Ciao!
Innanzitutto benvenuta e complimenti per la tua prima storia. Anche io come te sono una delle (sempre troppo poche) grandi estimatrici dei Malandrini e sono ben contenta che finalmente ci sia chi riesce a scrivere belle storie su di loro.
La tua storia è piena di tragicità e drammaticità perché drammatica è la loro storia ma soprattutto lo sono le loro morti. Ho apprezzato anche che tu abbia seguito la cronologia delle morti.
Quella di James è la prima. Arriva prematura, a ventun anni quando la sua vita era appena iniziata e stride così tanto con l'idea che lui aveva, fatta di barba bianca e di Lily che gli chiude gli occhi, e quella cui va incontro, scomposta per lasciarsi dietro la moglie ed il figlio che cerca di salvare.
Sirius, invece, voleva lo spettacolo, voleva la scena, il rumore ma ha avuto una risata 'incastrata' (bellissima la scelta di parole) e non ha lasciato nemmeno un corpo dietro di sé, scomparso silenziosamente dietro il velo.
Peter, invece, che alla morte non ci pensava mai perché pensava di avere una scappatoia, di aver trovato una via di fuga, schierandosi con la parte vincente, muore in un isolato atto di coraggio salvando il figlio dell'amico che lo aveva tradito.
Infine, Remus, l'ultimo malandrino, muore forse nel modo più dolceamaro, combattendo per suo figlio, dopo aver raffrontato sempre quel dolore al dolore delle trasformazioni.
Davvero davvero brava, hai uno stile molto fluido, curato, efficace e molto evocativo. Spero di leggere altre tue storie!
A presto,
Fede |