Recensioni per
Heroes
di loreley90

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
26/11/20, ore 23:59
Cap. 1:

Storia che è quasi un flusso di coscienza, un momento in cui stiamo nel cervello di Amelia, con il suo megatumore. Stiamo lì e sentiamo ogni suo pensiero in quegli istanti. Sei stata molto brava nel tratteggiare la Sheperd, non sei mandata mai fuori l'Ic del personaggio, il tono strafottente e ironico di Amelia si ritrova nelle tue parole. Lei sa che l'unico che potrebbe operarla era suo fratello e ora si ritrova in mano di un ottimo chirurgo ma narcisista all'ennesima potenza
Non so fare recensioni lunghe, mi spiace

a presto
milla4

Recensore Junior
04/06/20, ore 19:10
Cap. 1:

Ciao!
Grazie mille per avermi fatto scoprire questo gioiellino! Ormai seguo veramente poco Grey's Anatomy ma amo da morire Amelia e un po' mi guardo indietro con nostalgia. Chissà, un giorno la riprenderò in mano.
Tornando invece alla storia: mi è piaciuto veramente tanto come hai descritto Amelia e i suoi pensieri.
Hai reso giustizia ad un personaggio complesso e complicato. Però mai come in quella puntata l'ho amata (no okay, anche in altre ma lasciamo stare) perché era il suo momento di sconfiggere le sue paure e c'è riuscita. Era lei il supereroe.
Non credo di poter dire nulla sul tuo stile, semplice e scorrevole, davvero piacevole.
Spero di aver occasione di leggere altre tuoi scritti!
Alla prossima,

H. A. Stratford

Recensore Master
04/06/20, ore 12:14
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qui per l’ABC del Giardino, purtroppo i miei tempi sono un po’ lenti, ma ci tenevo a dedicare la giusta attenzione a questa storia — visto che ha per protagonista uno dei miei personaggi preferiti del mondo creato da Shonda.
Partendo dal titolo, devo dire che l’ho trovato assolutamente perfetto sia per parlare di Amelia in generale — tenendo in considerazione il suo background e la scelta di assumere quella posizione prima degli interventi chirurgici — che, soprattutto, per narrare di quel momento in particolare in cui la nostra dottoressa apparentemente invincibile si ritrova dall’altro lato della barricata ed è normale che si senta spaventata e che si rifugi in quella posizione per poter riuscire a sperare che l’intervento abbia l’esito sperato. Ho trovato la storia molto credibile, mi è piaciuto in particolare l’aspetto legato a questa contraddizione apparente tra l’essere un medico, e quindi una persona di scienza, e l’essere comunque scaramantico, anche se poi ognuno di loro lo è in modo differente e personale. L’accenno a Derek e a quel suo rituale che abbiamo visto innumerevoli volte durante le prime serie di Grey’s Anatomy è stato un vero colpo la cuore, perché non ho problemi ad ammettere che io mi sono disamorata quasi totalmente dello show dopo che Derek è morto, c’erano ancora tante, troppe, storie che lui si meritava di vivere e una di queste era il continuare a lavorare giorno dopo giorno accanto alla sorellina che aveva tentato invano di proteggere a partire dal dannato giorno in cui il loro padre era stato ucciso. Amy e Derek sono così diversi, in apparenza, eppure così simili: intelligenti, sensibili, testardi… mi piace pensare che Amy saprà essere un genitore simile a Derek e che racconterà gli aneddoti della loro infanzia sia a Zola, Bailey ed Ellis, che al suo piccolo appena nato.
La storia è breve, eppure sei riuscita a farmi vivere emozioni contrastanti e meravigliose: dall’ansia di Amelia, al supporto di Maggie, alla sicurezza in sé che ha Tom (adoro il dettaglio dei Beach Boys, che mio padre ha sempre ascoltato quando ero piccola) e, soprattutto, alle insicurezze di Amy, che non sa se questo tumore l’ha cambiata, rendendola quella che è stata negli ultimi anni e ha paura di non riconoscersi quando l’avrà tolto. Amy è un personaggio complicato e ricco di sfaccettature e tu l’hai davvero resa benissimo in questa storia, riuscendo a evidenziare tutte le sfumature del suo carattere attraverso l’utilizzo di uno stile diretto, che va dritto al punto.
Mi piacerebbe leggere altre tue storie nell’universo di Grey’s, che non frequento da troppo tempo.
A presto,
Francy

Recensore Master
29/05/20, ore 21:03
Cap. 1:

Ciao Loreley, in verità mi attirava anche un'altra storia sul tuo profilo ma Grey's Anatomy è una di quelle serie che non riuscirò mai ad abbandonare quindi non potevo lasciarmi sfuggire questa introspezione di Amelia.
Devo dire che ho trovato molto interessante questo spaccato su un momento così importante della sua vita quale la scoperta del tumore al cervello: vedere il momento dell'operazione attraverso i suoi occhi e dal suo punto di vista conferisce un differente spessore alla situazione che ha vissuto. Mi è piaciuto molto in questo senso il modo in cui hai utilizzato il rituale di Amelia come chirurgo di fare la posa del supereroe, soprattutto in relazione alla famosa frase di Derek e alla playlist di Tom. Stavolta Amelia fa la supereroina al contrario - da paziente e non da chirurgo - e prova ad assumere ugualmente quell'atteggiamento. Hai evidenziato la forza e la determinazione del personaggio, a dispetto dello smarrimento che il tumore le provoca nel dare una differente luce a tutti i suoi comportamenti e i suoi pensieri. Bello anche il parallelo con l'operazione della Herman (parallelo che si gioca anche tra i due tumori), momento appunto in cui era Amelia a reggere il ruolo di supereroe.
Aggiungo anche che, da un punto di vista stilistico, non mi piace l'abbondare dei puntini di sospensione, ma qui in una pura introspezione li ho trovati calzanti e ritmati con le riflessioni di Amelia.
Una bella introspezione che mi è piaciuta e che ha aggiunto una prospettiva in più. Brava!
Alla prossima!

Recensore Master
29/05/20, ore 10:39
Cap. 1:

Ciao Loreley!
Ho trovato molto interessante questo scorcio del PoV di Amelia, un personaggio così complesso per via delle sue dipendenze e delle perdite, numerose, che ha subito nella sua vita, della voglia di dare di più che viene menzionata anche nelle ultimissime righe della shot e che è figlia di quello spirito tutto umano a non accontentarsi mai, come l’Ulisse dantesco. Lo sfruttamento della posa da eroe per farsi coraggio mostra il lato umano della dottoressa, quello che ha bisogno di caricarsi per essere al top: è una vera e propria dichiarazione d’intenti, dato che per salvare vite occorre essere coraggiosi e sembra che la posa iniziale sia anche un rituale scaramantico atto a predisporsi in tale senso. Tra l’altro ho apprezzato che tu abbia sottolineato proprio questo elemento: i chirurghi dell’ospedale Grey sono capacissimi, delle eccellenze, eppure tutti, nessuno escluso, necessita di qualcosa che invochi la fortuna.

La malattia di Amelia, come sappiamo, giunge in un momento in cui le cose sembravano decisamente andare meglio: la considerazione che ho apprezzato maggiormente è quella riguardo il tumore stesso, se era lui a regalare alla donna quella spavalderia o meno. È un pensiero ricorrente su chi ha delle malattie mentali – l’ho ritrovato in una serie tv sui disturbi del comportamento – e trovo che sia una riflessione di estrema profondità. Il carattere di Amelia è stato mostrato anche sul discorso su chi la dovrebbe operare: una scelta amara, perché deve ovviamente escludersi (embé), deve escludere il compianto Derek per ovvie ragioni e deve, invece, affidarsi a Tom con la sua musica giudicata inadatta. C’è, in questa riflessione, fastidio e un leggero senso di superiorità che ben si accorda col carattere del personaggio, ma anche la tragicità di una vita beffarda, che presenta il conto proprio quando le cose si stavano sistemando. È stato molto piacevole leggerti, spero a presto,
Shilyss

Recensore Junior
28/05/20, ore 12:47
Cap. 1:

Eccomi a recensire il capitolo. Non sono un amante di questa serie, lo ammetto non lo mai vista, ma il capitolo mi è piaciuto è scritta bene secondo me. Mi è piaciuto anche la parte finale complimenti, un saluto dal vampiro Drakula87