Recensioni per
La Resilienza del Pedone
di _EverAfter_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/01/21, ore 13:39

Arrivo tardissimo a recensire questa storia che ho letto al tempo in cui era stata postata, ma che, ovviamente, ho finito per non recensire perché sono lenta come una lumaca.
Dunque non so da dove iniziare: adoro il rapporto tra Erwin e Levi e leggere di questa storia, di questo particolare momento, mi spezza per l'ennesima volta il cuoricino perché a distanza di anni ancora fa malissimo. Il titolo è evocativo e sicuramente la flashfic colpisce nel profondo, specie se si è in sintonia con il rapporto tra i personaggi.
L'introspezione di Levi l'ho trovata molto intensa e anche il suo continuo ripetersi le parole di Erwin, per poi fare una scelta che - di fatto - è proprio quella che Erwin voleva facesse perché non ha mai davvero evitato di sacrificare gli altri, ma per primo anche se stesso, la sua vita compresa.
Non ho trovato errori e la narrazione è fluida. E niente, ho già in lista di leggere qualcos'altro di tuo, ma con i miei tempi chissà se ne riparleremo per il prossimo anno? Intanto ancora complimenti perché questa flash è proprio bella. ;A;

Recensore Veterano
20/11/20, ore 00:58

Mi piace tantissimo quando trovo delle fanfiction dove Erwin è accostato agli scacchi. Non è la prima storia che leggo di questo genere ma la tua mi ha davvero colpita, anche per la tua bravura a condensare tutto in una flashfic. Ottima scelta delle parole giuste, molto evocative ♥

Recensore Master
30/10/20, ore 17:37

Recensione premio per il contest "This is our place, we make the rules" 1/3

Ciao carissima!
Mi dispiace averti fatto aspettare a lungo, ma eccomi finalmente qui a rilasciarti i meritatissimi premi.
Nonostante io conosca solo l'anime di AOT, questa scena mi ha colpito moltissimo, ed ero davvero tesissimo nell'aspettare la scelta di Levi... a dire il vero mi sentivo che avrebbero salvato Armin perché è tra i protagonisti, ma non avrei saputo darmi una spiegazione senza le successive parole di Levi, per cui la tua idea mi è piaciuta moltissimo!
Parlando di Levi, l'ho sempre trovato un personaggio difficilissimo da caratterizzare, soprattutto per me che non sono affatto esperto di anime (o ancora di più, manga): in un certo senso l'ho sempre visto come un "tipo" ricorrente come struttura di base, a cui l'autore di AOT è riuscito ad aggiungere variazioni sul tema di volta in volta, quasi in base al contesto in cui si muove piuttosto che ad uno schema preciso, nonostante i suoi ideali siano forti e ben noti. Proprio per questo ho trovato la tua flash, nella sua semplicità lineare tipica dei missing moment, scritta in maniera eccelsa per quanto riguarda l'introspezione del protagonista e delle sue contraddizioni. Il corsivo poi è utilizzato perfettamente, come se quelle parole fossero dette non solo nella mente di Levi, ma contemporaneamente anche da Erwin stesso (che, confesso, anche a me è sempre piaciuto moltissimo come personaggio). La metafora scacchistica è stata trattata abbastanza velocemente, forse per limiti di parole, ma il significato è passato perfettamente, aggiungendo molto a quanto la serie originale avevo lasciato trasparire da quella scena (prima della quarta stagione farò il rewatch completo e la riguarderò, probabilmente ero troppo irritato dalle grida di Eren per essere del tutto coinvolto :)
Concludo questa chiacchierata sconclusionata facendoti i miei complimenti, anche nel campo delle fanfiction riesci a muoverti con naturalezza e a scrivere bellissimi frammenti. A presto!
mystery_koopa

Recensore Junior
11/06/20, ore 11:09

Il rapporto tra Erwin e Levi mi ha stregata da quando ho iniziato a leggere il manga, ormai anni fa. Sono due personaggi complessi, contorti quasi, ma ben costruiti. Sono umani, e per questo probabilmente mi piacciono tanto. Non sono nobili condottieri senza macchia e senza paura, ma hanno entrambi pregi, difetti e scheletri nell'armadio.
Mi è piaciuto molto il paragone con gli scacchi, soprattutto l'accostare Armin alla figura del pedone e Erwin a quella del cavallo. Regge, davvero.
Così come ho trovato davvero perfetta la constatazione finale di Levi che ammette di non saper proprio giocare a scacchi. Difatti, lui ha sempre seguito Erwin in modo quasi cieco (una cosa che mi intriga davvero tanto di loro, come dinamica).
Io nel gesto di Levi ho voluto vedere una specie di segno di clemenza nei confronti di Erwin, un donargli finalmente il riposo che si merita, piuttosto che riportarlo dritto nell'inferno in cui vivono.
Sicuramente non è stata una decisione facile.
La lettura è molto scorrevole ed evocativa, complimenti per come hai gestito il pov (a mio parere per niente semplice da utilizzare) di Levi.
Alla prossima~

Recensore Veterano
26/05/20, ore 09:53

1/1 RECENSIONE Premio [Contest 'Seasons Die One After Another']

Ci ho messo un po' ma alla fine eccomi qui ^^ a recensire questa meraviglia.
Ho scelto questa storia perché 1) il titolo mi ha incuriosita e 2) avevo proprio voglia di leggere qualcosa su L'Attacco dei Giganti ^^
L'ho adorata dall'inizio alla fine, la metafora degli scacchi è meravigliosa e bene si presta alla situazione: il bianco di Erwin e il nero di Armin, il cavallo e il pedone. Tutta la storia è pregna incertezza, Levi non sa proprio cosa fare.
Salvare Erwin o Armin? Penso che questo sia stato uno dei momenti peggiori per il nostro carissimo capitano, costretto a scegliere tra un comandante valoroso, un amico e un novellino che [I]potrebbe[/I] salvare il genere umano, senza alcuna certezza.
Un cavallo e un pedone.
Poi alla fine Levi prende la sua decisione e salva Armin. Ti dirò, fino alla fine non riuscivo a immaginare chi avrebbe scelto. Certo, avrei voluto salvare Armin ma non volevo neanche che Erwin (uno dei miei personaggi preferiti) morisse...!
Ad ogni modo le ultime frasi sono spettacolari, in un certo qual modo sdrammatizzano la situazione. Non ce lo vedo proprio un Levi che gioca una partita a scacchi (magari proprio contro Erwin e vince pure!) ^^
Una storia bellissima, davvero complimenti. Non è una schifezza, anzi, sono tra le 500 parole più belle che io abbia mai letto.

rosy (Laila)

Recensore Master
21/05/20, ore 09:34

Buogiorno!
Innanzitutto, parto col dire che la storia mi ha colpita in positivo, l'ho trovata un modo originale ma centrato per rendere conto del processo mentale di Levi in questa scena. La metafora degli scacchi regge tutto il testo in maniera coerente e ben gestita, a partire dall'uso dei colori per poi arrivare alla sovrapposizione tra il pezzo del cavallo e la figura di Erwin, paragone che reputo notevolmente azzeccato perché rende bene l'essenza di questo personaggio imprevedile e fuori dagli schemi. Mi è piaciuto particolarmente il finale, quel sottolineare in maniera secca e quasi ironica che Levi non è un giocatore di scacchi, a rimarcare l'"illogicità" di una scelta che è stata più un atto di devozione estrema verso Erwin che un calcolo dei pro e dei contro.
Bel lavoro e alla prossima!
Catcher