Ciao!
Allora, come ti ho già detto metà della mia lista delle storie "da recensire" contiene storie che portano la tua firma, e ho deciso di iniziare dal principio, ovvero dalla prima storia di te che ho inserito in lista.
Oltre alla coppia, ad attrarmi qui è stato il titolo: io adoro il profumo e il sapore del caffè, è l'unico vizio che ho e l'ho preso molto presto, lo confesso. In questo caso, mi è piaciuta il suo doppio rimando, perché trovo che sia un richiamo perfetto non solo per James - il quale ha scoperto il caffè grazie a Lily e lo utilizza come rimedio per la sua testa - ma anche per Lily stessa, che di quel caffè non può fare a meno per sentirsi più sicura, più stabile nella sua vita. E poi l'ho trovato bellissimo, perché è qualcosa che li lega, che condividono, qualcosa che rappresenta il loro passato e il loro presente. Sembra quasi dare sapore alla loro storia: una fragranza amara, ma se ben zuccherata è qualcosa di intenso e cremoso ed elettrizzante. Dà la carica e avvolge con il suo profumo (ok, sembra che io stia facendo la pubblicità a una bevanda, ma sto cercando seriamente di parlare del loro rapporto). Quello che voglio dire è che quegli aggettivi che caratterizzano il caffè sono gli stessi che caratterizzano la loro storia d'amore.
Dopo tutto questo ragionamento, scoprire e ascoltare la canzone che ha fatto da sfondo è stato come ricevere una pugnalata. Mi hai ucciso, il modo in cui le due voci si mischiano è lo stesso modo in cui i due tempi di questa storia si miscelano: ovvero, il triste e drammatico e il romanticismo e la speranza. Non so spiegarti quello che ho provato leggendo di loro, con Lily che pensa che non ci sarà un'altra volta, che non riusciranno a sfuggirgli di nuovo, con questa paura di non poter realizzare tutti i loro progetti che poi passa alla fine, James la cancella, la allontana, eppure gravita su di loro, fuori dalla casa ma sul loro tetto, ed è il lettore che ne percepisce l'inevitabilità.
Mi piace il modo in cui hai dato l'avvio alla storia, posso dire in medias res, visto che non sappiamo cosa sia successo, ma sappiamo che è successo qualcosa, e che quel qualcosa implica una ferita di James (si comprende non essere mortale ma allo stesso tempo s'intuisce essere stata preoccupante e debilitante, e quindi mi hai lasciato in bilico, nel terrore). L'altra cosa che mi è piaciuta dell'inizio, e che poi si è protratta fino alla fine, è stata la ripetizione, voluta, sul dettaglio dei vestiti sporchi di sangue, e via dicendo del caffé, sul tornare a ogni capoverso sull'importanza delle abitudini, proprio per enfatizzare cosa sia ad aver sconvolto tanto Lily. Ed è attraverso questa ripetizione, che sembra quasi un mantra, che la quotidianità dei gesti assume un connotato più meccanico, più vuoto, più cupo, più importante. Dalla banalità stride tutto l'orrore nascosto. Dalla quotidianità, continuando a leggere, si scopre svilupparsi un rapporto fatto di piccoli gesti, di rassicurazioni dati dalla conoscenza reciproca, gesti e rassicurazioni che non diventano mai monotoni ma che sono sempre tenuti vivi dalla gioia di scoprirsi amati e amanti, di trovare in quei gesti il riflesso di ciò che provano. Sentimenti che portano a grandi progetti, e progetti che tutto d'un tratto sembrano venire distrutti prima di nascere. Ed ecco che la quotidianità, che fino a poco prima forse si dava per scontata e che si viveva con sconsideratezza e sicurezza, diventa qualcosa da ricercare per ristabilire l'ordine, per ritrovare un po' di conforto.
Ho adorato che quel conforto non arriva fino a quando non è lo stesso James a darlo, rendendolo di fatto la bussola e il nord di Lily.
Ma prima di parlare di loro due e della caratterizzazione del loro rapporto, voglio commentare velocemente quei due particolari che insieme al titolo e all'utilizzo della ripetizione mi hanno colpito. Ti riporto i pezzi:
Dove ci sono lei e James non c’è mai silenzio, non ce n’è mai stato. Lo ripete spesso Remus. La loro storia è sempre stata nelle parole, nei battibecchi, nelle litigate, nei rumori che animano la loro casa. -> Questa è il mio passaggio preferito (seguito da quello che inserirò qua sotto e del finale, che io trovo semplicemente magico). A parte che sono bastate queste poche parole a delineare il loro rapporto (non si può immaginare diverso da così, e tu lo hai sintetizzato con poesia, secondo me), adoro il modo sottile in cui sei riuscita a ritagliare piccoli accenni per Sirius e Remus, si respira questo senso di famiglia allargata in cui Lily si è inserita con naturalezza. Ed è questo che rende questo quartetto così bello e James così perfetto (nella sua imperfezione) ai miei occhi: non c'è la ragazza da un lato e gli amici dall'altro, ma si respira questo senso di aggregazione, di condivisione. James ha la capacità di far sentire le persone a casa, secondo me, di farle sentire importanti e amate, ed è qualcosa che si può fare solo se si conosce veramente e profondamente l'amore. Ecco, io ho sempre sentito che Lily è diventata una sorta di sorella per Sirius e Remus, e che per Lily quei due sono davvero fratelli e amici. Così, c'è Sirius che odia la moquette, e Remus che si "lamenta" bonariamente della loro incapacità di fare silenzio, mentre si gode il suono della vita che loro fanno.
L'altro punto che mi ha colpito, e a cui mi riallaccio per parlare dell'altro dettaglio che mi è piaciuto, è questo:
«Per curiosità, il Mantello lo eredita il primogenito o si decide di volta in volta?» chiede Lily.
«Nel nostro caso, visto che avremo almeno dodici figli, lo erediterà il figlio preferito» risponde lui con ovvietà.
«Che idiota che sei! Non ci sarà il figlio preferito!».
«Certo che ci sarà» ribatte James. Poi la guarda e aggiunge «Sarà quello con i tuoi occhi». -> Quello che fa più male in questa storia è il modo in cui hai inserito riferimenti alla storia originale, facendoli apparire cose belle, battute spontanee, sensazioni naturali del momento, mentre in realtà per il lettore sono profezie dolorose che dilaniano il cuore. Qui, e in altri due o tre punti, io sono morta, sappilo. Fa troppo male, immaginarli morti e leggere di loro mentre vivono fa malissimo. Mentre sognano, e tu senti i loro battibecchi e vedi pezzi di Harry incastrarsi in maniera insolita, sorprendente ai loro desideri, trovarne il connubio perfetto. C'è quella convinzione che lui sarà la sintesi e la somma di tutto ciò che loro desideravano, lo sai tu e vorresti urlarlo a loro e vorresti gridarlo a Harry, che per tutta la vita inseguirà i loro fantasmi. E poi, la parte in cui spieghi come per loro, al di là della paura, la guerra non potrà essere abbandonata, del modo in cui dici che James sa quanto è importante combattere certe idee e di come loro abbiano scelto, nonostante tutto, di combattere dà più forza alle parole stesse di Harry, non soltanto alla lotta che lui ingaggia per tutti e sette i libri ma alle parole che pensa dopo aver parlato con Silente.
E, infine e poi giuro che finisco, vorrei spendere alcune parole per i due protagonisti a parte, anche se qualcosa l'ho già accennata.
Sono loro, esattamente come li immagino, e come immagino il loro rapporto. Mi è piaciuto che tu abbia trovato il modo di mostrare la loro fragilità e la loro forza insieme, perché questo li rende semplicemente più umani e più veri. Lily che trema, James che rimane in silenzio, lei che ha paura di perderlo, lui che ha paura di perderla, il futuro che sfuma e loro che si tengono stretti. James che trova la forza per alzarsi e spogliare la moglie, lei che trova la forza di curarlo e prepararli il caffè.
Mi è piaciuto il fatto che sia stata Lily a introdurre James a quest'arte babbana del caffè. Ho adorato i riferimenti agli artigli di Rem, per far capire quanto spericolato e pericoloso sia stato quello che James e Sirius hanno fatto per il loro amico, ho adorato gli accenni più scapestrati, come quelli tra Sirius e James nel pub babbano, i dettagli che fanno immaginare una vita più grande, nonostante la storia si limiti a raccontarli all'interno del loro piccolo appartamento. Ho adorato che tu abbia saputo traslare il loro rapporto fatto di battibecchi che ha definito la loro relazione quando ancora non stavano insieme anche all'interno del loro matrimonio, rendendolo vivo, allegro, dinamico.
Adoro la miscela di cui è fatto il modo di porsi di James nei confronti di Lily, quella tenerezza e quell'amore selvaggio misto a quel suo modo sempre di punzecchiarla, di farla arrabbiare, di sfidarla, di farla sentire viva e al sicuro allo stesso tempo. Adoro il modo di Lily di portare pazienza, di prendere in mano la situazione, di tirarlo sempre fuori dai guai, di saper curare la sua testa, di renderlo attivo, sempre pronto a battersi e a essere presente per lei.
E adoro il fatto che anche nei silenzi loro siano in grado di parlare, anche se poi non è il loro modo preferito di esprimersi. Le parole sono il loro sale, i gesti le loro emozioni. E quella frase finale, di loro due che si prendono sempre al volo, che delinea una relazione sempre in corsa, sempre in movimento, in cui loro lottano ogni giorno, mi ha... niente, non riesco a dirlo. AMORE!!!!
Lo stile è semplice, scorrevole ed è stato un piacere leggerti e leggere di loro nel modo in cui hai fatto tu.
Ti segnalo soltanto un piccolo refuso:
Mica ci sono stati appena stati spargimenti di sangue!». -> Piccolo refuso
Probabilmente avrei altre mille cose da dire, sicuramente non ho saputo elogiare tutti i dettagli e le piccole cose che hanno reso questa storia bella, ma sappi che l'ho amata sul serio e ho amato loro. Grazie per averla scritta.
A presto! |