Cara Dark,
Non so come tu scriva in inglese ma in italiano sei fantastica: meriti di diventare una grande autrice, assolutamente. Ho adorato il tuo stile, la scelta delle parole, la costruzione del racconto e il ritmo che gli hai dato. Trovo difficili da scrivere le OS perché si ha “meno spazio” per far passare le immagini e le emozioni, ma ci sei riuscita benissimo.
Chiedo perdono perché DBZ lo seguivo in tempi ormai remoti e può darsi che ti farò qualche domanda sulla storia originale che non ricordo in tutti i dettagli, ma era un anime che adoravo all’epoca e me lo stai facendo riscoprire. Soprattutto, mi hai fatto scoprire la coppia Crilin/18 alla quale non avevo mai prestato tantissima attenzione: sono magnifici, bellissimi entrambi.
Mi è soprattutto piaciuto come descrivi le sensazioni di 18, tra l’umano e l’androide. Il tatto straordinario che faceva quasi paura ha subito attirato la mia attenzione. La descrizione rapida ma efficace della grotta funziona benissimo, è come una cornice schizzata che permette ai due personaggi di prendere il loro spazio, e ho avuto proprio l’impressione di vederli con addosso i riflessi del falò lì accanto. Bellissima l’allegoria della società con la corona d’allora, e che parla pure: “sei l’ideale occidentale che io impongo alle donne”. Che seccatura questa società. Però 18 l’ha descritta benissimo, fatta di contrasti: slanciata ma con le curve, tratti “tagliati con la squadra” ma femminili, bellissima e brutale e, aggiungerei umana e androide, con questa sensibilità fisica fuori dal comune, e con dei sentimenti che sta imparando a scoprire. Bellissima la tua 18 che alla fine se ne frega di tutto perché è innamorata di Crilin e ha scoperto un uomo fantastico. L’ho sempre trovato un personaggio molto positivo e sono contenta che qualcuno gli dia spazio (è la prima FF che leggo su DBZ, tra l’altro). Poi la frase, “I baci di Crilin…” così tra un paragrafo e l’altro, tra i pensieri di 18 e quello che sta accadendo, mi è molto piaciuta.
Molto bella e à propos la riflessione sullo slut shaming e la ricerca di stabilità di 18, che ahimè molte avranno provato in vita loro: innesca anche una riflessione sulle apparenze, su cosa è brutto e cos’è bello, su come uno si vede e come è visto dagli altri. La storia è costruita su questo gioco di contrasti, mi pare, efficacissimo e rapido. Contrasti che poi si risolvono con l’atto d’amore.
Una frase mi ha particolarmente colpita: “le mammelle striate di vene azzurre”. Non ci avevo mai pensato ma è perfetta, e ricorda in qualche modo gli occhi di ghiaccio di 18. La descrizione fisica dei personaggi, con i dettagli che aggiungi è di grandissima efficacia: il colore dell’intimo di lei, Crilin che si rasa il pube: dettagli per niente scontati e molto concreti. Fai veder al lettore tutta la scena come se ci fosse un osservatore esterno, quello che evochi di tanto in tanto, un meccanismo sottile, una sorta di voyerismo che fa salire la tensione.
Molto bella anche la descrizione dei pensieri di Crilin che si fonde con quello che sta facendo, e la frase che chiude i suoi pensieri: “Aveva tanta voglia di lei”, naturalissima, semplice e disarmante, veramente tenera. Ce la vedo 18 che prende l’iniziativa ed è impaziente di scoprire il corpo di lui e, come scrivi tu “il suo (di lei) talento”, con un “sorriso sornione”.
Il fatto che 18 riscopra il sesso e l’amore da cyborg è stupendo, mentre da umana era tutto meccanico, qui si tocca l’apice del gioco dei contrasti: “Non si era mai aspettata che avrebbe conosciuto l'amore da cyborg”. E invece. Sì, il buon sesso, fatto con la persona giusta, è un lusso. Mi ha anche colpita l’immagine del corpo della persona amata come luogo preferito, quella della creazione di una dimensione a parte, dove i contrasti vengono cancellati e dove la società con la corona d’allora non può entrare: però l’osservatore immaginare (o il lettore) ha un assaggio di questa dimensione.
Adesso ho qualche domanda da ignorante su DBZ: i cyborg 17 e 18 sono umani trasformati in cyborg nel contest o è una cosa che hai immaginato tu? Mi ricordavo che erano androidi meccanici e basta ma forse – sicuramente – sbaglio. Seconda domanda: i nomi Lapis e Lazuli (sì, ho sbirciato il primo capitolo dell’altra storia!) li hai inventati tu? Li adoro, sono un’appassionata di pietre (ho fatto la tesi su un museo di mineralogia). Se li hai inventati tu, posso chiederti come ti è venuta l’idea?
Insomma, ci sono tante immagini e parole che mi hanno colpita e credo che questa coppia meritasse davvero approfondimento perché nell’anime non ricordo che abbiano avuto molto spazio (ma magari mi sbaglio). Perciò grazie di avermeli fatti scoprire, un piacere leggerti! Dovrò proprio iniziare la tua long ehehe! |