Recensioni per
La Casa d'Erba
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/04/21, ore 12:20

Sesta classificata

Nina Ninetta
La Casa d’Erba
 
 
Tot: 36.4/50
 
 
Impaginazione: 1/1
L’impaginazione è, nel complesso, corretta: il font è quello standard, quindi va più che bene, la grandezza è adeguata. I paragrafi sono ben distanziati tra di loro, lasciano capire al lettore il cambio di argomento.
Unica cosa che non mi fa impazzire, è quel “Molti anni dopo” messo sul finire, ma solo perché la trovo un’indicazione temporale fiabesca e approssimativa.
 
Titolo: 3/3
Il titolo mi piace molto. Lo trovo molto poetico, nonché inerente al testo, da questo punto di vista trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro. Brava!
 
Grammatica e stile: 10.90/15 (divisi in 6.90/10 e 4/5)
Grammaticalmente parlando, ci sono alcuni problemi. In primis, ti ricordo che i termini coniati dalla Rowling vogliono sempre la maiuscola:
babbana → vuole la maiuscola. – 0.10 pt x2
smaterializzarono → come sopra. – 0.10 pt
Rivelio → Revelio – 0.10 pt
smaterializza → Smaterializza – 0.10 pt x2
Ti segnalo inoltre due casi di parole scritte con l’ortografia erronea, qui di seguito:
quel zuccone → qui il troncamento è cacofonico, oltre che erroneo. Lo segnalo come una parola scritta sbagliata – 0.25 pt
per fino → perfino – 0.25 pt
Passiamo infine a quelli che sono i due errori maggiormente gravi, e che costituiscono l’unico vero neo grammaticale di questa storia. In primo luogo, ti segnalo un errore di concordanza tra soggetto e verbo:
portando con sé → errore di concordanza, parli di tre persone, quindi è con “loro”. – 0.50 pt
E, sul finire, ci sono due espressioni il cui senso secondo me è alterato rispetto al contenuto della storia. Cioè, in poche parole, intendevi una cosa e ne hai scritta un’altra:

  • al suo canto → qui la frase è alterata nel proprio senso, ma immagino intendessi fianco e che sia un lapsus? – 0.75 pt
    gamba mancina → la gamba non può essere mancina. – 0.75 pt
Parliamo un attimo dello stile. Sicuramente questa è una storia che “si fa leggere” con molta semplicità, hai mantenuto vivo il mio interesse e la mia attenzione per tutta la durata della lettura. Tuttavia, ho trovato che il tuo stile non risulti sempre essere adeguato al contesto che descrivi e, nello specifico, alle persone che parlano.
Ti faccio un esempio:
Questa è violenza carnale → una frase un  po’ pomposa, se pensi che l’ha pronunciata un ragazzo di quanto, sedici anni?
Cioè, è una frase che non stonerebbe in bocca a un medievale Salazar Serpeverde, ma in bocca a Draco Malfoy suona un po’ innaturale.
Per il resto, ribadisco che ho letto la tua storia con molta semplicità, ma stai attenta quando cerchi di essere più pomposa del solito, o rischi di cadere in frasi con poco senso logico (come la gamba mancina).
 
IC: 8/15 ( Draco 6/15, Hermione 10/15)
Temo che tu abbia un po’ frainteso la consegna del contest, che era preservare l’IC di entrambi i personaggi, cosa che qui francamente non ho trovato per niente, anzi, io trovo proprio che i personaggi siano entrambi molto OOC e sinceramente ti consiglio di aggiungere la nota in merito, perché davvero non riesco a considerare IC nessuno dei due.
Faccio una premessa: comprendo il contesto distopico, ma mi hai messa di fronte a due personalità che sono alterate rispetto al Canon fin dal principio, non ho nulla contro i what if, ma qui proprio non so cosa dire.
Partiamo da Hermione, che dei due è quella che mi sembra leggermente più fedele all’originale: sicuramente all’inizio è quasi fedele, ma le note stonate cominciano a esserci abbastanza presto. Un’Hermione che non lotta, che non si ribella di fronte alle angherie di Malfoy a me non suona IC, e mi riferisco ovviamente alla prima parte della storia. Anche nella restante parte della storia la situazione cambia poco: apprezzo il suo tentativo di rassicurare Draco, che la riporta su un binario più Canon, ma per il resto trovo che sia una tua personalissima interpretazione del personaggio (sicuramente apprezzabile, ma che si discosta molto dall’originale).
Draco, per quanto mi riguarda, è snaturato. Io di Draco Malfoy, in questa storia, non ho visto niente: mi sono ripromessa di mantenermi medio-alta con i voti, ma io qui sono veramente in difficoltà, perché dell’IC di Draco non vedo molto. È un ragazzino spocchioso, questo sì, ma possiamo dire che sia cattivo?
In particolare, vorrei discutere un attimo due punti che mi hanno fatto pensare che l’OOC fosse una caratteristica del tuo Draco:
  • troneggiava in forza, fisico e cattiveria → dalle descrizioni del libro, non mi risulta che Draco sia stato particolarmente imponente? Anzi, semmai il contrario. Il passo sulla cattiveria è, però, quello che più mi sorprende: Malfoy viene sempre descritto come un ragazzo che ha fatto scelte sbagliate, ma mai come il cattivo della situazione. È vigliacco, sì, ma cattivo decisamente no.
    Ma io non sono una bestia che si trasformerà magicamente in un bel principe quando l'incantesimo finirà. Io sono solo... un mostro → questa cosa del tentato stupro, a me non va giù. Draco Malfoy è un codardo, un vigliacco, un voltagabbana, spocchioso, arrogante, tutto quello che vuoi, ma di certo non è uno stupratore.
Insomma, mi hai messo tanto in difficoltà con questa storia, perché hai ricalcato dei cliché fandomici che, però, sono tutti ben lontani dall’IC dei personaggi.
Scusami se ti sembro dura, ma questo era un po’ il tema di tutto il contest, e mi sembra giusto essere severa qui.
 
Gradimento personale: 7.5/10
La storia nel complesso non mi è dispiaciuta, l’ho trovata sicuramente una lettura “semplice” nel senso che s’è fatta leggere, hai uno stile che è molto piacevole. Tuttavia, quello che per me è il grande scoglio di questa storia è la caratterizzazione, che non posso premiare in un contest dove tutto si basa sullo rimanere IC.
Questo è un po’ il parametro dove faccio il punto della situazione e, per me, il punto è questo: scrivi molto bene, ma questa è una storia sicuramente valida presentata al contest “sbagliato”, specie perché io sono davvero allergica alla caratterizzazione di Draco come stupratore, è una cosa che mi fa andare in bestia.
Come lato positivo, oltre allo stile, mi sento in dovere di menzionare il titolo (molto ma molto bello) e la trama molto articolata: si vede che c’è tanto lavoro, dietro questa OS, e a me dispiace doverlo criticare.
 
Trama: 5/5
La trama è molto articolata, ma inizia e si svolge con precisione e, nonostante la complessità dell’intreccio, ha una fine molto valida. Nel complesso, un lavoro davvero molto buono, si vede che hai costruito un mondo complicato (e io amo i viaggi nel tempo) e che lo hai fatto con cognizione di causa.
 
Bonus: 1/1
Il genere Angst è presente all’interno del testo.

Recensore Veterano
21/09/20, ore 15:42

X POSTO / “La Casa d’Erba”, Nina Ninetta – 27,3/37

Grammatica: 6,05/10

A parte qualche errorino di battitura, l’unico aspetto significativo che ho da segnalare è stato l’uso spesso impreciso della punteggiatura, e in particolare:
- Prima e/o dopo appellativi manca spesso la virgola (-0,15 per ventuno volte -> -3,15 -> punteggio cumulativo sottratto: -1,00)
- Prima dei discorsi diretti, a meno che non ci sia la presenza dei cosiddetti verbi dichiarativi, le frasi non devono finire con i due punti, ma con il punto fermo (-0,15 per sette volte -> -1,05 -> punteggio cumulativo sottratto: -0,50)
- In alcuni casi hai inserito la maiuscola dopo il discorso diretto, quando la frase andava invece a completare – esempio: “«Non prendermi in giro, Granger!» Urlò Draco balzando in piedi e lanciando una scarica di magia […]” (-0,15 per ventiquattro volte -> -3,60 -> punteggio cumulativo sottratto: -1,00)
Per quanto riguarda i vari refusi, invece:
“Mclaggen” -> “McLaggen”
 “Già, Ginny, perché diamine non le aveva chiesto di accompagnarla, avrebbe acconsentito di sicuro.” -> qui ci vuole il punto di domanda, con conseguente separazione della frase in due periodi distinti (-0,15)
“Tiger e Goyle si posizionarono al suo canto, simili a guardie del corpo.” -> “fianco”
“[…] li minacciò di farli espellere dalla scuola, il preside, la McGranitt - per fino Piton - li avrebbero sbattuti fuori.” -> “perfino”
“sé stessa” -> “se stessa”
“babbana/o” -> “Babbana/o” (quando usato come sostantivo)
“Anche questa non era mutata di una virgola, se si esclude il fatto che non c’erano più i quadri degli ex presidi di Hogwarts appesi al muro.” -> “escludeva” (-1,00)
“«Andate» disse solo il predise.” -> “preside”
“«Ma Severus, forse dovremmo accettarci che non si tratti di un incantesimo o una pozione Polisucco» consigliò Nott.” -> “accertarci”
“Quando risollevo le palpebre si ritrovò a fissare i suoi stessi occhi castano/verde, l’altra sé le detergeva la fronte con un panno umido.” -> “risollevò”
“«S-si» la giovane Hermione si mise seduta, osservò l’altra di soppiatto, imbarazzata.” -> “S-sì”
“Draco Malfoy esaminò la ragazza seduta al suo canto.” -> “fianco” o “accanto”
“Anche ora, che si era ritrovata catapultata in un mondo con una futuro triste e inimmaginabile […]” -> “un futuro”
“Lui tiene in mano ha una ciotola di legno […]” -> c’è un “ha” di troppo
“Da l’impressione che possa andare in frantumi da un momento all’altro.” -> “Dà” (-0,15)
“Hermione di dimena, calde lacrime le bagnano il viso e il collo.” -> “si dimena”
“La Casa d’Erba è in balia della tempesta, da l’impressione che possa essere spazzata via da un momento all’altro.” -> “dà” (-0,15)
“«Si» sospirò la maga.” -> “Sì”
“Si…” -> “Sì”
Lo stile, invece, è molto ricco e scorrevole, e manda avanti una narrazione che con uno stile più elevato sarebbe potuta risultare pesante. Mi è piaciuto il cambio di tono e di persona quando ci addentriamo nei ricordi di Hermione, dove il ritmo accelera e vediamo una sequenza di scene che passa rapida, proprio come se fossimo noi a essere immersi nel Pensatoio.
Sebbene le scene siano parecchie in numero e molto spesso il dialogo è un aspetto fondamentale per comprendere appieno ciò che sta succedendo e le rivelazioni che i due personaggi scoprono man mano, non c’è mai un rallentamento eccessivo della narrazione, tutto è narrato in modo tale da mantenere viva l’attenzione e l’interesse del lettore, e questa è – a mio parere – una grande qualità.
 
Trama e originalità: 7,5/10

La tua storia ha una struttura interessante e compatta e, sebbene ci siano viaggi nel tempo e stravolgimenti rispetto al canon, tutto è comprensibile e – soprattutto – credibile.
Inizialmente avevo paura che la fic partisse con la Dramione già consolidata, e non sai quanto ho apprezzato che non fosse così. Ciò che i protagonisti vedono e il modo in cui (re)agiscono di conseguenza plasma in parte il loro rapporto, e da nemici si trasformano in una sorta di alleati e, successivamente, in amanti. Il fatto che nel futuro alternativo i due stiano insieme più per necessità e per circostanza risulta molto più plausibile di un improvviso colpo di fulmine; Draco che viene quasi “costretto” da Piton a prendersi cura di Hermione è un bel cambiamento rispetto tutte quelle storie in cui diventa improvvisamente buono d’animo e comprensibile delle situazioni altrui.
Il legame che unisce Draco ed Hermione – sia nel presente che nel futuro – viene mostrato gradualmente in modo che, alla fine, il lettore abbia l’impressione che anche una coppia così lontana dal canon possa effettivamente avere senso.
Da questo punto di vista, non posso che farti i complimenti per l’IC di entrambi i personaggi, una delle sfide maggiori quando si tratta di scrivere di una coppia del genere. Sia Hermione che Draco sono ben caratterizzati e possiedono le caratteristiche canoniche che conosciamo, non vengono mai stravolti per farli rientrare a forza in ruoli prestabiliti o spingendoli l’uno nelle braccia dell’altra in modo innaturale e stonante.
L’unica piccola pecca in questo campo è che non mi è molto chiaro come i due siano effettivamente arrivati a essere amanti; questo passaggio abbastanza fondamentale avviene fuori scena, tra i vari momenti in cui i due trascorrono insieme alla Casa d’Erba, e mi sarebbe piaciuto magari vedere più approfondito il momento di questo cambiamento significativo nel loro rapporto.
Il vero punto dolente della trama – e il principale motivo della detrazione punti – è tuttavia legato alle premesse stesse della storia. In particolare:
- Se ci troviamo al sesto anno – citi la festa di Lumacorno e McLaggen, quindi il contesto generale è quello – com’è possibile che Hermione possa aver chiesto alla McGranitt di riavere la GiraTempo quando questa è stata distrutta insieme a tutte le altre esistenti l’estate precedente durante la Battaglia all’Ufficio Misteri? Se si tratta di un what if – quindi si parte dall’ipotesi che una sia rimasta utilizzabile – bisogna farlo presente nella storia o nelle note, altrimenti si dà per scontato l’andamento canonico.
-  Qual è il ragionamento dietro la scelta di Draco di usare una GiraTempo per accertarsi di star facendo la cosa giusta nell’allearsi con Voldemort? Non mi è risultato chiaro perché, molto banalmente, lui non ha scelta in merito. Se anche dovesse scoprire di stare sbagliando all’ennesima potenza, Voldemort ha una presa ferrea sulla sua famiglia, suo padre è ad Azkaban, sua madre è pressoché senza difese. Tra l’altro, viene anche citato il suo compito di uccidere Silente quindi ciò vuol dire che ha già il Marchio Nero. Cosa potrebbe fare, dunque, per cambiare le sue sorti? Durante il suo viaggio scopre altre questioni – quali, appunto, come salvare Harry e le sorti del Mondo Magico –, ma non era questa la sua intenzione iniziale, che invece ho trovato un po’ lasciata in disparte. Chiede a Piton se ha fatto la scelta giusta, ma invece che rispondere effettivamente alla sua domanda circa l’affiliazione a Voldemort, gli rivela ben altro che, dal mio punto di vista, non era quello che Draco stava cercando (e a cui ancora non ha risposta).
Altri piccoli quesiti che mi sono chiesta durante la lettura sono stati; perché Draco non utilizza subito l’incantesimo Accio all’inizio della storia? Oppure, quando ritornano alla linea temporale di partenza, non dovrebbero riapparire anche Tiger e Goyle – dato che di fatto Hermione e Draco non hanno alterato niente e quindi non hanno ancora creato una linea temporale diversa?
Si tratta forse di sottigliezze, anche considerando poi l’andamento successivo del racconto più che soddisfacente, ma mi hanno confusa leggermente perché proprio non sono riuscita a trovare delle risposte.
Tornando agli aspetti invece positivi, ho apprezzato moltissimo il finale, la scena canonica che si fonde con la tua rivisitazione; l’alternanza tra il presente attuale a King’s Cross e un futuro irraggiungibile nella Casa d’Erba è stata ben trattata e simboleggia quello che Draco ed Hermione si sono lasciati alle spalle. L’ultimissima frase, poi, urla “sequel!”, cosa che onestamente non mi sarei mai aspettata di dire circa una delle mie coppie più odiate, but here we are.
 
Utilizzo della citazione: 4,75/5

La prima citazione – “Se solo potessimo vedere l’infinita catena di conseguenze derivanti da ogni nostro singolo gesto” – è stata sicuramente esplorata in maniera completa, in quanto costituisce il vero nucleo del racconto ed è quasi la premessa su cui si basa l’intera storia. Le conseguenze citate vengono senz’altro esplorate abbondantemente, per cui da questo punto di vista non ho ulteriori commenti.
La seconda frase – “Io non sono una bestia che si trasformerà magicamente in un bel principe quando l’incantesimo finirà. Io sono solo... un mostro” – ha invece un ruolo assai minore, ma ha comunque il suo perché; vediamo Draco che è terrorizzato dal suo stesso destino, ha già i suoi dubbi riguardo l’essere un mostro e pare che il futuro che lo attende confermi queste insicurezze, stravolgendo le sue già scarse e traballanti certezze.
Questo è però un contorno al vero sviluppo della storia, e tra l’altro vediamo che l’affermazione di Draco non è neanche vera, in quanto compirà delle azioni che mostrano senza ombra di dubbio come non sia affatto un mostro, ma abbia diverse qualità da non sottovalutare.
Non me la sono sentita di penalizzarti maggiormente perché comunque una citazione è stata sviscerata alla perfezione, ma avendone scelta una seconda mi è sembrato appropriato menzionare come non sia esattamente accurata o sviluppata nella sua interezza.
 
Titolo: 2/2

Il titolo ha catturato subito la mia intenzione per la sua peculiarità e, dopo aver approfondito il suo significato durante il corso della lettura, confermo che è effettivamente molto azzeccato per la tua storia.
La Casa d’Erba ha una presenza ben chiara all’interno del racconto e possiamo dire che è uno dei cardini della narrazione; è infatti proprio intorno a questo luogo magico che vengono rivelate le informazioni più importanti e le rivelazioni utili a cambiare le sorti dell’intero mondo.
È il luogo sicuro dell’Hermione del futuro e uno dei più grandi rimpianti di quella del presente, e mi è molto piaciuto questo dualismo tra il lasciare ciò che si conosce per il bene comune e il non sapere cosa ci aspetta alle fine dell’altra strada intrapresa. Anche il finale ricalca questa considerazione, con entrambi i protagonisti che si domandano se abbiano fatto la scelta giusta nel separarsi o se avessero dovuto lasciare che la storia facesse il suo corso senza interferirvi.
Non so per quale motivo, ma questa parte mi ha ricordato la scena di Game of Thrones in cui Ygritte dice a Jon “We should have stayed in that cave”; ho avuto un po’ la stessa sensazione, anche se con toni decisamente meno drammatici.
 
Gradimento personale: 7/10

Credo che tu ti meriti un premio solo per aver mantenuto vivo il mio interesse, nonostante la scelta di una delle mie NOTP più giurate.
In realtà questa storia mi è piaciuta molto di più di quanto avessi previsto inizialmente nel vedere appunto i personaggi trattati, quindi mea culpa per aver fatto supposizioni senza basi solide. L’andamento della narrazione, la successione di attimi ben descritti e posti con cognizione logica hanno aiutato nella lettura in modo significativo, e tutte le sfumature che hai dato ai caratteri dei due protagonisti hanno fatto sì che risultassero credibili e non delle storpiature neanche lontanamente vicini al canon.
Ritengo quindi che tu abbia saputo trattare il tema e i personaggi nel migliore dei modi, ottenendo un risultato molto solido sia per i normali intenditori di questa ship sia per i lettori più occasionali, per cui – se anche non mi hai convertito alla coppia – non escludo di cercare in futuro ulteriori storie a riguardo di mia iniziativa, un traguardo non indifferente che difficilmente avrei creduto possibile.
 
Totale: 27,3/37

Recensore Veterano
08/08/20, ore 13:37

LA CASA D'ERBA DI NINA NINETTA

Grammatica e coesione del testo: 9.4/10
Ginny, perché diamine non le aveva chiesto di accompagnarla, avrebbe acconsentito di sicuro. - dopo accompagnarla manca il punto interrogativo, per poi cominciare la nuova frase con la maiuscola. -0,25
Quando risollevo le palpebre si ritrovò – battitura -0,1
Come vedi di errori veri e propri quasi non ne ho trovati. Il tuo stile è scorrevole, ma nella prima parte del testo ci sono varie imprecisioni che possono disturbare la lettura. Tolgo 0.25 dal totale per questo cambiamento di stile, sotto ti spiego meglio:
Il ticchettio dei tacchi rimbombava – ticchettio tacchi suona un po' come una ripetizione
Prima doveva essere certa di stare lontana da eventuali occhi indiscreti – meglio “essere lontana” per scorrevolezza
Si ripeteva nella mente, simile a un mantra, poi dall’angolo in fondo vide sbucare Draco Malfoy. - questa frase funziona un poco male, invece che 'simile a un mantra' andrebbe 'similmente', ma non suona benissimo nemmeno così. Riformulerei in 'come fosse un mantra' o in altri modi a tua scelta. Inoltre avrei messo un punto e iniziare a parlare di Malfoy perchè le due frasi non sono collegate da un senso e non hai messo parole per connettere le cose. es. Mentre ancora ripeteva quelle parole, infondo all'angolo...
«Ti do l’ultima possibilità Malfoy di lasciarmi andare, prima che io-». - Malfoy va per inciso.
Magari uccidere Silente o lo stesso Potter? - sono pensieri di Hermione, è difficile che lei parli di Harry facendo riferimento al cognome.
Stavolta Hermione provò una paura viscerale, sgranò gli occhi castani, le lacrime ripresero a scendere; lo supplicò di crederle, lei non sapeva niente di quell’affare. - troppe virgole, potresti spezzare dopo scendere con un punto. Anche in periodi successivi tendi a usare tantissime virgole, tipo quella in cui nomini la McGrannit poco dopo.
In generale nella prima parte del testo sei stata molto frettolosa in certi punti. Dopo invece questi errori sono quasi svaniti e l'intensità del testo ha preso il sopravvento, hai descritto meglio le singole scene. Diciamo che inizialmente si va in fretta e ci si immagina un po' forzatamente le scene, mentre dopo ci sentiamo trasportare dentro la storia e ci immergiamo molto meglio nelle vicende. Lo stile all'inizio è un po' più sterile, rispetto al punto in cui parli del viaggio nel tempo e dei ricordi, eccetera. In quel punto sei migliorata tantissimo.

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
I personaggi principali sono sicuramente Hermione e Draco. Hermione è altamente coerente. È riflessiva, coraggiosa, romantica e triste, un po' piagnucolona ma non al punto di arrendersi, combattiva. Descrivi, anche se con poco coinvolgimento emotivo, i sentimenti tristi e nervosi della ragazza per Ron, e dimostri però quanto ci tenga quando lei chiede all'altra sé se i suoi amici sono vivi. Le lacrime che bussano spesso sono molto da lei, ma anche la combattività nel non concedere la giratempo. L'Hermione del futuro è un po' diversa da come la conosciamo: ma è quello il punto. La sua esistenza è stata sconvolta. È cambiata, è sola... quasi. In ogni caso dà la boccetta dei ricordi a Hermione, il che significa che ciò che era infondo è rimasto. Anche la frase saggia sul minimo gesto che sembra essere il più grande gesto d'amore è molto da lei. Draco anche è molto IC se non per un dettaglio che ti spiego di seguito. Inizialmente troviamo il ragazzino arrabbiato e spaventato, scarno, pallido e con le occhiaie che ha ricevuto il terribile compito di uccidere Silente. I modi in cui lo descrivi, in cui parla, anche i suoi timori e quel poco di rispetto che dimostra nel fermare Tiger e Goyle prima che facciano violenza alla Granger, sono sensati. Tuttavia i Malfoy sono conosciuti per mettersi dalla parte sbagliata per paura. Ergo, sono sicura che Draco abbia avuto dubbi, e che sapesse che non era la cosa giusta da fare dopo aver incontrato Voldemort e averlo visto fare certe cose. Tuttavia per via della sua paura immobilizzante dubito che rischierebbe tanto per andare nel futuro e scoprire se effettivamente il futuro è come lo vorrebbe. Questo non è molto da lui. Magari si fa domande, ma non osa sfidare Voldemort in maniera così palese. Omettere qualcosa, o non fare ma senza intralciare, mi sembra plausibile. Anzi, lo fa davvero anche nell'opera originale. Ma addirittura 'andargli contro' è una mossa azzardata. Anche perchè... come intende sottrarsi dal comando del Signore oscuro? So come lo farà, ne parlerò dopo ed è stata una trovata geniale, dico che prima ancora di andare nel futuro doveva avere anche una sorta di piano, o almeno mezza idea, per cambiare rotta. Ma quale? Mi sembra che potesse solo ribellarsi, e non sarebbe stato da Draco. Al di là di questo, però, il Draco tormentato che vediamo dopo è perfettamente IC. Anche nei ricordi troviamo un Draco ancora più frustrato e arrabbiato ma che ritrova la luce grazie a una ragazza triste e sola. Molti dettagli e conversazioni sono perfetti, come quando pensa che lei è un'impicciona. Bel lavoro! Anche Piton, seppur presente per poco e a tratti, è ben caratterizzato nei modi di fare e nelle scelte linguistiche.

Trama e originalità: 9/10
Sicuramente hai sviluppato una trama degna di nota. Complessa e ricollegata alla trama principale in più punti cruciali: la festa di lumacorno e la tristezza di Hermione, Draco che riconosce Harry e non lo dice alla Villa dei Malfoy, la stazione di King Cross... Hai inventato fatti, riuscendo a non sottovalutare la caratterizzazione. Questi eventi poi, oltre a essere coerenti sono ben pensati e soprattutto carichi di pathos. Già inizialmente con Hermione che ha paura ne sentiamo, ma dalla scena nella casa d'erba in poi siamo carichi. Quindi hai pieni punti per l'originalità, per la trama l'unica pecca è che è difficile parlare di viaggi nel tempo e si finisce sempre per commettere errori logici che inficiano un po' la verosimiglianza degli eventi. Infatti tu parli di un Malfoy indeciso su cosa fare, eppure nel futuro lui ha seguito il Signore Oscuro. Il concetto che voglio portarti a nota è complesso e spero di potermi esprimere al meglio. In pratica, quando si torna al passato per cambiare il futuro tu sai già che cosa è accaduto per certo e qualcosa ti spinge a volerlo cambiare. Quando invece viaggi nel futuro, potresti voler scoprire come cambiare le intenzioni di altri, i comportamenti di altri che già sai che stanno per compiersi es. Hermione che cerca di fermare Malfoy chiedendo a una sé futura come fare, ma questo implica anche che la piccola Hermione sapesse che la sé futura avesse le risposte, il che è difficile. Ma se prendi Draco stesso è più complicato. Lui non ha settato un oggetto magico per dirgli cosa sarebbe successo se avesse seguito Voldemort, lui guarda quello che succederà e basta. Tecnicamente se davvero Draco aveva dei dubbi così forti sul seguire Voldermort il mondo che tu hai descritto non sarebbe mai dovuto esistere. Perché non c'è una versione in cui Draco non ha dubbi e non va nel futuro. In pratica non è ancora successo che Draco sia dalla parte di Voldermort al 100%, com'è possibile che nel futuro questo evento si sia verificato? Soprattutto contando che in realtà non si verificherà mai. Insomma, è un po' complesso. È geniale invece il collegamento della villa Malfoy, sono rimasta molto colpita. Ci sono poi dei problemini di coerenza con la trama originale di Harry Potter. In realtà sono piuttosto importanti, ma li chiamo 'ini' perché tecnicamente poteva trattarsi di una tua licenza poetica e potevi aggiustare questi dettagli con la nota What if e/o eventuali note autore. Visto che ciò manca, devo far notare che una delle regole dei viaggi nel tempo con la giratempo è che la persona che viaggia non deve assolutamente incontrare il sé passato o futuro. So che Hermione è Hermione, ma non è il carattere in sé a cambiare la cosa. È più che altro una questione tecnica, magica, è specificato che la persona impazzirebbe altrimenti. Inoltre, nel prigioniero di Azkaban Hermione specifica anche che ha dato indietro la giratempo dopo la loro avventura, ergo tecnicamente non dovrebbe averla quando va alla festa di Lumacorno.
Coerenza storia-titolo: 4.5/5
La casa d'erba non c'è dal primo momento, infatti arriva molto dopo nella lettura. Non è protagonista... ma è estremamente importante. È il luogo in cui Hermione si nasconde, il luogo in cui si innamora di Draco, in cui avrà loro figlio/a. Ergo, non posso darti punteggio tondissimo ma ho apprezzato questo riferimento romantico e mi è piaciuto il fatto che tu abbia ripetuto il titolo più volte per enfatizzarlo.
Totale: 32,4/35

Recensore Veterano
24/05/20, ore 08:33

Oddio 😳 sono anni che non leggo storie su Harry Potter e al tempo leggevo praticamente solo Hermione/Draco. Per me Ron è sempre stata una delusione...
comunque oggi mi sono detta che siccome partecipiamo allo stesso contest volevo leggerne le storie concorrenti ed eccomi qua. All inizio sono partita curiosa, perdendomi un attimo nelle prima pagine perché, lo ammetto, mi sono chiesta dove volessi andare a parare. Ma ho continuato la lettura e il resto è stato WOW! Mi ha lasciato un senso di vuoto, di tristezza assurda. Si è vero ora sono felici ecc ma... loro figlio... loro insieme. Forse, nonostante tutto, sarebbero stati più felici. È bello che si giardino e si ritrovino dopo anni, che se lo sentano che il loro destino avrebbe dovuto essere diverso. Non nego che così mi ha aperto la mente a un possibile continuo in cui alla fine si ritrovano 🤩 sarebbe fantastico! Ad ogni modo, complimenti. Mi è piaciuta assai!!! In bocca al lupo anche a te per il contest 😊

Recensore Junior
16/05/20, ore 19:50

II Classificato - LA CASA D'ERBA di Nina Ninetta

Titolo: 5/5
Beh, titolo più da copione di questo non è possibile, francamente! È ovviamente perfetto per la storia, un vocabolo che sintetizza perfettamente l’intera vicenda, poiché fa riferimento ad un ricordo prezioso della vita dei protagonisti, ricordo che – a ben guardare – è come se non appartenesse a loro, ma semplicemente alle ombre di coloro che avrebbero potuto essere. Davvero ottimo.


Grammatica, stile e sintassi: 8.7/10
Vi sono alcuni errori legati soprattutto alla distrazione/battitura, solo alcuni sono legati alla consecutio temporum, ma nulla di così evidente che possa compromettere la lettura.
“[…] i solchi nel viso […]” Sarebbe meglio sul viso, ma comunque non costituisce penalità.
“[…] per fino Piton […]” Perfino, tutto attaccato.
“[…]se si esclude il fatto che […]” In questo caso il tempo della ipotetica deve essere volto al passato come il resto degli altri tempi verbali. È accettabile sia l’imperfetto che – più corretto – il congiuntivo.
“[…] disse solo il predise.” Preside, errore di battitura.
“[…] forse dovremmo accettarci che non […]” Accertarci. Errore di battitura.
“[…] Quando risollevo le palpebre […]” Risollevò. Errore di battitura.
“[…] in un mondo con una futuro triste e inimmaginabile […]” Un futuro. Errore di battitura.
“[…] inoltre con lui ci siamo io e Ron […]” Hai reso tutto il periodo con l’indicativo futuro, per cui anche qui sarebbe “ci saremo io e Ron”
“[…] Glielo porse e con lui […]” Riferendoti al filo argentato, il pronome corretto sarebbe “con esso”.
“[…] Lui tiene in mano ha una ciotola di legno […]” Vi è un ha di troppo.
“[…] Hermione di dimena, calde […]” Si dimena. Errore di battitura.
Dal punto di vista stilistico sono rimasta soddisfatta, come sempre sei in grado di gestire la narrazione in base alle esigenze di scena. Sono rimasta molto colpita dalle descrizioni ben delineate e pulite, che non risultano ridondanti ma conferiscono una sorta di preziosità ad ogni singola scena, senza scadere nel pedante. I ricordi di Hermione sono trattati in maniera impeccabile e a livello stilistico ho trovato molto ben impiegato l’utilizzo del tempo presente, come a sottolineare l’eternità di quei pensieri che non appartengono ai due protagonisti. Molto d’effetto e ben strutturata l’intera storia, davvero brava.


Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
L’introspezione di Hermione è decisamente ottima. L’ho trovata molto IC, nel suo modo di rapportarsi al corso degli eventi che narri, dalla sua “puerile” idea di far ingelosire Ron alla sua forza d’animo e determinazione quando affronta Draco e si ritrova nel futuro. La nostra maga, durante tutta la storia, mostra una natura decisamente ambivalente: per quanto “vittima” della situazione, mostra una razionalità e quasi un cinismo nella rielaborazione di ciò che le accade che ritengo davvero eccezionali. Da un certo punto di vista, è persino lo stesso Draco a sottolinearlo: “Odiava quella ragazza, non perché fosse una Sanguesporco, non solo perché era l’amica del cuore di Harry Potter, ma soprattutto perché intuiva sempre la cosa giusta da fare.” Ho trovato questa frase davvero perfetta per il contesto descrittivo, proprio perché il Serpeverde si rende conto che, perfino di fronte ad un futuro incerto e pericoloso, Hermione non si spaventa affatto, al contrario: è nella sua natura trovare sempre una soluzione, a scapito anche della sua stessa incolumità.
Mi ha colpita e affascinata la figura dell’Hermione futura: un personaggio che è completamente stravolto, perché vittima di eventi che l’hanno segnata profondamente. Vi sono delle vere e proprie frasi che lasciano sicuramente di stucco, frasi che non penseresti mai che possano uscire dalla bocca di una protagonista come lei (es. “«Vuoi davvero sapere cos’è successo, Malfoy? Vuoi che te lo racconti?» Proruppe la Granger più anziana. «Te lo dirò cosa è successo, altroché se te lo racconterò. Tutto, ti dirò ogni cosa. Tutte le porcate e le violenze e le cose indicibili che voi Mangiamorte avete combinato. Ogni cosa!»”). Hermione stessa, quella del presente, appare profondamente turbata dall’immagine futura di sé, salvo poi comprenderla a piccoli passi, mentre apprende ciò che è accaduto in quel futuro. E, ciononostante, s’interroga sul perché la lei del futuro si mostri così tanto cambiata, attraverso la domanda: “Cosa ci è successo, Hermione?” Questo espediente narrativo mi è piaciuto moltissimo, l’ho trovato davvero molto raffinato e ben scritto. Hermione del futuro, con quel suo atteggiamento sprezzante e cinico, si dimostra infine per quella che è, una giovane donna privata di tutto, ma che tuttavia è riuscita a ritagliarsi quel misero centimetro di felicità. Insieme a chi? Malfoy, la persona di cui non sospetteresti mai.
Draco, dal canto suo, mi è piaciuto, ma avrei preferito che ti soffermassi di più su di lui. Si percepiscono le sue emozioni, ma soprattutto un aleatorio senso di impotenza e preoccupazione che lo accompagnano per tutta la storia – persino alla fine, quando l’intreccio si è già sciolto. È lui ad orchestrare tutto: vuole affrontare il futuro che gli si prospetta davanti e lo fa quasi con titubanza, rispetto ad Hermione che si dimostra molto più decisa. Questo è chiaramente dovuto ad un cambiamento radicale di personalità, quando si rende conto che schierarsi dalla parte di Voldemort significherebbe passare dalla parte dei cattivi, quelli veri. Draco non è un personaggio cattivo, appare più come vittima degli eventi: accade perfino nella tua storia, quando Piton e Hermione gl’intimano che una sua singola risposta potrebbe cambiare radicalmente il corso degli eventi. E lui, per tutta risposta, pensa“Draco non rispose, pensieri gli frullavano nella mente”. Lo fa perché si rende conto che da quell’evento dipende tutto, il futuro, la vittoria, la cosa giusta da fare.
La parte che più ho adorato dell’introspezione dei protagonisti è esattamente quella dei ricordi dell’Hermione del futuro: sensazioni, paure, ansie, preoccupazioni, speranze e infine realizzazioni, dove i due protagonisti del futuro si mettono a nudo, più che per una semplice casualità, ma perché sono accomunati da qualcosa di molto più grande. In un futuro di progetti traditi in cui il Signore Oscuro ha vinto e governa sul cavallo della vittoria, Hermione e Draco si attirano l’uno all’altra, perché scovano nell’altro la possibilità di essere felici, nonostante tutto.
Persino alla fine, quando si realizza il più idilliaco dei finali, i due protagonisti del presente non sanno di aver fatto davvero la cosa giusta, lasciando latente un sentimento che, per tutta la storia, aleggiava tra le tue frasi, ma senza esprimersi mai a piena potenza. Un gran bel lavoro anche qui, brava.


Originalità: 20/20
Non avevo mai letto una What if in una what if. Cioè, mi hai scioccata! La storia è sicuramente originalissima, nonostante il pairing che ormai venga definito canon a tutti gli effetti. La creazione di una missing moment del genere è stata molto accurata, così come anche la scelta dei ricordi di Hermione. Nulla accade per caso in questa storia, e il paradosso temporale avviene in due casi: il primo, quando Hermione e Draco utilizzano la Giratempo per andare nel futuro; il secondo, quando i due sbirciano nei ricordi della Hermione del futuro, perdendosi nelle immagini di un futuro che non vivranno mai. Ed ecco che i loro del futuro sbiadiscono come ombre immateriali e traslucide, pezzi di persone che non saranno mai destinate ad incrociarsi, perché hanno cambiato il futuro. È stato un bene, è stato un male? Non ci è dato saperlo, e ho apprezzato moltissimo questo finale proprio perché non si materializza nella banalità di un lieto fine, ma è permeato da un latente rimorso misto a rimpianto, come se alla mente di entrambi quel ricordo che hanno in comune, ma che non hanno mai visto, sia lo scotto da pagare per essersi intromessi nei piani del destino.
Ho apprezzato molto anche la tua idea di non far “redimere” spontaneamente Draco come nella versione originale: ho sempre ritenuto questa scelta della Rowling un po’ troppo comoda, come a voler per forza rendere Draco un personaggio positivo, almeno alla fine. Questa forzatura è una delle cose che proprio non mi è andata giù, mentre tu sei riuscita benissimo a rendere chiaro il senso di impotenza di Malfoy e a far comprendere al lettore come la scelta sia stata pilotata da un futuro che non gli è congeniale, non perché sia d’improvviso diventato un santo.
Per cui davvero, sono stata contentissima da questo punto di vista.


Gradimento personale: 5/5
Bellissima. Una storia che ha tanto da raccontare, sotto ogni punto di vista. Sicuramente le Dramione sono tra le coppie che mi piacciono di più, ma proprio per questa loro inflazione a volte trovo dei cliché insopportabili e che ricalcano il triste stereotipo del bad boy e della secchia – perché è così che la cultura popolare guarda questi due personaggi. Nelle tue storie c’è sempre molto di più, e le considero originali perché delinei sempre un Draco afflitto dai pensieri, inquietato, persino spaventato. Un Draco molto più vero della versione spavalda e sicura di sé: dietro questa facciata tu ci vedi sempre dell’altro, e questo il lettore lo percepisce e lo fa proprio, esattamente come Hermione, ch’è capace di piangere dalla paura, ma che si riscopre molto più coraggiosa di Malfoy quando si tratta di prendere drastiche decisioni. Davvero, sono stata colpita dalla storia e sono davvero contenta che tu l’abbia scritta, sei stata davvero bravissima!
Totale: 47.7/50

Recensore Veterano
16/05/20, ore 17:40

Ciao :)
Devo farti i miei complimenti per l'idea che hai avuto.
Ne ho lette di storie potteriane con Giratempo, futuri modificati e quant'altro, ma mai nulla di simile! 
Mi è piaciuta tantissimo questa versione, soprattutto ho molto apprezzato la Dramione. Ti spiego: da piccolina leggevo un sacco di storie con questa coppia come protagonista, poi crescendo mi sono resa conto di quanto fossero estremamente OOC; pian piano ho smesso di apprezzarle. La tua Dramione, però, è completamente diversa! Mi è piaciuto da morire il fatto che l'amore tra Hermione e Draco sia nato gradualmente, in un contesto diverso dalla scuola. Le loro personalità non sono state stravolte (specie quella di Draco, che all'inizio appare comunque riluttante all'idea di prendersi cura della Granger), ma sono mutate da sole col tempo. Beh, penso che il contesto drammatico abbia inciso parecchio nel farli innamorare; nella loro "normalità", infatti, ciò non è accaduto.
Un altro elemento che mi ha fatto rabbrividire (positivamente) è stato il finale! Amo il dramma, per cui come poteva non piacermi quel finale dalla nota dolce-amara? Dopo aver visto i ricordi nel pensatoio, la storia ha preso una piega diversa per i due, sebbene il finale non sia mutato rispetto all'originale. Ma quel condividere un segreto così grande, quell'avere il costante dubbio - anche dopo molti anni - in merito alla scelta compiuta, quel pensare al figlio mai nato... oddio, mi ha fatto impazzire *__*
Complimenti ^^
(Recensione modificata il 16/05/2020 - 05:41 pm)

Recensore Master
08/05/20, ore 11:50

Ciao :-)
Partecipo allo stesso contest e sto provando a leggere tutte le altre storia (quanto meno quelle dei fandom che conosco).
La lettura è stata abbastanza piacevole, scorrevole, mi ha incuriosita e ho trovato lo stile per nulla banale o scontato. Ammetto però che il contenuto mi ha colto totalmente di sorpresa. Non amo molto quando ci si allontana dal canon e meno che mai sono una fan della dramione.
L'idea della casa d'erba è molto carina, così come mi entusiasmano i viaggi nel tempo.
Mi dispiace, però, che così è come se Draco non si sia pentito 'da solo'. E non è la stessa cosa, per quanto possa essere romantica l'idea che in un altro futuro loro avrebbero potuto essere insieme.
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
08/05/20, ore 07:21

Ciao!! io di solito non amo le Dramione perchè sono piuttosto Canon però la tua mi aveva attirato tantissimo dall'introduzione dato che amo viaggi nel tempo o realtà parallele e devo dire che la tua mi ha piacevolmente sorpreso... oltre ad essere scritta davvero molto bene è avvincente e non affrettata, riesce a descrivere tutto senza far uscire Hermione e Draco dai loro personaggi...non hai reso Draco uno sdolcinato e nè Hermione una sciocca innamorata, li hai lasciati loro stessi ed hai fatto in modo che le cose evolvessero piano piano fino a ricondurli al Canon grazie alla scelta che Draco fece a Malfoy manor... anche la scelta di non far incontrare i due Draco perchè lui non avrebbe retto l'ho apprezzata, perchè non hai resto Draco un invincibile che non si sarebbe fatto spaventare da niente... erano umani e si percepiva, davvero una bella storia!! complimenti!! un bacione!!

Recensore Master
07/05/20, ore 19:48

Mi è piaciuta molto questa storia. Mi ha sorpresa soprattutto perché nel breve spazio di un capitolo sei riuscita a raccontare il presente, il passato ed il futuro dei personaggi ma senza che la storia risultasse troppo affrettata. Tutti i passaggi sono ben spiegati, anche i sentimenti e le emozioni trovano il giusto spazio. Il finale lascia una sorta di amaro in bocca per quella vita che non ha mai visto la luce, ma in fondo era così che doveva andare se si segue il canon della Rowling. Complimenti, davvero una bella storia.