NONA CLASSIFICATA, con 24/35
CatherineC94, “Fino all’ultimo secondo”
Grammatica, lessico e stile:
Il tuo stile mi piace, anche se ogni tanto avrei tagliato qualche punto e virgola perché c’è molto spesso; a ogni modo è fluido, per niente faticoso da seguire, se non per qualche errorino che distrae.
> “Peter l’ha sempre pensato da quando, a otto anni lo vide” avrei aggiunto una virgola dopo “anni”, per renderlo un inciso, così come “Da adesso in poi figliolo, io non potrò” prima di figliolo e in altre parti del testo.
> “saliva come il fiume” / “singhiozzò triste” e in varie altre parti c’è un piccolo errore di distrazione, uno spazio in più.
> Di solito si va a capo ogni volta che a parlare è una nuova persona (“gli rispose: « Certo. Io sono Remus Lupin». «Peter Minus» rispose” e a questo proposito c’è una ripetizione, ma non pesa molto).
> “cervello..si” / “dei baffi..ce la farai” i puntini sono tre.
> Ormai l’ho fatto notare in più storie, quindi lo dico anche qui. Non lo considero un errore perché l’italiano è in costante evoluzione, ma per quanto ne so: “ad un vecchio peluche” / “ed amato” la d si aggiunge solo quando la parola dopo inizia con la stessa vocale (almeno nello scritto).
3 / 5
Trama e originalità:
La trama è abbastanza semplice, ma sicuramente interessante, anche perché non ho mai sopportato Peter Minus e quindi non ho neanche mai letto di lui come protagonista. Mi è piaciuto che inizi con l’infanzia e momenti di pura tristezza/insicurezza/senso di ingiustizia, perché rendi Peter molto umano — e bella davvero la scena dello specchio, un momento di down che si trasforma in euforia.
Finalmente il poveretto si può liberare del bullo, andando a Hogwarts, e l’incontro con i Malandrini è dolcissimo. Anche il modo in cui James prevede che sarà una grande amicizia è davvero bello, anche se intristisce perché si sa come finirà.
Gli anni passano e il ritmo della storia ne giova, perché non c’è mai il momento morto, di noia. Mostri vari momenti importanti, o con veri avvenimenti o con descrizioni/ricordi, alcuni un po’ tristi e altri divertenti (come quello nella vasca). “E quella decisione gli avrebbe distrutto la vita” mi ha davvero dato i brividi; tutta quella parte dello scontro mi è piaciuta molto, perché ho sempre amato le storie sulla Old Generation e in particolare sull’Ordine.
Interessante come giri il diventare una spia come piano per far cadere Voldemort in trappola, rendendo Peter un po’ più “eroico”, diciamo così, rispetto al personaggio che conosciamo con la saga. Ho faticato, però, a leggere il tradimento e il modo in cui distrugge Sirius — sarà che è uno dei miei personaggi preferiti. Ho davvero odiato Peter, pur provando pena per lui: brava. Mi hai fatto provare sentimenti forti, nel bene e nel male, anche quando muore.
10 / 10
Rappresentazione Serpeverde:
La prima volta che vediamo o sentiamo parlare dei Serpeverde è durante lo Smistamento, quando il Cappello gli dice che Serpeverde sarebbe perfetto per via della furbizia e del cervello. Questa frase, “Non è il nome di una casa che stabilisce il destino di un uomo, ricorda. Puoi essere un Serpeverde ed avere gli amici che tanto brami; la casa Serpeverde è nobile al pari delle altre” l’ho davvero amata, e anche se Peter chiede di andare a Grifondoro è per gli amici, non per un odio verso i verde-argento. Meno piacevole è stato vedere Avery e Mulciber, che anche se Peter riconosce non rappresentare veramente i Serpeverde, sono comunque un brutto riflesso della Casa.
Non tratti più i Serpeverde per tutta la storia, a parte in una frase verso la fine, con quel “sarebbe stato un ottimo membro”.
Sarà sincera, mi aspettavo di più. Essendo un contest su questa Casa credevo che avrebbe avuto un po’ più spazio, e meno rappresentazioni negative. Sì, il tuo Peter sarebbe stato un buon Serpeverde se fosse stato più coraggioso, immagino, e dimostri che anche i Grifondoro possono essere persone moralmente grigie, ma comunque ecco, in generale, mi aspettavo di vedere i Serpeverde in una luce migliore.
5 / 10
Gradimento personale:
La storia mi è piaciuta e sei stata doppiamente brava a farmi apprezzare la lettura di un personaggio come Peter Minus, che non mi sarà mai simpatico ma che ho comunque apprezzato — soprattutto il vedere “dietro le quinte”, un passato in cui non era neanche un mago ancora.
Mi aspettavo più “forte” la rappresentazione Serpeverde, però, e migliore, e di questo il gradimento personale ne ha sofferto. Peccato perché di per sé la storia mi è piaciuta davvero.
6 / 10
TOTALE: 24 / 35 |