questi scendessero sotto il suo mento. Lo baciò piano, proprio come aveva fatto in macchina prima che scendessero […] → “Non mosse un muscolò e aspettò finché Mike non si sollevò per poi chinarsi e sostituire con le labbra i suoi polpastrelli, lasciando che questi scendessero sotto il suo mento. Lo baciò piano, proprio come aveva fatto in macchina prima che salissero in casa […]”; - E soprattutto stava osservando e percependo attentamente ogni singola reazione del biondo: come la sua pelle chiara si increspava sotto il suo tocco […] → anche qui, oltre alla ripetizione, c'è un po' di confusione: “E soprattutto stava osservando e percependo attentamente ogni singola reazione del biondo: come la sua pelle chiara si increspava sotto il proprio tocco […]”; - (Mike) Ascoltò Roddy gemere piano mentre gli si offriva maggiormente e si agitava un poco sotto di lui. Si fece strada in lui finché non lo ebbe preparato […] → “Ascoltò Roddy gemere piano mentre gli si offriva maggiormente e si agitava un poco sotto di sé. Si fece strada in lui finché non lo ebbe preparato […]”; - Sorrise sghembo a Mike e lui riprese a oscillare lievemente su di lui […] → “(Roddy) Sorrise sghembo a Mike e quest'ultimo riprese a oscillare lievemente su di lui”; - Mike lo sapeva, sentiva i sentimenti di quel ragazzo scivolargli addosso come dolorose carezze; tuttavia per lui era ancora tutto così confuso, anche se poteva affermare di sentirsi bene con lui e di doverlo ringraziare per averlo amato incondizionatamente ancora una volta. Anche se lui si sentiva un mostro, una merda, una persona orribile […] → “Mike lo sapeva, sentiva i sentimenti di quel ragazzo scivolargli addosso come dolorose carezze; tuttavia per lui era ancora tutto così confuso, anche se poteva affermare di sentirsi bene col giovane uomo e di doverlo ringraziare per averlo amato incondizionatamente ancora una volta. Anche se lui si sentiva un mostro, una merda, una persona orribile […]”; - Avrebbe potuto farlo, ma ancora una volta si rese conto che non poteva avanzare ancora delle pretese […] → “Avrebbe potuto farlo, ma ancora una volta si rese conto che non poteva avanzare le ennesime pretese […]”; - Gli sforzi di Roddy non erano serviti a niente, aveva ancora una volta rovinato tutto. Mentre guidava verso casa, Roddy si maledisse perché ancora una volta si era lasciato usare […] → per “Gli sforzi di Roddy non erano serviti a niente, aveva di nuovo rovinato tutto. Mentre guidava verso casa, Roddy si maledisse perché ancora una volta si era lasciato usare […]” o viceversa; Inserimento del pezzo scelto: 5/5 Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai inserito il pezzo! Non solo l'hai fatto in maniera idonea, quindi intessendo le frasi nella trama, ma gli hai anche attribuito una sorta di duplice significato: prima vediamo Roddy arrivare al limite, lamentarsi, dire a Mike come la situazione gli vada ormai stretta («È che sono così abituato a essere usato da te, pensavo che dopo il tour sarebbe tutto finito. Che sarei tornato alla mia normalità, perché so che in quel momento tu avevi bisogno di me e io ci sono stato. Ma adesso non ci sto più, Patton»); poi, invece, lo vediamo tornare sui propri passi e rimangiarsi quanto detto in precedenza – probabilmente parole dettate dall'estrema rabbia («Comunque, preferisco sempre quando i nostri incontri sono inattesi. Amo quando mi chiami inaspettatamente vicino a te o mi salti addosso senza preavviso»). Questa storta di bipolarismo (passami il termine!) mi è piaciuto molto; ho trovato si adattasse alla trama e al dramma vissuto da entrambi, soprattutto a quello vissuto da Roddy: il suo contraddirsi non è altro che sinonimo di un'opera di convincimento attuata su se stesso, convinzione volta a proteggerlo da una situazione che – seppur apparentemente inizi a sbloccarsi – rimane statica nel suo essere complicata (C’era qualcosa di amaro in quelle labbra incurvate appena, qualcosa che forse Roddy stava cercando ancora di nascondere. Ma per quella sera si erano detti e dati tanto, si erano presi cura l’uno dell’altro e quello poteva bastare per il momento. «Va bene così» aggiunse ancora il tastierista, come se tentasse di convincere più se stesso che il suo interlocutore). Gradimento personale: 10/10 Amo le tue storie, davvero. E non avevo alcun dubbio neanche su questa da ancor prima di leggerla! Nonostante tu abbia scritto un'erotica/drammatica/introspettiva, ho trovato (come già detto) del romanticismo; quel romanticismo che solo tu, col tuo stile e le tue parole, riesci a farmi apprezzare appieno. Mi è piaciuto da matti il sentore dolciastro che, per tutta la storia, mi ha accompagnata; non so se sia una cosa da te voluta oppure una tua personale caratteristica/dote che spontaneamente si riversa in ciò scrivi, ma mi piace. Mi piace perché hai mixato in maniera perfetta – e diversa da ogni altra storia letta (partecipante al contest e non) – amore e dramma/eros; amore inteso nella sua forma più pura e incondizionata, quella più semplice e al tempo stesso più complicata di tutte, fondendolo magnificamente con uno strazio amoroso/rapporto carnale, fortemente drammatico, che altro non è che la semplice conseguenza di tale sentimento. Credimi, fatico persino a trovare le parole esatte per esprimere ciò che la tua storia mi ha trasmesso... dire che mi sono decisamente immedesimata nel punto di vista di entrambi, è fortemente riduttivo. Hai reso i personaggi maledettamente umani, li hai messi a nudo nelle loro problematiche, paure e ansie. Hai parlato di un Mike consapevole della confusione provata e del male fatto a Roddy; lo hai reso vulnerabile, accomodante alle richieste del tastierista, positivamente meravigliato da cosa significasse fare l'amore, ascoltare l'altro, viverlo e viversi. Ma poi, alla fine, la sua indole distaccata ha prevalso sulla ragione; testa batte cuore. Allo stesso modo, ho amato il tuo delineare Roddy: è trapelata tutta la sua frustrazione, la voglia di opporsi alla propria arrendevolezza, il pungo di ferro col quale ha affrontato Mike, per poi sciogliersi nuovamente come neve al sole; il suo andare incontro all'amante e cercare pazientemente di abbattere quel muro che non gli permetteva di amarlo liberamente e farsi amare. E poi la contentezza di quel rapporto vissuto con calma, col desiderio bruciante che preme per uscir fuori ma che viene tenuto a bada, regalando loro un'attesa ancor più bella del piacere stesso. Eppure, alla fine dei giochi, anche Roddy ha dovuto fare i conti la realtà, rendendosi conto che Mike non cambierà mai e che lui, per l'ennesima volta, ha ceduto a quella remissività che solo poche ore prima aveva cercato di combattere. L'epilogo di questa storia è più vero e umano di quanto si possa pensare: se gli angoli vengono smussati solamente da uno dei due, vuol dire che non sono innamorati entrambi. Dio, quanto dramma!, e che pane per i miei denti affamati di strazio! Grazie per questo amore tormentato e che, almeno per il momento, non verrà ricambiato. Tot: 35,80/40 |
Sììììì! Ci sono riuscita!!! Avevo iniziato a leggere la storia ieri nel tardo pomeriggio, poi purtroppo non sono riuscita a terminarla e l'ho fatto soltanto adesso, comunque mi ha colpito davvero tanto che ho ancora in mente quello che volevo dirti già ieri XD. |
E niente, sono giusto un pochino in ritardo... ho talmente sclerato per provare a partecipare a questo contest che non mi sono resa conto di essere così tanto in ritardo! |
Kim! Eccomi finalmente, ho finito di leggere questa storia due giorni fa, ma gli scleri per la storia per questo contest hanno avuto la meglio su di me, quindi arrivo solo ora XD |
Una bella altalena di emozioni!! E molto tosta! Essendo una pippetta e romanticona ci sono rimasta un po' spiazzata alla fine quando (sembra) essere andato tutto in fumo lo sforzo dei due, ma è giusto così. |