Recensioni per
H-8
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/03/21, ore 17:25
Cap. 1:

Sto andando un po' a caso, pescando storie che ancora non ho letto e, ti dico la verità, quando so di andare a colpo sicuro, con un autore, in realtà non leggo la trama.
Il che significa che, nelle prime righe, ho fatto fatica a raccapezzarmi, ma ho proseguito affascinata, e poi ho trovato i punti fermi per collocare la vicenda.
Mi piace sempre tantissimo il modo in cui mostri le fragilità di Tony, e sarebbe bastato questo, senza la "follia spaziale" che ci sta tutta e che si aggiunge alla perdita su Titano.
E poi adoro davvero il paragone tra Tony e il computer. Non solo con Tony, in realtà, ma quando si tratta di lui il paragone è particolarmente azzeccato e tu hai reso ogni dettaglio perfetto.
Senza contare che mi fa sempre piacere incontrare uno dei personaggi minori che, nelle fanfiction, di solito, non compare, eppure Rhodey è importante per Tony ed è giusto che ci sia anche lui al suo fianco.
In questo particolare momento, inoltre, è forse il più competente, quello che può capire, almeno in parte, cosa sta passando Tony.
Per questo quel suo "Tornerai" diventa particolarmente rassicurante. Non è la speranza di Pepper e, anche se l'ho immaginato con un tono forse troppo compassionevole, è un dato di fatto.
È una storia che non mi aspettavo, che aggiunge un minuscolo tassello ai tanti non detti dei film e su cui non avevo mai letto proprio nulla, quindi wow! È particolarmente apprezzata! ^^
A presto.

Recensore Master
12/05/20, ore 09:17
Cap. 1:

Bene bene. Riferisci pure ad Atlante che ha vinto questa battaglia ma non la guerra.
(Pffff ciao Chià :P)

Scemenze a parte, sciauuuu! Eccomi finalmente a recuperare questa storia ^^. Inizialmente avevo creduto che si trattasse di un missing momento di MTS e che Tony in quel momento fosse ancora in preda al delirio. Fortunatamente no, qui Pepper c'è, è viva <3
Wiii, posso considerarmi parte dei Vendicatori quindi :D? No aspetta, questo presupporrebbe l'essere sopravvissuta a tutto questo angst e non ne sono molto sicura çç.
A parte che nostalgia portami via, ritrovarmi tutte queste nozioni di elettronica (l'overclocking OMG) mi ha fatta ritornare indietro di tipo quasi dieci anni (*urla internamente*) quando dovevo dare l'esame e ho studiato i processori. Non mi ricordo quasi più nulla, ma posso dire con fierezza che la questione dei tic l'avevo colta ^^.
L'atmosfera che hai creato mi ha ricordato appunto alcuni capitoli di MTS e l'angoscia che ho provato è stata la stessa, solo alleggerita appunto dal fatto che Pepper fosse viva: adoro il contrasto che riesci a creare ogni volta fra il Tony scienziato, ossia l'uomo razionale e geniale, e tutto quello che c'è la fuori, troppo grande, vuoto e misterioso da poter essere elaborato, per quanto lui comunque ci provi. Ma Tony nonostante tutto è solo un uomo, non un computer: un uomo che è venuto a contatto con una realtà immensa e spaventosa, che per molti è affascinante solo per il fatto di non esservi mai ritrovatisi immersi e non aver rischiato di morire a causa di essa. Mi fa un grandissimo effetto pensare a quanto io ami le stelle, quanto mi affascini il cosmo, e quanto invece mi spaventi totalmente leggendo le tue storie, come se fosse un mostro in agguato. Mi ricorda da morire la parte finale del libro It, di Stephen King, ma non dico altro perchè non ricordo se tu lo abbia letto o meno.
I tuoi headcanon sulla space dementia mi piacciono moltissimo e li trovo assolutamente verosimili e canon: mi ha messo i brividi la scena in cui Tony continua a lavarsi le mani çç.
Rhodey è lì per tenerlo ancorato alla realtà e, come sempre, gli concede i suoi tempi e i suoi spazi: non offre un rimedio miracoloso, ma è semplice presenza confortante e, cosa più importante, terrena.

Credo di aver detto più o meno tutto <3
in attesa di rileggere qualche altra tua perla singola o aggiornamento di long, ti mando un grandiiiissimo abbraccione virtuale 

Bennina da Milano

Recensore Master
09/05/20, ore 17:34
Cap. 1:

Guascosazza mia, luce del mio cuore, radioso raggio di sole che illumina le mie giornate di quarantena ♥
Quante cose sono cambiate dalla versione precedente? Eppure rimane la stessa shot, lo stesso senso di esserci e non esserci, che si alterna nella testa di Tony, lo annienta e lo ridesta, e l'unica cosa che mi viene in mente di dire, così, a caldo, è che se non ci fosse stato Rhodey – e in questa versione della shot mi viene da citare, ovviamente, anche Pepper, Tony sarebbe rimasto lì, su Titano, con la Space Demencia che diventa un incubo dal quale non riesce a svegliarsi.
Avendo letto l'altra versione – e scusa co' se faccio paragoni, ma non è assolutamente per denigrarne una e osannarne un'altra, anzi. Le trovo due versione alternative assolutamente efficaci – scusa l'anacoluto, comunque dicevo, a differenza dell'altra dove l'oblio sembra un posto fin troppo vicino che lo risucchia pian piano, questa versione qui oscilla come una nave nello spazio, dà quel senso di cervello vuoto, che allo stesso tempo rimbomba di pensieri, di cause perse, di non detti e di troppi ricordi orribili. E' come se Tony fosse preda di una turbolenza spaziale, che zigzaga nella navicella, con le mani ancora sporche di cenere, sangu e terra e invece no... non è così.
E' bellissimo il momento in cui Rhodey gli dice che no... non sono sporche, quelle mani, ma Tony sa benissimo che è tutto psicologico. Che sono sporche di peccati, di un potenzia che sa di non aver sfruttato abbastanza, di non aver fermato qualcosa che sapeva gli avrebbe portato via più di quanto potesse credere, e quella sabbia tra le mani è solo l'impronta sporca dei suoi peccati ed è questo a non permettergli di lasciare Titano (e sai quanto mi è caro questo concetto... solo che visto dalla parte di Tony e letto con una tale forza introspettiva, che graffia, distrugge, fa molto più male che pensarlo su Peter, come mi capita di fare, ma non siamo qui per parlare di quel coglione, dunque ora taccio e torno da te, ma volevo solo dirti che come sempre siamo ANIMEZEMELLINE ♥ XD – TI PREGO NON MI DEPENNARE DAGLI AMICI SONO MOLTO SOLA ç_ç).

«E sei qui?»
«Dove dovrei essere?»
«Non lo so. Ma non sembra un bel posto.»
«Appunto, quindi meglio se ci sto da solo,»


E Tony, qui, allontana le persone dal suo inferno. Meglio starci da solo, a sguazzare in quel marasma di pece e schifo, che è la sua coscienza. Non permetterebbe mai a nessuno di stare lì con lui a struggersi, specie e soprattutto le persone – quelle poche persone, a cui vuole bene e che ricambiano, e che rimarrebbero volentieri con lui ad aspettare che tutto quello schifo passi; a cercare di allungargli una mano perché lui la prenda ed esca fuori di lì, non da solo, perché co'... tu lo sai meglio di me, ne ha passate tante, ne ha superate il doppio, ma Titano ha cambiato Tony molto più di qualunque altra cosa. Ha fatto crollare troppe sicurezze, gli ha portato via persone che doveva proteggere, e non ci è riuscito. Troppi sensi di colpa, che lo hanno annichilito... troppe cose brutte che, col tempo, si butterà alle spalle ma continueranno a seguirlo e qui, in questa shot, i fantasmi di Tony sono lì, a ripetergli quanto ha fallito e quanto meriti di vagare ancora nello spazio, persino con la mente.
Cosetta, che ti devo dire di altro, se non che amo entrambe le versioni, amo come sei riuscita a dare ad entrambe due sensi diversi, paralleli, che lasciano che Tony sia sempre Tony, che Rhodey sia sempre la sua salvezza e che, con due parole, il loro legame risvegli la speranza. Ma, soprattutto, non hanno nemmeno bisogno di parlarsi, per capirsi ♥
Dunque, a parte gli abbracci spaccaossa che ti devo dare, con tanto di bacetti al pistacchio e il distaccamento degli ossicini delle dita, fatto con una pinza da meccanico professionista, non posso che dirti che mi hai distrutto il cuore, ma me lo hai anche scaldato – infiammato, e che con te è sempre come immergersi in una piscina di emozioni, che non sono mai una, o solo due... sono il mix umano di cose familiari che tu, piccolo essere dalle dita d'oro, riesci a mettere su carta facendolo sembrare pure un processo semplice, che però non lo è. Perciò, rinnovando i miei complimenti di sempre per la tua fortissima empatia con le emozioni, e la sua capacità di saperle esprimere, specie su un personaggio come Tony, ti mando un abbraccissimo cosetta, mi manchi tantissimo e ti lascio con una frase che non credo dimenticherò mai:

Accosta la porta dietro di sé con quell'augurio che sembra una promessa, lasciando schiuso un singolo spiraglio che lo illumina nel buio, lui, le interferenze e i fantasmi di polveri stellari che lo circondano.


che meravigliosa immagino, te possino acciaccate ♥
Sempre tua,
la guascosa numero uno, che ti vuole tanto tanto tanto tanto bene (oggi sono un accollo, oh)

Recensore Master
09/05/20, ore 15:18
Cap. 1:

Sono sconvolta. Sto ancora cercando di capire che cos’ho letto, ma almeno so che cosa mi ha lasciato: il cuore a pezzi e un sapore amaro in bocca.
È da troppo che non passo da queste parti, non ho ancora finito la serie sugli intermezzi musicali, ma quando ho visto questa e ho letto che ci sarebbe stato anche Rhodey, non ho resistito e ho dovuto leggere.
E sono ancora sconvolta. Oltre che affascinata dall’argomento in cui ti sei addentrata e che hai sviscerato con un’eleganza e con una semplicità che davvero non mi sarei aspettata di trovare su qualcosa come la space dementia. È la prima volta che ne sento parlare, anche se la conoscevo già ma non sapevo avesse un nome e vederla cucita sul personaggio di Tony dopo gli eventi di IW la trovo perfetta. Ma ancora di più io ho amato tutti i riferimenti al cervello di Tony che dovrebbe lavorare come un processore, forse è perché ho un debole per tutte le storie che trovano il modo di giocare con l’informatica, che sia ai fini di una metafora o di una storia di fantascienza – e tu, con questa storia, hai superato ogni mia (già altissima XD) aspettativa. Non potevo davvero leggere di meglio di questo Tony alla deriva, perso tra la polvere di stelle e i ticchettii di un clock che tanto non lo farà andare in shutdown perché, in fondo, lo sa benissimo di essere una persona reale e non una macchina di ferro. Anche se immagino gli farebbe più comodo ora e che tutto sarebbe più facile da gestire e processare.
Come sempre, amo il modo in cui tratti e parli di Tony, amo come riesci a mettere su carta le sue emozioni, farle tue e poi rigirarcele in versioni che sono nuove, ma che in qualche modo non cambiano nulla di lui.

Inoltre l’inserimento di Rhodey, come ti dicevo, mi ha fatto piacere – perché è un personaggio importante per lui, ma non così cagato dal fandom, e tu, come sempre, sei riuscita a rendergli giustizia perfino in una scena breve come questa. E hai mostrato benissimo il suo rapporto con Tony, difficile – perché Tony è una persona difficile e stargli accanto spesso e volentieri significa farsi male –, ma comunque basato su fondamenta solide, che permettono a Rhodey di vedere attraverso le risposte affettate di Tony e a Tony di rendersi conto che forse non se lo meritava, anche se poi è pur sempre Tony e tornare sui suoi passi e chiedere scusa non è il suo forte. Non che ce ne sia bisogno in questo frangente, o almeno, ha sì bisogno di tornare, ma più che altro a casa e da ovunque si trovi. Ed è adorabile che sia Rhodey alla fine a dirglielo, a tentare di rassicurarglielo e lasciare quello spiraglio aperto apposta per lui.
…ok, ora posso piangere?
Perfino il titolo è perfetto ç_ç che ho capito grazie alle tue note (di cui ne avevo assolutamente bisogno, grazie XD) e boh, non so più come farti i miei più sinceri complimenti per quello che scrivi e per come lo scrivi, senza sembrare ripetitiva.

Recensore Master
08/05/20, ore 19:31
Cap. 1:

Allora.
Intanto mi prendo il mio momento di gloria perchè per una volta batto Leila sul tempo e mi piazzo io in polposiscion (CAPITO BENNI, se mi leggi ti mando un bacetto), anche se non è ancora detta l'ultima parola, sigh.
Ma a parte questo...mi spieghi? Cioè, io non credevo di meritare una simile pugnalata alle spalle un tranquillo venerdì di maggio, abituata com'ero al fluff e a Tony vestito da coniglio e altre cose bellissime e dolcissime.
Però lo sai, mi tocca proprio dirti quanto in realtà abbia trovato meravigliosa, struggente, dramamtica, commovente eccetera eccetera questa one shot. Io credo che tu ti sia superata per diversi aspetti: in primis per lo stile, perchè hai fornito in un linguaggio semplice e chiaro dei concetti di una complessità assurda, ne è emerso proprio quel senso di spaseamento e destabilizzazione che crea lo space dementia - non che io lo sappia, ovviamente, anche se mi sento spesso rincoglionita. 
Ancora una volta sei riuscita ad addentrarti nel dolore di Tony, questa volta caratterizzato da una forma diversa, nuova, forse peggiore? Quel suo strofinarsi assiduamente le mani è un'immagine straziante, incomprensibile per chi non ha vissuto quell'esperienza come l'ha vissuta lui.
Sono contenta che tu abbia inserito Rhodey in questa cornice, non solo perchè come al solito porti in luce i personaggi messi da parte, ma perchè Rhodey rappresenta quel poco che ancora gli è rimasto. Lui e Pepper, chiaramente.

Detto questo, non saprei cos'altro aggiungere, perchè ciò che mi hai lasciato addosso è un'emozione pazzesca che farà un po' fatica ad andare via; mi mancavano storie come questa, ne senso che mi mancava proprio ricevere pugnalate angstiose da parte tua...e direi che sei tornata alla grande <3
Brava Cla', ti sei superata e ti meriti uno abbraccio stritoloso <3

_Atlas_