Potranno anche essercene milioni, di storie simili, carissima, bravissima _sweet, ma il tuo tocco è riconoscibilissimo e ...magico, seriamente.
Ho adorato tutto (e quando mai no?). Soprattutto, questa è una di quelle storie che adoro, perché vanno a scovare dei dettagli bizzarri di entrambi i personaggi e li mettono in luce, piccoli dettagli che conferiscono realtà e concretezza al singolo e alla reciproca relazione (la precoce fissazione di James col nome di Lily e la sua pronuncia, le labbra screpolate di Lily, il dettaglio - straziante - degli occhiali, giusto per citarne alcuni). È scritta indubbiamente benissimo e ogni brano, anno dopo anno, aggiunge la giusta dose di dettagli, di introspezione e di emozione, creando una sorta di climax ascendente fino al culmine della vicenda, quel tragico, celebre 31 ottobre.
Oltre a James e Lily (su cui, in quanto protagonisti della storia, hai giustamente spaziato maggiormente, nella ricerca di dettagli che potessero facilitarne l'approfondimento, allo scopo di incrementare le possibilità di immedesimazione del lettore), anche i Malandrini sono perfettamente resi; i dialoghi a cui partecipano sono veramente perfetti e ogni battuta contribuisce alla caratterizzazione (fantastica) di ognuno di loro.
Mi piace, mi piace tantissimo, questo James "giovane", davvero, genuinamente giovane che hai rappresentato.
Lo segui - nella sua infatuazione per Lily, fino al suo innamoramento vero e proprio - da quando ha undici anni fino alla morte e, in ogni tappa, ne mostri magistralmente né più, né meno che l'atteggiamento che ha e che deve avere, in base ad ogni età. Davvero, dettagli come l'accenno di barba di cui si sente fiero et similia, che sembrano - apparentemente - secondari, sono proprio quelle piccole chicche che rendono una storia efficace e ben riuscita. È ad aspetti del genere che mi riferisco, quando dico che - per ogni tappa della sua esistenza - hai descritto un ragazzo con reazioni, pensieri ed emozioni perfettamente adeguate, di volta in volta, all'età anagrafica.
Naturalmente, hai delineato perfettamente anche la crescente consapevolezza e maturità di James, quel famoso passaggio avvenuto negli ultimi anni ad Hogwarts. Ho amato (!) con quanta delicatezza tu ne abbia sottolineato il coraggio, il coraggio autentico che, in quanto tale, non è scevro di paura. In caso contrario, sarebbe ingenuità e avventatezza. Gli ultimi brani sono veramente dei piccoli capolavori: a partire dalla scena della proposta, fino a quella dell battaglia e la scena con Harry (di una tenerezza assurda). Insomma, praticamente tutti. Non ce n'è uno che non mi sia piaciuto.
Cara mia, mi eri mancata. Lo so che non ha senso, perché tecnicamente ci siamo "sentite" di recente, ma mi era mancato leggerti. E, di nuovo, lo so che ho letto una tua storia praticamente da pochissimo, ma, vedi, quando uno scrive bene, allora - per me (nel senso di "secondo me" e poi proprio letteralmente, per me, a mio uso e consumo)- dovrebbe scrivere ogni giorno. Sì, proprio così.
Ora mi dileguo, perché è tardi e sono sicura che, rileggendola a mente fresca, questa recensione non avrà senso.
L'unica cosa che mi preme trasmettere e che, persino nella confusione di questo sproloquio, emergerà, è sempre e soltanto una: la mia ammirazione per te e queste storie.
Ah, fortunato il giorno in cui mi sono imbattuta nella tua storia e ti ho "conosciuta".
Un bacione (e torna presto, mi raccomando!)♡ |