Mia carissima moglie!
Con un ritardo mostruoso, ma alla fine sono qui, da te ** e sinceramente mi mancava un po' leggere di Joker e Harley e siccome vengo da una visione recentissima (IERI) di Suicide Squad perché una certa persona (la mia bbf) non l'aveva mai visto, dunque ho deciso di passare di qui fresca, freschissima di loro ç.ç fresca di "My heart scares you and a gun doesn't?" e quindi... ne avevo bisogno sweety çç
Prima di tutto vorrei farti i complimenti per come l'hai voluta raccontare, questa storia. Per come sono io mi ci sarebbe voluta una long di 10 capitoli per raccontare il passato di un personaggio. Tu riesci a concentrare tutto quanto in un unico spazio, e lo fai sempre, perché sei in grado di mettere insieme più eventi, ordinarli raccontarceli e questo prologo in particolare sembra una scena post titoli di un film, che racconta chi è il nostro personaggio e perché è diventata tale.
Quando racconti il suo passato è straziante, e tutto sembra così normale all'inizio: persino la premura di suo padre, che avrebbe preferito che vi fosse stata una gravidanza un tempi migliori invece che ora, che Lucyandra ha addosso una patologia che non vedrà la donna sopravvivere... e non riesco ad avercela con lui del tutto, sebbene poi quando la vende per una cassa di birra, la mia comprensione si disintegra ma... è pur vero che quando perdi tutto, e ti rimane qualcosa che ti ricorda la persona che ami, perdi il senno, perdi te stesso. Suo padre non era in grado di prendersi cura di sé stesso, figurarsi di Harleen... e comunque, per quanto sia poi finita tra le braccia di una famiglia ricca, che le ha dato la possibilità di studiare e realizzarsi, nella vita di Harleen c'è sempre qualcosa che la spinge nel fondo: i genitori mafiosi, il costringere se stessa a fingersi non il massimo per non creare divergenze tra le famiglie... la consapevolezza che "chi fa da sé fa per tre" e che non vuole soldi sporchi in mano per ciò che può guadagnarsi da sola. E lo dimostra. Harleen lo dimostra sempre, di valere, di sapersela cavare, ma che è destinata a figure maschili che la ribaltano, a cui deve sempre dimostrare qualcosa ed è qui, subito dopo aver raggiunto l'obiettivo di Arckam, che la figura più importante della sua vita emerge, e per quanto si sappia che Joker è insano, malato, problematico e violento, grazie a questa shot si viene a capo di qualcosa che non è mai stata sottolineata abbastanza, se non da te:
Harleen cerca una figura maschile di riferimento che la accetti, e sa di valere qualcosa, ma quando le persone che ami non ti fanno sentire valorizzato, cerchi la loro approvazione in continuazione e lei fa questo, in più la sua professione le impone di "fixare" le persone e farlo con Joker è una sfida ma anche una possibilità di vivere una vita diversa, di aiutare se stessa e lui, e magari abbracciare un futuro insieme dove lei c'è sempre per dargli il suo appoggio, ma lui... lui è il vero psicologo tra i due, anche se pazzo. la legge dentro, sa quali sono i suoi punti deboli, sa di cosa ha bisogno e gioca con lei, con i suoi traumi, con i suoi bisogni e con il suo cuore... ma come citavo all'inizio: hai paura del mio cuore e non di una pistola; e lei ha ragione. Hanno bisogno entrambi dell'altro, ma forse Joker vede Harley come una sicurezza, la dà per scontata.
Insomma, questo prologo racconta una vita intera, tappa buchi che ci spiegano perché Harleen è fatto in una certa maniera, perché prende certe scelte e perché, alla fine, è così essenziale Joker per lei.
Lo vuole salvare, that's it, e ne ha la capacità se non fosse che lui, dopotutto, non vuole essere salvato ma lei è troppo determinata per demordere ♥
Mogliettina mia come sempre mi stupisci, come sempre mi spiazzi, come sempre entri in oscuri cunicoli dell'animo umano e li rendi accessibili, con la tua straordinaria empatia ♥ Non vedo l'ora di proseguire ç.ç
Un abbraccio fortissimo!
Miry, la tua moglie fedele u.u |