Recensioni per
L'ululato del lupo
di Keeper of Memories

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/12/20, ore 21:54

Con la premessa che non ho mai giocato al gioco, non so quanto sia fedele la storia con quella originale, però questa storia mi è davvero piaciuta, hai descritto ogni minimo dettaglio in un modo perfetto, ho immaginato alla perfezione tutto quello che hai scritto.
La parte della battaglia mi ha messo davvero molta ansia e tensione, e ho sperato fino alla fine che il marito della protagonista non morisse, ma purtroppo non è stato così, sono riuscita a percepire tutto il suo dolore.
Come sempre hai fatto un ottimo lavoro!
Ciao e alla prossima!!

Recensore Master
09/11/20, ore 11:08

Cara buongiorno, eccomi qui per lo scambio del Giardino. Sono curiosissima di vedere cosa tu abbia concepito per il tuo personaggio del gioco, amo queste cose e immergermi in un mondo creato ad hoc con tutto ciò che riguarda la tua barbara. Sono innamorata, sappilo: sono innamorata del personaggio, di ciò che la circonda fisicamente, del popolo di cui fa parte. Mi sono persa in quelle tradizioni che porti alla luce, nel matrimonio e nel modo in cui si è svolto, nei ruoli che ogni singolo personaggio ha nella tribù. Il sapore di un popolo senza tempo si fa sentire abbondantemente in ogni particolare, anche nel più minuzioso; hai fatto uno straordinario lavoro particolareggiato su tutti i fronti, soffermandoti persino sul paesaggio, le vesti, le acconciature, le grotte dove abitavano. Ho persino colto le sfumature del pelo del lupo, del fuoco attorno a cui si sedevano.
La felicità, la fatica, l’amore, la sensazione di aver trovato in completezza la strada della propria vita presente assieme alla famiglia, mi fanno entrare in piena empatia con Sigrid, e sua scelta è di pari importanza con quella del marito, in un piccolo universo dove hanno una loro gerarchia ma anche delle uguaglianze che non passano certo inosservate. Sento che stava andando tutto bene, mi sento bene nel leggere di come procede, e poi l’inferno… ho capito che sarebbe cambiato tutto nel momento in cui l’inseparabile compagno della protagonista mostra i denti: di notte, presi alla sprovvista, inferiori di numero, ed è stato distrutto tutto ciò in cui lei credeva.
Mi si è stretto il cuore un attimo prima dove intagliava dei piccoli giocattoli per il futuro figlio che sognava di avere, e poi si è vista crollare tutto addosso. Il compagno ha fatto di tutto per salvarla mentre il vecchio ed il marito sono periti sotto all’attacco, e vederli così a scappare per salvarsi la vita, mi ha fatto male. La scena più struggente è quella dove lei, ancora barcollante per le ferite, si ripresenta al cospetto dei due cadaveri per una degna sepoltura come di tradizione: nonostante tutto, ha pensato alle loro anime ed al trapasso completo per il loro benessere dall’altra parte. tradizione e rito si mescolano e fondono in quel momento di immensa intimità tra la persona e le deità, e poi di nuovo dolore. Tanto dolore, così tanto da sentire nelle orecchie e nella testa il suo urlo straziante.
Hai fatto un lavoro davvero minuzioso come ho già avuto modo di dire, hai costruito daccapo tutto questo con una coerenza straordinaria e una mole di particolari che mi hanno permesso di godere di ogni singola vista, passaggio, persona coinvolti. Sicuramente le role che fai sono coinvolgenti e particolareggiate proprio come questa storia. Hai un modo di scrivere efficace e coinvolgente, travolgente ed empatico, mostri tutto senza dimenticare quanto contino anche l’emotività ed i sentimenti dei personaggi. Cara, è stato un vero piacere essere qui, alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Junior
28/10/20, ore 12:02

Ciao, sono qui per lo scambio a catena.
Allora, cosa posso dire.
Come inizio è buono, è molto interessante vedere come hai raccontato un evento molto toccante per la protagonista...solo per toglierle tutto poco dopo.
Dopotutto il Thedas è così, crudele e spiegato e se fai la scelta sbagliata, sei fritto (l'ho imparato a mie spese)
I personaggi anche sono buoni, appena abbozzati (ma è l'inizio, è ovvio) ma subito riescono a delinearsi davanti agli occhi del lettore grazie alla loro semplicità, che risulta quanto meno efficace.
Unici appunto che mi sento di farti e di riservare maggiore attenzione ai tempi verbali (presente e imperfetto si susseguono) e di non "rincorrere" gli eventi.
Tutto avviene troppo velocemente, senza riuscire a mettere l'accento su un evento particolare e alla fine ci si ritrova si stupiti da come la situazione sia degenerata ma...senza provare vera empatia per i personaggi. E questo è un peccato.
Tuttavia la forma e il contenuto ci sono, e sono bastevolmente curiosa dal proseguire la lettura, quindi direi che il tuo obbiettivo è raggiunto.
Sicuramente mi sentirai presto, al prossimo scambio.

Recensore Veterano
23/10/20, ore 23:57

Ciao!
Che bella idea mostrare Sigrid da bambina! Dimostrava già il coraggio che poi la contraddistingue da adulta, soprattutto in una situazione simile dove quasi tutti i bambini si sarebbero lasciati prendere dal panico, lei nella sua innocenza e determinazione ha persino attirato l'attenzione di uno spirito a lei affine. Narrare la vicenda tutta dal suo punto di vista un po' infantile è stata un'idea carina, diversa dal solito registro senza risultare sciocca o confusionaria.
E così si scopre anche la storia dietro alla salute cagionevole di Dagmar. Mi è piaciuto molto come le hai fatte interagire, mostrando un legame fortissimo anche dato dall'assenza del padre. Anche la figura dell'augure è gestita bene, come quella dello zio.
La questione dello spirito è interessantissima, ora sono molto curiosa di sapere se questo legame ricomparirà in qualche modo... magari in un momento in cui la vittoria sembra impossibile. In fondo, Sigrid non ha mai vacillato per un istante (e nemmeno il suo fratello lupo)!
Complimenti!

Recensore Master
24/05/20, ore 01:23

Nonostante i miei consueti ritardi recensori – te lo dico in anticipo, nel caso torniamo a fare scambi, acciocché lo tenga a mente in futuro – sono felice di essere passata qui, ero davvero curiosa e dopo la recensione bellissima che mi hai lasciato non vedevo l’ora di farti sapere che cosa ne pensavo.
Hai davvero una mente poetica, lasciatelo dire. Le fanfiction che utilizzano le canzoni e le poesie sono automaticamente le mie preferite, hanno proprio un fascino cui non riesco quasi mai a resistere. Mi trascinano immediatamente nel loro mondo, soprattutto se sono fantasy o comunque lontane dal nostro mondo. E quella che hai scelto tu è bellissima, e si adatta proprio all’immagine che hai scelto. È un’immagine bellissima, che scalda il cuore come quel falò. Gli staple del fantasy come i lupi, le canzoni al falò, le donne che cuciono messi insieme creano un’atmosfera molto accogliente e rassicurante nonostante il buio.
Persino l’immagine di Sigrid sconfitta in battaglia per le nozze mi piace tanto, la sconfitta sembra sofferta e molto guadagnata da Halvard. Sembra quasi di vederli, quei lividi e quelle botte. E c’è tutta un’atmosfera che continua per tutta la durata della storia, soprattutto con le immagini degli animali. Il lupo e l’orso assieme si combinano perfettamente, e di questa relazione mi investo immediatamente.
Colpa mia, perché ovviamente crolla la tragedia. La seconda parte, quella con la battaglia, è un capolavoro a sé stante. Allo stesso tempo fa e non fa parte del calore medievale e confortante dei primi capitoli. L’atmosfera è quella, l’atmosfera fantastica e accattivante dell’inizio, ma non è più confortante. Non più, non con la morte e la perdita del povero Halvard e Sigmund. Si sente tutto, in quella scena. La furia di Sigrid, il clamore della battaglia, e soprattutto il dolore. Del lutto, della delusione, dell’abbandono. Nemmeno il soffice Einar basta a consolarla, a rendere il momento meno atroce. Il finale della storia è assolutamente devastante, soprattutto paragonato alla canzone dell’inizio.
Ormai anche solo la possibilità – accennata con tatto, ma così altrettanto struggente – che Sigrid si sia suicidata per il dolore dell’essere rimasta sola, dell’aver perso colui che ama e che ha saputo sconfiggerla. E dispiace davvero, perché
Il mio unico appunto sono delle incongruenze con i tempi verbali, a volte sbuca fuori del passato remoto in una storia narrata al presente. Per il resto è una storia bellissima, ricca di fascino e di folclore. Mi sembra veramente di sprofondare in un altro paese, in un altro mondo, e di soffrire assieme a loro.
Forse un po’ troppo… ma me la sono anche cercata :-)
Ps: l’ascia che si chiama Hilda è adorabile.