Evanescenza che fa rima con essenza. E non solo.
Il flusso di coscienza mette in "risalto" inevitabilmente il passato, elemento che indubbiamente sgancia quella sfumatura alla poesia che procrea sì delle evanescenze che auguro che si dissolvono.
L'animo, inizialmente o apparentemente dolente, si fa carico degli echi menzionati nel verseggiare, l'io lirico tende ad impugnare saldamente l'introspezione come strumento di interpretazione del presente in qualità di chiave d'accesso al prosieguo della vita, forse le evanescenze diventano necessarie per tentare di ritrovare se stessi. I murali metaforicamente nell'insieme formano un caleidoscopio.
Che altro dire?
Son presenti pennellate di interiorità, il ricercare nonchè il desiderio di nuove emozioni.
Bravo, sempre! |