Recensioni per
Le ragioni del cuore
di Red Saintia

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/09/20, ore 13:31

E finalmente trovo il tempo di passare anche qui!! Avevo letto più volte questa storia e ciò che mi ha affascinato maggiormente sin dalla prima lettura è stata la scelta del raccontare la "transizione" da Saori ad Atena al termine di un importante momento di dubbio. E, cosa non meno importante, il far avvenire il tutto davanti agli occhi di Mur. Non ti nascondo che dopo Soul of Gold ho cominciato a guardare il Cavaliere dell'Ariete in modo diverso... Saranno state anche le parodie, ma ha un vero cuore da shipper lui!! Ecco perché ho trovato piuttosto naturale il ritrovare lui e non altri dei Gold a raccogliere lo sfogo di Saori e assistere alla vera rinascita di Atena. Ho molto apprezzato il leggere dei tormenti della nostra giovane dea. È vero che la sua natura divina implica che lei debba riservare a tutti i suoi Cavalieri lo stesso sentimento, in nome di un bene più grande. Quello che è accaduto a Saga ancora riecheggia nelle stanze del Grande Tempio. La tragedia compiuta in nome di un ideale terreno è un monito non semplice da ignorare e Saori lo sa. Se anche non dovesse riuscire a farlo, ci pensa la voce della sua coscienza a ricordarglielo, nelle vesti di Arles (molto evocativa e simbolica come scena). Non può fare passi falsi, ma diversamente da come fu per Saga, lasciatosi plagiare dalle melliflue parole del suo gemello e della volontà di ergersi a essere superiore, Saori ha paura di non essere all'altezza di un compito che è suo da eoni prima della sua stessa venuta al mondo. E ha paura perché, nella sua umanità, lei non riesce a essere imparziale. Teme per Seiya, lo ama tanto da mettere in discussione le sue capacità e il suo essere divina. È squisitamente umana e in quanto tale, la sua fragilità emerge chiaramente dai suoi atteggiamenti e dalle sue parole, così ben descritti. Alla fine, non trova altro supporto se non nella saggezza di Mur, che, dico non dico, le indica la via giusta da seguire, per quanto dolorosa. D'altronde, lui per primo ha ricordo del passato, sa che Atena non è soltanto l'essenza, ma è colei che deciderà un destino scritto già da tempo immemore. E per questo, non può avere esitazioni. Certo, lui riconosce anche la ragazza innamorata e d'altronde, il legame con il Cavaliere di Pegaso ha a sua volta risonanza nel destino. Il tutto sta nell'accettare e bilanciare le due istanze. Alla fine, è la dea a rinascere, ponendo fine al tormento di Saori ed è giusto che sia così, in quel momento così difficile per i Cavalieri. Lei risponde al loro bisogno, alla necessità di conforto e giustizia, lo fa col suo cosmo, il solo modo concessole, come fai notare e, in questo modo, anche Seiya sarà raggiunto, permettendo alla stessa Saori di tranquillizzare quel suo cuore inquieto. Agli occhi di Mur, però, la sua duplice essenza è palese ed è straordinario, perché lui si rivela realmente un confidente fidato, in questo. Hai fatto davvero un ottimo lavoro mia cara, mi è piaciuto tantissimo per cui ti rinnovo i complimenti!! 😍

Recensore Master
08/08/20, ore 21:14

Buongiorno cara, che piacere averti ritrovata dopo tanto tempo! Finalmente sono riuscita a raggiungere nuovamente un equilibrio, tanto da poter riprendere gli scambi con il giusto entusiasmo e la dovuta attenzione. Che bello vederti tornare in un fandom lontano dal mondo delle originali; non che mi dispiacessero, anzi, ma qualche volta da quella sensazione di piacevole nostalgia data dai ricordi di lavorare con certi personaggi. Non ho mai visto nell’ultimo periodo una dualità conflittuale espressa così bene come quella della tua Saori alias Athena: mi hai stupita, davvero, sono rimasta colpita. La dipingi così umana, così emotiva, una giovane ragazza che porta dentro sé il potere immenso – con annesse responsabilità notevoli – affiancato da una tale paura e apprensione che vede se stessa con le sembianze dell’impostore che aveva soggiogato i suoi cavalieri. Insomma, mi ha fatto tenerezza a un certo punto, tenerezza che è aumentata fino ad uno stato di tanta empatia quando lei è corsa in direzione di Seiya (non di tutti i cavalieri, ma di lui, giustamente come hai rimarcato più volte) perché spronata dall’amore, da quel sentimento così umano ed inadatto al suo ruolo.
Mur è fondamentale qui, perché cerca di riportare la mente della ragazza nella direzione in cui dovrebbe sempre essere, non più essere fisico bensì divinità su cui i cavalieri tutti fanno affidamento e per cui combattono e muoiono. Fa male, deve fare tremendamente male sentirsi così frustrate nella scelta da fare, ma infine ci riesce: riesce ad accantonare il suo cuore, le sue emozioni, tutto ciò che provava e le faceva battere veloce il petto, per un bene più grande. Non più donna ma guida, non più innamorata ma equamente al di sopra di tutto ciò che prima la animava. Un cambiamento doloroso, una scelta dovuta la sua, dovuta per il suo ruolo, ma che infine è ciò che è destinata a divenire.
Breve, intensa, dolorosa; emotiva, introspettiva, una storia che ruota attorno al cuore ed alla ragione, dando vittoria alla seconda a discapito della prima. Il suo ruolo è ciò che deve muovere le sue decisioni ed azioni, nonostante sia sofferto tutto ciò. Amo, sappilo amo davvero, oltretutto ben scritta e con i giusti ritmi narrativi a seconda del contesto. Non vedo l’ora di leggere ancora ed ancora, alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Veterano
04/07/20, ore 11:15

Ciao carissima, eccomi qui per la recensione dovuta dallo scambio!

Ho lasciato da parte un momento la long ( che comunque, intendo riprendere dal prossimo scambio in poi ) e mi sono dedicata alla lettura di questa one shot, con protagonisti Saori e Mur. Allora, qui vediamo Athena assai confusa. da un lato i suoi ineludibili doveri, dall'altra il suo lato più " umano ", la donna al di là della Dea Athena, Saori che vorrebbe incontrare l'uomo che ama. Sai, anche nella mia long, se mai dovessi descrivere un prequel sui due, lo immagino più o meno così: certamente il loro inizio non deve essere stato semplice. Ma sono sicura che, alla fine, il sentimento di cui la stessa Athena è protettrice prevarrà su ogni cosa, i due sono destinati a stare insieme ( non si vede che la coppia mi piace molto, eh? Ahah).

Scusami se ti lascio una recensione così breve, purtroppo non sono sul mio pc e quindi ho poco tempo. Mi rifarò sicuramente nella recensione della long! Un abbraccio, alla prossima!

 

Recensore Master
01/07/20, ore 19:51

Approdo in questo tuo ultimo lavoro su Saint Seiya, una one shot, apprezzandone enormemente i contenuti!
Intanto, Mu è il mio terzo, o quarto Cavaliere d'oro preferito (si dibatte un po' con Aiolia sul podio del terzo posto) e quindi non ho potuto fare a meno di leggere questa storia, che ho trovato gradevole.
Descrivi un momento non trattano nell'opera originale, se non in minima parte, e lo fai sapientemente ben descrivendo la situazione. Saori è in un momento di défaillance, tra i suoi doveri da dea e la predilezione per il suo favorito, Seiya.
Ecco, non è che possa dire di apprezzare questa questione, dopo la Battaglia delle 12 Case, dopo che valorosi Cavalieri d'oro sono morti (anche se, per la verità, giusto Camus è l'unico disgraziato davvero dalla parte della giustizia che è morto durante questo conflitto XD) con el condizioni degli altri Cavalieri di Bronzo precarie, lei pensa... a Seiya!
Ma... Atena non si è forse incarnata in una ragazzina di 13 anni? Non è forse NORMALE, un tale comportamento? Lo è, e tu la rendi straordinariamente umana, lei desidera semplicemente vegliare su Seiya, la persona che ama, come darle torto? A quell'età, con un destino ben più grande di lei...
L'arrivo provvidenziale di Mu regolarizza tutto. Mu, sempre così pacato, Mu, dispensatore di consigli, che fa giustamente osservare a Saori che è Atena, che deve accettare quel ruolo, e questa è una rinuncia COLOSSALE, chi la accetterebbe? Ma Saori per il bene della collettività dovrà farlo!
Molto bella anche la fanart che ti ha ispirato per questa one shot, molto, molto bella davvero e, come al solito, un ottimo scritto! Ci sentiamo presto! :)

Recensore Master
25/06/20, ore 23:39

Eccomi!
Athena, la dea, la donna, giustamente dopo la battaglia, nella quiete della ricostruzione, si sente confusa. Vorrebbe vedere l'uomo che ama, ma giustamente ha dei doveri nei confronti della collettività.
"The needs of the many overweight the needs of the few... Or the one". Questa citazione da un'altra opera, molto più vecchia, incarna perfettamente questa storia, anche se Saori lo capisce solo alla fine, quando finalmente torna al suo posto, in attesa che tutti i suoi si riprendano.
Alla prossima!
Katy

Recensore Master
23/06/20, ore 15:12

Una storia che come tante altri tue opere potrebbe definirsi tranquillamente cannon, anzi...è più fedele questa storia che alcune recenti opere anime ispirate alla storia originale.
Come sempre riesci ad approfondire alcuni aspetti che nell'opera rimangono un po' superficiali come la convivenza tra doveri divini e i desideri umani.
E' stato molto interessante leggere le prime impressioni e sensazioni di Atena la prima volta che entra nel tredicesimo tempio. Soprattutto complimenti per aver l'idea di usare quello specchio, nonostante gli anni passati mi ricordo bene quanto era enorme e intimidatorio, perchè a pensarci adesso fa strano ipotizzare che fosse solo quello. Niente di più facile che un residuo della malvagità di Arles si fosse depositato in esso. Una malvagità che sfrutta la debolezza emotiva di Atena in quel momento, una malvagità che non credo avere coscienza ma che in qualche modo reagisce con Atena quando si riflette nello specchio. Come se l'immagine della dea, abbia trasmesso lo specchio i suoi sentimenti svegliano e alimentando quel minimo di residuo di Arles rimasto in quell'oggetto.
Nonostante l'intervento dello scettro di Nike e la "vittoria" mi viene quasi da pensare che quello avrebbe potuto essere l'ultimo tranello, probabilmente involontario, del nemico appena sconfitto. Se Mur non fosse intervenuto e lei avesse varcato quella scioglia avrebbe potuto distruggere il legame con i cavalieri che avrebbe potuto portare ad effetti imprevedibili. Sarebbe stato a dir poco crudele se Arles fosse riuscito a vincere in questo modo, distruggendo il legame tra cavalieri e dea rendendoli più deboli contro il prossimo nemico. Credo che con gli eventi di questa storia il vero pericolo a cui si andava contro fosse questo, una volta vinto Arles ne fossero infine vinti dall'ultimo tranello.
Spero che quanto ho scritto sia chiaro, assieme al fatto di aver apprezzato veramente questa storia per i numerosi elementi che da da analizzare. Se qualcosa della recensione ti lascia dubbiosa chiedimi pure.

Recensore Master
16/06/20, ore 10:56

Buongiorno cara <3 
Allora, questa one-shot mi ha colpita molto. E' breve, come un po' tutti i tuoi scritti, non ti perdi mai in inutili descrizioni e dettagli superflui, però è intensissima. Ogni parola, ogni frase, è pesata bene e ricrea delle sensazioni che sconvolgono. Ci sono alcuni passaggi che ho apprezzato tantissimo, a tratti poetici, e mi piace molto come ti sei evoluta a livello di scrittura da anni fa a ora, si notano dei miglioramenti incredibili, sia dal punto di vista grammaticale che dal ricreare le emozioni. E' una storia intensissima.
Vedendo i due personaggi mi sono chiesta: ma come, c'è Saori ma non c'è Seiya? E ci sarei rimasta malissimo nel non vederlo nemmeno citare, quest'ultimo, perché mi hai abituata a loro due insieme - anche se Mur è veramente affascinante, sono innamorata. Ho letto altre volte di lui, ma qui mi ha proprio colpita. Però Saori non deve pensare solo a Seiya, non con il ruolo che ricopre. Lei è fantastica in questa one-shot, mi è piaciuta particolarmente alla fine della storia, l'ho vista come un personaggio davvero forte, nonostante sia scossa dalla paura, dalla sensazione di non essere all'altezza di un ruolo così importante, Saori si fa forza, alla fine va via senza voltarsi mai indietro ed è un'immagine bellissima quella che vediamo. Le sue introspezioni in questa storia sono pazzesche, l'ho davvero amata e ho amato Mur, che si è rivelato fondamentale, qui.
Ti lascio una meritatissima bandierina verde e ti auguro un buon lavoro, spero di tornare presto da queste parti <3 
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
14/06/20, ore 18:39

Ciao mia cara ^^
Questa storia mi è piaciuta per l'introspezione curata che hai fatto su Saori, una dea che è anche una ragazza che non può fare a meno di chiedersi come: "sarò all'altezza?".
Questo la rende molto umana e sfaccettata. Il personaggio di Mur (che tra l'altro è un personaggio che ho iniziato ad amare proprio leggendo fanfction), ha avuto un ruolo fondamentale in questo caso, e Saori afferma che (nonostante visto il su ruolo non dovrebbe avere una "preferenza" ) se perdesse Seiya ne uscirebbe distrutta. Mur è stato un po' la voce della sua coscienza, un amico se vogliamo, che le ha solo suggerito cosa fosse più o meno opportuno fare, anche se Saori credo che in fondo lo sapesse già. Grazie per aver condiviso questo scritto con noi :)

Nao

Recensore Master
14/06/20, ore 14:10

Ciao, cara!
Era da un pò che non leggevo una one-shot sul fandom di Saint Seiya. Ultimamente sto scrivendo in altri fandom e originali, ma tornare a leggere qualcosa su questo famdom mi fa sempre piacere.
La paura di Saori e lecita visto che dopo la sconfitta di Saga/Arles ha preso il posto che le spetta come Athena, ma la paura è tanta e la capisco perfettamente.
Per lei è tutto nuovo e anche se ha familiarità con quei luoghi cosi antichi si sente persa, visto che deve abbandonare ciò che è stata per diventare la guida e la dea che tutti si aspettano da lei.
Saga è difficile da buttare giù, nel senso che è presente ovunque anche se stato sconfitto.
Io penso che Mur sia la persona giusta nel far comprendere a Saori il suo ruolo e quello che rappresenta non solo per i cavalieri, ma anche per l'intera umanità.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
14/06/20, ore 13:03

Eccomi per lo scambio del giardino di Efp.
Un bel one shot che testimonia la paura della nostra Saori a prendere un ruolo difficile e che non sente ancora del tutto suo.
Mostrare questo con lo specchio é stata un idea molto carina così come la sua visita a questo luogo di riposo dei Saint che hai descritto non solo molto bene ma anche dandogli un immagine di pace.
Mur dice il vero con quelle parole piene di significato a volte si deve mettere il bene di tutti e di una causa a discapito di una persona o di noi stessi.
Bellissima one shot. Ciaoo e alla prossima.

Recensore Master
10/06/20, ore 12:13

Ciao Red Saintia. Amo quando vengono unite varie arti e in questo caso hai scelto una rappresentazione davvero suggestiva per rappresentare quel che incarna il tuo scritto. Analizzi Saori, che in questo frangente non è la Dea, con profondità, mostrando i suoi lati ambivalenti in bilico fra l'umano e il divino. E chi poteva farle da voce della coscienza? Lo spirituale Cavaliere dell'Ariete. Molto bello il loro dialogo, dove con parole sagge e pacate Mu le fa comprendere cosa sia più giusto fare. Lo hai ben caratterizzato ed è un racconto delicato, dall'atmosfera malinconica. Guardando la figura ho immaginato davvero il loro dialogo. Un saluto. :)

Nuovo recensore
07/06/20, ore 13:27

Ma guarda,il cavaliere di Gemini non si estirpa facilmente ci vuole pure un
esorcismo perchè qualcosa di piccolo resta sempre e visto che il deicida si
trova momentaneamente a riposo il piccolo spiritello cerca di farsi vedere
nello specchio. Ma Sion quando insegnava a Mur non gli ha detto che dai
tempi del mito il cavaliere di Pegasus,il deicida o peccatore celeste parole
di mamma Partita del gufo,è sempre stato e sarà colui che la dea Athena
si preoccuperà e vorrà più di tutti ovvero e solo suo.

Recensore Junior
06/06/20, ore 23:33

Ciao! Mi sono fermata qui e ho apprezzato molto questo lavoro d'introspezione, e obiettivo, su un personaggio che non gode di molta simpatia nel fandom, come Saori Kido. Non l'ho mai amata particolarmente nemmeno io a causa della sua predilezione nei confronti di Seiya, ma sto cercando di rivalutarla perché non è un personaggio del tutto negativo. Athena, ancor prima d'essere una dea, è una giovane donna che si ritrova a ricoprire un ruolo importante di cui, forse, non riesce a capacitarsi completamente. Di questa shot mi è piaciuta proprio questa ritrovata consapevolezza da parte della ragazza: del netto divario che intercorre tra Athena e la donna. Il suo sentirsi in colpa per essere "di parte" e riconoscerlo, l'essere combattuta e di conseguenza riscoprirsi umana. E, tuttavia, nella lotta interiore, nel tumulto dei sentimenti, prevale il dovere e Saori non dimentica di essere Athena: la dea di tutti e non di uno soltanto. Molto bello, davvero. Non so se sono riuscita a spiegarmi.
E mi è piaciuta anche la parte svolta da Mu di Aries che col suo pragmatismo ha indotto Saori a raggiungere questa coscienza di sé.
So bene quanto tu ami Seiya e Saori, ma ho gradito il tentativo riuscito e credibile di riabilitare una figura poco apprezzata, bistrattata e, a volte, ingiustamente sminuita dai fan.

Alla prossima!