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Recensore Master
29/05/20, ore 18:13
Cap. 1:

E' la realtà brutale di una società gestita da burattinai malandati, e che fanno il loro lavoro asetticamente, ignari delle morti solitari di queste povere persone. Eppure, c'è una precisazione da fare: come diceva il caro Epicuro, quando muori non te ne accorgi nemmeno, quindi perché avere paura della morte?

E comunque sia, noi moriremo sempre da soli, anche se siamo attornati da altre persone. I neuroni si spengono, il cuore smette di battere, e la consapevolezza di esistere in questo piano della realtà svanisce con uno schiocco di dita, pure se muori con duecento persone al tuo capezzale.

Forse il mio è un pensiero cinico, ma come nasci sbattuto in questo mondo all'improvviso, così te ne vai. All'improvviso, e non lo saprai mai finché accadrà, perché già sarai perso nei vortici dell'Universo.

Un pensiero di affetto però va comunque a quei poveri degenti. E' comunque una rappresentazione grottesca della Vita e Morte che giocano a carte, decidendo chi è il prossimo.

Spero che il tuo pensiero sia arrivato a loro.

Anzi, ne son sicuro. Le parole viaggiano anche in altre realtà insondabili. E parlo da persona che ha tutti i neuroni scoppiettanti, anzi, forse fin troppo.

Stammi bene, bello.

AP.

Recensore Master
29/05/20, ore 07:20
Cap. 1:

Buongiorno.
Purtroppo è così, le persone più vulnerabili hanno perso la vita, soprattutto quelle nei centri per anziani.
Adesso preghiamo anche per chi è rimasto, che ce ne vorrà della fortuna per fare bene, tirare avanti e sopravvivere.

Recensore Master
28/05/20, ore 23:59
Cap. 1:

Leggendo il tuo scritto non ho potuto non pensare che il dolore più grande, che ho provato personalmente non più di due settimane fa, è stato il non aver potuto essere, in alcun modo, vicino alla persona che, oltre alla sofferenza fisica, ha subito anche quella emotiva, poiché se ne è andata da sola, senza il conforto e la vicinanza dei suoi cari, senza averlo potuto stringere in un ultimo abbraccio o sentir dire quanto ci volesse bene. L’unica speranza è che finalmente ora lui e la sua anima siano in pace. Per noi che restiamo più difficoltosa è l’accettazione. Un saluto e un abbraccio.
(Recensione modificata il 29/05/2020 - 12:13 am)

Recensore Master
28/05/20, ore 19:45
Cap. 1:

Ti abbraccio Francesco.
È un periodaccio qui. Una fine primavera da dimenticare. Un anno bisestile molto crudele, come per loro, dimenticati e svaniti nel silenzio.
Spero solo siano in pace.