7° CLASSIFICATO - IL TEMPO CHE HO PERSO di NaoYoshikawa
Titolo: 3/5
Un titolo azzeccato sicuramente per la storia che si va a raccontare. Esprime senza mezzi termini ciò che poi verrà rivelato nella storia, lasciando un po’ intuire cosa potrebbe succedere.
Grammatica, stile e sintassi: 8/10
Dunque, sicuramente è una storia ben scritta e si vede molto l’attenzione che hai dedicato allo stile, tuttavia ho da sottolinearti alcune cose.
“[…] come fosse giusto o meno reagire, comportarsi, parlare.” O meno andrebbe utilizzato con una ipotetica, per cui sarebbe corretto dire piuttosto “se fosse giusto o meno reagire” o più semplicemente eliminarlo dalla frase, “come fosse giusto reagire”.
“[…] Harry tornò poco dopo con tra le mani un vassoio […]” Sarebbe sempre opportuno non separare mai le locuzioni di un complemento, per cui sarebbe: “con un vassoio tra le mani”.
“[…] Tra lui ed Harry c’era una tensione particolare, in verità c’era sempre stata. Erano sempre stati attratti […]” In questo caso v’è la ridondanza “sempre stato” che dà un po’ fastidio alla lettura – colpa mia, sono un po’ fissata con le ripetizioni. Inoltre, nella frase “erano sempre stati attratti”, seppur sottinteso, non si apprezza bene il complemento di riferimento; sarebbe più corretto scrivere “erano sempre stati attratti l’uno dall’altro”.
“[…] sarebbe potuta finire molto male e o molto bene […]” Qui è un errore di battitura, c’è una e di troppo.
“[…] tempestando il suo collo di baci e sentendolo tendere ad ogni gesto […]” Il verbo tendere presuppone sempre un complemento diretto, per cui in questo caso, avendo un valore pressocché riflessivo, l’utilizzo corretto sarebbe tendersi.
“[…] Lo baciò di nuovo ed Draco si sentì debole […]” È sicuramente un errore di distrazione, ma ed come congiunzione si utilizza solo in presenza di una parola che inizia per vocale.
“[…] Erano ignari e inconsapevole che tra un po’ di tempo a quella parte […]” Inconsapevoli, errore di distrazione. Per quanto riguarda la locuzione temporale che segue, la corretta è “da un po’ di tempo a questa parte”. Essendo la tua storia al passato, tuttavia, sarebbe più corretto mantenere la forma “tra un po’ di tempo”.
“[…] come se dalla sua esistenza dipendesse ciò.” Non ho compreso il significato della frase, ma credo che volessi dire: “come se da ciò dipendesse la sua esistenza”, cioè dal fatto di baciare Draco dipendesse l’esistenza stessa di Harry.
“[…] Sono morto ogni giorno aspettandoti[1][…]” Qui manca il punto e a capo.
“[…] Si ricordò di cosa erano stati un tempo.” In questo caso erano all’imperfetto è sbagliato, è più opportuno utilizzare il congiuntivo fossero.
“[…] poi aveva incolpato a se stesso.” Errore di distrazione, c’è una a di troppo.
“[…] Draco si avvicino al suo viso […]” Errore di distrazione. Si avvicinò.
Nonostante alcune imprecisioni di carattere grammaticale, mi è molto piaciuto il tuo stile, sia per quanto riguarda in generale l’utilizzo corretto della punteggiatura che anche il modo scorrevole della scrittura, che rende la lettura piacevole e mai pesante. Dal punto di vista stilistico ti faccio davvero i complimenti, anche per la scelta dei dialoghi, che hai piazzato proprio nei punti opportuni. Brava davvero!
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
Gran bel lavoro davvero. Quando leggo una Draco/Harry mi sale sempre l’ansia che i personaggi siano troppo OOC e v’è il serio rischio d’infarto ogni santissima volta. Proprio perché rappresentano una delle mie ship preferite, ho sempre un occhio di riguardo per la storia e soprattutto per la loro introspezione. E che dire: li ho adorati.
Non ti ho dato il punteggio pieno solo perché mi sarebbe piaciuto un po’ di più un approfondimento dal punto di vista di Harry, tuttavia via mi sento soddisfatta di entrambi i personaggi, che tra l’altro trovo perfettamente incastonati nell’arco narrativo.
Draco Malfoy penso che sia uno dei personaggi che adoro di più nei libri, per cui sono abbastanza severa sul modo in cui viene delineato nelle storie. Qui abbiamo un giovane uomo distrutto per due cose: la prima, quella che considera la perdita del suo amore. La seconda, e ben più rilevante, è quella di rivangare un passato che l’ha visto antagonista del suo amore. Molto toccante la scena finale: “«Tu sulla mia», Draco sospirò, sollevato, come se un pezzo del suo cuore fosse tornato al proprio posto. «Allora adesso che dovremmo fare? Ricominciare? Insomma… il salvatore del mondo magico insieme ad un ex Mangiamorte?»”. Sarò pure una tipa sentimentale, ma questa è una sintesi assolutamente perfetta di questo rapporto fatto di alti e bassi, amore e odio insieme. Perdersi e ritrovarsi, i rimpianti per le scelte passate e la paura di ciò che deve ancora accadere. Ho molto apprezzato anche il flashback che hai introdotto per staccarti dalla sequenza temporale principale: assistiamo alla presenza di due Draco. Il primo, quello giovane e aitante, che dell’arroganza se ne fa un vanto ed è convinto che nulla possa abbatterlo. Il secondo, quello del “presente”, più maturo e pensieroso, che riflette sulle sue discutibili scelte di vita. Questo cambiamento di prospettiva l’ho apprezzato oltre ogni modo.
Anche Harry, sebbene un po’ meno approfondito, mi è piaciuto: lui, in fondo, non è neanche poi tanto cambiato. È sempre il placido ragazzo di un tempo, un po’ impacciato e combinaguai, che però dà prova d’esser cresciuto, attraverso le parole di conforto per Draco, attraverso i gesti e nella sequenza erotica che ho trovato davvero molto ben scritta e per nulla volgare.
Insomma, uno shift temporale di sette anni e mezzo che ha cambiato per sempre la vita dei due protagonisti, pur rendendoli sempre gli stessi nella loro più intima essenza. Veramente brava!
Originalità: 9/10
Di storie su loro due ne ho lette un’infinità, ma questa è diversa. C’è un angst di fondo che ti ha permesso di conquistarmi! Nelle storie mi piace sempre di più la sequenza introspettiva che quella più meramente dialogata o descrittiva. In questo caso il dolore e il senso d’impotenza di Draco mi hanno davvero soggiogata, poche volte si assiste alla dipartita di questo personaggio, che in questa storia reca i connotati del classico sconfitto. Nonostante questo e l’inadeguatezza di ciò che è stato, di quello che fatto, m’è piaciuto tantissimo il loro incontro, specie perché appunto non è avvenuto per puro “caso”: è stato Draco a sceglierlo, pur consapevole dell’errore e delle conseguenze che tutto questo avrebbe generato. Per tutta la storia Malfoy non fa che essere confuso, preda della sofferenza e del rimorso, e solo grazie ad Harry riesce a trovare un po’ di pace per quel suo animo tormentato, che in alternativa magari sarebbe stato in grado di autodistruggersi. Ho gradito molto anche il finale aperto, che lascia intendere un proseguo che non ci è dato sapere.
Insomma, non saprei che altro dirti, se non brava, perché parlare di loro due e contemporaneamente scrivere qualcosa di diverso non era affatto una cosa semplice! Complimenti.
Utilizzo del pacchetto: Prompt 4/5 + Frase 5/5
L’utilizzo del prompt è stato usato molto bene: parli dell’attrazione reciproca in più punti, manifestandola apertamente durante il corso della storia e rendendola un punto chiave della vicenda: questi due non sono solo innamorati, si desiderano ardentemente e questa cosa s’evince praticamente subito, dal tremolio delle mani alla strozzatura della voce al nervosismo, tutto ben scritto e delineato. Per quanto riguarda la frase, anche qui, non ho di che lamentarmi, anzi: è stata una scelta meravigliosa farla dire ad Harry in quel momento. Dà proprio l’idea di una separazione solamente fisica, perché entrambi non hanno mai smesso di guardare nella stessa direzione. Pensa, ho apprezzato tantissimo anche la frase che hai aggiunto dopo: “Eri sulla mia strada”. Fornisce al lettore un’idea quasi d’intralcio, come se fosse inevitabile per entrambi scontrarsi, più che incontrarsi. Scontrarsi, d’altronde, è più nella natura genuina e fedele dei due protagonisti.
Per cui anche qui, sto gongolando di gioia. Brava!
Gradimento personale: 5/5
Bella. Diversa, ovviamente in senso positivo, s’intende. Un’idea completamente stravolta dei due protagonisti che bisticciano persino una volta ritrovatisi, in eterna antitesi eppure incapaci di potersi davvero separare. Ritengo che sia anche stato il tuo stile a conferire alla narrazione un alone nostalgico e malinconico, una cosa che – per una drammaturga come me – è pane quotidiano. Davvero brava.
Totale: 43.5/50 |