Recensioni per
Coffee for your head
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/08/21, ore 09:42

Ciao Fede! <3

Ma quanta bellezza c'è in questa shot? Mi sono venuti i lucciconi in diverse punti mentre anche io, come Lily, preparavo il mio caffè. E sì che ho la lacrima facile, lo ammetto, ma quando mi arrivano quei pungiglioni negli occhi la sostanza è solo una e cioè che quello che ho letto mi ha colpita in maniera piuttosto intensa!

Questa fic è dolorosamente dolce!
Che male al cuore questi due ragazzi che si sono innamorati piano (che poi l'ho letta con Twenty cygarettes in testa) hanno deciso alla fine di vivere la guerra insieme, sposarsi, combattere e per la prima volta vedono la morte in faccia. Loro moriranno davvero insieme ma tu ci mostri qui James che è ferito gravemente e Lily che trema per tutto il tempo, che fatica a ricordare anche gli incantesimi base e quindi li vedi che sono proprio due metà di un intero. Se uno di loro due è piegato anche l'altro patisce le conseguenze di quanto accaduto.

Leggendo questa fic mi sono chiesta, per la prima volta in assoluto, cosa ne sarebbe stato di uno di loro due se non fossero morti insieme e uno fosse sopravvissuto all'altro. Perché la paura di Lily è tangibile così come quella di James sempre mascherata dietro le sue battute. E allora scelgono di unirsi ancora di più, e di cominciare a vivere ancora di più a dispetto di tutte le brutture e tutto il male che li circonda.

Mi è piaciuto tantissimo trovare piccoli gesti e dettagli del quotidiano in mezzo a queste righe strazianti. Lily e il suo caffè, Lily e il pensiero al suo professore di incantesimi per il movimento del polso sbagliato, James che ha difficoltà a inforcare gli occhiali, la moquette macchiata che a Sirius non è mai piaciuta, i vestiti di lei rimasti l'unica cosa sporca. È tutto una fotografia bellissima di questa mattina totalmente diversa dalle solite ma che lei lotta per rendere quanto più simile possibile alle precedenti perché la guerra non può toglierle quello, le abitudini, la bellezza delle piccole cose.

Credo che questa fic sia assolutamente canon per me, Fede! <3
Grazie per averla scritta e condivisa! E non riesco a capire come tu possa aver timore di pubblicare su di loro, sembrano assolutamente naturali sotto la tua penna. E soprattutto si vede tutto il tuo amore nei loro confronti!

Un abbraccio grande!
gabry
(Recensione modificata il 11/08/2021 - 09:43 am)
(Recensione modificata il 11/08/2021 - 11:36 am)

Recensore Master
05/03/21, ore 16:30

Ciao Fede,
mi vergogno un po' perché ho avuto questa storia nella lista di quelle da leggere per mesi e arrivo solo ora a commentarla. Meglio tardi che mai, no? xD
Direi di passare subito a commentarla senza ulteriori indugi.
Fin dalle prime righe si percepisce l'essenza di questa storia: quella dolcezza mista a paura che si manifesta anche nelle piccole azioni. La tranquillità e l'abitudine di una coppia normale stridono con le missioni e il pericolo che Lily e James sono costretti ad affrontare in quanto membri dell'Ordine. Ho avuto la sensazione che Lily cercasse disperatamente rifugio nei piccoli gesti meccanici per evadere dal dolore e dall'angoscia della sua vita.
(Tra l'altro, vorrei fare un piccolo cenno alla questione “caffè”. Allora, sai benissimo che James Potter non lo sopporto ma la versione che mi mostri di questo personaggio, mi piace davvero. Non so come dirlo, ma è come se riuscissi a farmelo vedere sotto una buona luce.
Forse è una cavolata ma leggere della sua disponibilità ad aiutare gli amici – soprattutto Remus con il suo “piccolo problema peloso” – mi fa quasi scordare del tutto l'antipatia che mi suscita il papà di Harry)
Per quanto riguarda la parte della lotta contro Voldy, devo dire che sei stata bravissima. In queste frasi si sente proprio la sfrontatezza, l'ingenuità giovanile, lo sprezzo del pericolo venir rapidamente sostituito dalla consapevolezza della realtà, dalla furia della guerra e, ancora, dalla paura.
Lily si rende conto del pericolo che corrono ogni giorno, della possibilità di non riuscire a sopravvivere nel momento in cui vede James crollare. Il sangue che le imbratta i vestiti e l'appartamento sembra quasi ricordarle che loro non sono invincibili, che possono svanire da un momento all'altro. Questo viene dimostrato anche dall'Incantesimo di Levitazione che lei non riesce ad eseguire in modo perfetto.
Vederla con James è stata una scena molto dolce, si percepisce chiaramente il loro amore dal quell'abbraccio e da quel silenzio assordante. E si vede il tentativo di spezzare la tensione, di riappropriarsi della normalità, con il discorso riguardante i figli.
«Che idiota che sei! Non ci sarà il figlio preferito!».
«Certo che ci sarà» ribatte James. Poi la guarda e aggiunge «Sarà quello con i tuoi occhi».
James, qui lo dico e qui lo confermo, non sarai mai uno dei miei personaggi preferiti ma con queste frasi guadagni un sacco di punti bonus.
Bellissima storia, Fede. Davvero, complimenti!
Un bacio,
Eli

Recensore Master
23/01/21, ore 10:28

Ciao Fede,
eccomi finalmente di nuovo dai tuoi Lily e James, che sinceramente sono talmente vividi e ricchi di dettagli e sfumature che per me ormai sono quelli del canon – e chissenefrega se li ha inventati JKR, se tanto non si da la pena di scrivere una serie dedicata a loro non merita di decidere cosa sia o non sia vero riguardo loro.
Mi piace tantissimo il punto di partenza che hai voluto scegliere, mostrandoci come qualcosa di apparente semplice come il caffè, e quindi la colazione insieme, possa essersi trasformato in un rito: una consuetudine quotidiana, a cui Lily non può rinunciare all’alba della notte in cui ha avuto così tanta paura di perdere James. Perché perdere uso marito non avrebbe significato semplicemente perdere la persona che amava, nonostante quest’idea fosse ovviamente inconcepibile, ma avrebbe anche significato dover dire addio a tutti i sogni e i progetti futuri – che ormai non possono più aspettare oltre.
Ho trovato estremamente IC la tua visione di James in veste di combattente per l’Ordine, tanto simile al James capitano della squadra di Quidditch, che sprona tutti gli altri ed è il più fermo sostenitore della fallacità delle idee promulgate da Voldemort e dai suoi seguaci. Una considerazione che ho trovato particolarmente veritiera, oltre che funzionale a mostrarci le nuove consapevolezze di Lily, è stata quella fatta da Lily riguardo ai progetti che avrebbero voluto mettere in atto a guerra finita – progetti che non possono continuare ad attendere, perché loro due non smetteranno mai di essere due combattenti e quindi è inutile mettere in pausa il resto della loro vita.
La tua Lily è sconvolta: ha passato la notte insonne per la paura di perdere James, preda del timore di non vederlo riaprire gli occhi e ansiosa di riportare un po’ di normalità nella loro quotidianità, partendo dalla loro rituale tazza di caffè mattutina. Ho amato il riferimento al fatto che sia stata proprio lei a farglielo conoscere ai tempi della scuola e poi, proprio come James, anche io spesso ricorro al caffè per eliminare dei fastidiosi mal di testa. Le loro interazioni a letto sono state di una dolcezza incredibile, sono intrise dell’amore sincero che provano l’una per l’altro e della quotidianità che si meritano, profumano di caffè e del balsamo di Lily e ricordano a James della sua Amortentia – non che loro due ne abbiano bisogno, s’intende. E poi i discorsi sui figli che avranno e tutti i dettagli che conducono a Harry: il suo essere primo, e maschio, il suo essere uguale a James, ma con dei dettagli di Lily, il suo ereditare il mantello, anche se in modo non proprio ortodosso, il suo essere il preferito, ma solo perché unico… ma non possiamo decidere che invece aveva ragione James e avrebbero fatto una squadra di Quidditch in cui i figli, come immaginava Lily, erano così tanti che non si capiva nemmeno più chi somigliava più a James e chi a Lily?
Ho davvero adorato la storia, ho trovato che tu abbia bilanciato benissimo l’angst con la dolcezza che sprizzano sempre Lily e James quando sono insieme e non mi stanco mai di leggere di loro scritti da te. La aggiungo alle preferite e spero di tornare presto da te – e da loro.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
14/01/21, ore 13:18

Caffè.
Se abbia senso o meno iniziare una recensione così, non chiedermelo perché non lo so.
Non so neanche da dove iniziare, anzi lo so: amo come scrivi di James e Lily, amo le caratterizzazioni di entrambi, che oltre a essere lontane da luoghi comuni sono anche profonde, reali, specchio di quei due personaggi che hanno rischiato tutto per i loro ideali.
Credo sia la prima volta che mi imbatto in una storia su questa saga che dia così tanto spazio al caffè, questa bevanda babbana che riesce a far passare il mal di testa a James Potter! Il caffè che è poi il leitmotiv di questa storia, e non solo peché citato come rituale da Lily, ma perché diventa estensione di tutto il loro quotidiano, metafora della necessità di restare insieme, di non lasciarsi portare via i sogni, di non abbandonarsi agli incubi che rischiano di strappare loro persino la speranza di un domani migliore e senza guerra – e senza la speranza andare avanti forse è addirittura impossibile.
Ho amato questa Lily ancora sporca di sangue che dice il caffè no, non me lo porteranno via, che resta forte per se stessa e per James, che anche se tremante e terrorizzata e stanca si impone di non rinunciare ai riti di tutti i giorni, a quello che è normale tra loro – alla loro stessa vita. In questo rito, in questo imporsi di non lasciarsi fagocitare dal sangue che ha sporcato tutto e che ha lavato via lasciandolo però addosso a se stessa, sono riuscita a vedere tutta la forza e il coraggio di Lily: non ci dici che è una guerriera, che è forte e coraggiosa, lo mostri, e lo mostri attraverso quelle che lei percepisce come debolezze, perché vedere James a un passo dalla morte l'ha stravolta e lei s'è sentita così inerme da dimenticare, sia pure per una frazione di istanti, come medicargli le ferite e allontanare da loro le chiazze di sangue.
È una storia di un realismo doloroso, sono sincera.
Mostri un momento, un unico momento della vita di questi due giovanissimi soldati a seguito del diploma, ma in questo momento riesci a sintetizzare finestre su tutto il mondo che li circonda e sul mondo che hanno dentro.
Vediamo la guerra che infuria, che sporca, che li rende più duri e che a volte li fa vacillare. E ne vediamo i rischi, il fianco esposto alla morte, le brutture che quando si accumulano sono marcio sotto le unghie – e allora serve disperatamente l'ottimismo di James, la caparbietà di Lily, il sacrificio di tutti. Ho amato le riflessioni sul restare in vita, su questo ottimismo che scema man mano, perché con il calcolo delle probabilità alla mano inizia a essere difficile credere che se la caveranno sempre, che prima o poi non toccherà a loro cadere in battaglia.
Hai dato vita a uno spaccato di quella prima guerra cui spesso non si dà peso: quello che rivela quanto sia stata cruenta questa guerra e quanto sia stato complesso scegliere da che parte stare. Vedere James ferito, immaginare la battaglia che l'ha ridotto in quello stato, e vedere poi Lily trascinarlo a casa e sentirsi perduta all'idea di poter perdere lui è stato un pugno nello stomaco, ma che una volta ancora ha sottolineato quanto tu capisca questi due personaggi e quanto riesca a vedere il clima in cui sono vissuti.
Un altro elemento che ho amato più di quanto non sappia esprimere è il dettaglio legato alla nascita di Harry. Perché me lo sono chiesta, sai, perché due giovanissimi sposi coinvolti in una guerra al punto tale da ritrovarsi faccia a faccia con Voldemort per ben tre volte abbiano scelto di avere un figlio – non sembra una scelta sensata, in guerra non c'è tempo per portare avanti una gravidanza quando sei al fronte. La tua versione mi è piaciuta da impazzire e la considero canon da ora in avanti. Mi piace che scelgano di fare questo passo quando James è stato così vicino a morire, mi piace che sia il loro atto di ribellione alla guerra che vuole strappar loro la felicità, mi piace che Harry (che avrebbe dovuto essere solo il primo di tanti bambini – le vedi le mie lacrime, vero?) sia stato il loro atto di amore e speranza più bello e più grande.
E ho amato tutto il loro battibeccare sul figlio preferito (decisamente da James una frase simile!) che sarà quello con gli occhi di Lily. E, ancora, ho sorriso come una stupida quando le riflessioni sul silenzio – che tra loro non è mai esistito – inducono Lily ad abbatterlo: perché James è vivo, il caffè è pronto, loro sono insieme, niente conta più di questo.
Sono sicura di non averti detto tutto ciò che vorrei e che questa storia merita, ma sappi che l'ho amata: è bellissima e posso solo ringraziarti (ma tanto, tanto, tanto) perché scrivi di James e Lily come piace a me, con un realismo che non fa sconti e che riesce sempre e comunque a evidenziare quanto si siano amati e quanto siano nati per stare insieme – perché «Lei e James si afferrano al volo – lo fanno sempre – anche quando sembra impossibile.», non ho altro da aggiungere, è tutto qui.
Una cosa è certa: caffè sarà sempre sinonimo di questa storia!
Un abbraccio grande grande! ❤

Recensore Master
02/09/20, ore 19:31

Ciao!
Allora, come ti ho già detto metà della mia lista delle storie "da recensire" contiene storie che portano la tua firma, e ho deciso di iniziare dal principio, ovvero dalla prima storia di te che ho inserito in lista.
Oltre alla coppia, ad attrarmi qui è stato il titolo: io adoro il profumo e il sapore del caffè, è l'unico vizio che ho e l'ho preso molto presto, lo confesso. In questo caso, mi è piaciuta il suo doppio rimando, perché trovo che sia un richiamo perfetto non solo per James - il quale ha scoperto il caffè grazie a Lily e lo utilizza come rimedio per la sua testa - ma anche per Lily stessa, che di quel caffè non può fare a meno per sentirsi più sicura, più stabile nella sua vita. E poi l'ho trovato bellissimo, perché è qualcosa che li lega, che condividono, qualcosa che rappresenta il loro passato e il loro presente. Sembra quasi dare sapore alla loro storia: una fragranza amara, ma se ben zuccherata è qualcosa di intenso e cremoso ed elettrizzante. Dà la carica e avvolge con il suo profumo (ok, sembra che io stia facendo la pubblicità a una bevanda, ma sto cercando seriamente di parlare del loro rapporto). Quello che voglio dire è che quegli aggettivi che caratterizzano il caffè sono gli stessi che caratterizzano la loro storia d'amore.
Dopo tutto questo ragionamento, scoprire e ascoltare la canzone che ha fatto da sfondo è stato come ricevere una pugnalata. Mi hai ucciso, il modo in cui le due voci si mischiano è lo stesso modo in cui i due tempi di questa storia si miscelano: ovvero, il triste e drammatico e il romanticismo e la speranza. Non so spiegarti quello che ho provato leggendo di loro, con Lily che pensa che non ci sarà un'altra volta, che non riusciranno a sfuggirgli di nuovo, con questa paura di non poter realizzare tutti i loro progetti che poi passa alla fine, James la cancella, la allontana, eppure gravita su di loro, fuori dalla casa ma sul loro tetto, ed è il lettore che ne percepisce l'inevitabilità.

Mi piace il modo in cui hai dato l'avvio alla storia, posso dire in medias res, visto che non sappiamo cosa sia successo, ma sappiamo che è successo qualcosa, e che quel qualcosa implica una ferita di James (si comprende non essere mortale ma allo stesso tempo s'intuisce essere stata preoccupante e debilitante, e quindi mi hai lasciato in bilico, nel terrore). L'altra cosa che mi è piaciuta dell'inizio, e che poi si è protratta fino alla fine, è stata la ripetizione, voluta, sul dettaglio dei vestiti sporchi di sangue, e via dicendo del caffé, sul tornare a ogni capoverso sull'importanza delle abitudini, proprio per enfatizzare cosa sia ad aver sconvolto tanto Lily. Ed è attraverso questa ripetizione, che sembra quasi un mantra, che la quotidianità dei gesti assume un connotato più meccanico, più vuoto, più cupo, più importante. Dalla banalità stride tutto l'orrore nascosto. Dalla quotidianità, continuando a leggere, si scopre svilupparsi un rapporto fatto di piccoli gesti, di rassicurazioni dati dalla conoscenza reciproca, gesti e rassicurazioni che non diventano mai monotoni ma che sono sempre tenuti vivi dalla gioia di scoprirsi amati e amanti, di trovare in quei gesti il riflesso di ciò che provano. Sentimenti che portano a grandi progetti, e progetti che tutto d'un tratto sembrano venire distrutti prima di nascere. Ed ecco che la quotidianità, che fino a poco prima forse si dava per scontata e che si viveva con sconsideratezza e sicurezza, diventa qualcosa da ricercare per ristabilire l'ordine, per ritrovare un po' di conforto.
Ho adorato che quel conforto non arriva fino a quando non è lo stesso James a darlo, rendendolo di fatto la bussola e il nord di Lily.
Ma prima di parlare di loro due e della caratterizzazione del loro rapporto, voglio commentare velocemente quei due particolari che insieme al titolo e all'utilizzo della ripetizione mi hanno colpito. Ti riporto i pezzi:

Dove ci sono lei e James non c’è mai silenzio, non ce n’è mai stato. Lo ripete spesso Remus. La loro storia è sempre stata nelle parole, nei battibecchi, nelle litigate, nei rumori che animano la loro casa. -> Questa è il mio passaggio preferito (seguito da quello che inserirò qua sotto e del finale, che io trovo semplicemente magico). A parte che sono bastate queste poche parole a delineare il loro rapporto (non si può immaginare diverso da così, e tu lo hai sintetizzato con poesia, secondo me), adoro il modo sottile in cui sei riuscita a ritagliare piccoli accenni per Sirius e Remus, si respira questo senso di famiglia allargata in cui Lily si è inserita con naturalezza. Ed è questo che rende questo quartetto così bello e James così perfetto (nella sua imperfezione) ai miei occhi: non c'è la ragazza da un lato e gli amici dall'altro, ma si respira questo senso di aggregazione, di condivisione. James ha la capacità di far sentire le persone a casa, secondo me, di farle sentire importanti e amate, ed è qualcosa che si può fare solo se si conosce veramente e profondamente l'amore. Ecco, io ho sempre sentito che Lily è diventata una sorta di sorella per Sirius e Remus, e che per Lily quei due sono davvero fratelli e amici. Così, c'è Sirius che odia la moquette, e Remus che si "lamenta" bonariamente della loro incapacità di fare silenzio, mentre si gode il suono della vita che loro fanno.

L'altro punto che mi ha colpito, e a cui mi riallaccio per parlare dell'altro dettaglio che mi è piaciuto, è questo:
«Per curiosità, il Mantello lo eredita il primogenito o si decide di volta in volta?» chiede Lily.
«Nel nostro caso, visto che avremo almeno dodici figli, lo erediterà il figlio preferito» risponde lui con ovvietà.
«Che idiota che sei! Non ci sarà il figlio preferito!».
«Certo che ci sarà» ribatte James. Poi la guarda e aggiunge «Sarà quello con i tuoi occhi». -> Quello che fa più male in questa storia è il modo in cui hai inserito riferimenti alla storia originale, facendoli apparire cose belle, battute spontanee, sensazioni naturali del momento, mentre in realtà per il lettore sono profezie dolorose che dilaniano il cuore. Qui, e in altri due o tre punti, io sono morta, sappilo. Fa troppo male, immaginarli morti e leggere di loro mentre vivono fa malissimo. Mentre sognano, e tu senti i loro battibecchi e vedi pezzi di Harry incastrarsi in maniera insolita, sorprendente ai loro desideri, trovarne il connubio perfetto. C'è quella convinzione che lui sarà la sintesi e la somma di tutto ciò che loro desideravano, lo sai tu e vorresti urlarlo a loro e vorresti gridarlo a Harry, che per tutta la vita inseguirà i loro fantasmi. E poi, la parte in cui spieghi come per loro, al di là della paura, la guerra non potrà essere abbandonata, del modo in cui dici che James sa quanto è importante combattere certe idee e di come loro abbiano scelto, nonostante tutto, di combattere dà più forza alle parole stesse di Harry, non soltanto alla lotta che lui ingaggia per tutti e sette i libri ma alle parole che pensa dopo aver parlato con Silente.

E, infine e poi giuro che finisco, vorrei spendere alcune parole per i due protagonisti a parte, anche se qualcosa l'ho già accennata.
Sono loro, esattamente come li immagino, e come immagino il loro rapporto. Mi è piaciuto che tu abbia trovato il modo di mostrare la loro fragilità e la loro forza insieme, perché questo li rende semplicemente più umani e più veri. Lily che trema, James che rimane in silenzio, lei che ha paura di perderlo, lui che ha paura di perderla, il futuro che sfuma e loro che si tengono stretti. James che trova la forza per alzarsi e spogliare la moglie, lei che trova la forza di curarlo e prepararli il caffè.
Mi è piaciuto il fatto che sia stata Lily a introdurre James a quest'arte babbana del caffè. Ho adorato i riferimenti agli artigli di Rem, per far capire quanto spericolato e pericoloso sia stato quello che James e Sirius hanno fatto per il loro amico, ho adorato gli accenni più scapestrati, come quelli tra Sirius e James nel pub babbano, i dettagli che fanno immaginare una vita più grande, nonostante la storia si limiti a raccontarli all'interno del loro piccolo appartamento. Ho adorato che tu abbia saputo traslare il loro rapporto fatto di battibecchi che ha definito la loro relazione quando ancora non stavano insieme anche all'interno del loro matrimonio, rendendolo vivo, allegro, dinamico.
Adoro la miscela di cui è fatto il modo di porsi di James nei confronti di Lily, quella tenerezza e quell'amore selvaggio misto a quel suo modo sempre di punzecchiarla, di farla arrabbiare, di sfidarla, di farla sentire viva e al sicuro allo stesso tempo. Adoro il modo di Lily di portare pazienza, di prendere in mano la situazione, di tirarlo sempre fuori dai guai, di saper curare la sua testa, di renderlo attivo, sempre pronto a battersi e a essere presente per lei.
E adoro il fatto che anche nei silenzi loro siano in grado di parlare, anche se poi non è il loro modo preferito di esprimersi. Le parole sono il loro sale, i gesti le loro emozioni. E quella frase finale, di loro due che si prendono sempre al volo, che delinea una relazione sempre in corsa, sempre in movimento, in cui loro lottano ogni giorno, mi ha... niente, non riesco a dirlo. AMORE!!!!

Lo stile è semplice, scorrevole ed è stato un piacere leggerti e leggere di loro nel modo in cui hai fatto tu.
Ti segnalo soltanto un piccolo refuso:
Mica ci sono stati appena stati spargimenti di sangue!». -> Piccolo refuso
Probabilmente avrei altre mille cose da dire, sicuramente non ho saputo elogiare tutti i dettagli e le piccole cose che hanno reso questa storia bella, ma sappi che l'ho amata sul serio e ho amato loro. Grazie per averla scritta.
A presto!

Recensore Veterano
12/08/20, ore 12:26

Ciao carissima, finalmente trovo un pò di tempo per passare a recensire le varie storie proposte nel gruppo; so che sono piuttosto in ritardo, ma se dico che passo prima o poi lo faccio, alla velocità di un bradipo zoppo ma lo faccio. XD
Mi sto lasciando andare a queste scemenze perché sappi che al termine della lettura di questo piccolo gioiello ho gli occhi lucidi e un bel groppo alla gola, dati dal modo a dir poco perfetto in cui hai descritto questa coppia e la loro vita, ma non solo.
Prima di tutto mi sento affine a te per un particolare: anch'io ho il terrore di scrivere di personaggi che amo, perché anch'io ho la paura folle di rovinarli (Sirius e Remus ne sono un esempio, ho l'ansia ogni volta che li devo muovere). Tu però hai fatto un ottimo lavoro nel prendere in considerazione un periodo di cui sappiamo poco o nulla (mannaggia alla Rowing), tratteggiando i caratteri dei due personaggi, le loro paure, i loro sogni, attraverso questo rito che li accomuna e che può sembrare inizialmente qualcosa di banale, ma in realtà è qualcosa di profondo, che li lega e li tiene a galla anche nei momenti più difficili. Mi piace il modo in cui hai cercato di immaginare le famigerate tre volte in cui Lily e James hanno sconfitto Voldemort, e ammetto che non avevo idea che la zia Jo avesse detto che Voldemort avesse proposto ai due di unirsi alla sua causa (come se la cosa fosse anche solo lontanamente possibile!).
Ciò che mi ha colpito nel profondo è stato il modo in cui ci fai percepire la possibilità della perdita di tutto, che in una guerra può avvenire in una frazione di secondo (e questo vale anche e soprattutto nel mondo reale, non solo nel mondo fantastico); in quel fatidico frangente in cui James viene colpito, entrambi percepiscono che qualcosa si sta incrinando, che qualcosa sta per accadere. E ammiro la forza immane con cui Lily non solo riesce a portar via James dalla battaglia, ma anche a chiamare aiuto e poi a vegliarlo per ore. Ecco, in tutta questa parte il lettore viene avvolto da questo senso di ansia e oppressione, che viene meno solo quando James si sveglia e in qualche modo trova tutto come sempre, il rituale di ogni mattina che non viene meno, Lily accanto a lui, il mondo ancora in piedi, la loro vita ancora da poter vivere e non strappata via dalla morte.

Ps: sappi che avevo scritto un'altra recensione, decisamente più lunga e migliore, ma ho avuto problemi col sito e l'ho persa, quindi ho cercato di riscriverla, sperando che si capisca quanto ho apprezzato tutta la storia, la tua capacità di muvoere questa coppia, di viverla attraverso la tua scrittura e di farla vivere anche a noi lettori.
Presumo che troverò altro di tuo da leggere, e per questo, nell'inserire la storia tra le ricordate, ti dò appuntamento alla prossima recensione!
Lina Lee

Recensore Master
29/07/20, ore 00:10

O cielo che storia carina e angosciante.
L'ho amata tantissimo e sono felice di averti scoperta grazie al gruppo di Rosmary.
James e Lily sono l'amore anche per una fedele Mangiamorte come me ed è impossibile resistere al loro fascino.
Mi è piaciuto moltissimo l'uso del caffè, l'importanza dei riti quotidiani per riempire la vita e scacciare la presenza della guerra dalle pareti di casa. Ho amato la determinazione di Lily nell'attenersi a quel rituale nonostante il sangue di James ovunque e poi come l'atmosfera sia cambiata con il suo risveglio. Ho amato anche la consapevolezza di James e la sua maturità nell'ammettere di aver avuto paura perché denota la complicità che esiste tra loro due e ho adorato che così sia nata la determinazione a fare un figlio, Harry, dalla lotta a Voldemort, dall'essere sfuggiti a lui per ben tre volte, come se quella battaglia tra Harry e Voldemort fosse nell'aria ben prima della profezia, del sangue e di tutto il resto.
Bravissima!
Alla prossima,
Sev

Recensore Master
05/07/20, ore 22:33

Ciao, cara ♥︎

Ho deciso di passare subitissimo da te perché mi hai incuriosita tanto con questa Jily e, in generale, con la tua passione per questa coppia meravigliosa. Infatti ho fatto benissimo perché questa si è rivelata una storia davvero davvero bella.

Mi piace il modo in cui hai tratteggiato James e Lily, James in modo particolare, hai saputo renderlo umano, con le sue vulnerabilità e le sue paure, sei andata oltre l'immagine del ragazzo un po' presuntuoso e quasi arrogante che conosciamo per scrivere di un James più adulto e maturo, che ha guardato in faccia la morte ed è riuscito a sfuggirle, e che vuole godere di quel momento, proprio , a casa, con Lily, e non vuole perdersi neanche un solo secondo. Mi piace quando i personaggi vengono caretterizzati a tutto tondo, basta con le solite caratterizzazioni bidimensionali dove a certi personaggi è vietato, che ne so, avere paura, solo perché sono notoriamente "spacconi" e avventati e coraggiosi, non lo trovo coerente. Per questo motivo ho amato il tuo James, proprio perché l'ho trovato tridimensionale, e particolarmente realistico. Mi sono soffermata su James ma anche Lily non è da meno, non è la solita Lily isterica e so-tutto-io che a tratti lanceresti da un treno in corso XD E per questo ti ringrazio tantissimo ♥︎

Detto ciò, ho amato molto le dinamiche in cui si svolge questa storia, i gesti quasi meccanici e freddi con cui Lily prepara il caffè, i riferimenti al sangue e le mani che le tremano. Ti fa capire quando la guerra sia entrata nelle loro vite e quanto poco ci voglia perché le spazzi via per sempre. È doloroso ma reale. 

Dolcissimo ovviamente il finale, con il riferimento "alla squadra di Quidditch di bambini" e agli occhi verdi - gli occhi di Harry. Dolcissimo ma triste, sappi che ti odio un po' per tutto questo u.u

Concludo questo fiume facendoti i complimenti, davvero. Passerò sicuramente a leggere altro ♥︎

Marti ♥︎

Nuovo recensore
12/06/20, ore 13:54

Wow. Quello che ho appena letto è meraviglioso!
Ultimamente mi sto appassionando alle Jily e questa è bellissima! Un po' triste all'inizio a causa dei pensieri di Lily ma per fortuna quando torna nelle braccia di James tutto torna al suo posto. Davvero commovente vedere quest'amore così forte in un periodo dove tutto è così instabile.
I miei complimenti!!!

Recensore Veterano
02/06/20, ore 21:43

Ma esattamente che poteri magici hai? Perchè un comune mortale non può essere così bravo a scrivere!! Se ti dico solo che già ti amo e non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo ti basta per immaginare il mio livello di adorazione verso di te e le tue fic?

Recensore Master
01/06/20, ore 15:25

Ehilà!
Ho messo questa one shot nelle preferite il secondo dopo aver finito di leggerla, senza nemmeno pensarci su. Mi è piaciuta ogni singola parola di quello che hai scritto: questa dualità che accompagna tutta la storia è spettacolare, tra gli spacchi di vita quotidiana assolutamente ordinari e molto dolci e la brutalità della guerra, con la sofferenza e la paura che essa comporta.
Hai descritto benissimo tutti i sentimenti, le emozioni e le paure di Lily, ho avvertito tutto l'amore che la lega a James, e una cosa secondo me importantissima, hai fatto trasparire la fragilità propria e inevitabile di ogni essere umano. Molto spesso Lily viene dipinta come un personaggio invincibile, sempre un passo avanti a tutti, ma la realtà è che è semplicemente umana e ha paura, crolla, piange... ma pian piano si rialza e si aggrappa proprio a quelle piccole cose, come fare il caffè, che danno una parvenza di normalità e tranquillità.
Il riferimento alle "tre volte" profetizzate dalla Cooman è molto bello, soprattutto la differenza che intercorre tra ogni singolo scontro e, alla fine, l'amara consapevolezza che non è finita lì e che la prossima volta potrebbero non essere così fortunati. Il momento in cui Lily realizza che seriamente che Voldemort finirà uccidendoli è molto forte, mi ha colpita particolarmente.
Poi il discorso tra Lily e James è dolcissimo, e ammetto che mi sono sciolta un po' quando ho letto di Lily, che era disposta a sfornare tutte le squadre di Quidditch che James volesse, dopo quella notte, perché è vero che capisci l'importanza di qualcosa solo quando ti ritrovi ad un passo solo dal perderla per sempre. Anche per me loro due sono la coppia che mi sta più a cuore, un gradino sopra tutte le altre, e devo ammettere che me li immagino proprio così come li hai descritti: James che non perde mai il suo ottimismo e che fa di tutto pur di far stare bene Lily, lei che come ti ho già detto prima nonostante il suo coraggio rimane comunque un essere umano e come tale è fragile, ma che mostra questo suo lato solo a James, perché solo lui è in grado di rassicurarla. Perché è questo che succede tra due persone perdutamente innamorate, che si appartengono come loro: trovano forza l'uno nell'altra, anche se sono entrambi distrutti. Come hai scritto anche tu alla fine, riescono ad afferrarsi sempre.
Comunque non so se ci ho fatto caso solo io o se era proprio tua intenzione, ma il fatto che la vicenda si svolga nell'ottobre del 1979 (magari verso la fine del mese, non so) è un dettaglio bellissimo e importantissimo, perché effettivamente poi, nove mesi dopo è nato Harry. Sappi che se era intenzionale, è un particolare che ho adorato troppo. Per non parlare del "figlio preferito" di James, quello che avrà gli occhi di Lily. Anche questa cosa mi ha fatto sorridere come una scema, è stata dolcissima.
Ripeto che questo binomio tra dolcezza e dolore in questa storia funziona benissimo, è gestito veramente bene, queste due sensazioni si contrastano e compensano al punto giusto, tant'è che finisci di leggere e non capisci se sei triste o se sei felice. Almeno, per me è stato così. Ti faccio tantissimi complimenti, sei bravissima!
Un bacio,
Mars

Recensore Junior
01/06/20, ore 00:37

Questa fic è stu-pen-da, un gioiellino!
L'ho trovata per caso e non avevo neanche letto il genere, tanto ero stata calamitata dall'introduzione...giuro che mi aspettavo tutt'altra storia, mi ha sorpreso tantissimo. In positivo ovviamente!
È uno spaccato doloroso e dolcissimo, il racconto di un momento molto importante, nonostante sia stato trascurato nel filone originale. Hai reso magistralmente i sentimenti di Lily e lo scorrere degli eventi, quasi totalmente affidato alle descrizioni.
Ho adorato lo stile, alcune formule davvero catturanti e la generale atmosfera di sollievo, commozione, paura, desiderio, quasi rassegnazione in cui i due personaggi si muovono.
Complimenti, davvero.

Recensore Veterano
01/06/20, ore 00:14

Ciao, Fede! Sto gongolando: forse in altre recensioni ho assunto toni vagamente minacciosi (il maiuscolo vale come minaccia?), ma - almeno - il mio desiderio è stato esaudito. Un'altra storia, altro angst in cui sguazzare; risultato: io che sorrido contenta e soddisfatta (lacrimosa, dopo la lettura, ma contenta). Questa storia la ricollego agli altri gioiellini di cui ci hai già fatto dono. Anche qui, hai fatto ciò che ti riesce meglio, con disinvoltura: ossia, hai inserito una vita intera, esistenze intere, in un'unica cornice. Partendo da una scena casalinga, apparentemente ordinaria (sebbene l'indizio del sangue contribuisca già a mettere il lettore in uno stato di allarme), hai elaborato la tua versione su quel passaggio effettivamente oscuro della Profezia della Cooman (quel "nato da chi lo ha tre volte sfidato"). Sono rimasta sempre più colpita quando ho capito dove stavi andando a parare con la storia e, naturalmente, alla fine non ho potuto che apprezzare. Insomma, tu hai preso quel passaggio oscuro che la Rowling non ha mai approfondito e l'hai reso reale, l'hai "riempito" di concretezza, lo hai fatto diventare un'esperienza vissuta - esperienza che ha lasciato graffi e ferite, fisiche e non - e il lettore ne avverte tutta la realtà, assiste vividamente a questi tre scontri, tanto più che il tutto è narrato dalla stessa Lily, così coinvolta e così provata. Ho adorato anche gli stati d'animo diversi che hai associato a ciascuna delle tre "volte", a ciascuno scontro. Una scena molto potente, secondo me, è quella di Lily che trasporta il vassoio e non può smettere di tremare. Mi è piaciuta molto quella parte. Così come quelle in cui sottolinei la visione che entrambi hanno della guerra, la loro impossibilità ad arrendersi perché loro sono fatti così e non potrebbero mai, mai tollerare di non combattere il male e l'ingiustizia, di non lottare orgogliosamente in prima fila per i valori in cui credono. Come sempre, dimostri di avere un talento nel comprendere i personaggi, di capirli a fondo e, anche, la capacità di renderne l'esatta natura in una manciata di righe. Ancora, ho apprezzato quella frase di Remus, quel sottolineare come - attorno a loro due - non ci sia mai silenzio. Sono questi i piccoli accorgimenti, i dettagli inaspettati, che ti rendono una regina dell'angst. È come se tu avessi riportato in vita - in effetti questa storia è tutto uno scoppio di vitalità, di tenace o ostinata resistenza di chi non si arrende e di chi ha intenzione di aggrapparsi alla vita finché gli è concesso - quei personaggi che noi, di fatto, almeno fino al quarto libro, incontriamo solo fra le pagine di un album e intrappolati dietro la superficie dello Specchio delle Brame. Ecco, mi ha emozionato il contrasto tra la visione che abbiamo noi, tramite Harry, di Lily e James, inevitabilmente costretti al silenzio, e questa versione viva, rumorosa, agguerrita e appassionata che ci hai restituito tu che, sono convinta, rappresenti una fedele immagine di questi due in vita. Ho amato la dolcezza di quel passaggio in cui Lily, che prima non era riuscita a far levitare un vassoio senza tremare, riesce a ricomporsi solo fra le braccia di James, di come sia lui, sempre e solo lui, a restituirle la forza e il sorriso. Perché se James è fortunato ad avere lei, anche lei è immensamente fortunata ad avere James. La fortuna di entrambi è l'essersi trovati e la tua storia mostra perfettamente come loro, fino alla fine, siano intenzionati a non lasciarsi sfuggire questa fortuna. Come sempre, non posso che concludere facendoti i miei complimenti. Con la speranza (un po' masochista, forse) di ritrovarti presto qui, a regalarci tanto angst in cui affogare, ti saluto. A presto!

Recensore Junior
31/05/20, ore 20:05

...non è che io stia ignorando la sessione estiva che si avvicina mesta e minacciosa, ma è esattamente quello che sto facendo (sul serio, non ti senti un po' in colpa perché preferisco le tue storie alla filologia germanica? DOVRESTI.)
Parto dal presupposto che come ho letto il titolo (dopo aver pensato di essere pazza perché ti avevo appena messo negli autori preferiti e mi stavo accertando che comparissi lì, convinta di trovare "affari di famiglia" e trovandomi invece con questo) ho iniziato a canticchiare questa canzoncina che ha preso possesso della mia testa da qualche tempo e che credo non potrebbe essere più giusta per questa situazione. Adesso potrei piangere ogni volta che mi ritroverò ad ascoltarla perché penserò a Lily e James (una recensione e già due motivi per cui dovresti sentirti in colpa!).
Quindi, la storia si apre con una Lily che sembra un po' matta: insomma, ha il sangue del marito addosso e tutto ciò di cui le importa è preparare un caffè? Introduzione spettacolare, perché cattura immediatamente la curiosità del lettore!
Trovo incredibilmente tenero che abbiano un rito, che poi immagino sia semplicemente un'abitudine di coppia a cui i due hanno attribuito un forte significato (un gesto che hanno bisogno di compiere per avere la certezza di avere ancora il controllo delle proprie vite, di riuscire a sperare come prima, ad amarsi come prima).
L'immagine di Lily che introduce il Purosangue James nel magico mondo dei Babbani (i giochi di parole si buttano) mi ha sempre fatto sorridere: lui timoroso dinnanzi a delle novità che teme potrebbero nuocergli e lei esasperata perché sa che, una volta che James le avrà provate, non potrà farne a meno - come accade con il caffè, appunto.
Forti - sicuri - fortunati. Non avresti potuto spiegare meglio l'evoluzione degli stati d'animo di ragazzi (perché è questo che sono: ragazzi) che prendono consapevolezza di cosa sia realmente la guerra. All'inizio, ancora acerbi di battaglie ma già costretti a fronteggiarsi con il male più grande, si sentono imbattibili, pensano che riusciranno a sentirsi sempre così forti, decidono addirittura di sposarsi perché nulla potrebbe scalfire le loro convinzioni, la loro certezza di riuscire a vincere quella guerra. La seconda volta si sentono addirittura sicuri, credono di avere la situazione in mano, vincono una battaglia e sono così felici da fare l'amore! La terza si rendono conto della serietà di quello che stanno affrontando: se Lily non fosse stata spinta dall'istinto di protezione verso James, probabilmente lui non ci sarebbe più (e sono piuttosto certa che lei avrebbe fatto la stessa fine: me li immagino andare via insieme, questi due, sempre). Lily è così sconvolta che non smette di tremare per tutta la notte, capisce che potrebbero dirsi addio da un momento all'altro, che forse non avranno tempo per tutti quei progetti di cui parlano, che quel peso che adesso le grava sul petto potrebbe diventare più pesante dopo ogni singola battaglia che saranno costretti ad affrontare. E quando smette di tremare è solo perché James la stringe a sé, perché è lì con lei ad infonderle la solita sicurezza di sempre (lui, per me, è il capitano di tutte le squadre a cui prende parte, quello che sprona, incoraggia, motiva tutti gli altri e si ricarica riempiendosi del profumo di colei che ama) seppur anche James ammetta di aver avuto paura, seppur sia consapevole che è grazie a sua moglie se può ancora pararle. E finalmente parlano, con la leggerezza e l'ironia che ha sempre caratterizzato le loro conversazioni, con quelle frasi dai significati nascosti che nessuno dei due ha bisogno di esplicitare per comprendere a pieno (mi sento di sottolineare come James la reputi la sua regina e quel "per me e solo per me" a intendere che lei sarà sempre il genio di Pozioni che lo ha fatto uscire di testa per sette anni di scuola ma che tutti gli altri, invece, devono conoscerla come Lily Potter, come sua moglie, come la donna che lo rende l'uomo più fortunato del mondo - come ci tiene a ribadirle, in un duplice significato).
Prendono insieme quel caffè, capiscono che tutte le loro speranze sono ancora lì, che il amore è ancora lì ma che non possono più aspettare di realizzare i loro desideri in un futuro troppo incerto, che vogliono vivere quel "qui e ora" che immagino diventerà una certezza del loro rapporto.
Del resto, Lily se lo sente: la prossima volta che si ritroveranno ad affrontare Voldemort non ne usciranno vivi, tanto vale fare tesoro di ogni attimo.
Quindi parlano di quei bambini\squadra di Quidditch che James vuole mettere al mondo (guarda un po', il suo preferito nonché erede di tutto avrà gli occhi verdi e sarà proprio Harry!), battibeccano come se fuori non ci fosse una guerra che li vuole morti, sognano senza inibizioni e con la certezza di prendersi sempre.
Questa storia mi ha spiazzato e se ne va tra le preferite senza neanche pensarci due volte perché, oltre ad avermi emozionata (non voglio sembrare banale ripetendolo ad ogni storia, ma ti giuro che è quello che succede ogni. singola. volta.) narra di questi due ragazzi meravigliosi che non hanno mai avuto il giusto spazio nella saga, di cui si parla troppo poco e che invece meriterebbero il mondo intero. Due ventenni che vogliono combattere per un mondo più giusto, che s'imbarcano in un'impresa enorme e che cercano di affrontare la vita giorno dopo giorno aggrappandosi all'amore reciproco ed indissolubile che li lega.
Sei stata davvero bravissima e grazie per non aver abbandonato l'angst, ci avresti fatto un torto!
Un abbraccio,
Traumerin