Recensioni per
Canto di fiori e di granelli di sabbia
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/06/21, ore 01:33

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino!
E' sempre un piacere tornare a leggerti, ogni tua fanfiction ha un tuo personalissimo e poetico tocco che devo dire trovo davvero affascinante. Questa oneshot non è da meno, mi è piaciuto molto come hai fatto in modo che l'aspetto trasandato, sporco e lacero di Rey rifletta la sua sofferenza interiore, il suo desiderio di lasciarsi morire quasi, dopo la morte della persona che più amava in tutta la galassia. L'immagine del ventre vuoto, dovuto all'assenza voluta di cibo ma anche alla sua anima svuotata e privata della volontà di continuare a vivere, l'ho trovata molto efficace e d'impatto, dolorosamente d'impatto.
La scena a letto con l'apparizione di Ben, che non sappiamo se è un fantasma di forza o solo un'illusione dovuta alla mente delirante e affranta di Rey, è stata un colpo al cuore. Seguire ogni gesto di Rey, dal contatto con quei petali delicati a quel nostalgico abbraccio permette al lettore un'immedesimazione tale da rendere impossibile qualunque mancanza di empatia verso la protagonista. In breve, sei riuscita a farmi empatizzare così tanto con Rey da farmi quasi male, per cui (per quanto possa sembrare strano) complimenti davvero! Far emozionare chi ti legge è un dono meraviglioso.
Ti ringrazio per la splendida lettura e complimenti ancora! Spero sinceramente di continuare a scambiare con te in futuro^^
A presto!

Recensore Master
04/05/21, ore 19:40

Buonasera! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Innanzitutto, devo dire che apprezzo il fatto che, invece di scrivere un finale diverso da L'ascesa di Skywalker (che comunque se lo sarebbe meritato visto quanto è stato scritto in maniera imbarazzante) hai voluto che il lettore potesse metterci la propria interpretazione personale. Per quanto riguarda me siccome anch'io li shippo mi piacerebbe poter pensare che possano stare insieme per sempre, e francamente, il fatto che sia un "delirio" penso che non faccia altro che giovare perché alla fine quello che nel complesso tu hai descritto con il tuo insuperabile stile è quello di un Rey che si sente letteralmente morta dentro, che con la morte di Ben sente letteralmente la sua anima spezzata a metà, è come se non fosse viva ma nemmeno completamente morta, una sensazione di strazio e dolore unico che tu hai giustificato in maniera coerente con il loro legame nella Forza, e francamente per me ci sta tantissimo, e poi se ti ha aiutata a superare un brutto momento, chapeau perché comunque sei riuscita a tirare fuori qualcosa capace di fare empatizzare con la sofferenza e con l'agonia interiore, forse il peggiore dei mali, anche più di quello fisico. Continua sempre così e non buttarti mai giù, vale la pena di leggere sempre quello che crei
Alla prossima
Rory

Recensore Master
13/01/21, ore 17:19

Ciao ^^
Sono arrivata sul tuo profilo intenzionata a cominciare la serie di AU Reylo, ma poi ho visto questo titolo, così bello ed evocativo, e mi sono subito incuriosita.
A più di un anno di distanza, ammetto di non aver ancora fatto i conti con il finale di Ep. IX – e con l’intero film, in realtà: l’ho visto solo una volta, al cinema, e dopo non ho più provato alcun desiderio di rivederlo, per cui per me ha assunto la consistenza di un sogno, qualcosa che è successo ma allo stesso tempo è meglio lasciare lì, in un angolo. La scomparsa di Ben, naturalmente, è il motivo principale di questo mio allontanamento da una saga che ho amato con tutta me stessa – ho amato molto anche lui, in pratica ho passato tutto il 2016 a litigare per Ben\Kylo, ogni santissimo giorno. Non siamo però qui per parlare di me, ma di questa storia triste, sì, eppure catartica, in qualche modo. La Diade, il concetto stesso del legame tra Rey e Kylo, è senza ombra di dubbio uno dei pochi pregi di TROS, e proprio l’idea che una connessione di questo tipo, così tanto forte, si sia spezzata nel giro di un attimo è veramente straziante. Dopo tutto quello che ha passato, alla fine Rey torna al punto di partenza, di nuovo sola, e, inevitabilmente, rotta. Sei riuscita a descrivere molto bene tutta la sua sofferenza, il modo spasmodico in cui cerca Ben e la disperazione dei momenti in cui non lo sente più vicino a sé. La ragazza va avanti per inerzia, sottoponendo il suo corpo al clima impietoso di un pianeta che non può chiamare casa, perché casa per lei è dove è Ben e Ben non c’è, è lontano, perduto per sempre. Non c’è speranza per lei, o conforto: non l’ha trovato nei suoi nemici, e nemmeno il ricordo e l’insegnamento dei suoi mentori, Luke e Leia, può alleviare il senso di vuoto e abbandono che la morte di Ben le ha lasciato nel cuore.
Eppure, eppure, non tutto sembra perduto, e, almeno per qualche istante, un contatto è ancora possibile, anche se Rey ha imparato a non fidarsi di se stessa, a non illudersi perché dopo è peggio, perché è come essere abbandonati di nuovo, in un circolo vizioso destinato a ripetersi all’infinito. Si rifiuta di girarsi per vedere Ben perché sa che farebbe solo più male, che l’uomo le scivolerebbe via dalle dita come i granelli della sabbia di Tatooine che si appiccicano ai vestiti e sfregano e urticano la pelle. La visione che appare a Rey non sembra diversa dalle altre, ma in ultimo la ragazza si accorge di un particolare, una piccola scintilla di luce – il fiore di Ahch’To – che porta un po’ di speranza, la speranza che Ben possa mantenere la promessa e ritornare, finalmente, da lei. Forse però non può farlo da solo, forse è necessario che, per prima cosa, Rey stessa agisca cercando di tornare, innanzitutto, alla vita. Ho apprezzato il finale aperto, lascia intravedere ancora una possibilità di rinascita per queste due anime spezzate.
È stata una lettura immersiva e coinvolgente, anche perché è evidente quanto forte sia il legame che ti unisce a questi personaggi, e la tua partecipazione si sente, si percepisce il dolore di Rey fin dentro la pelle.
Complimenti <3
Un bacio e alla prossima :*

padme

Recensore Master
27/12/20, ore 11:24

Ciao, eccomi per lo scambio!
In questa storia sei riuscita a trasmettere tutto il dolore che prova Rey per la perdita di Ben, una reazione naturale e certamente molto più credibile di quella che hanno scelto di mostrarci.
Quello che c'era tra loro è qualcosa di raro, che neppure loro riuscivano a spiegarsi all'inizio e che purtroppo hanno compreso troppo tardi. C'è molto di non detto tra loro e hanno avuto soltanto una manciata di secondi per esprimere ciò che provavano davvero e tutto questo logora Rey, sapendo che non avrà altro che il ricordo di quei pochi secondi.
Andare avanti con quel senso di vuoto è sempre più difficile per lei ed è una sensazione che sa che non andrà mai via, mi è piaciuto molto come hai saputo descrivere questa sensazione.
Tra tutto questo dolore che prova Rey sei riuscita però a dare spazio anche alla speranza, con Ben che le promette di essere sempre con lei e che tornerà (e non potevi scegliere contesto migliore per inserire quella famosa frase).
Ho apprezzato tantissimo anche la scelta di un lasciare un finale aperto in modo tale che il lettore possa interpretarlo come preferisce. Personalmente io lo interpreto come un barlume di speranza, che Ben manterrà la sua promessa, ma che anche Rey deve aiutarlo affinché possa mantenerla o non riusciranno mai a ricongiungersi.
Questa storia mi ha emozionata tantissimo, soprattutto perché ci ho trovato molta umanità, qui Rey è soltanto una ragazza che ha perso una parte di sé, la persona che amava e a cui non ha mai potuto confessare quel sentimento.
Ti faccio tantissimi complimenti, scrivi davvero benissimo e spero di poter leggere qualcos'altro di tuo in futuro perché il tuo stile mi piace.
Alla prossima!

Recensore Master
30/08/20, ore 16:39

TESORO.
Oh mio dio, quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho recensito qualcosa di tuo T^T
Okay, ho avuto la fortuna di leggere i tuoi scritti in anteprima, è vero, ma mi mancava davvero tanto scrivere (anche) le recensioni T^T
Questa One Shot mi è davvero piaciuta, già il titolo fa la sua gran bella figura perché è molto poetico ed evocativo – sicuramente, per quanto mi riguarda, incuriosisce il lettore e lo invoglia a cliccarci su per leggere la storia.
L'introspezione di Rey è assolutamente magistrale, ho percepito tutto il suo dolore e tutta la sua disperazione, quella costante (e tremenda) sensazione di vuoto che le attanaglia le viscere e che non la abbandona mai.
Tutto ciò che c'è di brutto al mondo, dopo la morte di Ben, non l'ha mai abbandonata – ed è brutto constatare che sia proprio così, che Rey ormai vive di inerzia, che sembra quasi non avere più una ragione per vivere perché la persona più importante per lei non c'è più.
E in mezzo a tutto questo vuoto, a tutta questa solitudine, arriva poi un barlume di speranza reincarnato in un fiore e nella presenza di Ben.
Io voglio credere che ci sia ancora speranza in tutto questo, che Rey riesca a concretizzare quello che sembra un sogno a tutti gli effetti ma di cui non sapremo mai la vera entità – e proprio per questo trovo il finale aperto assolutamente perfetto e in linea con l'intera One Shot, perché infonde speranza con un nuovo punto di partenza, ovvero il fatto che Rey sappia dove andare e dove cercare, proprio come hai scritto alla fine.
Ormai ripeto sempre le stesse cose (roba che un disco rotto penso sia più innovativo, lol), ma non posso che dirti ancora una volta che leggerti è sempre un piacere e che sei sempre una garanzia, perché ogni tuo scritto riesce sempre a farmi emozionare e mi cattura completamente dalla prima all'ultima parola.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
15/05/20, ore 20:46

Ciao, allora, volevo leggere questa storia fin dal giorno in cui avevi detto d'averla pubblicata, ma poi tra la distrazione e le mille cose da fare (come al solito) non sono mai riuscita a prendermi un attimo di tempo per fermarmi a leggerla. Come tutte le cose scritte da te, serve calma e pace, roba rara da trovare a casa mia, e quindi finalmente eccomi qui. Il titolo mi attirava tantissimo, anche per questo ho scelto di leggere questa. Mi piacciono i bei titoli come questi, ho una specie di fissazione per titoli del genere e poi mi piace molto il fatto che abbia un senso con il contenuto della storia. I granelli di sabbia sono un po' ciò che fa da collante con la trama, Rey se li trova un po' dappertutto, anche addosso o in quella che ora è casa sua, anche se è un edificio materiale e niente di spirituale o emotivo. Si può dire che loro siano dei testimoni silenziosi del suo delirio. E qui devo passare necessariamente al punto caldo che mi preme di più.

Ora, io non ho letto tutte le tue storie in questa sezione, ma ne ho lette parecchie e a memoria, se sbaglio domando scusa, non mi pare che tu abbia mai utilizzato il punto di vista di Rey, e se l'hai fatto è stato per qualche breve passaggio sparso qua e là. Mi pare tu abbia usato Ben sino a questo momento per le tue storie. Il fatto che tu abbia deciso di cambiare punto di vista, o comunque di variare rispetto a tuo solito, mi piace molto anche perché la bravura di un autore si vede anche sulla lunga distanza. La varietà narrativa, la capacità di entrare dentro la mente di un personaggio rispetto a un altro, e di farlo con un altro ancora, e di farlo così bene soprattutto, diversificando anche lo stile, non è una cosa da tutti. Lo avevo, se ricordi, già notato nella storia sul castello errante di Howl. Anche quella mi era piaciuta parecchio, e stilisticamente avevo notato proprio questo: come riuscivi a cambiare il tuo stile dall'uno all'altra protagonista con una facilità disarmante. Da allora di strada ne hai fatta tantissima, sei cresciuta come autrice in maniera esponenziale e questa storia lo ha dimostrato. Il tuo approccio stilistico, e narrativo, con Ben è diverso rispetto a quello che hai avuto qui con Rey. Ben è più introspettivo di Rey, se dovessi usare un similitudine visiva direi che è un foglio di carta appallottolato e gettato per terra, che tende ad accartocciarsi su se stesso, e a struggersi perché è fatto in questo modo. Ben tende a pensieri contorti e oscuri, è più macchinoso nei ragionamenti che fa. Rey invece è profondamente diversa, il suo pensiero è più limpido, più libero dagli imbrogli intimisti. Esce la sua determinazione e la sua forza, fisica e mentale, la sua testardaggine (in senso positivo ovviamente), escono anche i suoi tormenti, ma in una maniera diversa. In una simile situazione, Ben si sarebbe tormentato su se stesso, avrebbe cercato dentro di sé il nodo che è sbagliato, che è mostruoso e si sarebbe dato la colpa. Rey invece soffre e basta, quello che è passato è passato. Magari dentro di sé, ma tu a quel punto non sei arrivata, si dà anche la colpa di quanto avrebbe potuto fare e non è riuscita a fare, ma qui lei non è concentrata su questo. Qui lei si concentra sulla realtà, è questo a tormentarla. Non ricerca dentro di sé la verità, ma la cerca fuori da se stessa. Lei è meno intimista di Ben, lei è più materiale, più tattile. Cerca nell'approccio all'esteriorità la propria verità, pur non essendo certa di averlo trovato, perché in questo la storia non ha un finale preciso (ma a questo ci arriverò più tardi), però il ragionamento è lì che conduce. E profondamente significativa in questo senso è la scena in cui cerca di toccare il fiore con le dita, un fiore che ha già osservato essere impossibile per il luogo in cui si trova. Rey vive un'esperienza, un viaggio diciamo. Il deserto, la sabbia, la sopravvivenza e il dolore. Soprattutto il dolore, che così come i granelli di sabbia del deserto sembra essere infinito. Un pozzo nero e senza fondo, una sofferenza eterna. Rey trova questo in questa sua nuova vita, dopo la morte di Ben. Pensa a ciò che è stato, al bacio fugace, pensa a quel che vorrebbe adesso ovvero una vita con lui qui e adesso. Anzi, vorrebbe tutto, come gli dice in quel dialogo che alla fine si rivela essere un sogno. Ma lo è davvero? Il finale dovrebbe essere interpretato in maniera positiva o negativa? A questo credo che una risposta sicura non ci sia, hai lasciato volutamente il finale aperto e non l'hai fatto per pigrizia, non l'hai fatto perché non sapevi bene cosa stavi facendo, lo hai fatto perché è così che doveva essere. Perché forse sei tu per prima a temere una risposta, sei tu per prima che non vuoi sapere, che hai paura di conoscere la verità. Stava sognando? Questo direi che è assodato, direi che la risposta è assolutamente sì. Ma, per citare qualcuno, non per questo è meno reale. Non perché si svolge dentro la testa di Rey, è meno vero che se Ben fosse lì davanti a lei con delle risposte, in carne e ossa. C'è un fiore a fare da collante con la realtà, Rey lo vede anche dopo il risveglio, ma il suo stato mentale, fortemente ottenebrato dal dolore che la pervade, non ci permette di sapere se è così per davvero. Se il fiore è davvero lì. Però qui succede qualcosa, un ulteriore passo in avanti verso un finale che alla fine non c'è. Ben potrà davvero ritornare? C'è una speranza? Io credo che la risposta sia insita nello spirito della saga, Star Wars è una saga che parla fortemente di speranza, soprattutto quando di speranza non ce n'è più. Quindi io interpreto il finale in maniera decisamente positiva. Ben troverà un modo, Rey ci proverà ancora più di lui. Ora è questo ciò di cui ha bisogno, nonostante tutto quanto le suggerisca che è una follia e qui viene fuori tutto il pragmatismo di questo personaggio. Sì, è determinata e forte, molto testarda, ma anche profondamente realista e logica. Lei è una donna molto attaccata alla razionalità, e ciò che le è successo in questo delirio onirico le suggerisce che è impossibile che sia vero, che è impossibile che lui ritorni veramente. Io però sono convinta che ci siano anche tanti aspetti che potranno convincerla a provarci, anche se sembra impossibile. Come dicevo, questa saga si fonda sul concetto di speranza.

Una storia stupefacente, come tutte le storie scritte da te. Profonda, introspettiva, ricca di tantissime sfumature legate al personaggio. A metà tra il mondo reale e quello onirico, con un passo dentro e uno fuori tra la follia e la logica come si presume possa essere Rey dopo un lutto del genere. Il realismo è sempre un punto importante, anche questa così come le altre tue che ho letto in questa sezione, sono impregnate di credibilità.
Hai fatto, come al solito, un ottimo lavoro.
Koa

Recensore Master
11/05/20, ore 21:59

Buonasera cara, eccomi qui e perdonami per il ritardo ma è un periodo parecchio difficile. Grazie per la tua pazienza. Sono stata contenta di sapere che hai aggiornato, sai che mi fa sempre piacere essere qui! Ed ecco la familiare sensazione di angst mista a morte e solitudine che mi coglie forte appena entrata, appena lette le prime righe di un personaggio devastato nel corpo e nell’anima. La morte di Ben ha devastato Rey sotto ogni singolo punto di vista, tanto da non capire nemmeno se lei ormai viva o semplicemente sopravviva alle giornate. Io sono molto pessimista e mi godo la storia dal punto di vista di chi crede che lui sia definitivamente scomparso, e mi vien da pensare che lei sia così tanto addolorata, disperata, completamente persa e incapace di andare avanti che tutto… tutto quanto sia frutto della sua immaginazione, di sogni, di speranze vane e di momenti di delirio. Il fiore è l’unico elemento che potrebbe portare a pensare ad un’eventuale presenza ma sai, mi sto godendo tutto questo angst meraviglioso e sto pensando “no, non è il momento di stare a fare teorie, qui è così, e così e basta.” Io credo che Rey senza Ben non possa essere più nulla qui, non trova una motivazione valida per andare avanti, vive nell’oblio, in un limbo doloroso dove non sa neppure che farsene dell’ossigeno e del cibo.
Qui hai toccato corde profondissime in quelle che sono le conseguenze devastanti di questo momento, conseguenze che si notano in ogni singola frase, reazione, pensiero, parvenza fisica. Tutto parla di come lei si senta e di cosa sia rimasto della persona che era; descrizioni chiare e crude, vivide, volutamente degenerate in una totale assenza di cura di sé e del proprio corpo. Mi immergi nel suo mondo, nell’insieme di sensazioni che vive, nel suo esserci e non esserci con la testa. Sta impazzendo? Per me sì, ed è così meravigliosamente doloroso pensarla così che non posso farne a meno. Qui hai toccato un nuovo punto della tua scrittura, l’annullamento di sé oltre al limite della disperazione, e mi auguro tu possa scriverne ancora su di loro e su come si sentano perché riesci a sondare le loro menti e mostrarmene ogni singola sfumatura, dalla più delicata a quella più disastrosa.
Non vedo l’ora di scoprire quante altre emozioni di questa coppia tu possa mostrarmi, ogni tua storia è sempre un viaggio nel cuore e nella loro testa; hai uno stile personale unico che si sposa perfettamente con generi simili. La stesura non mostra errori ed il lessico ricercato è molto evocativo, piacevolissimo. Alla prossima cara, buon lavoro e perdona ancora il ritardo, buona ispirazione! :3

Recensore Junior
06/05/20, ore 17:04

"una parte della mia anima è morta da cinque mesi"

Esattamente.
La morte, sebbene solo cinematografica, di Ben Solo ci ha distrutte. E in questa tua storia, Rey raccoglie tutti i nostri sentimenti e li esprime con dolore e strazio. Ho letto questa ff con gli occhi lucidi, perché sei riuscita a rendere il dolore di Rey dannatamente realistico.
Lui le appare tramite la forza, tramite queste sensazioni, che però a Rey non bastano. Lei lo vuole con lui. Vuole sentirsi di nuovo completa. Senza Ben la luce sembra non esistere più.
"non sono riuscita a dirgli che lo amo"
Il mio cuore ha fatto crack.

Tesoro sappi che sei incredibilmente brava. Non dubitare mai delle tue capacità e un domani riuscirai a scrivere un romanzo tutto tuo. Ne sono sicura.

Ti abbraccio ❤️

Recensore Master
05/05/20, ore 14:56

Ciao :)

Sei sempre veramente sublime quando si tratta di interpretare le emozioni di Rey, che questa volta presenti nella sua forma più triste, vicinissima al delirio.
Rey ha perso tutto nel momento in cui Ben se n'è andato e, in quel momento, ha scelto la via dell'esilio, della sofferenza, come se soltanto l'acuirsi di giorno in giorno del suo dolore le permetta di andare avanti.
Eppure lei è consapevole che questa non è vita, ma soltanto una lunga morte in cui non riesce di evitare di compiere ogni giorno i gesti più banali e quotidiani.
Certi dolori andrebbero superati, ma lei non c'è riuscito. Lei si culla ogni giorno nella sua disperazione più tetra, fino a credere che l'immagina che le compare sia generata soltanto dalla sua mente che vacilla pericolosamente, trasportandola ai limiti della follia. Non credo che Rey meritasse davvero questo, anche se è il destino che si è voluta scegliere da sola.

Ma un barlume di speranza sopravvive ancora. Quel fiore, quelle parole... tutto lascia pensare che non sia davvero finita, che non sia soltanto un incubo continuo. Che sia davvero così, o che a parlare sia soltanto la mente di Rey ormai definitivamente persa non è dato saperlo, almeno per ora. Ma è certo che la speranza non deve mai essere abbandonata e forse è questa, e non la cupa disperazione, a fare sì che Rey non muoia e riesca ad andare avanti, sebbene ridotta a un'ombra.

Complimenti, scrivi storie sempre molto toccanti e profonde e leggerle è sempre un vero piacere!
Un saluto :)

Recensore Veterano
05/05/20, ore 09:41

Grazie per questo momento di bellissima speranza, per aver sentito la necessità di condividere, per aver pensato che era necessario coinvolgere...per aver scritto di loro. Magnifiche onde di energia, inesauribile, si diramano dalla diade....la forza è con noi e noi siamo tuttuno con la forza. Ben Solo vive è il nostro mantra...all'infinito. Se vogliamo possiamo. Spero di rileggerti prestissimo

Recensore Veterano
04/05/20, ore 19:14

Ciao Cress!

Well, che dire se non: cosa mai potrebbe asepttarsi dal futuro Abrams con il finale che ci ha dato? Che ha dato a Rey?

Come può Rey, con tutta la forza di questo mondo, non finire spezzata dalla perdita di metà della sua anima? Del suo essere? E in maniera letterale, stavolta, dato che lui stesso li ha resi "due che sono uno". 

Il sogno (o meglio dire, visione) di Rey è tremendo nella potenza del suo dolore, lo è perché sei stata brava a descriverlo e perché la loro storia ci ha coinvolte abbastanza da sentirlo nostro. 

Il mio passaggio preferito della tua storia è senz'altro questo:  "Due linee nere sui suoi zigomi e dei rivoli più chiari giù sul suo mento. Una maschera forgiata sulla sua stessa pelle e che avrebbe indossato soltanto dinanzi ai volti immobili dei suoi silenziosi fantasmi. [...] C’era stato un tempo in cui Ben aveva indossato una maschera piena di crepe rosse. Lei aveva visto il suo tormento spandersi attraverso le cicatrici che si erano scambiati entrambi con inaudita ferocia e non era riuscita a placare la sua angoscia." Quanto è assolutamente poetica e d'impatto l'immagine di lei che inizia ad andare in pezzi anche nel corpo, una maschera che non nasconde ma mostra ciò che c'è dietro, paragonandola alla maschera piena di crepe di Ben? Alle cicatrici sul volto che lei gli aveva inflitto? Come tu stessa dici, proseguendo nella narrazione onirico-introspettiva, entrambi si sono inferti ferite sia nel corpo che nell'anima, sia prima di arrivare a comprendere davvero ciò che avevano, ciò che significavano l'uno per l'altra, sia dopo, perché entrambi erano pronti a dare la vita per l'altro - cosa che alla fine è toccata fare a Ben.
E questa è l'
unica cosa sulla quale mi discosto davvero dalla tua visione: la rabbia di Rey verso Ben non la riesco a considerare nel mio IC; non credo che Rey pensi che Ben l'abbia abbandonata, in quanto (così come detto nella novel) lei avrebbe fatto lo stesso al suo posto.

Ora aspetto la Modern!AU per continuare a soffrire insieme.

Alla prossima,

Ale

Recensore Master
04/05/20, ore 17:26

Tesoro **
E' bello farsi del male, perché questa storia è splendida e inevitabilmente ha fatto tanto male. Seguire il flusso dei pensieri e delle emozioni di Rey è stato intenso, mi sono anche molto immedesimata. Rey è spezzata e questo lo urla in tutti i modi il suo silenzio. Non è mai facile riportare su scritto il dolore di una persona, si ha sempre l'impressione di non riuscire a dargli giustizia, ma tu ci riesci sempre. E' come se il dolore di Rey lo avvertissi io, come se il suo essere bloccata senza poter andare avanti, né indietro, lo stessi avvertendo io stessa. Per lei deve essere insopportabile vivere e vedere il mondo che va avanti, senza Ben, che è morto, che è ancora lei, ma lei quasi non ci vuole credere. Quasi le fa male, perché molto spesso avere accanto ad una persona "spiritualmente" non basta. In amore si vuole tutto, la si vuole poterla toccare, stringere, vivere con lei/lui. Mi è piaciuto molto quando Rey ha pensato a Ben, di quando l'ha odiato perché l'aveva abbandonata come hanno fatto i suoi genitori e poi pensa che se n'è andato per sempre. Poi Ben effettivamente compare e il loro incontro mi ha spezzato il cuore. Rey non ci crede, è proprio spenta, però quando compare lui è come se le emozioni tornassero a scorrerle come sangue nelle vene. Poi ovviamente c'è il fiore, che io ho visto un po' come simbolo di rinascita/speranza e come un modo da parte di Ben di dimostrare a Rey che lui c'è, che non se n'è andato. Non credo sia stato semplicemente un sogno. Secondo me lui da lei tornerà davvero sempre, e troverà il modo di starle vicino. Oramai è più che chiaro che un legame come il loro non si spezza, forse la morte lo fortifica soltanto. Bellissima storia dolce e malinconica, il mio povero cuore. Complimenti tesoro, al solito non mi deludi mai <3

Nao

Recensore Master
04/05/20, ore 16:57

Sciauuuu cara, eccomi qui ^^, ti ringrazio di avermi segnalato questa storia, fa sempre super piacere leggere Reylo così belle e ancora di più mi fa piacere durante lo Star Wars day (stamattina prima di alzarmi mi sono guardata la fine di episodio IX con l'applicazione di disney plus del cellulare :'D dheheehhe)
Adoro il finale aperto, che da un lato ci lascia la possibilità che si sia trattato solo di un sogno e dall'altra invece ci lascia con la speranza che Ben sia stato davvero lì, le abbia davvero portato quel fiore che non esiste su Tatooine e le abbia promesso di tornare *^*
Il dolore di Rey è terribile e tu sei bravissima a descriverlo, con queste immagini davvero evocative che me la fanno apparire vivida e reale davanti, emaciata, distrutta, vuota. Mi sono immedesimata tantissimo in lei ed è stato tremendo, ora ho le lacrime agli occhi </3. Rey ha perso una parte della sua anima e ora arranca, sopravvive, ma non vive davvero. Il fantasma di Ben è tutto ciò che le resta, ma non sa se sia o meno frutto della sua fantasia. Io voglio credere che sia reale, che quell'abbraccio struggente sia avvenuto davvero, che quelle parole meravigliose Rey le abbia sentite davvero:

“Tornerò da te, tesoro. Te lo prometto.”--> beh ok, posso anche morire ora, tanto il mio cuore si è appena spezzato.

Ultima cosa: il titolo è meraviglioso <3

Ottimo lavoro :-* e di nuovo buon Star Wars Day <3

un bacio,

Benni