Storia davvero interessante.
Innanzitutto mi è piaciuto molto lo stile descrittivo, e come si accordasse alla psicologia della protagonista. Guardando lei, il mondo non vede altro che la sua deformità, la deride, la esibisce con fascinazionr e disgusto insieme; guardando il mondo, lei non vede altro che gli elementi più disgustosi, più viscerali, i dettagli di saliva su labbra che cercano di proferire frasi 'seducenti', la goffaggine di uno che cerca di fingersi galante. Dal suo occhio non si vede il minimo accenno di bellezza; la cosa più simile a un'emozione positiva è quel brandello di comprensione che prova per il suo molestatore/vittima, quell'illuminazione su cosa lo abbia portato fino a quel punto, rendendolo per certi versi simile a lei.
Molto efficace la descrizione del delitto: l'esplosione di una furia cieca costruitasi in anni di soprusi e derisione per il suo aspetto fisico, proiettata e sfogata su un unico individuo, senza considerazione per nient'altro, al punto che quando si rende conto di come non possa tornare a qualcosa di simile a una normalità ha una vera e propria crisi, arrivando al punto, se ho capito bene, di morire lei stessa.
Davvero una storia intensa e ben scritta: complimenti! |