Recensioni per
Bridge Over Troubled Water
di LionConway

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/06/20, ore 15:36
Cap. 1:

E, infine, dopo un lunghissimo periodo di silenzio, eccomi qui. Ti chiedo veramente scusa per il ritardo specialmente perché, come già ti avevo accennato, ronzavo intorno a questa storia da un po’ e approcciarmici da revisionata mi dona un sapore un po’ agrodolce. Agro perché forse mi sono perso qualcosa, ma dolce perché leggerò direttamente la parte più “matura” di questa storia, quella che è cresciuta con te insomma.
Da dove iniziare? Senza dubbio un capitolo interessante, diverso da AFYCSO per tanti motivi, specialmente nella caratterizzazione dello stile. Qui ci troviamo direttamente ficcati all’interno della narrazione, crossando quella che è la parte introspettiva del protagonista che normalmente narra i fatti che l’hanno portato a questo inizio. Insomma, lo spiegone. Non ne sono propriamente un fan, al contrario di quanto si possa pensare leggendo Caming out, e preferisco di gran lunga questo show don’t tell che è più immersivo, diretto e non rischia di perdere l’attenzione del lettore – specialmente nell’ultimo periodo in cui ho la concentrazione d’uno scoiatt… GHIANDA? - e che lo rende immediatamente partecipe.
Che dire? Il capitolo trasuda italo-americanità spinta, una cultura a sé stante che come tale va considerata. Né italiano, né americano ma un insieme d’usi e costumi bastardi che, non lo nascondo, mi ha sempre affascinato da morire. Per alcuni versi più di quella americana e addirittura più di quella italiana proprio. Anche perché questa è divenuta proprio un qualcosa di a sé stante, una cultura nuova e miscelata perfettamente che è difficile trovare altrove nel mondo. Mai sentito dei famosi italo-cinesi? No? Non che non ci siano ovviamente ma credo che sia un discorso che produce risultati diversi in ogni parti del mondo. E la generazione italo-americana è speciale proprio per questo nella sua unicità. E qui veramente si percepisce tutto di questo mix, specie quando i due protagonisti parlano del ristorante a Little Italy e di come finanziarlo.
Mmm, Pasta Alfredo is loading.
Comunque, è bello come tu sia riuscita a dare quel sapore da vecchia coppietta a questi due, il loro modo di battibeccare e stuzzicarsi quel […] «Ma bravo!» esclamò Michael. Il suo tono di voce tradiva tutto il sarcasmo di cui era capace. «Ci mettiamo anche a giocare d'azzardo, adesso?» […] che sa di antico sarcasmo che cela un rapporto solido, insomma, mi piace molto. Che poi vecchia coppietta s’intende in senso lato, di amici, collaboratori, amanti ancora non è dato sapere, per ora. Credo. Perché in definitiva ci hai reso partecipi della loro complicità senza scendere nel loro rapporto, anche se non sento quelle scintille tipiche che preannunciano il fuoco d’una passione amorosa. Insomma, si vede che si conoscono bene, questi due. Tant’è che, citandoti testualmente, […] Era sempre così, tra loro: uno sguardo, a volte, diceva più di mille parole ed esprimeva altrettanti concetti sottintesi, influenzati da storia e condizioni personali. […] riescono ad avere un proprio canale telepatico con cui comunicare.
Insomma, un primo capitolo all’altezza delle mie aspettative, perfettamente in linea con il tuo stile che ritrovo, in alcune sfumature, ma che comunque si rinnova in una storia diversa. Il tuo modo di caratterizzare gli ambienti, i personaggi e la scenografia che ho già tanto decantato nelle precedenti recensioni.
Mi piace.
Porco schifo è uno sballo.

Di nuovo, scusa l’attesa.
Ci leggiamo presto.

Recensore Master
01/06/20, ore 19:23
Cap. 2:

tessooraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa,
in ritardo cosmico, ma eccomi!!
sono divisa a metà... mi manca un sacco l'altra stesura e come andavano le cose lì ( a me il Leo raccattato dalla strada piaceva un botto) ma .. vogliamo parlare di questo capitolo.
Il modo in cui parli dell'educazione che ha ricevuto Leo dai suoi genitori tramite quella citazione al Talmud è semplicemente geniale, ci fai già intuire quale possa essere stata la sua infanzia.

Per on parlare di tutto l'excursus della scoperta di sè, quello che davvero sente e vuole, i primi amori e quello a cui hanno portato, fra gioie effimere e fregature che hano lasciato il segno.

Mi piace come non rinunci alla sua libertà, ai suoi ideali, fino a compiere quel vero e proprio salto folle nel vuoto che lo porta a New York, nalla più malfamata New York, in un hotel squallido che però però.. ha il pregio di essere vicino a un certo cinema gay eheheh

ho adorato la scelta stilistica di raccontarci tutto tramite la lettera al fratello Norman, davvero ben fatto.

ma ora finalmente quel ragazzo (che ha già capito essere un soldat, che spirito di osservazione il nostro scrittore!) lo ha incontrato davvero, si sono un po' raccontati a vicenda e ta dan un invito ad affittare una stanza a un prezzo più che ragionevole, Leo non può dir di no <3

non vedo l'ora del seguito *O*
il respiro cinematografico che ha ogni capito e la tua cura pazzesca a descrizioni, date e dettagli... ormai che te lo dico a fare?
Sei una delle scrittrici che ammiro di più <3

Recensore Master
25/05/20, ore 07:22
Cap. 2:

Ehilà!
Finalmente spunta Leo e, questa volta, lo vediamo appena arrivato nella grande città, spaesato e solo. Incontra persino Johnny, anche se non ha idea di chi sia!
Lascia che tu ripeta quanto le tue descrizioni siano qualcosa di poetico e magnifico. Se a queste aggiungiamo il fluire dei pensieri di Leo, così elegante e profondo, io rimango davvero incantata da questa lettura così matura e di alto livello.
Nella lettera a Norman risalta forte il suo animo gentile, persino nei confronti del pazzo col nido. Un elemento anomalo, la sua gentilezza, in una metropoli come New York che divora chi è troppo debole per sopravvivere con le sue sole forze. Spero solo che lui faccia del suo carattere la sua corazza e non il suo tallone d’Achille.
È meraviglioso leggere dei primi Gay Pride, ho sempre amato i film che trattavano di questo tema e la tua storia è davvero come un film, per certi versi!
Esita all’idea di infrangere la legge anche per la propria sopravvivenza, vuole diventare un cittadino di New York nel senso onesto del termine e io spero che ci riesca.
Il primo incontro “serio” di Johnny e Leo lo trovo fantastico. Sono due fighi che fumano insieme e non vedo l’ora di leggere come evolveranno le cose tra loro.
Johnny appare, agli occhi di Leo, una persona strana per il vissuto che ha alle sue spalle e non a torto. Chiaramente Johnny non sta bene come vuole far credere attorno a lui e avrebbe bisogno di un aiuto che peró nessuno sembra desideroso di concedergli. Chissà che proprio Leo riesca ad aiutare il ragazzo a superare un passato che l’ha segnato nel profondo della propria anima, e mi chiedo come potrebbe riuscirci, visto che Johnny non sembra una persona disposta a farsi avvicinare al vero sè tanto facilmente.
Sono contenta che Leo inizi a lavorare nel fantomatico ristorante italiano, anche se non è il lavoro dei suoi sogni è comunque un lavoro onesto, quello che molti desidererebbero in questa città ed è anche un modo per avvicinarsi a Johnny.
Aspetto il prossimo capitolo per leggere come evolveranno le cose!
A presto,
Anna
(Recensione modificata il 25/05/2020 - 07:25 am)

Recensore Master
24/05/20, ore 23:23
Cap. 1:

Tesoro!
E finalmente eccomi, e non preoccuparti per niente, prima o poi arriviamo XD e i nostri non sono ritardi, sono arrivi lenti u.u
Che bello leggere che, una storia, matura col suo scrittore. E' qualcosa che richiede coraggio, e tu hai avuto modo di trovarlo e rimetterla a nuovo, con i cambiamenti che per forza una storia trova nel suo cammino, perché alla fine è tua e va paripasso con la tua creatività e, a mio parere, anche delle tue esperienze personali. Dunque tanta stima per te.
E ricominciamo questa avventura da Johnny. Oh, io amo Johnny, è un personaggio assolutamente meraviglioso, che ha vissuto una vita che gli manda il conto a casa, che non dorme sereno, che i rumori gli ricordano una guerra che forse non avrebbe mai dovuto combattere, che ti lascia ferite dentro così grandi che alla fine ci mettono una vita a rimarginarsi e le cicatrici, poi, restano lì a ricordartelo. Sai, invecchiando mi rendo sempre più conto che ciò che siamo è dato da ciò che viviamo e quando affrontiamo una cosa come quella di Johnny, non possiamo sperare nemmeno di dimenticare e ricominciare da zero, ma dobbiamo solo convinvere e scendere a patti con tutto; il nuovo e il vecchio.
Johnny è un personaggio complesso che non solo vive un disturbo post traumatico tipico di chi ha vissuto la guerra, ma combatte anche con la propria sessualità che qui è già definita o, almeno, sa di essere attratto da ambo i sessi e lo accetta. Ci scende a patti, specie in una società dove una cosa così è impensabile tanto quanto essere gay o essere nero come la mia bellissima Suzy ♥
Ricordo il primo vero capitolo della storia, di certo iniziava con incubi e traumi ben impiantati nella testa (se non ricordo male iniziava proprio con Johnny e i suoi ricordi sul Vietnam) ma poi si alleggeriva anche con l'incontro con Leo. Qui invece c'è molta più introspezione e dunque una ricerca emotiva che ce lo sbatte in faccia così com'è, Johnny; Johnny e le sue paure, Johnny e il suo menefreghismo, Johnny e la sua comfort zone nel cinema, che sa gli mancherà dopo che il progetto con Michael andrà in porto... se andrà in porto.
Ha trovato un posto dove stare, anche se ne riconosce di certo i difetti, ma è come se sapesse di meritare un posto simile, in una New York perfettamente descritta, che ci cala negli anni di cui parli, perché tu hai sempre questa DANNATISSIMA capacità di catapultarci non solo nei posti d cui parli, ma anche nell'epoca interessata... perché tu hai una macchina del tempo, tra le mani, e come t ho già detto io ci vedo i filtri fotografici dell'epoca, quando ti leggo. Non so come fai, poi magari un giorno me lo spieghi?
Dicevo della situazione di New York e del mondo, dove ogni nuovo tentativo di conquistare un terreno – come Suzy e le sue idee femministe – sono terreni fragili, che possono rompersi, perché le nuove generazioni vogliono cambiare, ma le vecchie sono troppo forti per permetterlo. C'è ancora una divisione forte delle idee, e anche se oggi combattiamo ancora quasi per gli stessi motivi, lì c'era la necessità di celarsi, come Johnny che finge di lavorare solo in un teatro, perché dire che lavora in un cinema porno chissà che cosa potrebbe comportare.
È una vergogna ora, figurati negli anni 70.
Infine il mio plauso va sempre ai tuoi dialoghi, che qui sono meno ma mettono in luce il legame tra Michael e Johnny, che ce li riprenseti ancora ma che come allora sei stata in grado di lasciarci percepire quella sensazione di familiarità che serve ad entrare subito in confidenza con i personaggi.
Tesò che altro dirti? Spero di avere presto modo di leggerti ancora e approvo in toto il tuo coraggio e soprattutto l'entusiasmo nel voler rinnovare questa storia, dandole un nuovo colore e freschezza.
Sei magnifica,
Un abbraccio forte, alla prossima
Miry

Recensore Master
23/05/20, ore 23:03
Cap. 1:

Tesoraaa eccomi!!
Sai che l ho cercata più volte la vecchia Bridge (mi pento di non aver letto in tempo tutti i capitoli😓) ... ero arrivata a un punto interessantissimo 😱 però però... è anche bellissimo rileggerla con questa revisione e i riflettori puntati da subito su Johnny (QUANTO MI PIA CE QUESTA COSA CHE È BISEX CONVINTO AAAHHH) e Michael... lo so che sono tanto amici ma... un po' mi viene da shipparli lo sai?
Mi piace ritrovare tutte le cose che ricordavo dalla prima stesura, l'attività del ristorante che comincia per Michael e il volere Johnny con lui come socio, anche ricorrendo a prestiti aaaww😍🤩
A questo giro forse Johnny non sarà tanro inzerbinato verso Suzy Ahahah buon per lui.
Attendo l'arrivo di Leo 😁😁
La storia non ha perso il respiro cinematografico che sai darle soprattutto tu 🤩🤩🤩
E la cura che hai nei dettagli, le ricerche, le cose che già sai, sei pazzesca 💪💪
A presto, cara😘

Recensore Master
23/05/20, ore 14:04
Cap. 1:

Tesoro, sono davvero molto contenta di veder pubblicata la revisione di questa bellissima storia e sono pronta a gettarmici a capofitto di nuovo e a seguire le vicende dei nostri, che ammetto mi fossero davvero molto mancati.
E quale gioia più grande se non quella di trovare Johnny in apertura della storia? Sai che lui è il mio personaggio preferito e che amo in particolar modo la dicotomia con cui si presenta al mondo e il dolore interiore che ha dentro, quei demoni che sono i rimasugli di una terribile guerra che ha dovuto combattere e che l'ha segnato fin nel profondo. Ammetto che non mi dispiace la tua scelta di rendere Johnny consapevole di essere bisessuale fin dall'inizio e di concentrarti invece sul suo PTSD: penso che questa tua decisione sia molto oculata, perché il disturbo post-traumatico è ciò che caratterizza Johnny, è una parte inscindibile di lui, che fa di questo personaggio un personaggio maledettamente interessante e quindi sono davvero molto felice che esplorerai maggiormente questo suo aspetto, dando per assodato che, invece, le sue inclinazioni sessuali siano ben definite e consapevoli. Credo anche che sarà più interessante il suo percorso di accettazione verso ciò che prova per il suo migliore amico, perché un conto è dire "vabeh, ho sempre creduto di essere etero, ora scopro che sono bisessuale e che Michael mi piace", e un altro è dire "sono bisessuale e per Michael non ho mai provato attrazione, non ho mai creduto di esserne innamorato e invece adesso che sta succedendo, oh mio dio". Direi che come evoluzione del personaggio è molto succosa e interessante.
Hai dato un taglio più serioso al capitolo rispetto al primo che introduceva Johnny, ma non hai comunque fatto perdere a questo personaggio quelle che sono le sue caratteristiche principali e mi fa davvero molto piacere di averlo ritrovato così come me lo aspettavo, ma in un contesto quasi crudo, che ci presenta quell'America che sai sempre descrivere con minuzia e con accuratezza, catapultandoci nella vita di quel periodo, nel pensiero, negli usi e nei costumi del tempo. Sembra davvero di essere nei gloriosi anni '70, con quel jukebox in apertura di capitolo, simbolo di quel periodo. Abbiamo avuto, attraverso gli occhi di Johnny, una panoramica di quella che era la vita newyorkese di quei tempi, con una vividezza che amo sempre tantissimo di te e di quello che scrivi: hai questa capacità di ricreare le atmosfere di questo periodo storico, di descrivere il modo di vivere con una naturalezza tale che ci si aspetterebbe di uscire di casa e scoprire che in realtà ci troviamo tutti negli anni '70. Presenti le vicende come se le avessi vissute, come se fossi stata davvero parte di quel periodo storico, come se tu - e noi tutti leggendoti - fossi stata lì e avessi toccato con mano. Rimango sempre tremendamente affascinata da questo tuo talento e lo amo, amo, AMO.
Qui scopriamo una New York contraddittoria, che sembra bella, gloriosa, seducente e promettente, ma che in realtà è terribile. Scopriamo una New York che sembra offrire opportunità, salvezza, riscatto e che invece si rivela essere una trappola, una trappola insidiosa dalla quale non è semplice uscire. Dalla quale NON si vuole uscire, rimanendovi ancorati dolorosamente e inevitabilmente. Non si può fare nulla, se non abbassare il capo e prendere atto che la città ti ha conquistato, sei diventato suo schiavo, e non puoi far altro che adattarti a quel brulicare di vita, a quel caos, fingendo che vada bene, anche se non è così. Perché non hai altra scelta, perché ormai tu sei di New York, le appartieni e non puoi più tornare indietro.
Ho amato come sia tornata prepotentemente a galla la tematica del razzismo dilagante in quei tempi, buttata quasi distrattamente tra le righe - perché per Johnny è normale, per Johnny è qualcosa da non condividere, ma comune -, ma che comunque arriva con una potenza pazzesca. Suzy è una brava ragazza, onesta, guadagna discretamente, eppure è costretta a vivere nella parte "brutta" di New York, perché è nera. Avrebbe potuto permettersi di meglio, se fosse stata bianca, ma non lo è. Lei è nera, e questo ha segnato e continua a segnare la sua esistenza e le sue possibilità. È triste, è terribile, eppure è reale.
Johnny e Michael sono sempre meravigliosi insieme, si vede che hanno un feeling che va oltre tutto, qualsiasi cosa, che li lega indissolubilmente a doppio filo. Si capisce che è più di semplice amicizia, che è qualcosa di più viscerale, un'intesa meravigliosa che rende questi personaggi così differenti tra loro l'uno il completamento dell'altro, una cosa sola, che funziona perfettamente solo quando è unita. È sempre stupendo leggere di loro, di come si sostengono a vicenda, di come abbiano bisogno della presenza dell'altro nella loro vita, della confidenza, delle occhiate, di tutto. Loro sono semplicemente stupendi, equilibrati, maturi nel loro legame che pure devono ancora scoprire realmente. Devono ancora esplorarlo, questo loro affetto, devono ancora comprenderlo, eppure lo vivono inconsapevolmente, e questo li rende ancora più dolci. Sì, li shippavo prima e li shippo pure adesso, se non fosse chiaro.
Teresa deve tornare di nuovo in pompa magna a infastidirci. Ma quand'è che passa un tram e la tira sotto, esattamente? È insopportabile anche quando ne parlano gli altri e non è fisicamente presente, incredibile! E poi mi tratta male Cionni, non si merita proprio niente!
Tesoro, sono davvero contenta che tu abbia iniziato a postare la revisione di questa storia e non vedo l'ora di (ri)seguirti in questo meraviglioso viaggio. Intanto, questo prologo è stato una vera bomba. L'ho amato, davvero.
Un bacio, alla prossima ♥

Recensore Master
22/05/20, ore 08:12
Cap. 1:

E io che stavo per rimettermi in pari con la tua storia!
Che dire, ho adesso l’occasione di seguirla passo passo revisionata e quindi in una versione ancora migliore.
Questa volta la storia inizia dal punto di vista di Johnny. Micheal dà davvero l’idea dell’amico di buon cuore, ci tiene a includere Johnny nel suo progetto a dispetto dei piani dello zio, questa è una prova del legame di amicizia che li unisce molto fortemente.
Il tuo stile di scrittura è decisamente fluido, ben articolato, elegante ma anche capace di esprimere tutta la leggerezza del momento, i pensieri e gli stati d’animo delle persone, sei veramente brava!
Interessante la scelta di rendere Johnny fin dall’inizio bisessuale, mi chiedo che sviluppi avrà la trama in questo modo. Lo adoro, mi sta troppo simpatico hahaha
Comunque si vede che dietro le descrizioni dei luoghi e degli ambienti c’è una grande attenzione ai particolari. Ti faccio i miei complimenti, non tutti gli autori perdono tempo a fare ricerche per rendere l’ambientazione realistica, nel tuo caso ci riesci benissimo e il lettore si sente trasportato all’interno della storia.
Il trauma di Johnny è un tema molto affascinante da affrontare, che tratti con serietà. Rende il suo personaggio più realistico.
Quando pubblicherai il secondo capitolo su efp passeró di certo a recensirlo!
A presto,
Anna
(Recensione modificata il 22/05/2020 - 09:37 am)

Recensore Master
20/05/20, ore 11:56
Cap. 1:

Ciao!
Non sai quanto sono felice di aver scoperto questa storia, ho amato praticamente tutto dall'inizio alla fine.
Prima di tutto adoro l'ambientazione, e poi credo tu abbia trovato pane per i tuoi denti nell'aggiungere fotografie al capitolo perché hai preso una che ci mette addirittura le gif, quindi per me questi sono solo dettagli che contribuiscono a rendere il capitolo e la lettura stessa molto più coinvolgente, come se di suo il tuo modo di scrivere non fosse già perfetto xD dico sul serio, lo adoro.
Una cosa che mi è saltata all'occhio, ora non so se fatta apposta o meno, è che i due ragazzi protagonisti hanno gli stessi nomi dei fratelli di Wendy in Peter Pan, è una cosa bellissima.
Al di là di tutto, trovo anche che tu abbia scelto un'introduzione azzeccatissima, e già quella secondo me bastava ad invogliare il lettore ad andare avanti, infatti mi sono innamorata della trama, strutturata benissimo. Hai un modo di scrivere che è sia chiaro che elaborato, utilizzi una terminologia adatta al tipo di situazione che hai creato, infatti hai descritto in più anche tutti i lati negativi del posto alla perfezione, e o non l'ho trovata ne inadeguata né fastidiosa , e anche il lessico nei dialoghi rende molto il rapporto che hai instaurato tra i due, infatti si evince molto anche la loro introspezione e secondo me in una storia, specie di questo sfondo è molto importante.
Johnny è un personaggio interessantissimo e io apprezzo molto l'impegno che ci hai messo nel revisionare una storia che forse prima non ti piaceva, non ti so dare il paragone perché non l'ho mai letta nella forma originaria ma ti dico che hai fatto veramente un ottimo lavoro e io ti faccio i complimenti perché è molto accattivante, e sono curiosissima ora di sapere la seconda parte specie dal modo in cui hai concluso questa.
A presto!

Nuovo recensore
16/05/20, ore 22:57
Cap. 1:

Ciao ^.^
Avevo già letto la storia precedentemente e sono molto contenta d vederla aggiornata nuovamente e soprattutto revisionata. Non mi dispiace per nulla il modo in cui il personaggio di Johnny è stato cambiato, e non vedo l’ora di vedere l’evoluzione degli altri personaggi nei prossimi capitoli. Spero che tu possa continuare così.
Alex Eire