Confesso che mi stavo lanciando su "Quadro", che mi aveva dato nell'occhio, ma iniziando con la lettura percepivo la necessità di avere delle conoscenze pregresse di cui non disponevo, dunque eccomi qua.
Non avendo mai letto nulla di tuo, avverto che mi soffermerò anche sull'aspetto della forma (sia sintattica che estetica) del testo - oltreché sui contenuti, ma quello lo faccio sempre.
La prima cosa a cui ho pensato, per quanto, ad ora, non credo vi siano delle assonanze, è stato Vampire Knight - sarà la presenza della bambina, un fratello, che però nel manga inizialmente non si sa esser tale, e la strage della loro famiglia.
Subito ci viene presentata la giovane Ivy, una ragazzina che ricorda una bambola, dati i suoi capelli corvini e dei grandi occhi blu - in assoluto la mia combo preferita nelle persone eheh
La bambina, di cui non si capiscono le capacità, ma si intuisce fin da subito che esse siano fuori dal comune, ha percepito una presenza malvagia in avvicinamento - edit: (scrivo man a mano che leggo) subito dopo ci viene spiegato il perché di questa sensazione.
La cosa che hai creato, l'abilità di percepire la presenza dei vampiri poiché facente parte di una delle famiglie più importanti di Hunters, è molto interessante. Purtroppo, però, le dinamiche stanno evidentemente cambiando e benché loro abitino in una zona del regno dei vampiri in cui vi è un tacito accordo di non belligeranza (questo implica che convivono in pace o semplicemente i vampiri non dovrebbero andare in quella zona?), negli ultimi tempi questo non sta più venendo rispettato.
Il fratello freme per aiutare il genitori nel combattimento in arrivo, ma a lui spetta un unico scopo: quello di proteggere la sorella (e se stesso). Al di là dell'anticipazione nella descrizione, tutto il modo attraverso cui hai descritto la situazione fa presagire male. I due giovani si allontanano, i genitori restano in attesa.
La domanda che sorge spontanea è esattamente quella che la madre pone al nuovo arrivato: perché il re, un giovane anch'egli, presumo dato il soprannome, si è recato proprio da loro? Vuole eliminare definitivamente degli Hunters?
Alla fine Ivy si libera della protezione del fratello, suo malgrado, però, giunge ai genitori proprio di fronte a una scena che, per mantenere la salva l'ingenuità tipica dei bambini/ragazzini, sarebbe stato meglio non vedesse. Chissà, quali risvolti avrà sulla sua vita futura aver assistito alla morte dei genitori e il vedere il loro sangue sparso sul pavimento della propria casa.
Come spesso accade di fronte alle scene traumatiche, ella si blocca, totalmente impotente dinnanzi alla freddezza e crudeltà del re che le dà le spalle.
Non sentirà mai più i genitori risponderle.
Ancora una volta, dunque, viene sottolineata la forza e l'abilità del giovane vampiro che prevale senza troppi sforzi sul vano tentativo di Garry di ottenere vendetta.
Come gusto personale, devo dire che il capitolo mi ha incuriosita e tratta di qualcosa che tendenzialmente leggo molto volentieri! Credo proprio che prima di dormire ricomincerò a guardare l'anime del manga sopracitato, che me lo hai proprio ricordato e adesso ho stra voglia di rivederlo (e se non ne guardo qualche puntata ora, son sicura che domani mi sveglierò col medesimo desidero, ma con molto meno tempo per farlo, visto che le mie riunioni iniziano alle 9 eheh). Per quanto riguarda il contenuto, dunque, credo proprio che il materiale e le idee ci siano e che, almeno da ciò che ho visto qua, esse possano essere buone; l'unica critica che ti muovo, se vogliamo vederla in questi termini, è che non sono riuscita a empatizzare con i personaggi. Si tratta di una scena cruda e traumatica e così come dev'esser stata pesante da vivere per la protagonista, credo debba esser pesante da leggere per il lettore (ove la pesantezza non sia legata unicamente alla crudezza dell'atto, ma anche allo strazio che questo deve aver implicato in coloro che lo hanno vissuto - visto che, da come è stata descritta la protagonista e dai dialoghi che ha intrattenuto, pare avesse un solido attaccamento nei confronti dei genitori). Poi, certamente io so di essere un caso a parte: nelle introspezioni dei personaggi mi ci crogiolerei fino all'infinito passando ore e ore a leggerne; non è sicuramente questo che vorrei trasmettere con queste mie parole, ma piuttosto soltanto che ho percepito la mancanza di un approfondimento dell'aspetto psicologico. Da un punto di vista sintattico e grammaticale non ho notato errori, benché non credo via sia stata una particolare variabilità o ricerca nel linguaggio impiegato - questo però credo sia innanzitutto una questione di stile, il quale mi è sinceramente apparso un po' acerbo. Non so quale età tu abbia o da quanto tempo tu scriva, lungi da me il voler dare un giudizio sulla base di questo, ma l'impressione che ho un po' avuto è che in generale lo stile sia un po' superficiale, mi ha un po' ricordato il mio quando all'inizio delle superiori iniziai a scrivere. Per migliorare lo stile, gli esercizi sono semplicemente due: leggere tantissimo (tutto quello che ti piace, ovviamente, ma i romanzi "classici" su questo hanno quel qualcosa in più) e continuare a scrivere, rileggersi e correggersi - nessun testo sarà mai perfetto e intoccabile, neanche dopo una pubblicazione, banalmente perché cresciamo e cambiamo e ci miglioriamo :)
Inoltre, a tal proposito, ho notato qualche refuso e soprattutto l'uso delle virgolette " " per i dialoghi (sarebbe più corretto utilizzare le "-" o "«»" perché le virgolette che usi tu sarebbero più per citare tipo) e i punti al termine del dialogo prima del proseguire della frase, tipo:
“ Ivy, tesoro mio “. Le dice dolcemente, rivelando così il nome della piccola. “ Perché piangi? Cos’e successo? “. Le chiede, per poi accarezzarle i capelli.
Qua non va nè il punto dopo "tesoro mio" (meglio non mettere niente o mettere la virgola) e neanche l'interruzione della frase dopo piccola, prima del proseguire del dialogo, perché è sempre lei che parla e la parte indiretta è solo un breve intermezzo che puoi semplicemente chiudere con una seconda virgola e poi riprendere col discorso diretto.
Per quanto concerne l'estetica del testo, devo dire che non capisco il perché di un racconto interamente in grassetto, cioè immagino sia una scelta legata al gusto, ma un testo totalmente in grassetto è anche un testo piuttosto impattante (nel senso di pesante alla vista). Proprio per questo, se il grassetto non fosse eliminabile perché boh, ti piace così, allora ti consiglio di incrementare l'interlinea così che lo sforzo nella lettura possa in qualche modo contenuto, perché soprattutto se il lettore lavora a pc e/o porta gli occhiali/lenti, leggere un testo che si presenta così è un po' faticoso per gli occhi. Insomma, interlinea più ampio e/o più spazio tra le varie parti, anche tra il termine del testo e le note dell'autore; in questo modo la pagina apparirà sicuramente più ordinata e più efficace. Parlo di efficacia, infatti, proprio perché un testo che si presenta in modo elegante e preciso da un punto di vista estetico è un testo che sprona maggiormente il lettore a leggerlo, è più attrattivo. Quindi, esattamente come la forma sintattica e grammaticale, anche questa è importante e necessita cura e attenzione (è lo stesso principio per cui ci sono delle tecniche precise per creare, per esempio, le slides per una presentazione di fronte a un pubblico; o per cui i post su ciascun social vengono costruiti in un modo e non in un altro; vero che non è la stessa cosa, ma visto che ogni lettore decide di leggere un testo sul sito semplicemente per il piacere di farlo, allora ognuno di noi deve cercare di rendere i propri testi più attrattivi possibile ;)
Perdonami se mi sono dilungata e se sono stata un po' critica, spero tu possa apprezzare la schiettezza. Trovo molto più utile, scrivere una recensione così - e soprattutto piuttosto che scriverti cose che non penso, preferirei direttamente non scrivere niente. In più, appunto perché l'impressione che ho avuto è che le idee ci siano, credo di doverti lasciare il messaggio che può essere il più utile possibile affinché tu possa farle risultare al meglio!
(tra l'altro mi scuso già: potrebbero esserci dei refusi in quello che ho scritto, ma non ho la forza di rileggere in questo preciso istante eheh)
A presto,
Bongi! |