Recensioni per
L'isola d'erba
di Asmodeus

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/02/21, ore 23:29

Recensione premio per la partecipazione al "Wish upon a star contest" 3/3

Ciao, sono contentissima di tornare finalmente anche da Will e Tom, che eri riuscito a farmi entrare nel cuore con la storia partecipante al mio contest e che ho ritrovato con molto piacere qui.
Avevi partecipato anche io a questo contest e trovo che tu abbia scelto un modo molto originale di utilizzare il titolo prescelto, perché isola d’erba è un bel modo per definire sia la patria di Will che, più in generale, l’Inghilterra e questo si ricollega magnificamente alla struggente poesia di Brooke che è adattissima ai tuoi protagonisti.
Tom è di una dolcezza infinita, mi fa venire voglia di abbracciarlo e rassicurarlo che tutto andrà bene, capisco che Will desideri semplicemente che il suo Nipper si salvi, ma al tempo stesso comprendo bene anche la lieve irruenza del più giovane e la sua ansia nel chiedersi se stiano combattendo una guerra davvero giusta; fa bene Will a rassicurarlo, anche se immagino che lui stesso si ponga le medesime domande.
Ammetto di avere un debole per le storie ambientate in guerra, ma tu sei stato particolarmente bravo a caratterizzare magnificamente i personaggi, pur conoscendoli li ho trovati ben delineati anche qui, e poi lo stile che hai scelto si adatta benissimo al tipo di storia scritta. La poesia arricchisce un testo già di per sé estremamente curato, così come i dettagli storici che hai inserito che riescono a dare un solido background alla vita dei tuoi protagonisti.
Insomma, sappi che mi hai messo una gran voglia di leggere ancora di loro, spero proprio che vorrai dedicargli altre storie.
Intanto di ringrazio per quelle che me li hanno fatti conoscere.
Alla prossima,
Francy

Recensore Veterano
08/08/20, ore 13:41

L'ISOLA D'ERBA DI ASMODEUS.EFP

Grammatica e coesione del testo: 9.9/10
«Ah», fu il laconico commentò di quei riccioli di segatura – errore di battitura 0,1

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Allora, i personaggi principali sono due: Will e Tom. Sono personaggi tuoi, originali, che quindi devono mostrare il loro carattere perchè il lettore possa affezionarsi anche con poche righe, o per lo meno possa riconoscerli e comprenderli. E certamente tu ci sei riuscito. Infatti scopriamo due personalità ben descritte. Tom è un ragazzo che conosce l'importanza della “missione” che gli è stata affidata ma ugualmente riesce ad essere spensierato. È un poeta, è riflessivo, ma è anche più innocente, la guerra non l'ha ancora toccato e provato a fondo. Cerca la bellezza nelle piccole cose e nei ricordi di casa, cercando di aiutare allo stesso modo il suo amico. Riesce ancora a divertirsi e trovare uno scopo nella guerra, quello della difesa dei valori, riesce a difendere la propria innocenza giustificando i propri atti perché “non abbiamo cominciato noi”, è dunque un po' ingenuo, un po' “piccolo” non solo per la statura e l'età (almeno rispetto a Will), ma proprio perchè non ha vissuto la parte peggiore. Poi troviamo un apprensivo Will che, sebbene sia profondamente diverso da Tom, farebbe di tutto purchè il suo amico non debba mai vivere questa parte peggiore. Perchè lui invece l'ha vissuta e ne è stato segnato, lui è invece più rassegnato proprio per questo: non trova più pace e giustificazione per i gesti che la guerra portano a compiere. Non ci sono veri scopi per giustificare la violenza e l'uccisione. Eppure ha preso atto di ciò e continua a farlo, prendendo atto anche del fatto che deve godersi questi attimi con Tom perchè potrebbero (anzi, secondo lui saranno sicuramente) gli ultimi. È scontroso, sia di carattere sia per via della situazione, ma si dispiace quando lo è con Tom, perchè non vuole essere la causa di altro dolore. Condivide piccoli gesti con lui, senza lasciarsi trasportare da un sentimento che trapela senza troppi sentimentalismi, ma con la sacralità profana dei momenti che vive solo una persona che sa di stare per morire. Personaggi, dunque, molto profondi.
Trama e originalità: 9.75/10
La trama ci presenta due personaggi, ci spiega soprattutto il contesto in cui si trovano e un po' del loro background personale, per poi farci vivere uno slice of life in questo stesso contesto. C'è introspezione, che ha potuto mostrare i personaggi per chi sono e ti ha giovato il punteggio pieno nella caratterizzazione. Lo sfondo situazionale è quello della Prima Guerra mondiale, e oltre ai fatti che tutti conosciamo riportati solo nei momenti necessari (ma nei momenti giusti con cura e attenzione senza romanzare), riporti la descrizione di un luogo. Il commento sul luogo lo rimando al prossimo parametro e proseguo. Il background personale lo vediamo soprattutto nei ricordi di Will che pensa a casa sua, a sua madre, ai suoi desideri, alle preghiere in chiesa. Sono riportati con nostalgia ma senza entrare nello specifico. Dunque hai creato un'atmosfera, una tua storyline, dei passati per i personaggi, un momento intimo eppure semplice tra i due. L'unico motivo per cui tolgo qualcosa al punteggio è il fatto che l'argomento in sé stesso, ovvero la tristezza e la riflessione di un soldato (in questo caso due) tra una battaglia e l'altra è abbastanza tipico e quindi non del tutto originale. In ogni caso ho tolto poco, perchè la cosa importante è come hai reso questo momento, cioè in maniera ottimale.
Coerenza storia-titolo: 5/5
Questo è un altro punteggio pieno. Infatti hai nominato spesso l'isola e il fatto che sia erbosa, l'hai mostrata descrivendola, e l'hai resa importante per la storia. Non è solo un elemento che ripeti nel testo ma senza importanza o con poca rilevanza. L'isola d'erba non è nemmeno presente a dirla tutta, perchè quella è l'isola natale di Will. Ma Tom chiama il luogo in cui si trovano, che ha la forma simile a quella dell'isola di Wight (e una vegetazione altrettanto rigogliosa d'erba), in questo modo “Isola D'Erba” per ricordare al suo amico casa sua, per non fargli sentire troppo la nostalgia. Questo è anche motivo di incomprensione, perchè Will è più duro e reagisce male, e quindi il titolo diventa anche parte della vicenda.
Totale: 34.65/35

Recensore Master
16/06/20, ore 23:18

Ciao e piacere di conoscerti. Bella storia e un tema che, per quanto non originalissimo (un momento di tregua durante un conflitto bellico) è stato trattato con grande intensità e creatività, portando queste due figure lontane nel tempo ad essere vicine nello spirito al lettore. Ma prima ancora di cominciare questa rece, una cosa va detta: l'immagine di apertura, col suo leggero movimento che rammenta il soffio del vento è bellissima e perfettamente illustrativa del racconto che, di lì in poi, andremo a leggere. Quel senso di calma, quell'oasi di serenità tu ce la mostri dapprima da lontano e poi ci accompagni a visitarla, e a incontrare sull'isola d'erba i nostri due commilitoni, Tom e Will. Il loro incontrarsi procede attraverso un'allegra schermaglia che nasconde, in realtà, l'amarezza del più anziano (si fa per dire, ovviamente) e ciò che il più giovane riesce a comprendere, anche senza parole. La condivisione di un boccone di pane acquista la sacralità di un rito: sia perché sottintende il desiderio di totalità che entrambi provano, pur non rivelandolo, l'uno dei confronti dell'altro, sia perché Will e Tom sono ciascuno a suo modo consapevoli della fugacità di quel momento di tregua, vissuto si una zolla d'erba, e della precarietà delle loro stesse vite (viene in mente, a proposito, la bella poesia di Ungaretti: "si sta come d'autunno / sugli alberi / le foglie". E il titolo è, non a caso, "Soldati". Si tratta di una poesia scritta da un suo contemporaneo (!) e che forse sarebbe piaciuta a Will. Meno, forse, a Rom, ancora in preda agli entusiasmi giovanili ma già sul punto d'interrogarsi su cosa effettivamente renda questi uomini così diversi dal loro nemico. Dei due, Will appare come il personaggio più disincantato. Malgrado quella che si suppone essere una giovane età ha già visto abbastanza per poter dire che le belle parole contenute nelle poesie patriottiche (bellissima in particolare quella che hai tradotto e adattato al testo) sono appunto solo belle parole: o forse immensi sentimenti che però vivono per loro stessi, slegati (soprattutto) da una realtà che, di fatto, al di là dei confini, ci vede tutti uomini. Tom si pone ancora sulla soglia di questa consapevolezza: e sarebbe bello poter leggere ancora riguardo a quest'amicizia, a questa specialissima vicinanza che tra umani che forse è l'unico frutto non marcio della guerra. Ma noi Tom e Will li lasciamo nel luogo del loro riposo (che brutta espressione, questa, colma di presentimenti), in quella "erbosa tranquillità sospesa in un tempo solo loro", per usare un tua felice espressione.
"E qui meglio / mi sono riconosciuto / ima docile fibra / dell'universo", direbbe ancora il poeta.
L'amicizia tra i due soldati, quel qualcosa di più che forse c'è ma non viene mai esplicitato, crea un'atmosfera di profondità e delicatezza a un tempo, crea la sacralità dell'attimo. E' un attimo in cui il tempo si ferma, in cui i commilitoni alle loro spalle scompaiono, così come i particolari di quella terra straniera ridefinita con i nomi di casa. Ci sono istanti così poveri e banali - come dividere un toast rancido - che diventano sacri. E a renderli sacri sono i profondissimi significati che muovono e rendono concreti, presenti.
Davvero una bella storia, ben scritta, frutto di una riflessione non casuale. In bocca al lupo per il contest.

Recensore Master
31/05/20, ore 07:27

Buongiorno.
Bravo, scrivi bene, hai ottime doti da narratore ^^
Complimenti e in bocca al lupo per il Contest :)