Recensioni per
Parlantina fastidiosa
di Hotaru_Key22

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/08/20, ore 18:10

Ciao, oggi inizio a lasciare le recensioni premio per il Contest "Una giornata particolare" ed eccomi qui.
Mi ha incuriosita subito questa One Shot perché amo Grey's Anatomy e adoro Arizona. È molto particolare l'idea dei tatuaggi, devo dire che sarebbe molto comodo se fosse così anche nella realtà! È una storia breve ma completa, mi è piaciuta tanto ed ora vado subito a cercare qualcos'altro da recensire, sono super curiosa!
A dopo

Recensore Veterano
19/05/20, ore 15:54

QUINTA CLASSIFICATA
Hotaru_Key22, "Parlantina fastidiosa"
Con 39/45



Grammatica, lessico e stile:

> “Ed iniziando”, “ed ogni volta”, “ed ultimamente”… la “d” va aggiunta solo quando la parola dopo inizia con la stessa vocale (“ed eppure”, “ad amare” ecc…).
> “(…) cadde rovinosamente su qualcosa di per niente freddo e duro che constatò dunque (…)” -> è una piccolezza, ma avrei aggiunto una virgola tra “duro” e “che”.
> “con un’espressione che spaziava tra l’essere confuso, l’essere infastidito e l’essere interessato” -> la ripetizione di “essere” è un po’ pesante; avrei risolto con “spaziava tra il confuso, l’infastidito e l’interessato”.
> “Maritini” -> Martini.

4 / 5


Uso della citazione/tempo/prompt:

Mi è piaciuto che già all’inizio ci sia un accenno all’AU, al fatto che siamo in un mondo con anime gemelle, anche perché da subito fornisce l’angolazione da cui prendere la questione; ci sono personaggi che non sopportano il modo in cui il fato si intromette nella loro vita, mentre qua Arizona mette immediatamente in chiaro che sta cercando la sua metà.
Interessantissimo, lo ripeto, interessantissimo e molto originale, il porre la scritta sul viso. Di solito la vediamo sulle braccia, sulla pancia o sul cuore, su una spalla o su una coscia.
Per fortuna si tratta di una sola parola, ma davvero, non credo di aver mai visto una storia con il tatuaggio sul volto — tanto più sotto l’occhio, zona che ti ritrovi a guardare anche senza volere. Questo, come spieghi bene tu, porta con sé un sacco di problematiche fastidiose, perché molte donne usano questa caratteristica di Arizona per portarsela a letto (mi piace che scarti gli uomini a priori, perché si fida del destino). Insomma, in questo modo il soulmark si trasforma in una vera e propria debolezza, e devo dire che il tuo descrivere che è successo più volte mi ha fatto voglia vedere di più — ma ne parlerò in seguito.
A ogni molto una parola semplice come “okay” acquista ora nuova forza grazie alla posizione; davvero complimenti per l’originalità.
Anche l’incontro vero e proprio è molto piacevole da leggere e molto, molto IC; quando si vedono la prima volta nella serie, Arizona le fa un intero discorso e Callie rimane un po’ imbambolata. Anche qua succede, solo che è Callie a baciarla — bella la risata che precede il bacio, molto nel personaggio.
Devo dire che con questa citazione non mi aspettavo niente di diverso: un fiume di parole che investe un personaggio, il quale si ritrova un tatuaggio lunghissimo addosso di cui ormai sa le parole a memoria. Proprio come me l’ero immaginato.

10 / 10


Trama:

La storia comincia con il risveglio di Arizona, che ci dà nell’immediato informazioni importanti, come il fatto che abbia avuto un’avventura con una rossa, e soprattutto il modo in cui vede la questione “anima gemella”. Il riferimento al continuo inciampare mi è piaciuto molto, perché caratterizza questo percorso a ostacoli che è trovare la persona giusta e allo stesso tempo ricorda a chi ha visto tutta la serie la situazione della gamba.
Il modo in cui racconti, poi, di come molti sfruttino il poter leggere il suo tatuaggio per approfittarsi di Arizona mi ha incuriosita molto; mi sarebbe piaciuto vedere uno dei momenti in cui si rende conto della bugia dell’amante, quando nota che il tatuaggio sulla finta anima gemella non ha le sue prime parole o ha un’altra calligrafia. Non dico che raccontarlo attraverso una riflessione della protagonista non sia una scelta valida, eh, è solo una preferenza personale.
Il tuo stile è abbastanza semplice, senza termini troppo ricercati a complicare la lettura, il che rende la storia piuttosto fluida. Seguiamo Arizona fino all’ospedale, la vediamo a contatto con pazienti e colleghi, senza periodi troppo lunghi; risulta quindi una trama molto lineare, facile da seguire.
Ho apprezzato come l’inciampare nelle relazioni/nella ricerca dell’anima gemella sia rappresentato anche fisicamente, quando Arizona finisce contro Mark — che all’inizio pensavo e speravo fosse Alex, ops. L’incontro aumenta il ritmo della storia e l’interesse per ciò che accadrà, perché sappiamo quanto lui sia legato a Callie e quindi sembra di poterla vedere dietro l’angolo. Non solo, Mark fissa il soulmark di Arizona… Per un secondo mi sono chiesta se una parola breve come “okay” fosse abbastanza da permettergli di riconoscere la calligrafia, ma poi mi giustifichi il suo “avevo ragione” con la questione parlantina.
Molto intelligente, infatti, far “vomitare” un fiume di parole ad Arizona con Mark, perché dimostra come la parlantina non sia una caratteristica che mostra solo a Callie; questo la rende più vera, meno forzata, perciò ben fatto. L’invito a uscire in gruppo, poi, arriva in modo organico, muovendo avanti la storia senza forzature; si capisce già che “forse, se fosse andata in un bar con altre persone, sarebbe stato più basso il rischio di inciampare in qualche nuova donna…” sono allo stesso tempo le ultime parole famose, e una preghiera esaudita — dopotutto, un’anima gemella non è l’avventura di una notte.
Il salto temporale tra l’incontro con Mark e la serata al bar aiuta la storia a non riempire il lettore di dettagli “inutili” come altre visite ai pazienti o chiacchierate con altri medici; la presenza iniziale del piccolo Mikey fornisce un contesto lavorativo ed emotivo ad Arizona, quindi l’ho trovata adatta, ma aggiungere altri pazienti avrebbe spostato l’attenzione dalla trama principale. Perciò lo stacco è molto adatto.
Il tamponamento mi ha invece lasciata con imbarazzo di secondo grado, chiamiamolo così, ovvero mi sono sentita in imbarazzo per Arizona, soprattutto perché vediamo un altro “cameo” di Grey’s, la Bailey… Sono d’accordo, forse la persona peggiore a cui rovinare l’auto. Devo dire, però, che la fuga mi ha lasciata perplessa: non si capisce a cosa le servisse Callie, perché e cosa volesse chiederle… Anche perché quel “non tornò più fuori a fronteggiare Miranda” ci dice che sarebbe uscita di nuovo. Davvero non vedo il nesso. Poi non so, dubito che Arizona si sottrarrebbe alle sue responsabilità, se facesse un danno a un collega, perciò mi ha confusa molto.
L’incontro di per sé, invece, è adorabile.

8 / 10


Caratterizzazione dei personaggi:

Se c’è una cosa che sappiamo è che Arizona può avere una certa parlantina, ma anche che non ama i bugiardi. È ben costruita, quindi, la sua reazione emotiva all’essere presa in giro, il sentirsi una stupida, anche se forse è un po’ tirata — o come minimo particolare — il non chiedere di mostrare le proprie parole sulla pelle dell’altra. Penso che in un mondo in cui ci sono tatuaggi così banali/ripetuti mille volte come “buongiorno”, “posso esserle utile?” e appunto anche “okay”, chiedere non risulterebbe per nulla da pazzi, anzi. Lo considererei abbastanza normale, tanto che in molte storie figura come scena.
A ogni modo mi piace che tu abbia mostrato come Arizona mette tutto da parte per mostrarsi sorridente con i pazienti, limitando agli adulti il suo vero umore. Penso sia una caratteristica che hanno molti medici — di Grey’s Anatomy e non —, perciò ho apprezzato questo dettaglio.
Ho poi adorato come, scontrandosi con Mark, gli intimi subito di non parlare; non solo la scena mi ha fatta sorridere, ma la trovo anche molto valida perché, standogli distesa addosso, probabilmente i loro visi erano molto vicini. Che lui le guardi il marchio, poi, non aiuta.
Come ho già spiegato nella voce precedente, mi è piaciuto che la parlantina non esca solo con Callie. Ho trovato anche abbastanza in linea con il carattere di Mark il modo in cui prima le risponde a tono e poi invece la rassicura, quasi con tenerezza — “E comunque mi sembra che tu ti sia rialzata stavolta, no?”. Per un secondo ho temuto che mi cadesse nella solita scena da puttaniere, visto l’invito fuori, e invece vediamo quell’”invito anche altra gente” che sappiamo già includerà anche Callie, e così Mark si salva. Soprattutto perché si mette a giocare a Cupido, cosa che ho trovato molto IC.
Anche la presenza della Bailey mi è piaciuta, visto che poi hai aggiunto la sua classica occhiata-inchioda-sul-posto. La sua comparsa dura veramente poche righe, non abbastanza da fare un profilo del suo personaggio, ma quel poco che si vede è coerente con la Bailey originale. Come ho già detto Arizona che scappa da lei, invece, non è un’azione che ho capito molto bene.
Per quanto riguarda Callie, quando ride e dice “okay” è estremamente IC, mi è sembrata la Callie della serie. La descrizione che ne fa il narratore — quindi dal punto di vista di Arizona — mi è parsa però un po’ forzata; sì, lei è solare, luminosa, dolce, seria, riflessiva, tutto quello che vuoi… Ma in una sola serata Arizona si è fatta tutte queste idee? Non solo, è la prima volta che parlano e decidono di conoscersi meglio; non so, mi sembra un po’ strano che tutte queste caratteristiche escano così in fretta.
Mark Cupido, comunque, è una bella conclusione.

8 / 10


Gradimento personale:

La storia mi è piaciuta molto! Ho sempre apprezzato la Calzona — anche se in alcune situazioni un po’ meno, come tutta la situazione Penny che, per quanto ben recitata/costruita, comunque mi ha lasciato l’amaro in bocca —, quindi non vedevo l’ora di leggere la tua versione. Ha una dolcezza rassicurante, secondo me, il concetto di anima gemella… Possiamo dire che niente succederà alla tua Arizona, né alla tua Callie, perché il fato stesso le ha unite :P
Mi sono piaciuti tanto i piccoli riferimenti alla serie, da Mark a Miranda, dalla parlantina al primo incontro — tra l’altro sempre in un bar, era davvero destino —, e con qualche piccola modifica sarebbe stata la mia storia ideale.
Mi hai fatto venire voglia, ti dirò, di una versione di Grey’s in cui tutti hanno un soulmark… Sarebbe finita in due stagioni, mi sa. Ciò non toglie, però, che la tua storia mi abbia fatto desiderare di leggere ancora, perciò complimenti!
Potresti continuarla con una raccolta, un capitolo a coppia (con tanto margine di movimento, per esempio se preferisci un personaggio con il primo amore o con il nuovo compagno ecc…), penso verrebbe davvero bene… O anche una continuazione di questo primo incontro tra Arizona e Callie!
O anche niente ahah ma è bello sognare.
Ben fatto!

9 / 10



TOTALE: 39 / 45