Meno male caro Francesco che esista ancora la possibilità per l’essere umano di rimanere affascinato da un tramonto che confini non ne ha per definizione che possa ispirare pensieri di amore incondizionato fatto anche magari di sofferenze che nessuno può conoscere perché vissute solo dentro noi stessi senza ascoltare il rumore, nella nostra dimensione di uomini che fanno parte di una immensità, della vita assillante, assordante e troppo materiale che alle volte ci fa apparire e ci fa comportare come non vorremmo. Torna fortemente il concetto di chi siamo, come vogliamo essere e dove vogliamo arrivare mantenendoci integri nella nostra concezione della vita. Forse la mia non è la riflessione giusta ma le tue parole mi hanno portato a questi pensieri. Un saluto.

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Buona sera.
Un applauso tutto per te!! Hai ragione, oggi è semplice, ma lo era anche tempo fa, accasarsi con chi alla fine restava... diciamo che ci si accontentava, alla fine, so di tante coppie che si sono formate così. Alcune sono sopravvissute al tempo, altre no, ma che brutto.
Io non sono così, di dolci metà non adatte a me non so accontentarmi, quindi alla fine starò solo.
Bella poesia, davvero, mi piace...fa riflettere su cose che capitano, capitavano... e capiteranno ancora, alla fine dei conti...

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I cicisbei di turno ci saranno sempre, l'importante è amare a pieno petto e senza le emozioni negative che ci infangano ad ogni piè sospiro.

Speriamo che negli infiniti mondi di cui decanti vi sia gente con empatia e che si curi dell'altro, come è giusto che sia.

AP.
(Recensione modificata il 31/05/2020 - 05:55 pm)

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