Recensioni per
Incrinature
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/07/20, ore 22:23

Ciao Bessie! ♥
Finalmente riesco a passare per rilasciare la recensione premio per il contest 'Due è meglio di uno'.
Scusami per il ritardo allucinante!
Questa storia mi è piaciuta tantissimo, per diversi motivi. Come sempre, hai uno stile veramente strabiliante, davvero scorrevole e coinvolgente ma al contempo molto curato, pulito, particolare. È uno stile che davvero ti caratterizza, e probabilmente riuscirei a riconoscere una tua storia anche senza leggere il nome dell'autrice, e questo credo sia magnifico! Ma poi sei così d'impatto, ogni singola frase trasuda una forza allucinante, mi hai mozzato il fiato per l'intera durata del capitolo!
Poi, ho adorato la caratterizzazione dei personaggi. Hai reso bene entrambi, ma in particolar modo ho apprezzato i dialoghi e lo sviluppo di questa relazione. Non so, mi è sembrato di averceli davanti, e oltre ad averli trovati canonici mi sono sembrati entrambi mooolto intensi, praticamente brillavano di luce propria, hai davvero un talento nel rendere tridimensionali i personaggi che inserisci nelle tue storie! E poi cioè, la trama mi ha fatto impazzire. Non è scontata per niente, io sono stata in ansia fino alla fine, cercando di capire chi fosse stato ad attaccarlo, e Astoria era assolutamente l'ultima persona che mi aspettavo! Ho adorato come tu sia stata in grado di creare un capitolo che mi ha veramente trascinato, cioè io sono rimasta stregata dalla narrazione e in generale da tutta la storia che hai tessuto intorno a Draco e a Hermione, l'ho trovata veramente strabiliante e cioè c'è sempre questo elemento dell'inaspettato nelle fanfiction che proponi, e questa è un'altra caratteristica che veramente adoro di te.
Sei un'autrice estremamente dotata, una delle più brave che mi sia mai capitato di leggere! Sono indietrissimo con tante recensioni, ma passerò al più presto anche sul secondo capitolo, voglio assolutamente continuare questa storia!
Nel frattempo, ti mando un abbraccio, a presto! ♥

Recensore Master
27/06/20, ore 14:01

Undicesima classificata al contest "Generi a catena"

Grammatica e stile:
7,4/10 (3,4 grammatica + 4 stile)

Di seguito, riporto i refusi e gli errori grammaticali riscontrati nel testo.

Hai la tendenza a inserire altro segno d’interpunzione dopo il punto esclamativo, interrogativo o dopo i tre puntini: di per sé, non si tratta di un errore, ma è sconsigliato farlo, in quanto si tratta di una ridondanza ed è poco elegante a vedersi. È sufficiente, infatti, utilizzare solamente il punto esclamativo o interrogativo e poi continuare la frase normalmente, con lettera minuscola o maiuscola a seconda che la frase continui oppure no.

Inoltre, hai anche la tendenza a separare il soggetto e il verbo al quale si riferisce con una virgola, mentre il verbo non deve mai essere separato dal soggetto al quale si riferisce con un segno d’interpunzione, a meno che non vi sia un inciso. Ho compreso la tua volontà di voler costruire la frase in modo da voler dare particolare enfasi proprio al soggetto, quasi a volerlo rendere un vocativo, ma mentre in rari casi quest’effetto è riuscito, nella maggior parte si riduce invece a un errore grammaticale. (-0,5 per il fatto che l’errore sia ripetuto lungo tutto il testo)

Ho riscontrato anche alcuni errori nella consecutio temporum. Di seguito, ti riporto i casi riscontrati: (-0,5 per il fatto che l’errore sia ripetuto lungo tutto il testo)

”quasi come se si aspettasse che nella mente di Hermione baleni” ---> La frase avrebbe dovuto essere: ”quasi come se si aspetti che nella mente di Hermione baleni”.

”con una placida stanchezza che, ne era certo, anni prima non c’era” ---> La frase avrebbe dovuto essere: ”con una placida stanchezza che, ne è certo, anni prima non c’era”.

”Il fantasma ride, quasi volesse sbeffeggiarlo” ---> La frase avrebbe dovuto essere: ”Il fantasma ride, quasi voglia sbeffeggiarlo”.

”E che quindi siamo dove ho sempre temuto di fermarmi, pensò lui” ---> La frase avrebbe dovuto essere: ”e che quindi siamo dove ho sempre temuto di fermarmi, pensa lui”.

”E, a fin dei conti, allora le importa.” ---> ”in fin dei conti”, refuso.

”Quando dev’essere ironico, il destino, per avermi lasciato solamente una persona che detesto?” ---> ”quanto”. (-0,1)

”Draco Malfoy si domanda perché alla Granger dovrebbe interessarle” ---> C’è una ripetizione del complemento di termine. La frase avrebbe dovuto essere ”Draco Malfoy si domanda perché alla Granger dovrebbe interessare” oppure ”Draco Malfoy si domanda perché dovrebbe interessarle”. (-0,1)

”forse anche a sé stesso” ---> ”se stesso” oppure ”sé”. (-0,2)

”ma l’hai mai veramente conosciuta, ha almeno mai provato, a conoscerla?” ---> ”hai almeno provato a conoscerla”, refuso.

”nel vedersi sfigurato da qualcosa di ben più appariscente del proprio naso aquilino” ---> ”nel vedersi sfigurata”, refuso.

”quando apri una breccia nell’aurea di infallibilità cui li hai avvolti da bambino” ---> ”nell’aura”, refuso.

”Papà era già morta e mamma aveva un compagno” ---> ”papà era già morto”, refuso.

”ma dov’era l’amore e, soprattutto, la speranza?” ---> Il verbo si riferisce a può soggetti, quindi deve essere al plurale. ”ma dov’erano l’amore e, soprattutto, la speranza?” (-0,2)

”ha pianto silenziosamente in uno dentro uno dei cubiculi” ---> ”ha pianto silenziosamente in uno dei cubiculi” oppure ”ha pianto silenziosamente dentro uno dei cubiculi”. Refuso.

Hai uno stile particolare, incentrato su una costruzione delle frasi volta a enfatizzare e a evidenziare specifiche parti o parole; il lessico è ricco e variegato, non eccessivamente ricercato e adatto al contesto della storia: la scelta dell’accostamento dei termini è oculata ed è volta a creare immagini davvero suggestive e d’impatto. Tende a descrivere tutto attraverso paragoni e similitudini e questo contribuisce a donare alla tua storia un tono delicato e sognante, quasi si stia guardando tutto attraverso un velo. In generale, il tuo modo di scrivere risulta accattivante ed è senza dubbio molto riconoscibile, maturo e personale; un utilizzo eccessivo di questi costrutti particolari, tuttavia, ha reso la lettura un po’ “monotona”, poiché le frasi risultano strutturate sempre allo stesso modo e non vi è una varietà di costrutti che rendono il testo più dinamico. Il consiglio, dunque, è quello di non abusare di questo tipo di costruzione sintattica, ma di alternarla anche con frasi più lineari, in modo che il testo non risulti troppo “carico” da questo punto di vista. Per quanto riguarda la punteggiatura, non ne fai sempre un utilizzo corretto: oltre ai casi citati sopra, in generale hai la tendenza a inserire virgole laddove non è corretto farlo: la seconda parte del testo è più corretta della prima da questo punto di vista, ma anche lì questa tendenza permane. Inoltre, utilizzi prettamente il punto fermo e le virgole, mentre sono meno preponderanti gli altri segni di punteggiatura, anche laddove sarebbero stati più consoni. Infine, utilizzi una quantità molto elevata di virgole, più di quelle che sono realmente necessarie, creando una ridondanza che rende la lettura del testo meno fluida e scorrevole, a causa della quantità elevata di pause che si vengono a creare e che frammentano la frase. Ti consiglio un utilizzo più moderato delle virgole e di alternare queste ultime anche ad altri segni di punteggiatura.
Per quanto riguarda le descrizioni, ne fai di davvero vivide ed efficaci, sempre supportate da similitudini e metafore che, come detto sopra, donano al testo una dimensione onirica e da sogno, trasportando il lettore nel mondo interiore dei protagonisti, mentre l’esterno diviene solo un contorno trasfigurato da pensieri e sensazioni dei personaggi. Hai saputo rendere l’interiorità dei protagonisti molto efficacemente, creando immagini suggestive e d’impatto, che s’imprimono nella mente del lettore e sanno farsi ricordare.

IC/Caratterizzazione personaggi: 9,5/10

I protagonisti assoluti di questa storia sono Hermine e Draco. È stato difficile valutare l’IC di questi personaggi nel contesto in cui li hai presentati, dal momento che li hai collocati dopo la guerra, quindi dopo un evento che ha profondamente segnato entrambi e li ha inevitabilmente cambiati, ed è difficile dire esattamente come. In generale, reputo che tu abbia fatto un buon lavoro di caratterizzazione con entrambi e che, in linea di massima, tu sia riuscita a mantenere i tratti salienti del loro carattere.
Per quanto riguarda Hermione, lei è quella che ho trovato più similare all’originale. L’hai caratterizzata bene, analizzando la sua psicologia da ogni angolazione e lasciando che questa emergesse dal suo modo di fare e di relazionarsi con Draco. Quella che vediamo qui è un’Hermione inevitabilmente più adulta, una sorta di continuazione del processo di crescita e maturazione che la ragazza compie e raggiunge verso la fine delle vicende e di cui, nei libri, viene mostrata solo la superficie. Qui, tu hai deciso di osare, e di parlarci di questo personaggio in un momento complesso, quello successivo a quando tutto è cambiato, non solo nel mondo, ma anche nella sua interiorità. Hai posto l’accento sul lato oscuro posseduto da Hermione, sul suo non essere totalmente pura e retta, non sempre: lei, afferma, a differenza di Ron e Harry, riflette prima di agire e questo non la porta a comportarsi sempre da eroina o come ci si aspetterebbe dalla migliore amica di questi due integerrimi personaggi; questa analisi è stata molto interessante e neppure troppo dissimile da quella che è la realtà dei fatti: mentre Ron e Harry sono più istintivi, Hermione è quella riflessiva, quella che analizza la situazione e agisce di conseguenza e questo la porta inevitabilmente a essere più posata e oculata. L’hai resa, insomma, un personaggio realistico e molto interessante in questa sua evoluzione e maturazione, in questo suo cammino lontano dagli affetti di sempre. Hai saputo darle degli aspetti che le hanno permesso di avvicinarsi a Draco in maniera plausibile, pur mantenendo le sue caratteristiche di fondo. Hai svolto un’analisi e una caratterizzazione molto puntuali, curate, approfondite e coerenti.
Per quanto riguarda Draco, con lui è stato ancora più complesso valutare l’IC, data la sua evoluzione durante la guerra e soprattutto verso la conclusione di essa. Ciò che gli è accaduto lo ha certamente segnato, lo ha spinto a crescere, a diventare più umile; inoltre, hai utilizzato un espediente molto interessante per giustificare ulteriormente il suo ammorbidimento dal punto di vista caratteriale, ovvero l’aggressione con cui si apre la storia. Da questa vicenda, Draco esce profondamente segnato e ferito e questo non ha fatto che rafforzare quel processo di cambiamento già iniziato durante la guerra. In generale, dunque, hai mantenuto anche qui l’IC, anche se in alcuni punti mi è sembrato un po’ troppo fuori dal personaggio, nel modo in cui scherza con Hermione soprattutto. Tolto ciò, invece, hai fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione: hai scavato nella mente di Draco, l’hai sviscerata, hai tirato fuori il suo dolore e lo hai analizzato a fondo, permettendo al lettore di entrare in empatia con lui, di poter guardare nella sua mente e comprendere i suoi pensieri e i suoi drammi, il suo disagio e le sue delusioni. Draco vede, pian piano, tutto il suo mondo cadere a pezzi, distruggersi e sgretolarsi. Draco perde tutto quello che aveva prima, perde se stesso e tutte le sue convinzioni; perde anche il suo amore per Astoria, perché riesce a vederla per ciò che è davvero, dopo che scopre cosa lei gli ha fatto. Quello che ci mostri di questo personaggio è un processo di maturazione e di presa di coscienza, una crescita interiore che tu hai orchestrato e svolto magistralmente e che ha portato questo personaggio a compiere un’evoluzione lenta e coerente, che pure tiene conto del suo carattere di fondo. hai svolto una caratterizzazione ben fatta e approfondita.
Hai gestito molto bene anche il rapporto tra Hermione e Draco, descrivendo la sua evoluzione con i giusti tempi e creando una vicenda che lo rendesse coerente e naturale. Hai descritto la nascita e la crescita di un legame dandogli il giusto spazio e i giusti tempi, così che nulla sembrasse sbrigativo o confuso. In questo modo, il rapporto tra Hermione e Draco risulta essere realistico e ben motivato.

Trama e originalità: 9/10

La tua trama è lineare e pulita, si svolge con i giusti tempi e dando il giusto spazio agli eventi e non presenta buchi. Ogni cosa viene spiegata e rivelata e gli accadimenti s’intrecciano in modo coerente e realistico. La scelta di alternare i due punti di vista di Draco ed Hermione poteva essere rischiosa, poiché l’effetto poteva essere quello di creare confusione nella mente del lettore, invece tu sei stata molto brava a gestire il cambio di punto di vista, senza che risultasse mai confusionario: i passaggi sono netti, chiari e non c’è difficoltà nell’individuare chi sta dicendo cosa o di chi siano i pensieri che presenti in quel momento. Il quadro generale che si ottiene, dunque, è quello della vicenda letta da entrambi i punti di vista, che ne forniscono alternativamente una visione personale e, quindi, più completa agli occhi del lettore, che può guardare i personaggi attraverso i loro occhi, ma anche attraverso quelli dell’altro, espediente che permette di donare dinamicità alla storia. Nella prima parte c’è anche questo mistero su chi sia stato ad aggredire Draco, che lasci intendere essere una persona a lui cara, e con il quale tieni alta l’attenzione del lettore, spingendolo a voler continuare la lettura per scoprire, insieme a lui, l’identità di questa persona.
Dal punto di vista dell’originalità, la tua storia non è innovativa per quanto riguarda il setting, che si svolge ad Hogwarts, tuttavia risulta comunque interessante per il modo in cui hai gestito gli eventi. Innanzitutto, hai deciso di ambientare la storia dopo la guerra, facendo tornare Hermione a scuola e separandola dai personaggi con cui siamo soliti vederla; inoltre, hai fatto subire a Draco un’aggressione intorno a cui ruotano tutta la vicenda e le basi per la costruzione del suo rapporto con Hermione. Hai anche inserito il dettaglio della Giratempo, un sottofondo che si ripropone regolarmente lungo la storia, a ricordare la sua presenza e a suggerire in qualche modo la sua importanza. Ti sei concentrata più sull’interiorità dei personaggi e sulla loro introspezione che sui fatti e questo ha reso la tua storia di spessore e meno scontata di quanto sarebbe potuta essere se ti fossi limitata a descrivere gli accadimenti, piuttosto che concentrarti sulla crescita interiore di Hermione e Draco. Il finale, inoltre, non è per nulla scontato e si accorda perfettamente con l’atmosfera della storia, lasciando la curiosità di sapere che cosa accadrà poi. In generale, quindi, non hai creato una storia molto originale, ma sei stata in grado di gestirla in modo che non sapesse di “già sentito” e che mantenesse alta l’attenzione del lettore, ed è per questo che il punteggio nella voce è comunque alto.

Attinenza al genere: 5/5

Il genere che ti è stato assegnato è l’angst e tu lo hai sviluppato in maniera ottimale all’interno della vicenda da te narrata. Ogni riga del tuo racconto, infatti, è intrisa di angst, sofferenza e dramma. Nella vicenda da te presentata non c’è spazio per la speranza o per un risvolto positivo degli eventi: tutto è tormento dei personaggi, ansia, dolore. Ogni passo verso quella che sembra la risoluzione è in realtà un avvicinarsi ancora di più al dolore e all’autodistruzione. Ci sono due personaggi che si amano, che si desiderano e che hanno imparato a mettere da parte l’odio e il disgusto, ma che non sono in grado di dirselo e questo loro silenzio li consuma, li brucia e li distrugge. C’è una vicenda di violenza e tradimento, di disillusione e disincanto, affrontati nella maniera più brutale possibile. C’è un ragazzo costretto a ingoiare il proprio orgoglio e a fare i conti con la propria oscurità e fragilità. C’è una ragazza che sa di non essere fatta di luce, ma di avere delle tenebre che si accordano perfettamente con quelle della persona che ha imparato ad amare. Eppure i due non possono stare insieme, non ci riescono, e il loro amore tormentato culmina con un finale amarissimo e intriso di lacrime. Nella tua storia, l’angst è decisamente centrale e tu lo hai saputo sfruttare al meglio. Complimenti!

Gradimento personale: 4,5/5

La tua storia mi è piaciuta. Gradisco molto le storie che indagano l’interiorità dei personaggi e che narrano di amori difficili, dolorosi e tormentati, per cui ho decisamente trovato pane per i miei denti in questa storia triste, che non si risparmia neppure nel finale aperto, che lascia davvero tanta curiosità di proseguire la lettura e sapere dove quella Giratempo condurrà Hermione e cosa esattamente lei ha intenzione di fare. Ho letto con molta curiosità la tua storia, soprattutto nella prima parte, in cui si fa gran mistero su chi sia stato ad aggredire Draco. Hai presentato dei personaggi adulti, maturi, realistici, che non ho potuto non apprezzare. Purtroppo, i vari errori sopra segnalati, unitamente al modo di strutturare le frasi che tende a non variare mai, come già detto, mi ha impedito di godermi appieno la lettura ma, tolto questo, hai fatto davvero un ottimo lavoro.

Utilizzo prompt: 2/2

Hai sfruttato davvero in maniera magistrale la frase che ti era stata assegnata. La citi per intero solamente in chiusura della storia, tuttavia ne riprendi pezzi e concetti lungo tutta la narrazione, rendendola quindi spesso protagonista dei pensieri e delle sensazioni di Draco ed Hermione. Molti dei concetti espressi si rifanno direttamente o indirettamente alla frase, sia attraverso similitudini e paragoni, sia attraverso ciò che si vuole trasmettere. La frase, dunque, è presente lungo tutta la storia, dalla quale emerge regolarmente, facendosi protagonista e rivestendosi d’importanza. Hai saputo prendere questi versi e costruirci intorno un’intera vicenda con essi coerente. Complimenti!

Punteggio totale: 37,4/42

Recensore Junior
11/05/20, ore 21:15

Che bella storia, e quanto IC. Anch'io penso che questo sia il periodo in cui i personaggi potrebbero essere pronti ad affrontare divergenze ed errori del passato, a metterseli alle spalle, magari grazie a un espediente che inizia a muovere gli ingranaggi. Quello che hai usato tu mi è sembrato particolarmente significativo, quindi potente, perché ti ha aiutato a indagare tante piccole sfumature nel carattere dei protagonisti nonostante la storia sia composta di soli due capitoli. Ammiro molto quando in pochi paragrafi si riesce a condensare una parabola di qualche mese, addirittura si riescono a unire in maniera credibile personaggi che prima della storia vivevano ai poli opposti dell'esistenza. Poi c'è pure quel fascino del finale un po' misterioso, che un po' toglie e un po' - soprattutto - promette, ed è la sintesi del percorso che hanno fatto sia Draco che Hermione. Tra l'altro è molto bello che su certe cose maturino insieme e che hai colto perfettamente quali potrebbero essere i punti in cui le loro personalità possono collimare. Hanno delle cose in comune, quei due, ma non è facile farle emergere con credibilità e delicatezza. Qui però è successo, ed è stato davvero bello calarsi nella lettura. Lo stile poi era particolarmente adatto a cogliere la devastazione di tutti e due, di Draco in particolare. Hai usato parole che feriscono per personaggi davvero feriti nel profondo e a me piace tanto quando lo stile si allinea alle sensazioni dei protagonisti. Anzi è una delle cose che preferisco nelle storie. Quindi ti faccio tanti complimenti!
Buona serata,
Filomena