Carissima Atlas,
prima ancora di rispondere a te, io DEVO passare qui. E' da quando sono andata a lavorare che le mie manine fremono per lasciarti questa recensione, e credimi... credimi, se te l'avessi scritta appena l'ho letta sarebbe stato un delirio di lacrime amare e di sorrisi dolcissimi. In verità lo è anche ora, ma almeno ho metabolizzato e posso sembrare una persona normale :D
Anyway, in pochissimo sei riuscita a creare uno spaccato di vita... spaccato. Perdona il gioco di parole, ma è così che ho visto questa shot. Da una parte c'è il ricordo di una vita diversa, fatta di vizi, di alcool, di propositi sempre proiettati all'eccesso e che al tempo quasi si sperava di arrivare a cinquantanni e festeggiarli così... dall'altro non solo c'è una vita che è cambiata e che lascia dunque spazio a nuove idee, nuove situazioni e nuovi se stessi, ma c'è anche la consapevolezza che attimi così, con torte a solo due piani, un vinile come regalo e la panna in faccia, sono più belli di qualsiasi altra cosa. Perché un conto è essere solo un genio, playboy, miliardario filantropo, un conto è essere Tony Stark, marito, padre e racchiuso in un nucleo familiare quasi perfetto.
Hai fatto, narrativamente, qualcosa di incredibile. Non ti sei soffermata su come e cosa hanno fatto, ma hai preso degli elementi caratteristici dei personaggi legati a Tony e hai costruito un calore che sì è solo scritto, ma che lo si immagina perfettamente e lo si vive. Si sente la felicità di Morgan, che guarda suo padre come se non ci fosse niente di più meraviglioso al mondo – e lei può fargli tutto ciò che vuole, perché Tony glielo permette. Perché vuole che tra di loro sia così, a discapito di un'infanzia vissuta dove certi gesti, certe complicità, lui e suo padre non le hanno nemmeno vissute. A Rhodey, che voleva invitare Ozzy Osbourne (mi sono sentita male XD) ma che si limita a qualcosa di molto più ordinario, ma che rimane nel cuore: musica. Un comune gusto che fa sempre piacere e che, in certe situazioni, diventa la colonna sonora di un evento.
E poi Pepper, che vale più di qualunque sbronza, di qualunque eccesso... e non sono nemmeno paragonabili. Anzi, lei è la mano che lo ha tirato su da quel mondo che è solo una facciata.
Invece qui di facciate non ce ne sono. Si vive il momento come si può: lo si vive perché loro possono, sono rimasti e sebbene manchi la presenza fin troppo caotica di qualcuno che è rimasto nel cuore di Tony – e che in futuro sarà il motivo che lo spingerà a studiare i viaggi nel tempo, in questa situazione si gode di ciò che si ha, perché in un momento come questo è tutto prezioso.
Manca Peter, questo è certo; un vuoto che non si può colmare, ma almeno non è solo. E tutti sono lì per lui e l'unica cosa brutta di questa storia è che noi non siamo lì... ma se chiudo gli occhi e immagino quello che ho appena letto, forse seduta in un angolino, insieme a te e altre persone, ci son anche io ♥
Bellissima shot, bellissimo pensiero, bellissima scia malinconica che certamente ferisce, ma fa anche sorridere.
Grazie per avergli dedicato questo angolo di vita felice.
Miry |